Utente
5 aprile, 2018
monechiapi ha detto
Benvenuti aFarò un commento generale per ogni sezione, cercando di sintetizzare il mio pensiero su chi abbia trovato più adatto per quel determinato momento, ovviamente sempre tenendo in considerazione gli obiettivi del report. Nel target potevate spaziare molto questa volta e devo dire che da quel punto di vista ci siamo.
THE FEELINGS
Mi sono emozionato? Meh. Diciamo che sono trasportato da tutti i brani, ma nessuno di questi mi ha sfondato particolarmente a livello emotivo, seppur tutti fossero a loro modo centrati. Probabilmente mi sarei aspettato delle ballatone, sempre con sonorità contemporanee, in grado proprio di lacerarti dentro, invece ho trovato tutto più flebile, ma magari è un limite mio perché per voi questi brani sono particolarmente coinvolgenti a livello emotivo.
Dal report: The Feelings – In apertura al concerto si esibiranno quattro artisti con brani più lenti, più chill, che possano lasciare un qualcosa a livello emotivo negli ascoltatori, sia per l’arrangiamento che per le tematiche.
Essendo in apertura ad un concerto pop faccio fatica a vedere delle ballad strappalacrime, il ventaglio delle emozioni è molto più ampio come ci insegna il buon @Casadelvino con Stati d'animo. Io ho fatto una scelta pensando anche allo slot occupato perché se aveste voluto dei brani dal forte struggimento interiore, alla Je Suis Malade cit. Maionchi, a questo punto era meglio, a livello di scaletta, iniziare da The future, mettere a metà il momento Feelings, per far recuperare il fiato, e poi concludere con Rhythm, per l'ultima botta di energia.
The Feeling
Arrivati a questo punto, credo sia quasi inutile dirvi che ho preferito Sivan e Styles a Vagabon e Sundfør. Susanne, in particolare, mi ha un po' smorzato l'entusiasmo che Take Yourself Home mi aveva trasmesso. Per carità, è una scelta che riflette perfettamente il report. Ma siccome lo fanno anche le altre, mi sento di metterla un po' da parte. E vi spiego perché: avrete sicuramente notato che c'è un ritorno al vintage anni 80/90 nella comunicazione? Ebbene, riassumendo, è perché così facendo si stimola la nostalgia e quindi l'emotività e quindi l'engagement del pubblico target. Dunque, per questa parte del concerto, vista l'età degli spettatori, io avrei puntato a quei sound. Che, molto bene, ho ritrovato in Harry e Troye con quel chill à la Backstreet Boys, à la Blue (!). Water Me Down è molto chill (cosa che apprezzo) ma, forse, sento fin troppa sperimentazione.
The Future
Vi ricordate i tempi in cui MySpace serving quality? Una delle mie cantanti preferite di quando ero regazzino, era uscita proprio da lì: Lily Allen. Ora TikTok is the new MySpace ed ecco Ashnikko. Mi ha fatto piacere e mi ha incuriosito che alcune sonorità mi abbiano ricordato quelle di Generic Animal, artista italiano ancora poco conosciuto, che ha sempre portato sound interessanti e non scontati (futuristici?) nei suoi pezzi. I THE ROOP, per contro, penso siano proprio fuori fuoco. Il pezzo mi piace tantissimo ma è tutto fuorché precursore.
IC3PEAK non so manco scriverlo e già questo è interessante: avere un nome univoco, che - se cercato in rete - porta direttamente a te è fondamentale. Bravi! Scelta di gusto e onpoint il brano. Non credo che un domani arriveremo lì, ma questo sound sarà il benchmark a cui molti tenderanno. Dorian...non è che l'abbia capito molto! E se da un lato mi dico "ovvio che non l'hai capito, è il futuro". Dall'altro mi sembra un po' pretenzioso.
The Rhythm (ma che parola strana, quante h ha? Messe a caso proprio)
Pem, pem, iniziamo col botto! Ed è bello iniziare così perché le Blackpink (con il loro k-pop che ormai ha conquistato anche la prima serata di Rai 2) mi sembrano il ponte perfetto tra The Future e the Rhythm. Bene anche Mabel con la sua proposta molto mainstream ma quando parte Maluma è tutta un'altra storia: se l'obiettivo era "stupire e impressionare", ci sei riuscito. Dentro c'è di tutto, da Infinity 2008 al reggaeton...eppure anziché essere un'accozzaglia, è tutto ciò di cui avevamo bisogno e, quando finisce, già mi manca. Slay a bit Charli XCX che mai, mai avrei detto potesse sopravvivere a Lorde e Dua Lipa: invece eccola qui, a lottare ancora insieme a noi. Molto bene!
Utente
4 febbraio, 2018
Queste cose vorrei dirtele all'orecchio:
The Feelings – In apertura al concerto si esibiranno quattro artisti con brani più lenti, più chill, che possano lasciare un qualcosa a livello emotivo negli ascoltatori, sia per l’arrangiamento che per le tematiche.
Per vedere se mi stai ascoltando
Utente
4 febbraio, 2018
Comunque ci terrei solo a dire che nel report erano accettati i sottogeneri, e lo scopo intrinseco di questo concerto era mostrare tutte le sfumature del pop.
C'è un'intera branca di derivazione pop che raccoglie un tipo di pubblico comunque notevole che alla fine, viste le scelte, è rappresentata da un* sol* artista, branca che era adattissima e si sposava perfettamente con la richiesta di una delle sezioni.
You know what I mean
Ragazzi ma guardate che lo leggiamo il report, eh. Concerto numero 10 e ancora ci draggate così. E sempre quando ancora non possiamo prendervi da parte perché se no la scelta sarebbe palese.
Se uno, puntando su sonorità chill, un po' Ninety vibes, riesce a emozionarmi ben venga. Non è che bisogna per forza presentare la balladona à la Adele o fare una gara a chi ce l'ha più lento. Nessuno ha fatto l'en plein nella sezione The Feeling, a dirla tutta. A quel punto, si mettono sulla bilancia i diversi elementi.
Come ha detto Edorf, dato che l'apertura è affidata a The Feeling, io avrei puntato sull'effetto nostalgia, anche con qualche mezzuccio becero, così da catturare l'attenzione dei più e farli concentrare e prendere bene (che non vuol dire scatenare, vuol dire sentirsi toccati). Una volta attenti e predisposti all'ascolto, si può sperimentare e far conoscere nuove cose, in The Future. Partire, subito, con cose troppo sperimentali per me è rischioso. Uff, dovreste saperlo ormai che sono un local!
Utente
5 aprile, 2018
Fob92 ha detto
Ragazzi ma guardate che lo leggiamo il report, eh. Concerto numero 10 e ancora ci draggate così. E sempre quando ancora non possiamo prendervi da parte perché se no la scelta sarebbe palese.Se uno, puntando su sonorità chill, un po' Ninety vibes, riesce a emozionarmi ben venga. Non è che bisogna per forza presentare la balladona à la Adele o fare una gara a chi ce l'ha più lento. Nessuno ha fatto l'en plein nella sezione The Feeling, a dirla tutta. A quel punto, si mettono sulla bilancia i diversi elementi.
Come ha detto Edorf, dato che l'apertura è affidata a The Feeling, io avrei puntato sull'effetto nostalgia, anche con qualche mezzuccio becero, così da catturare l'attenzione dei più e farli concentrare e prendere bene (che non vuol dire scatenare, vuol dire sentirsi toccati). Una volta attenti e predisposti all'ascolto, si può sperimentare e far conoscere nuove cose, in The Future. Partire, subito, con cose troppo sperimentali per me è rischioso. Uff, dovreste saperlo ormai che sono un local!
Il problema è che noi non le possiamo spiegare, se noi le potessimo spiegare forse l'ago della bilancia cambierebbe.
Utente
4 febbraio, 2018
Fob92 ha detto
Ragazzi ma guardate che lo leggiamo il report, eh. Concerto numero 10 e ancora ci draggate così.
Sorry fob , ovviamente non prenderla a male Però sinceramente dal tuo commento di tutta la richiesta della sezione Feelings sembra che tu abbia letto solo la parola "chill" (e atmosfera nineties che non ho ancora capito lol), o almeno è quello che io ho recepito.
Nella sezione per me il fulcro erano che i brani fossero lenti e potesse emozionare, trascinare l'ascoltatore con l'emozione. Ti spiegherei la mia scelta , ma non credo di poterlo fare ancora.
o fare una gara a chi ce l'ha più lento.
O a chi ce ne ha uno davvero lento
Ps comunque tutto il commento is a little bit shady, ma vvb uguale
Eh però "chill" è una parola proprio giusta. Perché significa rilassarsi, significa entrare nel giusto mood, significa sentirsi a proprio agio. Arrivo, e ho bisogno di essere un po' accompagnato, coccolato. Soprattutto se poi, nella seconda parte, mi sarà chiesta maggiore attenzione. Per questo non avrei calcato troppo la mano su sottogeneri o sperimentazione, in questa fase. Per quanto riguarda le atmosfere Nineties, beh, gli anni novanta tecnicamente sono vintage, no? E il target di questo concerto li ha vissuti e ci è nato in quegli anni a cavallo tra i due millenni. Per questo ritrovare sonorità di quegli anni secondo me aiuta: perché basta una nota in stile Backstreet Boys, in stile Blue e io mi sento di nuovo un bimbetto di dieci anni e giù nostalgia e giù emozione e giù The Feeling.
Comunque dai, a carte svelate potremo confrontarci in maniera più diretta.
Utente
4 febbraio, 2018
Fob92 ha detto
Eh però "chill" è una parola proprio giusta. Perché significa rilassarsi, significa entrare nel giusto mood, significa sentirsi a proprio agio. Arrivo, e ho bisogno di essere un po' accompagnato, coccolato. Soprattutto se poi, nella seconda parte, mi sarà chiesta maggiore attenzione. Per questo non avrei calcato troppo la mano su sottogeneri o sperimentazione, in questa fase. Per quanto riguarda le atmosfere Nineties, beh, gli anni novanta tecnicamente sono vintage, no? E il target di questo concerto li ha vissuti e ci è nato in quegli anni a cavallo tra i due millenni. Per questo ritrovare sonorità di quegli anni secondo me aiuta: perché basta una nota in stile Backstreet Boys, in stile Blue e io mi sento di nuovo un bimbetto di dieci anni e giù nostalgia e giù emozione e giù The Feeling.Comunque dai, a carte svelate potremo confrontarci in maniera più diretta.
Capisco cosa intendi, ma limitarsi alla parola chill, quando il report sottolinea l'importanza di "lasciare qualcosa sul piano emotivo", per me si scontra un po' con ciò che era richiesto, mi sembra una richiesta diversa rispetto al "voglio qualcosa che mi rilassi".
La parola "lenta" sembra essere stata inserita per sottolineare comunque che i pezzi dovessero seguire una determinata tipologia di ritmica, quindi per questo l'ho sottolineata.
Capisco il discorso sul vintage, anche se qua mi viene da ricollegarmi con quello che ha detto edorf, perchè risulta quasi che la nostalgia fosse l'emozione su cui bisognasse puntare piuttosto che su altre, mentre comunque la richiesta del "trasporto nel passato, agli anni 90" è una cosa soggettiva che magari tu ti puoi sentire di fare, ma metà del target per quanto mi riguarda, era un po' troppo incosciente per poterlo fare. Mentre altre emozioni sono senza tempo.
Comunque certamente
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Appena votato. In realtà è stato più facile di quanto pensassi, nonostante il concerto mi sia piaciuto molto. La mia sezione preferita è stata The Future, che mi ha dato più filo da torcere, ma in generale ho avuto abbastanza chiare le prime posizioni e le ultime posizioni in tutte e tre le sezioni.
Utente
5 aprile, 2018
Fob92 ha detto
Comunque dai, a carte svelate potremo confrontarci in maniera più diretta.
Il problema è che ora vi è al doppia eliminazione e il quarto classificato non ha nemmeno il diritto di poter specificare il perché della sua scelta e della sua strategia(perché io ho fatto tantissime scelte strategiche, qualcosuccia lo ho fatto intendere all'EV).
Porfavor dejame
Hablar porque no doy mas
Una scelta, Edre ve lo può confermare, sono stato indecisissimo se giocarla e avevo trovata un'altra scelta per quel momento lì ma dopo aver letto il commento di Fosky ho deciso "Ok, la sgancio, è un gioco e giochiamo!!!"
Non mi sono mai tirato indietro nelle mie scelte portando scelte risky ma che avessero un senso al concerto, immaginando anche a ciò che avessero giocato gli altri concorrenti, per tirare fuori il coniglio dal cilindro.
Utente
7 agosto, 2013
Appena votato
the future>>>>>the rhythm>>>>the feeling
Per quanto riguarda the future ho trovato più "innovative e futuristiche" le scelte flamboyant e mnak mnak (o come si scrive) qui ho percepito un non so che dei Die Antwoork vecchi tempi. Working bitch bella scoperta una delle mie preferite delle 12 canzoni, ma qui le sonorità erano un meh in relazione alla lineup
The rhythm credo sia molto soggettivo come classifica. Le due canzoni che mi hanno trasmesso più "carica ed energia" sono stati kill this love (adoro le canzoni che cambiano sfumature e musicalità più volte) e gone .
The feeling è la parte del concerto che mi ha deluso di più. Quella che si è avvicinata maggiormente all'obiettivo "più lento più chill e che lascia qualcosa emotivo" è stata Water me down.
"Quello che non so di me è nell'ombra che disegna i miei passi"
Utente
9 agosto, 2019
Complimenti per aver creato questa line up così variegata. Ho apprezzato molte delle vostre scelte ma diciamolo, il report era talmente dettagliato che non potevate sbagliare. Nonostante questo c'è stato qualcosa che non mi ha convinto del tutto. Via ai commenti!
In The feelings mi aspettavo del chill ‘‘più chill’’ ma credo che anche questo sia soggettivo. A mio parere solo due sono riusciti a mostrare un lato pop emozionante, che puntano direttamente al cuore senza fronzoli. Parlo di Susanne e Vagabon. Le altre due scelte, per quanto siano corrette per il tema, le vedo troppo catchy e questo mi distoglie dal mood.
The future.
Qui siete stati quasi tutti perfetti tanto che la classifica l’ho cambiata più volte. A contendersi il mio primo posto c’erano due artisti che sprizzano sperimentazione da tutti i pori. Dorian, Ashnikko e gli Ic3peak sono perfetti per questo concerto. I the roop, confrontandoli con gli altri artisti della line up, sembrano venire dal passato e in effetti il loro sound mi sembra poco sperimentale se non nel ritornello.
The rythm
Qui dobbiamo muoverci, il ritmo è essenziale. Anche qui una scelta cozza con le altre tre che sono potenti e fanno sicuramente ballare. Ho apprezzato Maluma, perché non ha portato un latino ma un pezzo potente che richiama l’house music, Mabel, perché è un’artista da disco e le Blackpink perché hanno un balletto ad hoc che su tik tok spopola. In confronto a loro Charli resta in ombra. Questo brano poteva competere nel girone ''the feelings'' per il sound mentre l'artista in sé poteva competere sul girone ''the future''.
Utente
7 agosto, 2013
Questo è il concerto che mi è piaciuto di meno finora, ed è un peccato arrivati a questo punto del gioco.
Eppure il pop è il genere che preferisco, però credo che qui per inseguire il concept delle tre tematiche sia uscito fuori un pot-pourri confusionario. Ogni cantante potrebbe puntare a un pubblico diverso più o meno. Negli altri concerti vedevo una linea più comune.
Non è una colpa dei concorrenti però, anche io avrei avuto difficoltà a capire cosa fosse meglio giocare e inevitabilmente gli elementi richiesti portano a un distacco molto netto tra una parte e l'altra.
Detto ciò, nei tre segmenti quelli che mi hanno colpito di più e ho trovato più a fuoco tenendo conto delle richieste sono stati Troye Sivan, Dorian Electra e Maluma.
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