Rendiamoci conto, questa serie é stata ideata per mandare un messaggio agli adolescenti, affrontando una tematica molto particolare e sfortunatamente diffusa nelle nuove generazioni. Le basi per creare una serie del genere sono legate ad un crudo realismo. Si è puntato a sbattere la realtà in faccia allo spettatore indipendentemente dalle modalità. Puntava a fare arrivare un messaggio diretto a chi guardava, anche con scene dure da guardare come il taglio delle vene di Hanna Baker nel finale della prima stagione. 
Tutto ciò col passare delle stagioni si é trasformato in una, passatemi il termine, “pagliacciata”. Il crudo realismo si é trasformato in un completo no sense che si è sviluppato particolarmente in alcune puntate come quella del ballo di inizio stagione (Con tutta la storia del ricatto e dello “scherzo” del manichino), come quella del campeggio (che puntava a creare delle tinte horror ma ci ha solo mostrato momenti insensati uno dietro l’altro per tutta la durata dell’episodio), come la puntata dell’incidente d’auto (che per come é stato mostrato avrebbe dovuto uccidere sul colpo sia Clay che Zack è invece si é risolta con un braccio rotto e un “vai a quel paese” da parte di Zack a Clay). Ma il culmine credo si sia raggiunto nella puntata dell’esercitazione e della successiva protesta degli studenti contro le autorità. Per quanto sia stata nobile l’idea di affrontare la tematica delle sparatorie nelle scuole e la tematica che in questo periodo sta sconvolgendo l’America legata al razzismo da parte della polizia, é stato affrontato in un modo così becero e romanzato che ha fatto perdere qualsiasi tipo di credibilità al tema. Inoltre l’unico messaggio che è trapelato è stato quello che autorizza atti di vandalismo (come incendiare un auto o scatenare una rissa) per far sentire la propria voce, e in questo periodo tutto serve fuorché un messaggio simile. Inoltre un preside che autorizza una esercitazione con finti spari in un liceo con studenti che hanno non solo 17/18 anni ma anche 14 dovrebbe subito essere licenziato e arrestato e non supportato da un corpo di polizia. Queste tematiche, che hanno un loro peso è una loro storia, rappresentano alcuni dei principali problemi nell’America moderna e vederle affrontate in questo modo mi ha fatto salire il sangue al cervello. Poi spiegatemi l’app che controlla tutti i ragazzi di questo paese. Secondo voi tutti i genitori potrebbero mai riunirsi per complottare contro la privacy dei loro figli? Ma soprattutto, fare una cosa del genere é legale se il figlio in questione non è più minorenne? Altra cosa che mi ha fatto uscire di testa è il fatto c’è ad Alex sia stato dato un lieto fine con un ragazzo innamorato perso di lui e tanti amici che lo consolano quando in realtà è un assassino. Nelle stagione precedenti personaggi come Bryce sono stati giustamente dipinti come negativi per le loro azioni, con un finale del genere cosa si vuole dimostrare? Qual è il messaggio? Se sei una brutta persona meriti di morire male e il tuo carnefice la passa liscia solo perché ha fatto un favore alla società? Oppure si vuole far passare che se la giustizia non fa il suo corso si è autorizzati ad agire da soli? 
L’unico tema ben gestito è stato quello dell’AIDS e la conseguente morte di Justin, ma mezza puntata decente su 10 non mi farà giudicare questa serie positivamente. 
Mi dispiace ma una serie che alla fine di ogni puntata lascia il messaggio “se tu o un tuo conoscente ha un problema ecc.” si pone come obiettivo la sensibilizzazione degli adolescenti, non può far trapelare messaggi simili.