Utente
24 agosto, 2015
marcop3 ha detto
Ragazzi non ho seguito nulla in tv, c'è stata qualche conferenza?
Si, dpcm prolungato fino al 13 aprile, per ora. Chissà perché 13 e non 18 poi, boh. Almeno sarebbero state altre 2 settimane intere.
Alex87 ha detto
Su alcuni articoli online che ragionavano sulle possibilità future basandosi anche sull’esperienza cinese e quella di HK, ma sono solo ipotesi ovviamente.
Ovvio che se liberi tutti prima di 25 aprile e 1 maggio e la gente fa tutti i pranzi e gli assembramenti del mondo non è una cosa molto intelligente.
Posto che most likey si arriverà a maggio effettivamente, in realtà riflettevo sul fatto che se i trasporti restassero comunque bloccati se non per esigenze urgenti, i parchi ancora chiusi e gli assembramenti in bar e piazze vietati, non è che cambierebbe tanto.
Nel senso, se al 18/20 aprile la quarantena sarà ancora ritenuta necessaria per un po' da chi di dovere amen, ma se invece ci fossero le finestre per iniziare ad allentare, se tutte le misure cautelative citate da me sopra rimanessero valide non credo possa essere un gran problema.
Utente
8 febbraio, 2020
salvatorelaga8 ha detto
Ragazzi io ho letto che in Cina da quando hanno rallentato la presa sono aumentati di nuovo i contagi. Almeno così mi pare di aver capito. Quindi io direi che bisogna aspettare un pò prima di rallentare la presa.
Sì, da quando hanno ridimensionato le restrizioni, c'è stato un nuovo picco di contagi a Hong Kong e il governo ha imposto nuovamente il distanziamento sociale e il divieto di assembramenti di più di 4 persone.
Banned
16 maggio, 2019
Riporto questa notizia che mi è stata notificata via social https://www.ilmessaggero.it/mondo/coronavirus_covid_ecuador_cadaveri_bruciati_in_strada_ultime_notizie_news-5148664.html
Allora, in Ecuador pare che il numero dei morti sia molto più alto di quello ufficiale (e fino qui... pare che sia così pure da noi, se si contano i morti negli ospizi e in casa a cui non hanno mai fatto il tampone, quindi...); che li buttino nei cassonetti e diano fuoco, e altr cose carine come buttarli nella strada: un orrore, ma magari, direte voi, che ci frega, perché rovinarci la giornata con questo?
La notizia è un altra https://www.google.com/search?q=guayaquil+temperature&oq=Guayaquil+temperature
Oggi nella città in oggetto facevano 25 gradi di minima, 31 di massima.
Quindi quell'ipotesi che l'estate ci salvi, direi che svanisce proprio.
Banned
16 maggio, 2019
Gen931 ha detto
Ma scusate come può morire col calore un virus che vive nel nostro corpo a 40 gradi?
Tecnicamente non morire, ma ridurre il tempo in cui sopravvive fuori dal corpo.
Avevo letto una ricerca a riguardo sulla SARS, parente stretto di questo.
A 4C vive quasi indefinitamente (circa 28 giorni) (immaginiamo i virus che girano nei nostri frighi :D)
A 36C vive circa due-tre giorni
Quindi il caldo doveva ridurre la possibilità di trovarsi esposti via contatto con superfici.
Inoltre si ragionava che d'estate da noi l'influenza non gira.
Si ragionava un po' per similitudine, ma ora mi pare chiaro fosse una pia illusione.
(A cui non credevano manco tanto loro, visto che si continuano a riconvertire fabbriche tessili in produzione di mascherine e a creare ospedali.)
Poi ho sentito fresco fresco al tg che pare abbiano chiuso di nuovo Wuhan e lo Hubei. Ma non trovo ancora nulla in rete, vedremo se ho capito male.
Conclusione: sarà meglio tenere anche d'estate distanziamento sociale, divieto di aggregazione e chiusura luoghi di ritrovo, se non vogliamo trovarci di nuovo nella m....
Edit: trovato in rete riguardo Wuhan. Dicono di fare come facciamo noi adesso qui, cioè uscire solo se necessario. Questo dopo due mesi di chiusura dura (non si poteva uscire neppure per la spesa, il cibo te lo portavano i militari a casa) https://www.lastampa.it/esteri/2020/04/03/news/coronavirus-a-wuhan-torna-l-allarme-state-a-casa-1.38673680
Noi non abbiamo mai fatto la chiusura dura, siamo a un mesetto di chiusura all'acqua di rose e qualcuno pensava già di poter andare al concerto del primo maggio. 😀
Utente
7 agosto, 2013
marcop3 ha detto
Ragazzi ho letto online, su Fanpage credo, che il governo sta lavorando ad un nuovo decreto che prevede l'allentamento del lockdown e la riapertura di negozi ed imprese.Voi ne sapete qualcosa di più?
Fonte: un mio cliente, operaio. E il titolare del bar accanto a me (Quindi preso tutto con mille pinze)
Si parla già del 14 aprile per il rientro a lavorare di alcuni lavoratori nelle attività produttive, legate alla filiera agricola ma non solo, e del 4 maggio come allentamento delle restrizioni alla circolazione. Ancora nulla su bar, negozi, estetica/parrucchieri.
Banned
7 agosto, 2013
Io lavoro in un negozio di abbigliamento e mi chiedo il senso, nel caso, di riaprire un negozio di abbigliamento se poi la gente non potrà circolare liberamente.
Oltretutto la vera tragedia per quel settore è che sono stati cancellati tutti gli eventi e le cerimonie (comunioni, cresime, matrimoni) e automaticamente la gente non ha un cavolo da comprare.
Banned
16 maggio, 2019
Guardate, io mi son trovato a parlare con uno che lavora nell'ambito degli eventi notturti (party e simili), è stata un'agonia: "Mica possiamo tenere chiuso fino al vaccino, si apre e come va va."
Hai voglia a provare a dire il contagio, a dire che aprite a fare, tanto il distanziamento sociale non vi permetterebbe...
Niente. È chiaro che a molti non gliene frega nulla. E fanno pressione come categorie.
Le fabbriche, ancora ancora, se dai i dpi e riesci a mantenere le misure di distanziamento sociale posso capirlo. L'agricoltura pure.
I negozi, fintanto che si entra uno o due clienti alla volta...
Ma io temo che per fine maggio massimo apriranno anche pub, discoteche e simili.
Edit: e mentre si parla di riaprir e "fase 2" https://www.iltempo.it/cronache/2020/04/08/news/coronavirus-emilia-morti-camere-mortuarie-cremazioni-modena-policlinico-bare-camion-frigo-protezione-civile-1311481/
Banned
16 maggio, 2019
Per stemperare le preoccupazioni, mi è arrivata questa.
Non ho la più pallida idea di chi sia l'autore, ma l'ho trovata spassosa.
FARE LA SPESA è l’unica cosa che mi spaventa di più de na preghiera recitata da Salvini e Barbara D’Urso.
La prima cosa che provi a fare è ordinarla online.
I siti erano talmente intasati che dopo un po’ m’appariva direttamente la scritta STOCAZZO.
All’inizio pensavo che fosse er nome della ditta de consegne, poi ho capito:
DOVEVO USCÌ.
Me comincio a preparà alle 10 pe uscì a mezzogiorno.
Quando ho finito la vestizione sembravo un incrocio tra Top Gun e no stagnaro de Chernobyl.
Orgoglioso e teso come un Sergente dei Marines che sta pe’ annà a conquistà er Vietnam, armato solo de na Bic coi cartoccetti a sputo, guardo la mia famiglia, cantiamo l’inno, ci abbracciamo piangendo e poi dico severo:
VADO ALL’ORA DE PRANZO, COSÌ C’È MENO GENTE.
Al supermercato, ad aspettarmi, il raduno nazionale dei furbi.
Nel frattempo m’hanno pure fermato i carabinieri:
- Buongiorno, dove va?
Io li guardo.
C’ho i guanti, ‘na mascherina, ‘na tuta ermetica e 50 buste del Conad.
Do cazzo sto a annà secondo te? A fa ‘na rapina a ‘na banca del seme?
Capiscono, e me mandano via.
Arrivo al supermercato, scendo, e me sento come Armstrong quando è sbarcato sulla luna.
Prendo il carrello, guardo la fila:
praticamente na puntata qualsiasi de Malattie Imbarazzanti.
Sembrava de sta ai provini pe’ le comparse de Star Wars.
M’avvio a piedi per arrivare alla fine della fila.
Nel tragitto guardo stupito sta mostra de mascherine: da quelle normali a quelle professionali, passando pe quelle fatte ar punto croce e un paio de maschere antigas della guerra del Golfo.
Qualcuno aveva pure foderato gli assorbenti co la carta forno.
Uno, che de sta storia dell’assorbenti non c’aveva capito un cazzo, girava co du tampax infilati nel naso.
Dopo 50 minuti a piedi, arrivo più o meno in provincia de Viterbo.
Me metto in fila.
Dopo 2 ore e 40 passate a pensà al senso della vita e a avecce paura de morì, arrivo all’entrata del supermercato e entro.
Me so fatto una lista, solo beni de prima necessità.
Poi mentre cammino pe’ gli scaffali me vengono in mente tutte le ricette de Fatto in casa da Benedetta e comincio a comprà cose a cazzo parlando in Marchigiano.
Dopo venti minuti er carrello era pieno de pasta sfoglia e ancora dovevo comincià la lista.
Nelle corsie se guardamo tutti male, tipo un qualsiasi film ambientato nel Bronx.
Se qualcuno fa un passo in più verso de te, mentalmente sei pronto a sgozzallo co la carta forno.
A fare da sottofondo a tutto ciò, si alza un coro unanime:
- SCUSI, C’È LA FARINA?
Alla decima domanda, un commesso ha sbroccato e ha cominciato a corre pe’ le corsie cantando “Somewhere over the rainbow” sventolando carta igienica rosa.
Finita la lista, passo davanti all’alcool, chiudo l’occhi, e butto dentro qualsiasi cosa c’avesse un tappo e n’etichetta metallizzata.
Arrivo in cassa.
So più sudato dello psicologo de Tina Cipollari.
Il primo istinto è quello di crollare emotivamente, tipo se vedi tu fija a Uomini e Donne.
‘Na disperazione profonda.
Poi te fai coraggio, perché affacciandoti da dietro il carrello, vedi in faccia la cassiera.
La cassiera c’ha l’espressione de Giletti in diarrea, c’ha l’occhi spenti, è inerme, la stanchezza ormai gliela misurano co la scala Mercalli.
Due cose ti dice.
La prima è : Ce l’ha la tessera?
La seconda è: Sono 1897€ e 37 centesimi.
Paghi con la carta, che appena la infili nel Pos, evapora.
Da qui comincia la ritirata.
Esci ormai nuotando nel tuo stesso sudore, nascosto da na montagna de buste.
Posi le buste in macchina, posi il carrello, butti i guanti, butti la mascherina, butti i vestiti, dai fuoco a tutto col Napalm, te fai la doccia nudo nel parcheggio co un secchio de Amuchina e risali in macchina.
Arrivi a casa che sono le quattro del pomeriggio e più o meno per le 18 hai portato tutto su.
In compenso te senti come se c’avessi il fisico di The Rock.
Te aprono la porta, te guardano e piangono perché sei tornato.
Non è sempre chiaro se è un bene o un male.
A quel punto te disinfettano dando fuoco a un secchio de candeggina che te tirano addosso, te raschiano co no scopettone da esterni e poi puoi entrare.
Iniziate a mettere a posto la spesa disinfettando ogni confezione.
Se tutto va bene, arrivi all’ultima busta in tempo pe’ la colazione del giorno dopo.
In quel momento però, un pensiero inizia a prendere forma.
Da pensiero, diventa certezza.
L’aria si fa pesante, le gambe non si muovono, il respiro è bloccato.
Gli sguardi degli astanti sono vitrei, rassegnati alla crudeltà dell’esistenza.
Lo stomaco ti si stringe, le labbra tremano lasciando intravedere la paura e una lacrima silenziosa segna il tuo viso come la pioggia segna la sabbia d’inverno.
Sì...
Sì...
Sì.
Te sei scordato er burro.
Utente
28 maggio, 2018
marcop3 ha detto
Ragazzi ho letto online, su Fanpage credo, che il governo sta lavorando ad un nuovo decreto che prevede l'allentamento del lockdown e la riapertura di negozi ed imprese.Voi ne sapete qualcosa di più?
Oggi Conte sarà in conferenza stampa alle 14 per illustrare il nuovo decreto.
Le anticipazioni parlano di proroga delle restrizioni fino al 3 maggio. Le uniche novità dovrebbero essere la riapertura di alcune specifiche aziende (fabbriche di macchine agricole, quelle che essiccano o lavorano il legno e le imprese di silvicoltura), delle librerie/cartolibrerie (che entrano nel gruppone dei beni di prima necessità) e forse (FORSE) i negozi di abbigliamento per neonati.
Utente
9 settembre, 2013
Davidex ha detto
Oggi Conte sarà in conferenza stampa alle 14 per illustrare il nuovo decreto.
Le anticipazioni parlano di proroga delle restrizioni fino al 3 maggio. Le uniche novità dovrebbero essere la riapertura di alcune specifiche aziende (fabbriche di macchine agricole, quelle che essiccano o lavorano il legno e le imprese di silvicoltura), delle librerie/cartolibrerie (che entrano nel gruppone dei beni di prima necessità) e forse (FORSE) i negozi di abbigliamento per neonati.
Non voglio fare terrorismo, ma le prossime settimane sono quelle che mi preoccupano di più in assoluto. Non so come la gente possa reagire a un annuncio di un'ulteriore chiusura prolungata, specialmente se qualcuno può tornare a lavorare ed altri no ancora per molto tempo.
Utente
28 maggio, 2018
ge_aldrig_upp ha detto
Non voglio fare terrorismo, ma le prossime settimane sono quelle che mi preoccupano di più in assoluto. Non so come la gente possa reagire a un annuncio di un'ulteriore chiusura prolungata, specialmente se qualcuno può tornare a lavorare ed altri no ancora per molto tempo.
Capisco la tua preoccupazione, purtroppo ci sono troppe voci che parlano (alcune veramente poco autorevoli) che non fanno altro che confondere i cittadini.
Ad esempio io sono conscio del fatto che il giorno in cui finirà il lockdown (che sia il 4 maggio o dopo) non sarà un giorno di "tana libera tutti", molti però non lo hanno ancora capito. Quello che avverrà è che gradualmente verranno messe in strada sempre più persone tramite l'apertura, in base al rischio, dei differenti ambienti di lavoro. Non è pensabile che il giorno stesso in cui finisce la quarantena ci sia la possibilità di uscire in centro con gli amici o di prendersi un caffè al bar
Utente
7 agosto, 2013
All'inizio il Governo sottovaluta la diffusione del virus, poi in fretta e furia cambia idea e chiude fino al 3 aprile. Nel frattempo i medici-star non rinunciano a pavoneggiarsi nei mezzi d'informazione a dire il tutto il contrario di tutto (mascherina no, mascherina forse, mascherina sempre). Poi lockdown rinviato prima al 13 aprile e ora al 3 maggio, ma dal 4 maggio non sarà tana libera tutti.
Posso dirlo che mi sento preso in giro? Posso dirlo che sono colmo di questa limitazione delle mie libertà? Sono troppo cinico?
Banned
7 agosto, 2013
Ci si sente presi in giro perche' non e' stata fatta una analisi della situazione e delle informazioni (a portata di tutti nell'epoca digitale) in maniera critica, spiace dirlo.
E' da tempo che sappiamo le dinamiche del lockdown, inclusa la necessaria riapertura passo per passo. Se poi ci si aspettava di fare i festini del primo maggio, non so fino a che punto sia responsabilita' del governo o delle autorita', che da quando hanno realizzato appieno la serieta' della situazione (nel caso dell'Italia questo ormai da un bel pezzo!), sono stati chiari nel colore dei loro messaggi.
Utente
9 settembre, 2013
the_nick ha detto
All'inizio il Governo sottovaluta la diffusione del virus, poi in fretta e furia cambia idea e chiude fino al 3 aprile. Nel frattempo i medici-star non rinunciano a pavoneggiarsi nei mezzi d'informazione a dire il tutto il contrario di tutto (mascherina no, mascherina forse, mascherina sempre). Poi lockdown rinviato prima al 13 aprile e ora al 3 maggio, ma dal 4 maggio non sarà tana libera tutti.Posso dirlo che mi sento preso in giro? Posso dirlo che sono colmo di questa limitazione delle mie libertà? Sono troppo cinico?
La limitazione delle libertà del cittadino, per quanto sia la cosa più lontana immaginabile dai valori su cui si fonda la nostra società, è SACROSANTA in una situazione di emergenza come quella che stiamo vivendo. Forse non è chiaro a molti che il momento che stiamo vivendo, pur tenendosi al di fuori dal frame del "siamo in guerra" che tanto va di moda nei vari media, è senza dubbio il più grave vissuto collettivamente dall'umanità in generale dal 1945 in poi. E con le dovute proporzioni, non è che dopo il 25 aprile la vita è immediatamente ricominciata come prima.
Quello che trovo intollerabile è che il percorso di ritorno alla normalità, sia che esso duri un mese, tre mesi o più, non sia accompagnato da un piano di programmazione il più possibile chiaro ed onesto nei confronti dei cittadini - ma che queste imposizioni siano calate dall'alto alla "viva il parroco", provando un po' alla cieca finché non si riesce a farle funzionare (e ancora non abbiamo idea di quanto il lockdown abbia inciso sui numeri che vediamo ogni giorno, perché il governo si rifiuta categoricamente di rendere pubblico qualsiasi tipo di dato su quando e come i nuovi contagiati abbiano contratto il virus, a differenza di ciò che avviene altrove). E tutto questo ovviamente è accompagnato da una continua ricerca di capri espiatori che hanno poco a che fare con le vere ragioni di questa emergenza, rafforzata da una narrativa che punta ad assolvere in partenza qualsiasi scelta venga presa perché "è spregevole e/o da disfattisti fare polemica in questa situazione". Ed è così che ogni giorno ogni telegiornale apre con gli attacchi alla "troppa gente in giro" e alla messa in croce di pochi colpevoli isolati
Chiaro che poi a una certa le migliaia di persone che passano le giornate bombardate da ogni sorta di informazione (spesso contraddittoria, errata e proveniente da fonti per nulla autorevoli, visto che in Italia la parola del primo che passa per strada ha la stessa dignità di quella del plurilaureato esperto in materia) non possono fare a meno di sentirsi prese in giro. Poco importa che siano le stesse per cui le misure implementate la prima settimana di lockdown non erano mai abbastanza, ma che adesso si lamentano perché non possono fare la Pasqua al ristorante coi parenti
Utente
28 maggio, 2018
the_nick ha detto
All'inizio il Governo sottovaluta la diffusione del virus, poi in fretta e furia cambia idea e chiude fino al 3 aprile. Nel frattempo i medici-star non rinunciano a pavoneggiarsi nei mezzi d'informazione a dire il tutto il contrario di tutto (mascherina no, mascherina forse, mascherina sempre). Poi lockdown rinviato prima al 13 aprile e ora al 3 maggio, ma dal 4 maggio non sarà tana libera tutti.Posso dirlo che mi sento preso in giro? Posso dirlo che sono colmo di questa limitazione delle mie libertà? Sono troppo cinico?
Scusa ma non sono d'accordo con il tuo commento. Non so se sei troppo cinico, sicuramente così dimostri di essere un po' irrispettoso verso gli altri cittadini (perché la tua libertà finisce dove inizia quella degli altri) e anche verso gli scienziati che hanno passato questi mesi a studiare un virus e un fenomeno sociale del tutto inediti.
Sin da quando ci si è resi conto della gravità della situazione (forse in ritardo, ma quale altro paese si era accorto di quello stava accadendo al di fuori della Cina? nessuno) il percorso dell'Italia è stato molto lineare, più di quello di Stati più ricchi come UK e USA. I medici-star, come li chiami tu, si sono semplicemente dovuti adattare ad una situazione di carenza dei dispositivi di protezione individuale. Che senso ha dire ai cittadini di accaparrasi le mascherine quando mancano negli ospedali e la gente comune deve stare chiusa in casa? Ora che la produzione e l'import di mascherine sono entrati a regime la situazione è ben diversa ed è bene che anche le persone comuni inizino ad abituarsi a questi dispositivi di protezione che, volente o nolente, saranno fondamentali quando finirà la quarantena.
Per quanto riguarda l'annuncio scaglionato delle restrizioni si possono avere opinioni diverse, ma anche in questo caso, essendo la situazione inedita, è difficile sapere a priori quale sia la strada giusta da seguire. Conte avrebbe potuto annunciare l'8 marzo un lockdown fino al 3 maggio? Sì, lo avrebbe potuto fare ma probabilmente l'ottemperanza della popolazione si sarebbe diluita nel giro di qualche settimana. Io penso che sia stato meglio mantenere uno stato di allerta abbastanza alto in tutto questo periodo sia perché in questo modo non si rischia di vanificare gli sforzi fatti, sia perché, da un punto di vista scientifico, ha molto più senso valutare la situazione a breve termine senza voler fare a tutti i costi i Nostradamus che poi si schiantano.
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