Utente
7 agosto, 2013
Alex87 ha detto
Yuio94 ha detto
Ehm, sì. Davvero commovente. Possiamo andare oltre ora?hai postato tu nel topic tirandolo su stai impedendo agli altri utenti di parlare di un argomento perché non va a te?
È un commento in generale non rivolto direttamente agli utenti del forum ma a tutta l'attenzione che sta avendo questo caso montato dai media. Quindi no, non sto impedendo niente a nessuno, anzi ne sto semplicemente parlando anche io esprimendo le mie perplessità e il mio dissenso.
Ma qualcuno ha letto la lettera? I fatti sono ben diversi da ciò che è stato inventato in questi giorni dalla stampa. Poi, va be', meglio che lo si faccia su queste notizie di scarsa rilevanza che su altro, però a tutto c'è un limite.
Utente
14 marzo, 2015
L'Accademia della Crusca ha dovuto (ri)spiegare il contenuto della lettera inviata al bimbo.
Non è servito comunque a far cessare l'invasione di utenti che trollano (almeno spero) proponendo nuove parole.
La parola "petaloso" ha possibilità di entrare nei vocabolari?
Riportiamo qui la risposta che una collaboratrice dell'Accademia, la dottoressa Cristina Torchia, ha dato alla segnalazione della parola "petaloso", giunta alla redazione nelle scorse settimane.
La notizia è rimbalzata sui social network e ha avuto una grande risonanza mediatica. Ma, come ha sottolineato il prof. Michele Cortelazzo, sono emersi due gravi fraintendimenti:
1. pensare che una parola abbia successo, ed entri nel vocabolario, se ha tanti "mi piace";
2. pensare che la Crusca editi un vocabolario (non lo fa più da quasi un secolo) e che decida, magari quotidianamente e magari sulla base dei "mi piace", quali parole inserire, e che comunque abbia deciso di accreditare "petaloso" come voce da aggiungere ai vocabolari.
Nella lettera si spiega a un bambino che "petaloso" è una parola possibile in italiano, ben costruita, ma si aggiunge anche che non basta questo perché una parola entri nei vocabolari e diventi patrimonio comune. Buona lettura Emoticon smile
*****
Caro Matteo,
la parola che hai inventato è una parola ben formata e potrebbe essere usata in italiano così come sono usate parole formate nello stesso modo.
Tu hai messo insieme petalo + oso > petaloso = pieno di petali, con tanti petali. Allo stesso modo in italiano ci sono:
pelo + oso > peloso = pieno di peli, con tanti peli
coraggio + oso > coraggioso = pieno di coraggio, con tanto coraggio.
La tua parola è bella e chiara, ma sai come fa una parola a entrare nel vocabolario? Una parola nuova non entra nel vocabolario quando qualcuno la inventa, anche se è una parola “bella” e utile. Perché entri in un vocabolario, infatti, bisogna che la parola nuova non sia conosciuta e usata solo da chi l’ha inventata, ma che la usino tante persone e che tante persone la capiscano. Se riuscirai a diffondere la tua parola fra tante persone e tante persone in Italia cominceranno a dire e a scrivere “Com’è petaloso questo fiore!” o, come suggerisci tu, “le margherite sono fiori petalosi, mentre i papaveri non sono molto petalosi”, ecco, allora petaloso sarà diventata una parola dell’italiano, perché gli italiani la conoscono e la usano. A quel punto chi compila i dizionari inserirà la nuova parola fra le altre e ne spiegherà il significato.
È così che funziona: non sono gli studiosi, quelli che fanno i vocabolari, a decidere quali parole nuove sono belle o brutte, utili o inutili. Quando una parola nuova è sulla bocca di tutti (o di tanti), allora lo studioso capisce che quella parola è diventata una parola come le altre e la mette nel vocabolario.
Spero che questa risposta ti sia stata utile e ti suggerisco ancora una cosa: un bel libro, intitolato "Drilla" e scritto da Andrew Clemens. Leggilo, magari insieme ai tuoi compagni e alla maestra: racconta proprio una storia come la tua, la storia di un bambino che inventa una parola e cerca di farla entrare nel vocabolario.
Grazie per averci scritto.
Un caro saluto a te, ai tuo compagni e alla tua maestra.
Maria Cristina Torchia
Redazione della Consulenza Linguistica
Accademia della Crusca
Per la maestra:
- Il libro, con i suoi riferimenti completi, è: Andrew Clemens, "Drilla", Milano, Rizzoli, 2009 [traduzione di Beatrice Masini, n.d.r].
- Approfitto dell’occasione per segnalarle che sul sito http://www.accademiadellacrusca.it, l’Accademia mette a disposizione un servizio di consulenza linguistica. Per rivolgere domande al nostro servizio di consulenza si può usare il modulo presente all’indirizzo http://www.accademiadellacrusca.it/…/consulenz…/poni-quesito."
[Il testo della lettera, alcuni articoli e le interviste ad accademici e collaboratori → http://www.accademiadellacrusca.it/…/parola-petaloso-possib…]
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