Davidex ha detto

Penso sia praticamente impossibile. In Cina sono ancora chiuse, nel caso in cui l'Italia riuscisse nella stessa impresa non vedo perché debba mollare la presa prima rispetto a loro, aprendo scenari imprevedibili

Bollettino di oggi:

+ 3.497 contagi in più rispetto a ieri (totale 21.157)

+175 decessi (totale 1.441)

+527 guariti (totale 1.966)

+190 in terapia intensiva (totale 1.518)  

Il numero di contagi in più rispetto a ieri è di 2.795 che porta il totale di attualmente positivi riconosciuti a 17.750.

3.497 è il totale dei nuovi contagi, dei decessi e delle persone guarite.

https://lab24.ilsole24ore.com/coronavirus/

https://opendatadpc.maps.arcgis.com/apps/opsdashboard/index.html#/b0c68bce2cce478eaac82fe38d4138b1

Per quanto riguarda le scuole, non vorrei sembrare catastrofistico ma spero solo che a settembre si possa svolgere regolarmente il nuovo anno scolastico, questo in corso ormai è perso.

Davidex ha detto
L'andamento della curva in Cina. Tutte le elaborazioni che vengono fatte per l'Italia sono basate sui dati cinesi. Quello che preoccupa è l'altissima mortalità che si riscontra in Italia rispetto alla Cina (6,8% vs 2,3%). Essa può essere dovuta sia alla notevole longevità della popolazione, ma anche alla presenza di un numero molto grande di soggetti contagiati che non vengono testati.

  

Proprio ieri leggevo alcuni tweet di un profilo che ora non ricordo come si chiama. Era comunque autorevole e spiegava proprio la questione della mortalità molto alta in italia. Spiegava che ad un certo punto si è deciso di fare il tampone solo a chi presentava sintomi anche gravi (non più agli asintomatici che magari avevano avuto contatto con gli infettati) e questo per forza di cosa ha abbassato il numero reale di contagi.

Cioè se vengono fatti i tamponi a chi ha già gravi sintomi, è normale che 1) risulteranno positivi in gran parte e 2) purtroppo moriranno in una percentuale altissima (6/7%). In realtà i casi totali che però non vengono evidenziati sono molti di più (ieri si stimava tra i 50.000 e i 90.000) il che avrebbe abbassato la mortalità fino all'1/2% che è già più nella norma.

Insomma quelle 17.000 persone positive presentavano già tutte dei sintomi e alcune di queste anche sintomi gravi. Per cui è naturale che la mortalità salga a dismisura ma i casi totali non testati sono in un numero tale per cui è ragionevole pensare che anche da noi la mortalità di questo virus sia "solo" dell' 1%.