La-Talpa ha detto

VELLIXEN SCORRE.

COME L'ACQUA

 

Ditemi che non sono l'unica pirla che l'ha capito solo ora.

Fafo ha detto

matti ha detto

Gigi_Gx ha detto

Columbia ha detto
Allora carissimo Gigi parla poco perché io sospetto di te . allora nel foglietto della talpa hai usato pennarelli ,ci sono 3 nik rossi 2 blu 4 verdi e poi un colore marrone che  quello di vellixen il tuo un pò più chiaro......  il colore talpa e marrone  chiamato talpa medio quindi tu cercavi di incolpare vellixen e sappiamo che lui non è  ...tu hai il colore della talpa sabbia perciò caro rimani solo tu

So che per ovvia ragioni non mi crederai ma posso assicurarti che NON sono io la talpa. E lo dimostra il fatto che mi impegno nelle prove, pure connettendomi mentre sto pranzando, con una connessione improbabile e da un cellulare scarso (che è quello di mia madre) 

Poi, oh, se mi vuoi votare votami. Tanto dopo quella madornale gaffe, credo di avere grosse probabilità di aver indovinato chi è la talpa. Ed è strano che i miei colleghi non se ne siano ancora accorti: su Facebook ci siamo tutti. E le conversazioni sono ancora lì... 

ah è una gaffe a cui noi pubblico non arriveremo mai quindi perchè svoltasi su fb...

Se ti può consolare matti, io ho letto tutto 2 volte e non mi sono accorto di niente 

neppure io l'ho capito sinceramente..  ho notato diverse cose strane ma come sempre considero tutti i giorni fin'ora e non solo una prova, mi segno i - e i + già da un pò di tempo ... in ogni caso non punterei mai ad eliminare una persona se non avessi molti indizi contro di lei, altrimenti farei proprio il gioco della talpa

cionfy ha detto
Ed ecco l'"ultima" pagina di diario:

"Su un altopiano asiatico viveva un gregge di pecore. Queste pecore erano assolutamente diverse per indole, per abitudini e per simpatie personali. Un giorno un lupo vide questo abbondante gregge e, dopo un rapido conto, si rese conto che, eliminando le pecore una ad una, si sarebbe potuto sfamare per un mese; tuttavia non poteva di certo farsi scoprire, altrimenti molte sarebbero scappate. Così decise di travestirsi da pecora anch'egli e di divorarle di nascosto una ad una. Tuttavia le pecore, nonostante in matematica fossero più delle capre, si resero subito conto che c'era una pecora in più e si sentiva una puzza di lupo davvero nauseabonda.

Tre pecore decisero di fingersi morte, così il lupo decise di tenerle come ultime vittime, tanto quelle mica si muovevano.

Un'altra pecora, di colore diverso (ma con un vello da far invidia a tutte le altre), riconobbe sotto quale manto lanoso si potesse celare il lupo, ma decise di restare in silenzio e ne parlò solo con un capriolo che ogni tanto passava di lì. E da cosa lo capì? Una vera pecora non ha bisogno di belare ogni mezzo secondo.

Una pecora che, credendosi un lama, sputava sempre sulle altre pecore fu lasciata appositamente sola un attimo e fu quindi velocemente divorata dal lupo. (Pecora stilosissima, però).

Di tutte le altre pecore, invece, alcune si comportavano come se niente fosse e anche se c'era il lupo in giro a loro non interessava: perché avrebbe dovuto colpire proprio loro, che si comportavano in modo così naturale? Le restanti pecore, invece, per istinto di sopravvivenza più che per la voglia di passare alla storia come "La pecora in giallo", decisero di investigare, fare domande e analizzare la situazione. Però il lupo capì che queste pecore erano sospettose e potevano intralciare i suoi pranzi futuri, quindi, era meglio farle fuori subito. Così, dopo la pecora-lama, il lupo cercò di eliminare le pecore più sospettose; a volte ce la fece.

 

La storia non ha ancora un epilogo. Per ora il lupo si fa dei pranzi succulenti di pecore sospettose e, quindi, particolarmente attive all'interno del gregge. La pecora con il vello bellissimo, invece, reca una bandierina ben incastrata tra i riccioli del suo pelo che inneggia "Grazie monechiapi!"."

beh ma le pecore prima o poi si faranno l'abbuffata di carne di lupo 

cionfy ha detto
Ed ecco l'"ultima" pagina di diario:

"Su un altopiano asiatico viveva un gregge di pecore. Queste pecore erano assolutamente diverse per indole, per abitudini e per simpatie personali. Un giorno un lupo vide questo abbondante gregge e, dopo un rapido conto, si rese conto che, eliminando le pecore una ad una, si sarebbe potuto sfamare per un mese; tuttavia non poteva di certo farsi scoprire, altrimenti molte sarebbero scappate. Così decise di travestirsi da pecora anch'egli e di divorarle di nascosto una ad una. Tuttavia le pecore, nonostante in matematica fossero più delle capre, si resero subito conto che c'era una pecora in più e si sentiva una puzza di lupo davvero nauseabonda.

Tre pecore decisero di fingersi morte, così il lupo decise di tenerle come ultime vittime, tanto quelle mica si muovevano.

Un'altra pecora, di colore diverso (ma con un vello da far invidia a tutte le altre), riconobbe sotto quale manto lanoso si potesse celare il lupo, ma decise di restare in silenzio e ne parlò solo con un capriolo che ogni tanto passava di lì. E da cosa lo capì? Una vera pecora non ha bisogno di belare ogni mezzo secondo.

Una pecora che, credendosi un lama, sputava sempre sulle altre pecore fu lasciata appositamente sola un attimo e fu quindi velocemente divorata dal lupo. (Pecora stilosissima, però).

Di tutte le altre pecore, invece, alcune si comportavano come se niente fosse e anche se c'era il lupo in giro a loro non interessava: perché avrebbe dovuto colpire proprio loro, che si comportavano in modo così naturale? Le restanti pecore, invece, per istinto di sopravvivenza più che per la voglia di passare alla storia come "La pecora in giallo", decisero di investigare, fare domande e analizzare la situazione. Però il lupo capì che queste pecore erano sospettose e potevano intralciare i suoi pranzi futuri, quindi, era meglio farle fuori subito. Così, dopo la pecora-lama, il lupo cercò di eliminare le pecore più sospettose; a volte ce la fece.

 

La storia non ha ancora un epilogo. Per ora il lupo si fa dei pranzi succulenti di pecore sospettose e, quindi, particolarmente attive all'interno del gregge. La pecora con il vello bellissimo, invece, reca una bandierina ben incastrata tra i riccioli del suo pelo che inneggia "Grazie monechiapi!"."

Chiunque tu sia (ho una mezza idea), grazie!!

cionfy ha detto
Ed ecco l'"ultima" pagina di diario:

"Su un altopiano asiatico viveva un gregge di pecore. Queste pecore erano assolutamente diverse per indole, per abitudini e per simpatie personali. Un giorno un lupo vide questo abbondante gregge e, dopo un rapido conto, si rese conto che, eliminando le pecore una ad una, si sarebbe potuto sfamare per un mese; tuttavia non poteva di certo farsi scoprire, altrimenti molte sarebbero scappate. Così decise di travestirsi da pecora anch'egli e di divorarle di nascosto una ad una. Tuttavia le pecore, nonostante in matematica fossero più delle capre, si resero subito conto che c'era una pecora in più e si sentiva una puzza di lupo davvero nauseabonda.
Tre pecore decisero di fingersi morte, così il lupo decise di tenerle come ultime vittime, tanto quelle mica si muovevano.

Un'altra pecora, di colore diverso (ma con un vello da far invidia a tutte le altre), riconobbe sotto quale manto lanoso si potesse celare il lupo, ma decise di restare in silenzio e ne parlò solo con un capriolo che ogni tanto passava di lì. E da cosa lo capì? Una vera pecora non ha bisogno di belare ogni mezzo secondo.

Una pecora che, credendosi un lama, sputava sempre sulle altre pecore fu lasciata appositamente sola un attimo e fu quindi velocemente divorata dal lupo. (Pecora stilosissima, però).

Di tutte le altre pecore, invece, alcune si comportavano come se niente fosse e anche se c'era il lupo in giro a loro non interessava: perché avrebbe dovuto colpire proprio loro, che si comportavano in modo così naturale? Le restanti pecore, invece, per istinto di sopravvivenza più che per la voglia di passare alla storia come "La pecora in giallo", decisero di investigare, fare domande e analizzare la situazione. Però il lupo capì che queste pecore erano sospettose e potevano intralciare i suoi pranzi futuri, quindi, era meglio farle fuori subito. Così, dopo la pecora-lama, il lupo cercò di eliminare le pecore più sospettose; a volte ce la fece.

 

La storia non ha ancora un epilogo. Per ora il lupo si fa dei pranzi succulenti di pecore sospettose e, quindi, particolarmente attive all'interno del gregge. La pecora con il vello bellissimo, invece, reca una bandierina ben incastrata tra i riccioli del suo pelo che inneggia "Grazie monechiapi!"."

Non so se ridere, piangere, o essere spaventato per il fatto che il mio nome sia esplicitamente citato. 

Ps. Secondo me non è la talpa questa 

A scrivere è chi ha capito l'identità della talpa ( @Gigi_Gx ) (anche se non so perché di un altro colore...) che ringrazia @monechiapi perché l'hai aiutato a capire l'identità?

E soprattutto, chi è il capriolo che passava di là?? Uno del pubblico??