Se si può rispondere, io voterò NO.

Non voglio meno parlamentari, voglio che quelli che ci sono lavorino per quello che li paghiamo.

L'unica cosa che pretenderei è una soglia di presenze obbligatorie (almeno 80%), soglia sotto la quale basta vai a casa e non puoi più avere ruoli pubblici.

Sono stufa di gente col 60-70% di assenze e oltre

La settimana scorsa ho partecipato a un bel dibattito. A sostenere le ragioni del no c'era il mio compagno che alla fine ha convinto la platea e ricevuto una bottiglia di vino dal sindaco 

Facezie a parte voterò No per le stesse ragioni di Guspe, sottolineando come, riducendo il numero dei parlamentari, diminuisce la rappresentatività di realtà più piccole.

Anche io voto per il NO perché il taglio dei parlamentari e basta è la soluzione più facile ma meno efficace per far lavorare meglio le Camere.

Votai convintamente Sì al referendum del 2016, voterò convintamente No a questo. 

Riforma fatta coi piedi senza un programma complessivo (riforma elettorale, del bicameralismo, dei regolamenti delle camere...), con motivazioni e campagna a favore ridicole e un rischio per la rappresentanza soprattutto dei territori periferici. Per non parlare del fatto che quei 200 senatori avranno un potere enorme - ad esempio elezione del PdR se cade il governo prima del 2022

Di base sarei per una riduzione ponderata dei parlamentari, ma con un sistema monocamerale come quello della riforma del 2016. 

Trovo imbarazzante poi un'uscita di Meloni qualche giorno fa, dove di fronte ai sondaggi che davano il No in ascesa, si giustificava dicendo che "Eh ma il Sì sarebbe un sì per la riforma, il No invece è un voto contrario a questo Governo"