Pessimo titolo inutilmente polemico : perché dovrebbero essere sopravvalutate? 

Non leggo nemmeno i post tanto sarà uscito di tutto e di più...

Per i miei gusti personali tutta la vita Giorgia. Son consapevole che scatenerò la terza guerra mondiale con questa affermazione, ma trovo gran parte dei suoi pezzi (una su tutte la tanto decantata Marzo, ma pure Tu mi porti su e soprattutto La La Song, la canzone che me l'ha fatta mal sopportare A VITA) tra i più lagnosi e pretenziosi della storia della musica.

Non discuto le sue potenzialità vocali, ma a livello di repertorio a parte poche eccezioni (Di sole e d'azzurro, Quando una stella muore, Gocce di memoria) penso graviti costantemente allo spettro opposto dei miei personali gusti musicali.

Dall'altra parte non venero Elisa, riconosco i suoi passi falsi che pure voi avete elencato, MA per tre gemme come Luce (tramonti a nord-est), Broken e No Hero le si può perdonare tutto.

amers ha detto

Indubbiamente, riconosco l'importanza dei primi lavori però CAMBIARE la musica mi sembra un'affermazione forte 😉  

Elisa ha rivoluzionato il modo di fare musica pop in Italia. Ha creato il sound del 2000, sound a cui ancora si ispirano (la prima fu L'Aura). Se non è cambiare la musica questo io non so proprio dove mettere le mani.

Secondo me nessuna delle due è "sopravvalutata". Meritano entrambe ciò che spesso viene loro riconosciuto. Si può parlare di alti e bassi, e quelli li hanno entrambe. Ma è una questione talmente ovvia da non dover essere nemmeno discussa, perché riconducibile a qualsiasi artista, specie di questo calibro, con discografie mastodontiche.

A Giorgia, che preferisco fra le due, posso obiettivamente criticare l'aver inserito nei suoi cd tanta tanta tanta roba che lascia a desiderare, specie nel mezzo della sua carriera. Poi però penso a tante perle che ha regalato in tutti i cd, e le emozioni che mi ha donato, e le perdono molte cose.

Tra l'altro mi fa sorridere pensare che i pezzi che preferisco degli ultimi due album sono proprio quelli scritti da lei con Emanuel Lo (Dietro le apparenze, Sembra impossibile, Io fra tanti, Vado via) e spesso le critiche puntano proprio a smontare la sua penna.

Elisa dal suo canto ha veramente prodotto dei capolavori che mai scompariranno e sebbene nel tempo sia cambiata (secondo la maggioranza a quanto pare in peggio, per me ha semplicemente ampliato il suo stile) avvicinandosi più al mainstream italico, credo sia sempre riuscita a lasciare il suo tocco e la sua grazia, oltre al talento compositivo. Forse riesco a fare questo discorso senza denigrare le due perché raramente confronto brani di epoche diverse cercando il peggiore. Amo moltissimo "L'anima vola", "Un filo di seta negli abissi" e "No hero", anche più di altri brani precedenti, quindi non faccio parte della scuola che vede nel suo repertorio un peggioramento che fa inorridire, anzi.