@Casadelvino benissimo alle spiegazioni lunghe, è un piacere leggervi. Ma non pensi che la combo lunghe motivazioni più voce fuori campo non sia sintomo che effettivamente l'associazione dei cantanti ai singoli mesi non sia immediata? Io mi sono posto questa domanda e mi sono anche chiesto se questo volerli incastrare in un dato mese sia necessario. O se non si possa trovare un altro espediente.
@edorf in realtà non è l'infattibilità a lasciarmi perplesso. È che se io sogno il Barona alla riscossa, io Eminem proprio non ce lo vedo. Anzi, potrebbe addirittura rovinare il mio sogno. Barona, Quarto Oggiaro, l'hinterland milanese hanno già dimostrato di essere fucina di nuovi talenti, a tal punto da diventare una vera e propria "scena". Già questo dovrebbe rendere i suoi abitanti super orgogliosi Cosa aggiungerebbe portare Eminem? Per me la sua presenza rischierebbe di rendere il concerto un evento di massa, privandolo della sua dimensione identitaria, con una gran parte del pubblico che accorre solo per lui e che non degnerebbe nemmeno uno sguardo a writer o artisti minori. E poi, per la quota "gemellaggio" c'è già Salmo, volendo.
Comunque siete stati chiarissimi e vi ringrazio per le risposte. Ora vorrei lasciare la parola anche agli altri giudici e al pubblico, così da non monopolizzare la discussione. Domani ascolterò anche le playlist, per risvegliare l'aspetto più emotivo.
Utente
4 febbraio, 2018
Ma non pensi che la combo lunghe motivazioni più voce fuori campo non sia sintomo che effettivamente l'associazione dei cantanti ai singoli mesi non sia immediata? Io mi sono posto questa domanda e mi sono anche chiesto se questo volerli incastrare in un dato mese sia necessario. O se non si possa trovare un altro espediente.
C'è un'incomprensione mi sa. La specifica della voce fuori campo è perchè invece che un presentatore umano, ci sarebbe una voce fuori campo molto più "scenografica" e adatta al concept del concerto. E comunque ovviamente ci sono collegamenti più lapalissiani e altri meno, ma data la struttura del concerto, basta quel poco per comprenderli.
Per me e la mia idea sì, ripeto, non ho vissuta nessuna scelta come un incastro ma bensì come un collegamento naturale.
Utente
5 aprile, 2018
Fob92 ha detto
@edorf in realtà non è l'infattibilità a lasciarmi perplesso. È che se io sogno il Barona alla riscossa, io Eminem proprio non ce lo vedo. Anzi, potrebbe addirittura rovinare il mio sogno. Barona, Quarto Oggiaro, l'hinterland milanese hanno già dimostrato di essere fucina di nuovi talenti, a tal punto da diventare una vera e propria "scena". Già questo dovrebbe rendere i suoi abitanti super orgogliosi Cosa aggiungerebbe portare Eminem? Per me la sua presenza rischierebbe di rendere il concerto un evento di massa, privandolo della sua dimensione identitaria, con una gran parte del pubblico che accorre solo per lui e che non degnerebbe nemmeno uno sguardo a writer o artisti minori. E poi, per la quota "gemellaggio" c'è già Salmo, volendo.
Diciamo che sarebbe quel tocco international che serviva all'evento pur sempre seppuyre sembra un mondo a parte Barona è Milano e ci terrebbe comunque ad essere vista come parte integrante della città, nelgi ultimi anni hanno già fatto un minimo di riqualificazione, basti pensare che hanno fatto dipingere a dei writers delle serrande dei negozi. Coerenti con loro stessi ma con uno sguardo rivolto al futuro e all'internazionalità di una città come Milano.
Poi mi è venuto spontaneo ambientarlo lì per motivi personali avendo vissuto in minima parte quella realtà.
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
@edorf @Casadelvino ieri sera ho ascoltato entrambi i vostri concerti e, sebbene nella vita reale faticherei ad andare ad entrambi , mi sono piaciuti veramente moltissimo. Ognuno di voi ha messo in qualche modo se stesso nel proprio concerto. Si vede ed è quello che avrei voluto vedere. Vi invidio anche tantissimo per la possibilità di costruire la vostra personale lineup ... sono orgoglioso di voi! Avete prodotto due bellissimi lavori al culmine di un gioco svolto al top
Utente
7 agosto, 2013
Quello che valuterò è l'originalità e la credibilità del tema del concerto, la coerenza e l'impatto della lineup, l'aderenza delle vostre scelte al report che avete costruito e la capacità di andare un po' oltre la vostra essenza musicale, che per me era un po' lo scopo del gioco. Premetto che non ho letto i commenti di Fob e le vostre risposte per non farmi influenzare nei giudizi, potrei quindi scrivere cose a cui avete già risposto.
Casadelvino: il concerto è credibile e soprattutto fattibile, con tanti ottimi nomi del panorama italiano e che sono sicuramente di richiamo per quel tipo di ascoltatore, quello un po' indie, un po' radical chic che va d'accordo con la critica musicale per intenderci, che va forte qui in Italia. Il tema è sicuramente interessante: mi piace l'idea di valorizzare la musica italiana seguendo la linea dei 12 mesi, che da quel tocco di originalità ad un concerto altrimenti abbastanza facilotto, anche se il fatto che si svolga nel 2021 mi ha effettivamente fatto un po' storcere il naso: vedo almeno 2 pezzi (Dolcenera e La Zero) che secondo me manco quella fanbase si ricorderebbe dopo 1 anno e mezzo.
Quello che percepisco è un concerto molto vicino a te. Avrei voluto vedere che alla fine del percorso ti fossi lanciato un po' di più, magari portando ugualmente un concerto in italiano ma che si allontanasse un po' da quello che è il concertone del primo maggio, di cui immagino tu sia fan. Sembra quasi che tu abbia voluto creare il tema per portare le tue scelte preferite e lo penso perché a volte ritrovo delle scelte incastrate un po' a forza nel mese: Dolcenera rappresenta le donne (ma marzo è il mese delle donne?), ma quel pezzo è proprio evitabile e sparisce nella lineup. Brunori Sas e Madame mi ricordano tutto fuorché settembre e ottobre. Non mi basta la data di uscita perché così il tema perde un po' di fuoco e di splendore.
Un'altra cosa che ho notato è che i pezzi non scorrono così facilmente l'uno dopo l'altro, sono un po' sparpagliati a causa delle limitazioni del tema. Avrei costruito dei blocchi di canzoni un po' più equilibrati: per dire Dolcenera non c'entra nulla in quel punto dopo Fulminacci e Motta e prima di Levante perché mi spezza un po' la carica che con quest'ultima si riprende e poi si riperde. L'avrei infatti messa prima di Gazzelle. Bellissimo il blocco DiMartino - La Zero, secondo me è l'highlight del concerto. E verso la fine trovo che il concerto si spenga un po' con Madame ed Elisa, che sono nomi boom (che è un po' uno dei punti forti del concerto) ma che spengono l'atmosfera proprio verso il finale, con l'arrivo di Mahmood che chiude a bomba ma è tipo: ok bella chiusura paraculo ma dov'è il crescendo?
In tutto questo il target è azzecatissimo, il concerto è per quella fascia di età e per quel tipo di pubblico. Chapeau
Edorf: anche qui il tema è fattibilissimo e devo dire che mi ha colpito per originalità. Ho apprezzato il voler creare qualcosa di così palpabile, che guardi al mondo della strada donandole una festa urban. C'è il rischio, la voglia di spingersi lontano e creare qualcosa che non fosse edorfcentrico ma che dimostrasse le tue capacità di andare oltre.
Ho però dei dubbi: posso dirti che hai fatto un concerto locale, underground ma che sembra tipo "la strada con la puzza sotto il naso"? Ci sono tanti nomi ottimi, anzi nomoni, ma sono tutti nomi super rispettati dal general public. E' davvero questa la musica del quartiere? Dov'è tutta la scena musicale che serpeggia tra i piccoli appartamenti dei 16/18enni dove questi scrivono testi sulla vita del quartiere e producono le proprie basi tra canne sigarette e birre? Dov'è la trap? Ma non lo dico perché "voglio la trapppp" ma perché la trap è la musica del quartiere, oggi. Quasi più del rap. Prendi un Paky con Rozzi: periferia milanese raccontata, con i modi con cui lo fa il trapper del quartiere, proprio da chi la vive oggi. E poi se mi metti target 15-40 mi aspetto questo genere di trapper perché ai 15-20/25 del quartiere non basta solo Badabum Cha Cha (con cui i più piccoli non sono cresciuti), men che meno Fiori di Chernobyl (che fa molto rap per bimbette in quell'ambiente). Sarebbe stato bello anche trovare una donna solista.
Detto ciò la lineup scorre in maniera pazzesca, l'unico scambio che avrei fatto sono i Lacuna Coil, che in realtà non me l'aspettavo ma spezzano un po' in maniera positiva, con Frah Quintale che vedo più affine al blocco un po' più mainstream Colapesce - Mahmood. Ma è una correzione lieve perché fila tutto.
Veniamo alla conclusione: pazzesca la chiusura con Marra se il concerto fosse finito qua. Eminem non c'entra veramente nulla, Detroit non è Milano, e fa cadere un po' quanto si è costruito nel concerto. Perché devo guardare fuori dal quartiere, fuori dall'Italia, per prendere il nomone e piazzarlo a fine scaletta, col rischio di far sfigurare tutti i cantanti prima e di attirare gente a cui non frega nulla della realtà del quartiere? La chiusura con Marra era già perfetta così, non c'era bisogno di nient'altro. Anzi, non so se si poteva fare, ma io avrei infilato addirittura due pezzi suoi: il primo poteva essere Body Parts - i denti, dal suo ultimo album, e poi in chiusura, come festa finale, Badabum Cha Cha.
Però congrats per il lavoro.
Utente
4 febbraio, 2018
^^^Date una sedia da giudice a quest'uomo
Comunque comprendo le critiche, ma ti illustro le mie ragioni:
1. Concordo i dubbi sulla fama dei pezzi delle due Manu , però nel mio report era specificato che non fosse un problema e ho cercato di mantenere l'equilibrio anche su questo fattore, portando scelte sia più che meno conosciute. Alla fine l'intento è valorizzare la produzione del 2019, quindi di brani usciti in quell'anno, e che possano richiamare il mese in intenzioni/memoria/sensazioni, non serviva che la gente dovesse ricordarli in maniera vivida perchè sai a memoria le sue canzoni a distanza di anni, ma che potessero risvegliare le sensazioni di quel dato mese, e per me lo fanno anche i loro.
2a. La critica sull'aver portato di qualcosa troppo mio, per la seconda volta, dico che in realtà mi porta a pensare che vi aspettaste qualcosa di poco riconducibile a me, e penso che anche il quel caso lo avreste potuto ritenere altrettanto errato. Io vi posso assicurare che sono andato molto più di quanto possiate immaginare al di fuori delle mie scelte preferite. Il mio 2019 italiano è composto dai Cara Calma, dai Gomma, dai Bowland, da Andrea Laszlo de Simone, molto più che da metà di questi nomi; ma loro sì che avrei dovuto incastrarli forzatamente, mentre invece queste associazioni mi sono tutte risultate naturali. E quindi vi ho portato Mahmood, Brunori, Levante, lo stato sociale, madame, elisa e rkomi, motta; che sono tutti nomi che piacciono anche a me e mi richiamano, ma che hanno un pubblico comunque vasto e notevole, proprio per non stare solo nel mio cantuccio 🙂
2b. Marzo ad esempio io me lo sono fatto ascoltando in loop souvenir dei Cara Calma, però non richiamano il mese, che di per sè non ha caratteristiche lapalissiane come i mesi centrali delle stagioni (luglio, maggio, novembre) o chiaramente significativi di qualcosa (gennaio primo mese dell'anno, giugno mese del pride etc), che però effettivamente ti fa pensare come primo evento la festa della donna, e io ho trovato naturale presentare un brano di un'artista femminile dalla forte personalità per riviverlo. Anche settembre è un mese di passaggio, ma che tutti riconduciamo alla fine delle ferie, al passaggio da piacere e dovere, ad una sferzata alla realtà, che mi richiama una canzone impegnata e più seria di un altrettanto serio e impegnato artista, come Brunori, dopo canzoni sognanti e spensierate dell'estate.
3. In realtà come avrai notato leggendo, ho anche commentato ogni cosa dal punto di vista tecnico. Ho creato crescendi di carica, e momenti di "presa di fiato" prima e dopo essi, nel corso del concerto, cercando anche di intervallare artisti più di richiamo, ad artisti meno di richiamo. Ad esempio per me c'è il crescendo di carica da la zero, a brunori, fino a madame, con successiva ripresa di fiato con Elisa e Rkomi per prepararsi all'esplosione finale con Mahmood. Anche dolcenera, nome ormai meno di richiamo, serve per preparare all'entrata di un nome più forte come quello di Levante, che è in crescita (e nel 2021, si spera, sarà ancora più atteso), che è giusto che prevalga su chi la precede.
Comunque grazie tesò, già non aver avuto un testo totalmente schifato per il mio concerto da parte tua per me è una super vittoria
Utente
5 aprile, 2018
JoJo ha detto
Quello che valuterò è l'originalità e la credibilità del tema del concerto, la coerenza e l'impatto della lineup, l'aderenza delle vostre scelte al report che avete costruito e la capacità di andare un po' oltre la vostra essenza musicale, che per me era un po' lo scopo del gioco. Premetto che non ho letto i commenti di Fob e le vostre risposte per non farmi influenzare nei giudizi, potrei quindi scrivere cose a cui avete già risposto.Edorf: anche qui il tema è fattibilissimo e devo dire che mi ha colpito per originalità. Ho apprezzato il voler creare qualcosa di così palpabile, che guardi al mondo della strada donandole una festa urban. C'è il rischio, la voglia di spingersi lontano e creare qualcosa che non fosse edorfcentrico ma che dimostrasse le tue capacità di andare oltre.
Ho però dei dubbi: posso dirti che hai fatto un concerto locale, underground ma che sembra tipo "la strada con la puzza sotto il naso"? Ci sono tanti nomi ottimi, anzi nomoni, ma sono tutti nomi super rispettati dal general public. E' davvero questa la musica del quartiere? Dov'è tutta la scena musicale che serpeggia tra i piccoli appartamenti dei 16/18enni dove questi scrivono testi sulla vita del quartiere e producono le proprie basi tracannesigarette e birre? Dov'è la trap? Ma non lo dico perché "voglio la trapppp" ma perché la trap è la musica del quartiere, oggi. Quasi più del rap. Prendi un Paky con Rozzi: periferia milanese raccontata, con i modi con cui lo fa il trapper del quartiere, proprio da chi la vive oggi. E poi se mi metti target 15-40 mi aspetto questo genere di trapper perché ai 15-20/25 del quartiere non basta solo Badabum Cha Cha (con cui i più piccoli non sono cresciuti), men che meno Fiori di Chernobyl (che fa molto rap per bimbette in quell'ambiente). Sarebbe stato bello anche trovare una donna solista.
Detto ciò la lineup scorre in maniera pazzesca, l'unico scambio che avrei fatto sono i Lacuna Coil, che in realtà non me l'aspettavo ma spezzano un po' in maniera positiva, con Frah Quintale che vedo più affine al blocco un po' più mainstream Colapesce - Mahmood. Ma è una correzione lieve perché fila tutto.
Veniamo alla conclusione: pazzesca la chiusura con Marra se il concerto fosse finito qua. Eminem non c'entra veramente nulla, Detroit non è Milano, e fa cadere un po' quanto si è costruito nel concerto. Perché devo guardare fuori dal quartiere, fuori dall'Italia, per prendere il nomone e piazzarlo a fine scaletta, col rischio di far sfigurare tutti i cantanti prima e di attirare gente a cui non frega nulla della realtà del quartiere? La chiusura con Marra era già perfetta così, non c'era bisogno di nient'altro. Anzi, non so se si poteva fare, ma io avrei infilato addirittura due pezzi suoi: il primo poteva essere Body Parts - i denti, dal suo ultimo album, e poi in chiusura, come festa finale, Badabum Cha Cha.
Però congrats per il lavoro.
Sul fatto che fossero nomi super apprezzati e conosciuto dal grande pubblico è voluto. Avevo letto un'inchiesta, l'anno scorso quando avevo scoperto di lavorare ad un evento in zona Barona, dove diceva è quel quartiere che sembra un comune differente ma soffre un po' il fatto di essere così malvisto e questo concerto ai miei occhi voleva rappresentare una rivendicazione del quartiere di essere visto e rispettato come il resto della città(perché in Barona o ci vivi o ci lavori, non ci capiti per caso, non ha nessun appeal turistico!!!). Quindi anche per quello che è un concerto con determinati artisti rispettati a livello di general public.
Per la trap, sempre in ambito mainstream, volevo inserire uno tipo Capo Plaza, ma tra una cosa e l'altra, perso via tra i miei mille dubbi e ripensamenti, me lo son proprio scordato #MESS
Per quello non ho potuto inserire progetti donna solisti perché tranne Priestess già portata e Madame già citata da me tra le opzioni per Capodanno, tutte le altre rapper donna che avevo pensato (Hindaco, Leslie ecc...) sono un po' troppo sconosciute a livello di generic public.
Mr. Rain so che nel settore viene visto come rapper da bimbette ma io lo ho portato infatti per il momento CUORE da affiancare sul palco al coro di bambini del quartiere perché già ce li vedo i genitori e rispettive famiglie con gli occhi lucidi e in un concerto più vario e trasversale possibile, ci sta un momento del genere.
Eminem, in realtà io volevo portare 2/3 artisti internazionali, alla fine per motivi di tempo( Juice WRLD e XXXTentacion ovviamente non potevo giocarli) ho puntato tutto su the Rap God. Milano è la città internazionale per eccellenza d'Italia e Barona voleva ospitare anche artisti internazionali per darsi un tono e sentirsi conforme al resto della città e diventare magari un punto di riferimento nel settore a livello internazionale.
Edre vi può confermare che io ho inviato all'ultimo il report perché dopo aver letto il post di Fob su Random Thoughts ho avuto veramente PAURA che potesse essere visto male ma spero di aver fatto capire che è un concerto dove si sente l'impronta di edorf alla base.
Infine volevo far notare che con eventi del genere, aumenteremmo il PRESTIGIO SOCIALE dell'azienda e spesso si organizzano eventi di questo tipo per motivi di reputazione e di immagine e questo format di concerti lo potremmo portare un po' in tutti i quartieri popolari, difficili con le dovute differenze nella line up.
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Chi vuoi che vincheeee?
Allora, cercherò di essere sintetico anche per lasciare un alone di mistero e non far trasparire la mia preferenza, che è minimissima.
Devo dire che entrambi, da un lato, avete fatto un bel lavoro, ma dall'altro, forse mi sarei aspettato qualcosa di diverso. L'impressione è che in entrambi i concerti ci sia qualcosa di già visto, seppur le tematiche scelte siano originali, ma allo stesso tempo siete stati in grado di costruire due lineup convincenti, seppur mi abbia stupito la quasi totale assenza di nomi stranieri.
Casadelvino - Suggestion(i) dal 2019
PRO:trovo la scaletta molto convincente e credibile. La lineup ha una sua coerenza di fondo e anche l'ordine di uscita è centrato. Temevo che con l'idea di riproporre una canzone per ogni mese si potesse finire col perdere un ordine che tenesse conto della popolarità degli artisti. Invece hai lasciato i nomi forti in chiusura, lasciando prima spazio a nomi che fanno parte di una sfera di artisti italiani che sono indie, ma non troppo, che possano essere anche apprezzati da un target più ampio (es. Dolecenera, Elisa, Mahmood...). Si vede anche dalla tua spiegazione che c'è stato un ragionamento oculato rispetto all'ordine di esibizione dei cantanti, quindi non posso che farti i complimenti per questo aspetto.
Gli artisti proposti potrebbero essere apprezzati da un target simile, quindi apprezzo molto questa coerenza che hai cercato di raggiungere la costruzione della lineup.
CONTRO: il tema scelto non mi convince del tutto. Capisco che sia una cosa molto personale, ma difficilmente riesco ad immaginarmi un concerto con questa idea si fondo. Alla fine rischia di diventare un Dotchella 2.0 (come tu stesso hai sottolineato), in cui il fil rouge si perde un po'. In alcuni casi ho trovato il legame tra mese-nome molto forzato, forse poteva essere più esplicito. La tematica di fondo rischia inoltre di creare confusione, perché ci si muove tra atmosfere totalmente diverse, tuttavia la regolarità dell'anno ti ha permesso di creare anche un ordine di scaletta che come atmosfere e richiami può avere un senso, perché è come se il concerto fosse diviso in 4 atti a seconda delle stagionalità.
Il titolo del concerto non mi fa impazzire: è un po' troppo criptico e non mi fa balenare subito in mente l'idea alla base dell'anno con i mesi che si seguono.
Infine, non mi convince l'idea del 2019. Capisco il tuo legame affettivo e il tuo ragionamento, ma non lo condivido. Va bene tributare una decade, ma un anno che può sembrare vicino, ma che a conti fatti nel 2021 sembrerà già lontano, mi fa storcere il naso se devo essere realista. Per altro alcuni brani scelti non li trovo propriamente rappresentativi di quell'anno, anche tra le nicchie di pubblico, quindi anche l'operazione nostalgia o ricordo lascia il tempo che trova.
Edorf - Barona alla riscossa
PRO: qua ho trovato un tema molto interessante, che attinge alla propria esperienza personale ma sa declinarla in modo convincente nella proposta. Ho apprezzato molto l'idea di "grande festa urbana" che possa rappresentare una realtà, quella dei quartieri popolari e della periferia, che da sempre, ma in particolare negli ultimi anni, ha fatto sentire la sua voce attraverso la musica. La tematica potrebbe ricordare quella del Rioting 20s, ma è declinata in una direzione precisa e poco esplorata nei concerti. Anche i brani sono stati scelti cercando di rappresentare quest'idea di rivalsa e di rappresentazione di un'immaginario cittadino diverso dal solito, quindi ritrovo ben espresso il tema, anche se magari in uno o due casi avrei fatto scelte di brani diversi. Anche il titolo scelto mi piace, è letterale, conciso, ma efficace, ti menziona subito il luogo dell'evento. Perfetto.
CONTRO: è stato bello perché dove ha fatto bene uno ha sbagliato l'altro e viceversa. Se l'idea di fondo mi convince, non posso dirmi del tutto soddisfatto della lineup. L'ordine è ben costruito, lasciando il meglio alla fine e con un ragionamento sensato rispetto ai mood e alle tematiche dei brani. Quel che mi lascia un po' perplesso è la commistione di nomi e generi diversi, che secondo me potrebbe un po' spiazzare. Il target è sì molto ampio, ma es. i Lacuna Coil o Colapesce li video un po' spersi in mezzo a tanti nomi tendenti ad un unico genere e filone. Più che altro i Lacuna Coil sono davvero l'unica proposta di quel genere, ce ne fosse stata almeno un'altra. Anche il pubblico potrebbe riscontrare tali difficoltà ad orientarsi. Ovvio che negli altri concerti finiva per esserci una mescolanza di generi, ma qua, potendo sviluppare un'idea di vostro pungo secondo me poteva essere più sensato chiamare artisti che richiamassero generi simili. Io ad esempio difficilmente mi immagino un fan di Marracash che apprezza anche Colapesce, per fare un esempio. Poi ci sono fan di entrambi, ma, dovendo ragionare per clienti target, li vedo come nomi e generi che richiamano a due pubblici differenti. Va bene che come hai detto tra rappettari e mettalari c'è stima reciproca, ma ho delle difficoltà a comprendere la convivenza sul palco tra alcuni artisti.
Utente
5 aprile, 2018
monechiapi ha detto
Edorf - Barona alla riscossa
PRO: qua ho trovato un tema molto interessante, che attinge alla propria esperienza personale ma sa declinarla in modo convincente nella proposta. Ho apprezzato molto l'idea di "grande festa urbana" che possa rappresentare una realtà, quella dei quartieri popolari e della periferia, che da sempre, ma in particolare negli ultimi anni, ha fatto sentire la sua voce attraverso la musica. La tematica potrebbe ricordare quella del Rioting 20s, ma è declinata in una direzione precisa e poco esplorata nei concerti. Anche i brani sono stati scelti cercando di rappresentare quest'idea di rivalsa e di rappresentazione di un'immaginario cittadino diverso dal solito, quindi ritrovo ben espresso il tema, anche se magari in uno o due casi avrei fatto scelte di brani diversi. Anche il titolo scelto mi piace, è letterale, conciso, ma efficace, ti menziona subito il luogo dell'evento. Perfetto.
CONTRO: è stato bello perché dove ha fatto bene uno ha sbagliato l'altro e viceversa. Se l'idea di fondo mi convince, non posso dirmi del tutto soddisfatto della lineup. L'ordine è ben costruito, lasciando il meglio alla fine e con un ragionamento sensato rispetto ai mood e alle tematiche dei brani. Quel che mi lascia un po' perplesso è la commistione di nomi e generi diversi, che secondo me potrebbe un po' spiazzare. Il target è sì molto ampio, ma es. i Lacuna Coil o Colapesce li video un po' spersi in mezzo a tanti nomi tendenti ad un unico genere e filone. Più che altro i Lacuna Coil sono davvero l'unica proposta di quel genere, ce ne fosse stata almeno un'altra. Anche il pubblico potrebbe riscontrare tali difficoltà ad orientarsi. Ovvio che negli altri concerti finiva per esserci una mescolanza di generi, ma qua, potendo sviluppare un'idea di vostro pungo secondo me poteva essere più sensato chiamare artisti che richiamassero generi simili. Io ad esempio difficilmente mi immagino un fan di Marracash che apprezza anche Colapesce, per fare un esempio. Poi ci sono fan di entrambi, ma, dovendo ragionare per clienti target, li vedo come nomi e generi che richiamano a due pubblici differenti. Va bene che come hai detto tra rappettari e mettalari c'è stima reciproca, ma ho delle difficoltà a comprendere la convivenza sul palco tra alcuni artisti.
Sul contro, posso essere d'accordo, però ho usato anche un po' il suggerimento di Fob che gli sarebbe piaciuto assistere ad un concerto dove ci fossero vari generi.
Avevo pensato di portare anche i LINEA77 come proposta affine a quella dei LC ma conoscendo JoJo che ha avuto da ridire su metà delle mie scelte perché le reputava da boomer, ho preferito evitare anche perché sono finiti i momenti d'oro della popolarità dei LINEA77 seppure Dade lavora ora molto come producer( vedi Margherita Vicario).
EDIT: Oltre al fatto che il fratello di Cristina a metà anni'90, come disse Ax a the Voice, ha aperto il primo storico negozio di abbigliamento hip hop a Milano. Gli Arcade Boyz, duo di youtuber rappettari, a gennaio/febbraio di quest'anno hanno intervistato Cristina e Maki dei LC.
Utente
9 agosto, 2019
Scusate il ritardo ma si comincia a lavorare in ufficio e non sono riuscito ad essere attivo ma non potevano mancare le mie considerazioni sulle vostre scelte, anche se in versione ridotta. Ho ascoltato le playlist in ufficio e tra un lavoro e un altro mi sono appuntato qualcosa da dire. Let’s start!
Impression(i)
La line up risulta molto accattivante, per un amante del genere è il paradiso. Il concept creato seguendo i mesi dell’anno l’ho trovato divertente anche se alcuni pezzi li avrei inseriti in posizioni diverse, nonostante questo è un concerto che si fa ascoltare, ricco di piccole perle e artisti emergenti che riescono a stare al passo dei cantanti più affermati. Il pezzo che ho apprezzato della line up è stato quello di madame, un pezzo frivolo e accattivante e che vedo molto azzeccato per un concerto che di sicuro diverte da tanti punti di vista. Hai fatto un percorso davvero notevole e questo lavoro ne è la dimostrazione.
Barona alla riscossa
Qui ho apprezzato la varietà di generi che trovo più evidente rispetto al tuo diretto concorrente. A primo impatto anch’io non capivo la presenza di Eminem. In un concerto urban italiano la sua partecipazione quasi stona. Nonostante questo ho amato come hai gestito ogni dettaglio: ci sono artisti esperti del settore, c’è chi deve promuovere il nuovo singolo, c’è il rock che fa baldoria. Bravo. Ho sempre apprezzato la tua dedizione e anche qui mi hai soddisfatto.
Mi avete entrambi fatto amare la vostra visione di concerto e questo dimostra che meritate di stare in questa finale e vincerla. In bocca al lupo dipendenti.
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