Utente
1 maggio, 2016
Raramente apro topic nuovi, soprattutto per il timore che non risultino interessanti.
Sicuramente questo non è interessante per niente, ma sono curiosa di conoscere il vostro parere.
Leggendo questo forum e anche sentendo parlare i miei figli, ho notato che sempre più spesso si ricorre a frasi in inglese, come intercalare, o per sottolineare meglio il discorso e per fare una battuta tagliente.
Se fino a 150 anni fa i vari dialetti erano preponderanti sull'italiano, ora i giovani raramente parlano il dialetto nella vita quotidiana, anzi c'è più inglese che dialetto.
Mi ricordo che quando andavo alle medie io, con i miei compagni di classe Ramesse, Ottaviano Augusto e Tarquinio Prisco, le maestre ci segnavano errore se usavamo termini dialettali e parole in inglese nei temi. Ora credo che sia tutto accettato.
Secondo voi, in un futuro non tanto lontano, sarà l'italiano a diventare un dialetto e l'inglese lingua corrente?
" Ah ... anche poeta ! "
Gli italiani fanno difficoltà a digerire l'inglese. Quindi escluso che l'inglese eclisserà l'italiano.
C'è da dire, però, che anche in italiano gli stessi italiani fanno difficoltà.
Banned
7 agosto, 2013
Secondo me c'è un tempo e un modo per tutto: per il dialetto, per gli inglesismi, per l'italiano corretto e corrente e anche per quello aulico.
A me piace, qui su RH, mescolare e stropicciare le lingue che comando, ma sempre con un intento comunicativo e mai "gratuitamente" - if you know what I mean.
Banned
22 ottobre, 2015
Signorina Silvani ha detto
Se fino a 150 anni fa i vari dialetti erano preponderanti sull'italiano, ora i giovani raramente parlano il dialetto nella vita quotidiana, anzi c'è più inglese che dialetto.
È diventata una moda (IMHO) per snobismo.
Hanno iniziato gli pseudo-tecnici ed i commerciali, quelli che non capendo una fava riempivano i discorsi di termini aulici e/o esterofili per non far capire che stavano parlando del nulla, e che a loro volta erano loro stessi i primi a non capirci nulla.
Poi hanno iniziato i "manager"... categoria nata dal nulla negli anni '80, quando nessuno ha più avuto voglia di fare la gavetta e tutti volevano comandare anche senza avere fatto nulla prima. A quel punto bisognava indorargli la pillola e fargli credere di essere qualcuno... scherzi, vuoi mettere la differenza fra essere chiamata "Local Store Sales Department Manager" oppure semplicemente "commessa"????
Nei politici, invece, più banalmente, ha sostituito il latino. Lo usano tutte le volte ci sarebbe da vergognarsi, a dire di che cosa si parla davvero...
Utente
1 maggio, 2016
Il mio non è un post critico, ma un semplice ragionamento a voce alta, pensando alla differenza di linguaggio tra mia nonna, che usava per l'80% parole e frasi in dialetto e il linguaggio di mio figlio che, pur non essendo ancora adolescente, già mi risponde mezzo in inglese.
Per sua sfortuna io capisco quello che dice anche quando lui pensa di essere furbo...
" Ah ... anche poeta ! "
Utente
1 maggio, 2016
alive ha detto
Signorina Silvani ha detto
Se fino a 150 anni fa i vari dialetti erano preponderanti sull'italiano, ora i giovani raramente parlano il dialetto nella vita quotidiana, anzi c'è più inglese che dialetto.È diventata una moda (IMHO) per snobismo.
Hanno iniziato gli pseudo-tecnici ed i commerciali, quelli che non capendo una fava riempivano i discorsi di termini aulici e/o esterofili per non far capire che stavano parlando del nulla, e che a loro volta erano loro stessi i primi a non capirci nulla.
Poi hanno iniziato i "manager"... categoria nata dal nulla negli anni '80, quando nessuno ha più avuto voglia di fare la gavetta e tutti volevano comandare anche senza avere fatto nulla prima. A quel punto bisognava indorargli la pillola e fargli credere di essere qualcuno... scherzi, vuoi mettere la differenza fra essere chiamata "Local Store Sales Department Manager" oppure semplicemente "commessa"????
Nei politici, invece, più banalmente, ha sostituito il latino. Lo usano tutte le volte ci sarebbe da vergognarsi, a dire di che cosa si parla davvero...
E gli stilisti?
Ho visto due giorni fa a notte fonda una trasmissione di moda e sono morta dalle risate. Per descrivere un capo di abbigliamento a dir poco ridicolo, hanno scomodato mezza biblioteca dei Windsor.
" Ah ... anche poeta ! "
Utente
9 settembre, 2013
Io purtroppo so di essere pienamente colpevole del comportamento che metti in luce a mia discolpa devo precisare che non lo faccio per snobismo, ma perchè passando buona parte della mia giornata a contatto con l'inglese e con persone che lo parlano dopo un po' mi viene naturale, spesso se devo esprimere concetti che in italiano sono difficilmente traducibili
Utente
7 agosto, 2013
ge_aldrig_upp ha detto
Io purtroppo so di essere pienamente colpevole del comportamento che metti in luce a mia discolpa devo precisare che non lo faccio per snobismo, ma perchè passando buona parte della mia giornata a contatto con l'inglese e con persone che lo parlano dopo un po' mi viene naturale, spesso se devo esprimere concetti che in italiano sono difficilmente traducibili
This.
Essendo a contatto ormai quotidianamente con persone che parlano inglese, e con forum e siti in inglese, mi viene naturale usarlo anche in contesti italiani. Anzi, diró di piú, sempre piú spesso ultimamente vorrei dire qualcosa in italiano... eppure la penso in inglese. E a volte devo pensarci su un po´ prima di trovare una valida alternativa italiana.
Non é raro che dica: "Come dicono gli inglesi ecc. ecc."
Utente
7 agosto, 2013
beh ma è normale secondo me ormai. il mondo evolve e come cambia ogni cosa cambia anche la lingua come è sempre successo: la lingua italica, poi è diventato il latino, poi ha avuto influenze greche/arabe/barbare ecc., poi il volgare e la sua evoluzione ecc. ecc. ecc. sappiamo tutti e ora stessa cosa con l'italiano. prima era "sporcato" dai dialetti" e ora più sporcato dall'inglese
poi io mi sono accorto usare spesso termini dialettali per esprimere meglio un concetto inesistente in italiano o che non ha lo stesso effetto (esempio che capiranno solo i veneti: stonfarsi, rabaltarsi, tasi va, ostrega ecc) e allo stesso modo faccio con certi termini inglesi
ciò non vuol dire che in altri contesti non sappia usare l'italiano correttamente (o quantomeno il più corretto possibile ogni tanto le castronerie le sparo)
ah e questo tipo di errori nei temi vengono ancora segnati (o almeno con me lo facevano). è spesso proprio con i temi che ho scoperto di usare quotidianamente parole dialettali che io consideravo universali l'inglese lo tengono solo se scritto in corsivo o a volte tra "virgolette" e quando quella è LA parola che vuoi usare, non hai alternative
es. il know-how è il know-how, altrimenti dovresti fare un giro di parole assurdo. di sicuro non ti lasciano scrivere Yesterday ho preso la car e sono andato alla station dei treni
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