Utente
7 agosto, 2013
sasi ha detto
ge_aldrig_upp ha detto
ELIMINATA (5° CLASSIFICATA): LOREDANA Martori MORP2
Alla faccia di tutti quelli che avrebbero voluto farmela ritirare in causa a tutti i costi Loredana esce in F5, dopo un percorso in cui ha raccolto parecchio ma in fin dei conti non è mai sembrata avere i numeri per puntare alla vittoria finale (almeno secondo l’editing – ho ragione di pensare che dal vivo fosse ancora più temibile di quanto ci è stato mostrato).
ahahahaa muoio. Ma nessuno ha mai detto che Loredana avrebbe vinto, ti abbiamo solo detto in tanti che non eravamo d'accordo con le tante N assegnate (e sono ancora fermamente convinto di questo). Se davvero avessero voluto negativizzare Loredana sono certo che oggi non sarebbe considerata la miglior concorrente sul web.
Concordo invece al 100% su Cristina e vorrei condividere con te una riflessione: non ci avevo mai pensato prima, ma forse dovevamo aspettarci la vittoria di una anonima. Per anni abbiamo detto che le donne vengono massacrate dal pubblico: quindi quale miglior modo per farci piacere una vincitrice donna se non, appunto, non mostrarcela troppo? In fondo se avessimo visto Cristina più del dovuto, forse oggi leggeremmo tante critiche negative (è una maestrina, è odiosa, ma chi si crede di essere, insopportabile, acida ecc....). Che ne pensi?
si concordo per loredana. se guardiamo la tabella ha ricevuto sempre e solo N oppure neutra fatta eccezione per la P nell'episodio finale
secondo me il suo carattere in cucina è forte, lo ha ammesso lei stessa che quando cucina è concentrata e "cazzuta" (in una gara come MC quantomeno), però spesso ci sono stati molti spunti positivi che sono andati ad ammorbidire le varie negatività. poi magari li vedevo io perché a me piaceva sempre più e quindi ero di parte
mentre per cristina non credo ci sia stata presentata come anonima. c'è poca introspezione, ma mi sembra che quest'anno ce ne sia poca in generale o quantomeno non particolarmente significativa. cristina ci è sempre stata presentata con un'accezione positiva, un po' la buona e brava che deve battere il gruppo delle "cattive" (gloria in primis) e le sue numerose vittorie a volte un po' nascoste penso fosse un discorso per evitare il troppo che stroppia. se ce l'avessero mostrata esageratamente, saremmo passati (noi pubblico in generale dico) a tifare per la sorpresa come succede spesso, perché di cristina, appunto, ne avremmo avuto già abbastanza
Admin
7 agosto, 2013
mamma mia però la stavo vedendo proprio ora al Magazine Cristina e QUANTO È ANONIMA?
Sarà pure bravina innocua e giving us some Amelia Falco realness (senza essere brava come la futura vincitrice di MasterChef All Stars, si intende), ma cosa ci lascerebbe una sua vittoria? Chi mai se la ricorderebbe? non so se mi son spiegato
Utente
7 agosto, 2013
Alex87 ha detto
mamma mia però la stavo vedendo proprio ora al Magazine Cristina e QUANTO È ANONIMA?Sarà pure bravina innocua e giving us some Amelia Falco realness (senza essere brava come la futura vincitrice di MasterChef All Stars, si intende), ma cosa ci lascerebbe una sua vittoria? Chi mai se la ricorderebbe? non so se mi son spiegato
perché le vittorie di stefano o federico ti hanno lasciato qualcosa? o anche spyros?
l'unica che ha lasciato davvero qualcosa secondo me è tiziana e, in misura minore, erica. e nessuna delle due in positivo
cristina forse verrebbe ricordata come la miglior vincitrice di masterchef a livello di persona (generalmente eh, che poi a te o altri 2-3 non interessi particolarmente è un altro discorso)
Admin
7 agosto, 2013
undri ha detto
perché le vittorie di stefano o federico ti hanno lasciato qualcosa? o anche spyros?
l'unica che ha lasciato davvero qualcosa secondo me è tiziana e, in misura minore, erica. e nessuna delle due in positivo
cristina forse verrebbe ricordata come la miglior vincitrice di masterchef a livello di persona (generalmente eh, che poi a te o altri 2-3 non interessi particolarmente è un altro discorso)
Spyros è la storia del gay "normale" che arriva in Italia, underdog ecc. (milleduecento storyline, tra l'altro ben raccontato a livello di Edgic per essere la prima stagione, ancora ricordo l'episodio della pizza).
Tiziana vabbè.
Federico era il polemico però studioso e preparato e che alla fine la spunta. Forse quello dall'editing più controverso, per certi versi ancora più negativo di Tiziana. Però, nel suo N, predominante.
Stefano ha avuto un ottimo editing, CP con la storia finale dell'esperienza che batte la gioventù di Nicolò, che per quanto in crescita non è riuscita a fare il salto di qualità e a mettere la testa sulle spalle.
Erica sappiamo bene.
Cristina come ricalca questi pattern?
Utente
7 agosto, 2013
Alex87 ha detto
Spyros è la storia del gay "normale" che arriva in Italia, underdog ecc. (milleduecento storyline, tra l'altro ben raccontato a livello di Edgic per essere la prima stagione, ancora ricordo l'episodio della pizza).
Tiziana vabbè.
Federico era il polemico però studioso e preparato e che alla fine la spunta. Forse quello dall'editing più controverso, per certi versi ancora più negativo di Tiziana. Però, nel suo N, predominante.
Stefano ha avuto un ottimo editing, CP con la storia finale dell'esperienza che batte la gioventù di Nicolò, che per quanto in crescita non è riuscita a fare il salto di qualità e a mettere la testa sulle spalle.
Erica sappiamo bene.
Cristina come ricalca questi pattern?
spyros = underdog con esplosione nell'ultimo terzo di gara + storyline gay (mai esagerata rischiando di aizzare gli animi, anzi, per cui complimenti al montaggio e compagnia)
tiziana = di tutto e di più, sappiamo
federico = dottore arrogante e polemico, un'idea di cucina particolare e non sempre apprezzata pure dai giudici per quanto potesse essere preparato. alla fine la spunta ma è una grossa N
stefano = concordo sul bell'editing complesso, ma a chi non piaceva se lo ricorda come quello che sudava tantissimo. e la storia di striscia ha rovinato tutto il buon lavoro e il ricordo che abbiano di lui è influenzato anche da questo. senza contare che la sconfitta nicolò dopo la sua ottima ascesa nell'ultima parte di gara ha lasciato l'amaro in bocca a molti (ciò non vuole dire che stefano fosse un personaggio negativo, ma era contrapposto ad un fan favorite e ciò non gli ha giovato)
erica = sappiamo
cristina = la 1a masterchef che si è comportata "bene" dall'inizio alla fine, vincendo molto (record di invention per una donna no?). se valerio dovesse venire eliminato prima della finale, una sua vittoria significherebbe proprio una vendetta dei "buoni" contro le "cattive", ancora meglio in una finale cristina vs gloria. e se non escono polemiche potrebbe davvero rimanere un buon ricordo di lei
non capisco dove sia il problema. anche perché se tra 2-3 edizioni non ci ricorderemo molto di lei, è normalissimo visto che ci ricordiamo molto poco anche di altri vincitori. se chiedi ad un pubblico medio un pensiero riguardo spyros o federico non credo sappiano dirti molto magari un "mi piaceva" o un "che antipatico", ma poco più
Utente
9 settembre, 2013
PUNTATA 21
CRISTINA Nicolini CPP3
Ennesima puntatona per Cristina, soprattutto visto e considerato che non ce n’era decisamente motivo – top3 alla Mystery (ma ci andavano in 3 su 4, quindi non stiamo parlando di chissà che traguardo) e non vincitrice all’Invention (per quanto sembrasse che toccasse di nuovo a lei dai commenti dei giudici). La strategia è palpabile soprattutto in risposta al danneggiamento di Margherita (ce la mostrano calma, tranquilla e intenta a ripassare il percorso da seguire mentre aspetta che partano i 30 minuti) ma il CP si concretizza grazie a un’altra winner quote alla presentazione del piatto, dove Cristina viene lodata per essere riuscita a dimostrare finalmente il suo carattere con i fatti (superando l’ostacolo dell’ingrediente ostico e del poco tempo).
GLORIA Enrico MORN3
Inizialmente un po’ nascosta con l’arrivo del fidanzato Filippo, di gran lunga il meno dettagliato dei 4 loved ones – sarebbe stata quasi UTRN se non fosse stato per il comeback nella seconda parte, l’opposizione all’amica Margherita che involontariamente la penalizza (e lei se la prende a male just because, perché in fin dei conti stiamo parlando di Gloria). Un’altra scena che avrei decisamente tagliato in caso di sua vittoria è quando dice, scazzatissima “Valerio” anticipando il terzo nome premiato alla Mystery, che però risulta effettivamente essere il suo. Nel finale emerge il contrasto con l’amica teoricamente non altrettanto capace, quella stessa Margherita che dopo averla penalizzata sembra quasi essere diventata un ostacolo come tutti gli altri a separarla dal suo sogno. Ci pensano pure i giudici a mettere il carico da undici su questa subordinazione di sorta, consigliandole di cucinare “come Margherita” quasi a minare ulteriormente un potenziale che c’era tutto, ma si è abbastanza squagliato sotto i colpi dell’editing (e dei leoni da tastiera dei social). Viene un po’ recuperata con la manfrina finale dove si toglie il grembiule – ed annesso commento di Valerio che la definisce “una signora” – ma se si fosse voluto ci si sarebbe potuto costruire l’intera edizione su ‘sto gesto, fatto così sembra tanto uno spunto fine a sé stesso.
MARGHERITA Russo CPP3
Ancora sugli scudi Margherita che fa la doppia Mystery/Invention (era già successo più di una mezza dozzina di volte, però) e si trova a fare e disfare le strategie della puntata che assegna forse i vantaggi più importanti dell’edizione. La penalizzazione è diretta contro Valerio e Cristina, ma il tentativo di salvare l’amica Gloria assegnandole le lumache e il tempo di cottura massimo non sortisce l’effetto desiderato. In tutto questo però rimane un costante anelito verso la positività, a testimoniare l’evoluzione di Margherita (sottolineata dai giudici) e il modo in cui in qualche modo è riuscita ad emergere un po’ dal nulla.
VALERIO Braschi OTTM3
Il tempo passa, ma l’unica cosa che mi pare stia emergendo di Valerio sono i limiti – su cui si insiste anzichenò pure in questa 21, dove l’unico messaggio che viene fuori sembra essere quello già ampiamente sottolineato che Valerio ha le doti per diventare un MasterChef ma non l’esperienza necessaria. Dopo lo sgambetto del fratello Lorenzo che porta al taglio dalla top3 (su 4) alla Mystery – segno che neppure gli autori volevano dargli una mano giunti alla stretta finale, o che veramente il suo piatto era indietro rispetto agli altri (il che dal nostro punto di vista è preoccupante uguale) – gli spunti negativi si sprecano con l’assegnazione del piccione, di cui Barbieri critica il sezionamento e lo scarto della parte più pregiata (le cosce). Anche la presentazione del piatto non viene lodata come dovrebbe malgrado la buona cottura del volatile, con il commento “è la fretta che tu hai di arrivare che alle volte ti impedisce di arrivare bene” che già sembra andare a porsi come epitaffio per lo studente di Santarcangelo di Romagna.
PUNTATA 22
CRISTINA Nicolini MORP3
Son partito cercando per principio di non dare l’ennesima P, ma non se ne viene fuori: Cristina è la concorrente positiva di questa edizione, o almeno quella che l’editing vuol far passare come tale. Per forza di cose questa MORP si costruisce nella prima metà di puntata, con l’endorsement di nientemeno che Quique Da Costa sulla presentazione di Cristina che dice di amare cucinare con le verdure (e lo chef di risposta “io le metto in ogni mio singolo piatto”!). La vittoria nella prova in esterna è abbastanza telefonata dopo il commento dei giudici sul piatto “Cristina ha trovato l’equilibrio perfetto”. La giovane aspirante chef di Città di San Marino è anche l’unica che parla dell’impressione provata nel cucinare all’interno della brigata stellata di Da Costa.
GLORIA Enrico OTTN3
Evil Queen in piena forza a fine gioco, adesso pure contro l’amica di sempre Margherita (un’ostilità che a mio parere era tutto tranne che artefatta). “L’uovo cotto al forno di Margherita è troppo secco” is the new “la julienne di Lorenzo è tozza e brutta”.
VALERIO Braschi MORM3
Siamo sempre lì: se Valerio fa un errore, ce lo devono mostrare a tutti i costi. La presentazione con lo chef nella piazza di Dénia è pure pregevole, ma i guai iniziano appena entrati in cucina quando lo studente romagnolo fa per leccare un cucchiaio con cui stava mescolando sotto gli occhi dello stesso Da Costa, il che apre a un predicozzo LUNGHISSIMO (e per quanto mi riguarda totalmente inutile e out of place) sulle proprietà della gomma xantana come addensante. Da Costa critica poi il taglio dell’avocado, esortando Valerio a “non rovinare il lavoro della mattina”. Al Pressure il salvataggio contro Margherita avviene più per demeriti altrui che per conclamati meriti suoi, si fa un caso di Stato anche del suo errore nella preparazione dell’uovo in camicia (benché quello della rivale non fosse meglio).
ELIMINATA (4° CLASSIFICATA): MARGHERITA Russo CPM4
La corsa di Margherita si ferma in quarta posizione, con un mezzo rimpianto (almeno per me, non so per lei ) per come è arrivata nonostante tutto, dato che a conti fatti la finale per lei era veramente ad un passo. L’affiliazione a Gloria, come avevamo ipotizzato mesi fa, alla lunga ha finito per fare alla studentessa di giurisprudenza palermitana più male che bene – specialmente quando è stata messa in condizione di “danneggiarla” e lei non l’ha voluto fare in quanto la voglia di tirare in F2 con Gloria e servirle la vittoria su un piatto d’argento era troppo forte. Tutto sommato il percorso di Margherita è una lezione che i futuri concorrenti dovranno tenere in considerazione: MAI farsi amici all’interno della cucina di MC (e questa va bene per sempre) ma soprattutto, se proprio si è costretti, MAI farsi amico il concorrente che ricopre più o meno il proprio stesso archetipo – in quanto la produzione sarà incentivata a far fuori uno dei due appena se ne presenterà l’occasione. L’avevamo già visto con Maria e Federica a MC4, lì proprio palese, ed è un vero peccato che pure a Margherita (una concorrente che malgrado tutto ha lasciato un segno tangibile su questa sesta edizione) sia toccata la stessa sorte. Anche perché, risultati alla mano, penso che la cosa fosse davvero evitabile.
CHI VINCERÀ MASTERCHEF?
Ebbene sì, dopo tre mesi, ventidue puntate e più di venticinquemila parole, siamo giunti pure alla fine del percorso dell’EDGIC di MasterChef 6. Le emozioni non son mancate neppure quest’anno anche se dal mio punto di vista la situazione si è molto cristallizzata una volta uscita Giulia, vero spauracchio e tormentone fisso di quest’edizione finché è durata: da lì in poi è stato un vero e proprio monologo della 25enne sanmarinese Cristina Nicolini, che passo dopo passo ha costruito la sua vittoria nella seconda metà di gioco al suono di MORP, CPP e winner quotes più o meno telefonate malgrado la presentazione non ci avesse esattamente fatto saltare in piedi sulla sedia. La realtà è che il percorso di Cristina, oltre a rappresentare un filo conduttore nella lista dei vincitori finora avuti dal franchise in Italia, ha senso anche e soprattutto per un altro motivo che voglio anticipare ora, anche se avremo modo di parlarne lungamente dopo la finale. Il leitmotiv della vittoria di Cristina non è imperniato su una “storia” non meglio identificata, come poteva essere quella di Stefano o di Erica, ma sul fatto che dopo sei edizioni Cristina ha insegnato, a noi e a tutto il popolo italiano, come si gioca (e come si vince) a MasterChef.
Pensateci bene. Fin dalla prima puntata Cristina è stata introdotta come una dei concorrenti più bravi, pur non raccogliendo tanto ha subito impressionato e raccolto un giudizio positivo dietro l’altro, addirittura all’Invention con Vissani ha surclassato i rivali in un modo che personalmente trovai davvero derisorio nei confronti di quella che doveva essere la concorrenza. Eppure il suo non esporsi a tutti i costi, lo stare in seconda linea lasciando alle Giulie Brandi di turno il compito di monopolizzare la scena (cosa che credo sia accaduta pure al di fuori della cucina) ha pagato alla grande, con le puntate che passavano e MAI NESSUNO che abbia pensato “forse è il caso di prendere di mira questa Cristina perché sennò alla fine ci passa sopra come birilli”. Questo in F12, F10, F8…addirittura in F6, dopo che per forza di cose anche lei aveva cominciato a collezionare vittorie specialmente agli Invention (oltre che le esterne, dove aveva dominato fin dall’inizio vincendone cinque su sette), Margherita come primo nome da penalizzare suggeriva ancora l’inflazionatissima e un po’ sopravvalutata Loredana. Si può dire anzi che l’unico vero grande ostacolo del suo percorso a MC Cristina lo abbia affrontato in F4 (il cuore di vitello da cucinare in 30’ – anche perché se Margherita non l’avesse penalizzata lì, davvero saremmo stati al limite dell’indifendibile) e visto il modo in cui l’ha superato, capiamo che veramente quello di arrivare in fondo più “fresca” di chi si era spremuto come un limone nelle prime battute (Valerio, I’m looking at you) sia risultato poi un vantaggio enorme arrivati al momento del dunque. Vale anche la pena sottolineare che Cristina non è MAI stata fra i peggiori - l’unico che c’era riuscito finora, con una strategia peraltro molto simile, era stato Almo Bibolotti a MC3.
L’editing di Cristina ha finito per riflettere questo andamento in crescendo, cosa che peraltro ha fatto gioco al ritratto della giovane giurista sammarinese che per non essere stata mostrata esageratamente come gli ultimi vincitori ha anche riscosso un buon successo di pubblico una volta partita la moria dei fan favorites (Giulia, Michele G., Loredana), affermandosi come personaggio più amato assieme a Valerio soprattutto in queste ultime battute. Un vincitore come Cristina rischierebbe veramente di raggiungere picchi di popolarità mai visti nella storia del programma, ricalcando molto la già amatissima Amelia Falco (che però attenzione – più vinceva e meno veniva mostrata, contrariamente a Cristina che è esplosa sulla scena parallelamente alle sue vittorie) e andando a ritagliarsi comunque un posto d’onore nella schiera dei MasterChef italiani oltre che verosimilmente andando a ridefinire l’editing di questo programma per gli anni a venire.
Alternative, anche a sforzarmi, io proprio non ne vedo: in finale son giunti la distrazione OTT prototipica Valerio, che dopo una partenza esaltante è andato a schiantarsi su un muro di difetti, critiche random e “quello che sarà il tuo problema è l’essere troppo sicuro di te” (cit.), nonché la supervillain di turno Gloria, abbastanza speculare ad Alida dell'edizione passata ma effettivamente meno lanciata a livello di bravura. Una sua vittoria sarebbe l’ennesimo amaro calice da mandare giù per il popolino, oltre che a rappresentare un passo falso che la nuova gestione Endemol avrà sicuramente voluto evitare.
VISIBILITÀ
Il conto finale della visibilità non risolve certo la questione in maniera definitiva: Valerio (con 9 puntate di sovraesposizione e solo 1 di sottoesposizione in 18 puntate) totalizza una visibilità media di 3,67, e l'anno scorso già dicemmo che il 3,56 di Alida era più che esagerato (la vincitrice Erica era più sotto a 3,06, Stefano invece a 3,34 per una vittoria che definemmo più che scontata). Gloria è paradossalmente quella che esce meglio da questa chart, ma il suo 3,22 risente dell'INV beccato durante l'esterna con Pressure Test a Procida dove lei si era già precedentemente qualificata per la puntata successiva e non apparse proprio. Cristina, che ha gravitato per più di metà delle puntate attorno al 3 (e c'è voluto un sacco di tempo per farla uscire dalla zona 1-2) sarebbe la vincitrice più "nascosta" della storia di MC Italia, anche se tutto questo è abbastanza in linea con il discorso che abbiamo fatto sopra.
CATEGORIE
Quanto male esce Valerio da questa chart guardando le regole "classiche" dell'EDGIC? Giulia era partita come personaggio over the top dell'edizione, ma Valerio con 12 puntate OTT su 18 le ha presto tolto lo scettro andandosi a sistemare in una zona decisamente inesplorata per questo franchise (che pure quest'anno ha offerto molta meno complessità e molti più buoni sentimenti degli anni passati). Non è un brutto editing se volessimo a tutti i costi il vincitore à la Socialisti PE5, ma non sono nel mood di farmi fregare una seconda volta dopo Giulia Il parterre femminile non convince per ragioni diametralmente opposte: Cristina ha avuto pochi CP e tutti molto forzati, Gloria ne ha avuti tanti ma più per ragioni strategiche che per espandere il suo privato (e la storia da raccontare ce l'aveva)
TONI
#dichestiamoaparlare? Cristina è il personaggio positivo dell'edizione (11 P su 18, forse ho un po' esagerato e ne sono consapevole, ma credo che se avesse compilato qualcun altro non saremmo molto lontani da quel numero), Gloria è la villain per eccellenza (anche se era partita un po' meglio ed è assurta come villain attorno al taglio di Mariangela), Valerio prova ad inseguire Cristina ma proprio non ce la fa, con tante M sul finale salvate grazie al potenziale OTT che il pubblico ha amato
ANALISI QUANTITATIVA DEI CONFESSIONALI
Paradossalmente è questa la chart più brutta per Cristina: siamo a fine percorso e ancora è ben sotto alla media dei confessionali (4,5 contro 5,4), nel finale distaccata pure dalla più propositiva Margherita. Sulla media si piazza Valerio, quasi un orologio svizzero con 5,5, mentre Gloria a 7,2 funziona in chiave F2 per l'alleanza giallo/verde con Cristina abbastanza chiaramente accennata (e per la rivalità descritta in puntata). Cristina sarebbe comunque, e di gran lunga, la prima vincitrice "under the radar" della nostra edizione italiana.
In conclusione: il cuore (e le logiche dell'EDGIC) dicono Cristina, i freddi numeri sembrano lasciare una porta aperta a un upset di Valerio. Ma non ci convincono
Voi che pensate?
Utente
9 settembre, 2013
Alex87 ha detto
il tuo ragionamento fila tutto, ma rimane quanto ho detto sopra. Cosa ci rimarrebbe di Cristina vincitrice? Che è brava?Non lo so, ho come il terrore che ci sia qualcosa che ci sfugge.
secondo me sbagliamo un po' anche noi a pensare che il montaggio in Italia rimanga "statico" e in minima parte non cerchi di venire incontro ai desideri del pubblico. É successo con Pechino dove abbiamo dovuto sbatterci la testa per ANNI, non vedo perchè qui no.
Quando vedi che una vincitrice come Cristina avrebbe un net rating più alto di tutti quelli che l'hanno preceduta (e considerato tutto il suo editing ha pure una parvenza di senso logico, a differenza di quello di Amelia), ti sei praticamente già dato la risposta.
Admin
7 agosto, 2013
ge_aldrig_upp ha detto
secondo me sbagliamo un po' anche noi a pensare che il montaggio in Italia rimanga "statico" e in minima parte non cerchi di venire incontro ai desideri del pubblico. É successo con Pechino dove abbiamo dovuto sbatterci la testa per ANNI, non vedo perchè qui no.
Quando vedi che una vincitrice come Cristina avrebbe un net rating più alto di tutti quelli che l'hanno preceduta (e considerato tutto il suo editing ha pure una parvenza di senso logico, a differenza di quello di Amelia), ti sei praticamente già dato la risposta.
a parte che in generale sbagliamo a pensare che montatori e autori al montaggio si facciano tutte queste pippe mentali che ci facciamo noi
Utente
9 settembre, 2013
Utente
7 agosto, 2013
Forse in un'edizione con pochissimo talento ci sta che vinca uno che in prospettiva puo' crescere molto.
Anyway per me in 6 anni di mc (tranne la seconda edizione che non ho visto) l'unico MC degno di tale nome è stato Federico il 3 anno, poi ogni anno avrei fatto vincere altra gente. Ovviamente qst anno Loredana
Utente
9 settembre, 2013
THE MORNING AFTER...
"Poi il prete udì Hotho Harlaw, con le mani piene d'oro, urlare: «EURON! EURON! EURON!». Gorold Buonfratello sì unì al coro e anche Erik il Distruttore di incudini. «EURON! EURON! EURON!» Il grido si trasformò in un boato. «EURON! EURON! OCCHIO DI CORVO! EURON RE!» Risalì tutta la collina di Nagga, come il dio della Tempesta quando scuote le nuvole. «EURON! EURON! EURON! EURON! EURON! EURON!»
Anche un prete può dubitare. Anche un profeta può conoscere la paura. Aeron Capelli Bagnati cercò dentro di sé il suo dio. Trovò solo silenzio. Mentre mille voci invocavano il nome di suo fratello, lui udiva solo il cigolio di un vecchio cardine arrugginito."
(George R. R. Martin, Il Banchetto dei Corvi, capitolo 18)
"San Marino goodbye,
sono triste e non voglio partire.
Porto il tuo sole nel cuor
e il Moscato che mi fa tremare.
Porto con me un souvenir
per rubare un pochino di te:
in un giorno l’amore quassù sa sbocciar, ma rimane per sempre nel cuor.
San Marino son triste e mi sento morir,
San Marino goodbye.
(Orchestra Secondo Casadei, San Marino goodbye)
***
PUNTATA 23
CRISTINA Nicolini MOR3
GLORIA Enrico CP3
VALERIO Braschi OTTPP4
PUNTATA 24
VINCITORE: VALERIO Braschi CPP3
2° CLASSIFICATA: CRISTINA Nicolini CP3
2° CLASSIFICATA: GLORIA Enrico CPM3
Premessa doverosa: nella cucina di MasterChef ha vinto la persona giusta. Valerio Braschi, come tutti quelli che l'hanno preceduto, ha meritato pienamente il suo trionfo nella sesta edizione del cooking show più bello del mondo – tanto più se consideriamo che stiamo parlando di un ragazzo di appena 18 anni, potenzialmente forse addirittura il vincitore più giovane della storia del franchise in più di quaranta nazioni (che credo fosse finora Kriti Bouthika, 20enne di Kolkata vincitrice di MasterChef India 5, ma potrei sbagliarmi).
Detto questo, è inutile girarci tanto attorno. A livello di editing, la vittoria di Valerio rappresenta il fallimento dell'EDGIC, la falla nel sistema, l'ingranaggio che blocca il giro della ruota dentata. Soprattutto, rappresenta il piegarsi degli autori al montaggio alla fascia di pubblico che abbiamo sempre definito come "bassa", quella che monopolizza le discussioni al vetriolo sulla pagina Facebook del programma, che rifugge in ogni modo qualsiasi accenno di complessità nei concorrenti in favore della battuta triviale, del momento giffabile, del lieto fine "giusto" che "non faccia pensare e riconcili nettamente con la "vita" andando in contrasto con quello che ha vissuto fino a sera e che lo attenderà dalla mattina dopo" (cito KING @Alex87 che a differenza del sottoscritto questa cosa l'aveva capita più di tre anni fa).
Tutto sommato l'avevamo detto che era impossibile che dopo anni di batoste dal punto di vista mediatico (anche per vittorie che avrebbero dovuto essere UNIVERSALMENTE celebrate come quelle di Stefano ed Erica) il montaggio continuasse a tirare dritto per la sua strada senza minimamente venire incontro al sentiment del pubblico. Dopo anni di vittorie della "persona sbagliata" è stato quindi fin troppo facile prendere il cue fornito dalla vittoria a Junior MasterChef 3 di Nicolò OTTP Momesso e seguire la stessa strada anche nel MasterChef degli adulti, ultimo programma ad arrendersi a questa linea di pensiero a tre anni e mezzo di distanza dalla vittoria degli Sportivi a Pechino 2. Ma anche a volerla vedere così, la vittoria di Valerio è stata raccontata male comunque: un editing da "distrazione" che distrazione non è stato, con complessità pari a zero (tolta la finale) e un continuo anelito verso una sorta di arroganza e troppa sicurezza di fondo che vengono rigirate nei primi venti secondi della finale perché sì - tutto questo in un racconto che ha avuto il suo punto di svolta nella puntata 23, oltre il limite massimo dello spazio di manovra concessoci dall'analisi. Valerio deve davvero ringraziare il proprio cromosoma Y se è stato amato così tanto dal popolino, perché un ritratto tale di un vincitore montato su una donna penso avrebbe avuto conseguenze diametralmente opposte.
Alla fine di tutto, la vittoria di Valerio (ma pure la direzione su cui è stata impostata in generale questa edizione) è niente più e niente meno che il contentino atteso per cinque anni dal pubblico del programma, un pubblico che per i dati di ascolto registrati quest'anno – basta vedere il 6,9% totalizzato ieri sera – non è decisamente più "di nicchia". Dopo anni in cui il popolino ha gridato in tutti i modi che era giunto il momento di piantarla con le backstory lamentose (quasi a COLPEVOLIZZARE Stefano per aver osato diventare padre durante le riprese o Erica per essere una madre single), quest'anno MC è stato il trionfo dell'OTT e dei buoni sentimenti sulla complessità, elicitato dal vincitore finale ma anche dalle storie delle due finaliste (Cristina con tutto il contrasto interno di dover scegliere una professione esecrata dalla famiglia, Gloria con il discorso della figlia avuta a 17 anni) su cui si è costruito poco se non nulla passata la fase dei provini. Ed è questo paradossalmente l'aspetto della vittoria di Valerio che fa più male – il pensiero che come in tante altre circostanze della nostra società, alla fine chi urla di più finisca sempre per avere la meglio e che un altro programma che ADORO sia destinato a venire sacrificato e fagocitato dai leoni da tastiera dei social sull'altare del mindless entertainment, perchè la complessità del racconto è un qualcosa di superfluo che davvero nell'Italia del 2017 non ci si può più permettere.
In tutto ciò, malgrado tutto, non posso chiudere queste righe senza una buona dose di autocritica. Il puntare su Cristina in modo così perentorio e senza possibilità di replica è stato figlio di quella paura che ho sempre avuto, la mia preferenza partita in sede di provino che ha finito per condizionare pesantemente tutta l'analisi una volta tanto che la mia favorita entrava negli otto, poi nei cinque, poi nei tre. Purtroppo il potere dell'ammmmmmore (sia per Cristina stessa che per San Marino ) mi ha fatto vedere nel ritratto presentatoci della 25enne tirocinante avvocato di Fiorentino – e non di Città di San Marino come ho scritto per MESI – decisamente più di quel che avrei dovuto: le winner quotes ricevute nell'ultimo terzo di programma non hanno certo aiutato, ma all'atto pratico la sua visibilità era decisamente paragonabile a quella di Amelia e così pure il suo percorso (a posteriori un segnale della sua sconfitta era il modo in cui avevano trascurato la vittoria nella prova di pasticceria). Gli impegni della vita reale han fatto il resto e sono il primo a mettere in evidenza il fatto che da parte mia sia mancato in certi momenti lo stesso trasporto delle ultime due edizioni (specie nel periodo in cui dovevo dividere le mie giornate fra le sette ore di stage e lo studio nel tempo che rimaneva). Il –27% delle visite nel topic avute quest'anno credo dipenda soprattutto da questo, e un'eventuale vittoria di Cristina avrebbe potuto far poco a riguardo.
La domanda a questo punto è: il Progetto EDGIC può avere ancora senso dopo un'edizione di MC che ha smontato uno ad uno tutti i suoi capisaldi? Abbiamo appena incoronato un vincitore con visibilità media a 3,67 - Stefano Callegaro a 3,39 era già al limite, figurarsi lui - ma soprattutto con 9 puntate di sovraesposizione su 18 (anche se l'analisi quantitativa dei confessionali aveva messo in luce come a livello di confessionali i suoi numeri fossero molto più normali, 5,5 a puntata contro una media di 5,4 – forse l'unico dato che si salva dall'analisi di quella chart, dopo aver perso EONI dietro all'alternanza di gialli e verdi che con una F3 lasciava il tempo che trovava). Che senso ha parlare di "sovraesposizione" o di "distrazione" dopo Valerio, un vincitore così OTT che ha addirittura bypassato l'idea che l'OTT ci stava ma dovesse andare di pari passo con un minimo di complessità (Coinquilini PE3 e ancora Nicolò JMC3, caciarone sì ma raccontato soprattutto per il suo percorso da underdog)? Ci vorrà tempo per trovare una risposta a queste domande, e per come la vedo ora (grigia, lo so) non è detto che ci si riesca definitivamente. Mentre migliaia di voci celebrano a tutta voce il trionfo di Valerio come "miglior vincitore della storia di MC" e già pregustano un futuro dove il successo di questo tipo di concorrenti diventi la regola, a me e a chi ci ha seguito lungo queste dieci settimane adesso resta soltanto il silenzio.
Aldrig out.
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