9° PUNTATA

#CAPORALI (CPN3)
CP per la strategia (giustissima) che porta all’eliminazione dei Maschi, N per il tono negativo che pervade l’intera puntata ogni qual volta si parla di loro (di Antonella). È Antonella stessa a mostrarsi inopportuna quando in coppia con Francesco non vuole andarsene via dalla casa del locale che l’ha ospitata, è lei stessa poi ad attaccare le Clubber quando queste si mettono a cercare il passaggio vicino a lei e poi addirittura a scagliarsi contro Jill quando quest’ultima incoraggia Ema e Valentina. E se pure la strategia di Jill (il patto con Lauro che lei avrebbe salvato i Compositori se lui l’avesse aiutata a battere i Maschi nella “sfidina” di metà puntata, mossa che effettivamente ha assicurato alle Caporali la finale e l’ennesima stella) è stata perfetta, non ci è stata descritta come tale ma solo ed esclusivamente come una pugnalata alle spalle delle Caporali ai loro alleati. Non voglio dilungarmi troppo sul gioco di Antonella e su come l’editing che ha ricevuto sia stato o meno asservito a quanto realmente successo durante la registrazione (l’ho già fatto qui) – ma per quello che abbiamo visto, questo non è l’editing di una coppia vincitrice di Pechino.

#CLUBBER (MORP3)
Non è un editing che cambia la storia del programma, manca ancora la complessità che speravo un po’ di trovare in due personaggi ottimi come Ema e Valentina, ma di cui noi conosciamo ancora relativamente poco. In generale la positività arriva per opposizione alle Caporali (in fin dei conti le vere villain di un’edizione che villains veri e propri non ne ha avuti, nemmeno forse i Compositori). Il momento che comunque le salva e svolta l’edizione è il secondo posto colto in extremis che condanna i Maschi e le salva dal wrath di Antonella e chiaramente anche dall’eliminazione visto che Jill avrebbe comunque insistito per tenere in gara i Compositori. Se sono lo slam dunk winner che sembrano ormai da settimane lo scopriremo alla proclamazione, ma la strada sembra essere quella.

#COMPOSITORI (OTT3)
Lauro ed Edoardo guadagnano molto nella fase a coppie miste, specialmente il primo (assieme a Jill). In generale la puntata sembra voler costruire quello che poi è il momento di svolta dell’edizione, ovvero il loro salvataggio in favore dei Maschi. Ottima giocata da parte di Lauro (che in fin dei conti vale loro una F3 pressoché insperata fino a quel momento, perché se lui e Jill non avessero stretto quel patto Antonella avrebbe insistito per la loro testa contro quella di chiunque) ma non è stato così che ce l’hanno presentata.

ELIMINATI (4° CLASSIFICATI): #MASCHI (CPP3)
Bello il build-up di queste ultime puntate, ma alla fine rimane un po’ senza spiegazione considerato che la corsa di Rocco e Francesco si chiude al quarto posto senza un’effettiva rivalsa dopo gli ultimi posti e tutte le sfighe. Una distrazione comunque ben costruita dagli autori al montaggio, con un finale convincente e comunque un bel ritratto (e diverso dal solito) per la coppia M/M più rappresentativa di questa edizione.

CHI VINCERÀ PECHINO EXPRESS?

Anche quest’anno siamo giunti alla conclusione del percorso relativo all’EDGIC di Pechino Express, tra alti e bassi (relativi alla solita, e perenne, difficoltà di approcciarsi a questa indagine per un programma a coppie e con puntate così lunghe). Fin da quando ho cominciato ad applicarmi a questo tipo di analisi, la mia croce è stata la mia difficoltà a smuovermi da un’idea sulla quale mi ero fissato per un po’ – però son sempre più convinto che se ho creduto alla vittoria delle #Clubber (Ema Stokholma e Valentina Pegorer) dal giorno uno o quasi un motivo in fondo c’era, e il loro percorso via via me l’ha più o meno confermato. Le Clubber sono un po’ la copia carbone dei Socialisti dell’anno passato, MOR con sfumature OTT (ma non così preponderanti come l’anno passato, un po’ forse a correggere il tiro di un editing abbastanza “becero” per un vincitore), positive sempre o quasi – anche a coprire le loro magagne, vedi bandiera nera-gate durante la puntata 7 – e sempre caratterizzate da quell’anelito all’avventura e allo scoprire i luoghi e le popolazioni locali che da anni ormai anima il pubblico medio di Pechino. Non sarà il meglio che possiamo aspettarci a livello di racconto (anche perché dopo 9 puntate non è che sappiamo tanto di più delle Clubber rispetto a prima del programma), ma il winner edit che tira in Italia alla fine è questo e dobbiamo farcene una ragione

Le ultime settimane, è triste a dirsi, han fatto letteralmente terra bruciata del resto dei contenders. Dopo l’eliminazione dei maschi mi va di lasciare un 10% (a esser buoni) alle chances di vittoria delle #Caporali, partite molto forte (ma perché dovevano trainare l’edizione per via dell’ingombrante presenza di Antonella Elia) con un editing perennemente fra il CP e l’OTT che ha virato a seconda dell’umore e della giornata dal positivo al misto al negativo. La storia del franchise (con quattro vittorie su cinque da parte di coppie M/M) sembra fornire qualche residua speranza ai #Compositori – entrati alla puntata 3, più volte salvati da twist e buste nere e mai sembrati in grado di potere legittimamente puntare alla vittoria – ma l’editing racconta altro: coppia principalmente OTT, negativa (un po’ redenta sul finale) e generalmente invisa al pubblico a casa per tutte le buone ragioni di questo mondo.

Riassumendo:

1. #Clubber (90%)

2. #Caporali (10%)

FUORI DALL’AGONE

3. #Compositori

VISIBILITÀ

Se è vero che normalmente ci aspetteremmo che l'editing di un vincitore non sia SEMPRE al centro dell'attenzione, è da far notare che gli ultimi due grandi vincitori dei reality registrati italiani (#Socialisti PE5, Valerio MC6) avevano riscritto quest'idea con una visibilità media - per entrambi - attorno o addirittura oltre il 3,5 (e quando Stefano Callegaro vinse con 3,39 avevo scritto di essere di fronte a un cambiamento EPOCALE, uno di quelli che sarebbero rimasti imbattuti per anni). Resta il fatto che per un programma come Pechino, dove la visibilità vuoi o non vuoi è più o meno regolare tanto più si va avanti nel programma, il 3,11 delle Clubber rafforza la mia idea che quest'anno rappresenti un po' un "aggiustare il tiro" da parte del montaggio nei confronti degli eventuali vincitori. Le Caporali son leggermente sopra ma siamo lì, mentre una vittoria dei Compositori (3,57 con due puntate in meno) batterebbe ulteriormente il record stabilito dai Socialisti l'anno passato.

CATEGORIE

Cose dette e stradette: le Caporali son generalmente CP/OTT (in quella zona che non fa bene a nessuno, anche perchè il CP spesso avviene in seguito, o a causa, delle sparate OTT di Antonella), i Compositori sono OTT e basta, le Clubber sono principalmente MOR, senza crescendo particolari ma con qualche spruzzata di CP (e una partenza fortemente OTT atta a caratterizzare il duo).

TONI

Con 7 P su 9 (alcune magari un po' generosine, ma il punto è quello) le Clubber vincono a mani basse il premio di coppia positiva dell'edizione. Le Caporali hanno TUTTO, 3 P 2 M 2 N e 2 neutri, ma nel senso che dopo essere partite positive hanno segnato la prima N all'episodio 4 (per via della prima lite con Lauro), poi hanno recuperato con qualche M (che ha indotto tanti a richiamarle in corsa, anche sui social) e l'ultima N di settimana scorsa.

IL FAVORITO DEL PUBBLICO

La stragrande maggioranza del nostro panel approfitta dell'ultima occasione disponibile per abbandonare la sinking ship #Caporali e tornare a sostenere le #Clubber, che centrano 12 primi posti su 14 panelists con 2 che invece restano fedeli fino all'ultimo ad Antonella e Jill.

I Compositori son dati fuori gara da tutti o quasi, nessuno li dà come favoriti numero uno e solo 4 su 14 li piazzano al secondo posto.

THE MORNING AFTER…

PUNTATA FINALE

VINCITRICI: #CLUBBER (CPP3)

2° CLASSIFICATE: #CAPORALI (CP3)
3° CLASSIFICATI: #COMPOSITORI (OTTP3)

Volevo aprire quest’ultima colonna con la citazione delle Clubber sul fatto che loro dovevano vincere Pechino contro le Caporali brutte e cattive, ma mi sento superiore e non lo farò  un po’ perché come spero si sia capito, non ho mai realmente odiato Antonella Elia (a tratti mi ha frustrato il suo comportamento e il suo ruolo all’interno del programma, ma tutto si ferma lì) e un po’ perché davvero, se questa iterazione del Progetto EDGIC doveva fornire una risposta ai fallimenti assortiti della stagione 2016-17 sicuramente c’è da ammettere che questa risposta c’è stata tutta.

La vittoria delle Clubber corona un percorso così lineare che avevamo già iniziato ad intuirlo dopo la doppia degli episodi 2/3, con Ema e Valentina che han preso la testa e non l’hanno più mollata fino alla fine. L’unica possibile red flag, rappresentata dal mezzo passo falso della puntata 7 (brutta puntata condita dal bandiera nera-gate che per un attimo era sembrato tagliare le gambe alle chances delle Clubber), ha distratto un po’ il pubblico che per due giri ha voluto richiamare in causa le Caporali – in realtà scomparse dai radar nell’ultimo terzo di programma, con il proliferare dei pianti, delle lamentazioni e delle acidate gratuite di Antonella – salvo poi ritornare sulla strada giusta all’ultima occasione utile.

L’editing delle Clubber è un MORP overall, sulla falsariga di quello dei Socialisti l’anno passato ma più leggero e sicuramente meglio spiegato a livello di racconto. La vittoria di Ema e Valentina va a concretizzarsi nel loro equilibrio (se non altro per come ce le hanno presentate) fra competitività e SpiritoDiPechino^TM, con uno spruzzo di complessità sul finale atto a caratterizzarle senza renderle invise al pubblico medio (quello della stroncatura a vincitori fortemente CP come Stefano ed Erica di MC). CPM overall per le Caporali (ma poteva essere pure OTTM visto come hanno chiuso) e OTTM per i Compositori, le due coppie che – a puntate alterne – han ricoperto il ruolo di villains durante questa stagione. Comunque un’ottima top3 (con l’aggiunta della F2 tutta femminile che sognavamo da anni), probabilmente la migliore della storia del franchise a livello di montaggio.

Ringrazio tutti coloro i quali hanno partecipato al giochino del FAVORITO DEL PUBBLICO durante queste dieci puntate per aver animato un topic che negli ultimi anni aveva preso un po’ la strada del sonnolento andante. Spero di ritrovarvi tutti quanti per la settima edizione di MasterChef, dove questa parte dell’analisi troverà ancora maggior spazio e – spero tantissimo – fornirà più chances di confronto e spunti di discussione all’interno del programma che in Italia si adatta meglio a questo tipo di analisi (pur con risultati abbastanza altalenanti).

Aldrig out!

LA CHART FINALE!