Scusate, ma non ho visto una discussione deputata allo scopo. Ci sarebbe "Luoghi comuni e pregiudizi in musica", ma mi sembra cosa diversa.

più: nhạc chuông ghen

Mi sono imbattuto per puro caso in un forum di audiofili, ripieno di considerazioni altamente amene sulla musica contemporanea.

Questo thread sarà deputato alla conservazione di "perle" simili, a volte pubblicate da Madiel nel thread sugli ascolti, e come tali destinate a perdersi.

Volevo condividere con voi, in modo tale da poter riuscire a capire, diciamo così... I neretti sono miei.

"La musica classica è finita, non esiste più dopo il romanticismo."

"La Musica contemporanea non è certo Webern, Ligeti, Stravinsky, Berg, Schonberg....Come fanno credere...
La musica contemporanea è il Jazz, il Rock e il Pop"

"E' più semplice dire, e sottolimneare, che la cosiddetta "musica colta contemporanea" (e contesto la validità dei primi due termini della definizione virgolettata, in relazione al terzo termine della definizione stessa), ha COMPLETAMENTE FALLITO nel suo stesso senso di esistere, ammesso che questo senso fosse il proseguire il percorso, evolvendolo, della musica colta del passato.
Se invece lo scopo era quello di creare ristrette conventicole di itellettuali strettamente concentrati su se stessi e sul potere politico che da tale porsi deriva, allora il risultato è perfettamente raggiunto. Ma con la Musica, con la M maiuscola, tutto ciò non ha nulla a che fare"

"Con certezza, il terreno dove è più probabile trovare Musica Colta significativa e degna di considerazione è in quel territorio poco definito che si può definire "Musica Crossover", un Melting Pot che vede artisti curiosi e tecnicamente preparati confrontarsi con vari "generi", mescolandoli con intelligenza alla ricerca di nuove forma di espressione e contenuti attraverso la musica"

"Il Boulez autore, personalmente, lo prendo, tutto quanto, e lo butto nel cesso"

"E poi in fondo è vero la musica contemporanea "colta/classica/ quel che si vuole" è morta con la seconda guerra mondiale, dopo è scivolata fuori dalla vita delle elites."

"quando si arriverà alla storia del '900, fra 100/200/500 anni e della sua musica si parlerà di quella "rivoluzione", quella vera (non la dodecafonia) che sono stati il Jazz, il Blues che poi hanno portato al Rock ed al Pop, in tutte le loro migliaia di incarnazioni....musica elettronica compresa. Non certo quella mmmedddaaa (perché questo è, dai) che è stata spacciata come la musica colta del '900"

"Colta? Coltrane era colto per dio! Davis era colto! Lennon/McCartney hanno rivoluzionato un miliardo di volte di più di quanto non abbia fatto Webern....."

"Klaus Schulze è stato più importante di Ligeti.....E potrei continuare......"

"Ho ascoltato musica...uhm....interessante...Qualche cosa di Schoenberg (soprattutto del suo periodo tonale, o di quello ibrido) mi piace, certo, ma non è musica per me RAPPRESENTATIVA DEL 1900."

"Cioè, scusa, ma Edgar Froese, Peter Baumann, Florian Fricke, Wim Mertens, Costance Demby e potrei citartene mille altri cosa avrebbero di "inferiore" rispetto a Ligeti???"

"Le Sinfonie elettroniche wagneriane di Schulze? Vogliamo parlarne?"

"Poi possiamo dire, quanto nel '900 la "forma canzone" abbia raggiunto la perfezione formale....
E continuo a ribadire che "le canzoni"...sono quelle che resteranno di più come testimonianza della musica del '900...."

"Ho cambiato idee su molte cose durante la mia vita, ma su Ligeti e acoliti sarà dura. La porcheria è porcheria. "

"Bene, ora invece devi dirmi e motivarmi perché alcune composizioni di Ligeti, Maderna, Berio, Nono, Webern, Cage, NON puzzerebbero di stallatico....."

"Su quello che sarà la percezione della musica contemporanea già oggi si può intuire come andrà a finire e non credo bisogna essere Nostradamus per capirlo....
Ripeto: la musica "contemporanea" si chiama JAZZ, si chiama POP, si chiama Rock....Nelle loro infinite varianti...Da De andrè a Klaus Sculze, appunto. Anzi, fino ad Ulrich Schnauss".

più: nhac chuong yeu 5 remix

"La forma TONALE ha già vinto. La dodecafonia è un esercizio interessante, nulla più, come ne sono stati fatti molti nelle arti figurative. E' contronatura. L'essere umano è stato creato per capire, immedesimarsi e provare emozioni nella musica atonale. Chi sostiene il contrario mente, sapendo di mentire." (vabbè, qui ha fatto un lapsus freudiano, intendeva dire "tonale")

"La musica atonale e buona parte dell'avanguardia NON hanno cambiato niente. Hanno avuto 100 anni a disposizione, poi sono arrivati dei "negracci" poco più che schiavi, hanno imbracciato chiatarre, sassofoni, armoniche e hanno CREATO la musica del '900....Da quei negracci siamo arrivati ANCHE (e non solo) a Amy Winehouse, a Beyoncè, a chi vuoi....."

"Come fecero i selvaggi dell'amazzonia, gli Indios, che mai avevano visto uomo bianco, quando Uto Ughi (al seguito di una spedizione) tirò fuori lo stereo portatile e dal nulla mise una cassetta di Mozart... Ebbene, raccontò che vide una intera Tribù come rapita, estasiata mettersi in cerchio attorno a quello strano oggetto che emanava quella strana musica, che mai loro avevano udito.... Ughi tornò ancora e quei selvaggi continuano a ringraziarlo..... Chissà se avesse portato Webern, o Ligeti, o Nono, o Berio? mahh....Forse a quest'ora sarebbero già a concimare la giungla, lui e la sua spedizione...."

"La fruizione spesso oggi deve essere immediata. Ecco perché tanta NEW AGE ha fatto e fa sfracelli....
Il minimalismo è assimilabile, l'avanguardia no."

"che poi non ho mai capito perché quella è colta, i Tangerine Dream o i Dead can dance no"

"Pensi che non possa fare un componimento dodecafoico? E' matematica, caro mio....Lo potrebbe pure fare il mio docente di fisica se si mettesse lì...Allora?"

"Se è per questo si sono fatti anche esperimenti su bambini molto piccoli. Se metti Mozart sorridono, se metti Schoenberg piangono spontaneamente."

"Volevo solo far notare un "corollario" della "tesi di Lincetto", cioè che non solo la "colta contemporanea" abbia fallito sia nel produrre senso che consenso, ma che lo stesso abbandono della tonalità sia stato la scelta a tavolino di un compositore mediocre nella composizione tradizionale ed invidioso"

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