Non mi sono mai piaciuti i fan che si intromettono troppo sulla gestione di un artista, anche perchè non sono al corrente di alcune dinamiche interne, quindi le critiche partono zoppe a prescindere.

Detto questo, lei non deve stare sempre lì a rognare su ogni cosa che i fan le contestano. Può rispondere, certamente, magari nel merito e non facendo la vergine offesa.

Questo continuo "Io, io, io, io, io lavoro, io faccio, io creo, io non merito cattiverie, io non merito critiche, io so' io..." ad una certa sfinisce pure l'ammiratore più entusiasta.  

Annalisa ha detto
[A quanto pare quel suo commento è riferito a delle ragazze che le hanno detto che doveva curarsi per aver scelto questo singolo e che il suo staff dovrebbe andare a vendere patate]  Lei è troppo suscettibile, ma diciamo che c’è modo e modo di dire le cose da parte di alcuni fan anche perché se così pensano di farle capire qualcosa, ottengono il contrario.   

E' chiaro che la risposta arrivi in seguito ad una sparata di qualche fan, ma si tratta sempre di una percentuale infinitesimale, un fan su 10.000 che deborda. 

Rispondi una volta, rispondi due volte, rispondi tre volte e per quanto ancora devi rispondere? 

Liberissima di rispondere mille volte, ci sta, ma sembra sempre che si debba autocompiacere, assolvere da ogni errore, che debba convincere che lei ha ragione, che debba sottolineare che io, io, io, io, io. E' come se la risposta continua ai fan fosse una risposta a se stessa e in questo vedo una sorta di insicurezza, di tentativo di autoconvincersi della bontà di certe scelte, dato che io, io, io, io...

Forse dipende proprio da uno staff che non ha la forza di farla ragionare sui contro, dandole sempre ragione sui pro.  

In tutti i fandom ci sono i quelli che stanno lì a sindacare su ogni singola mossa dell'artista che seguono. Se gli artisti dovessero dar peso ad ogni cosa che viene scritto, si andrebbe fuori di testa.

Da ciò che mi è capitato di leggere in giro, il suo problema secondo me, in questo caso, è quello di aver coinvolto i fan in una sfera nella quale non dovrebbero essere coinvolti. Perché tutto questo malcontento per il singolo non credo nasca realmente per la canzone ma per quello che la canzone può (non) portare in termini di risultati, numeri.

Se nel tempo ti esponi tanto sui social per spingere i fan a far qualcosa per aumentare vendite, streams e cose varie, dando così tanto peso alla cosa, se non perdi occasione per sottolineare quanto tu voglia ottenere determinati risultati e quanto sia stato "il periodo più brutto della vita" il mancato risultato del precedente progetto, molti di loro poi si sentiranno in "dovere" di fare di tutto per farteli ottenere e per renderti (secondo il loro modo) felice. Da qui poi il casino nato contro Spotify, i commenti morbosi di gruppi di fan che giudicano il lavoro del management, i singoli a loro dire sbagliati, lo staff a loro dire incapace di scegliere "perché per far andare bene emma in streaming ci vuole questo e non Stupida Allegria", etc.

Mi è capitato di leggere questo tweet:

https://twitter.com/_peppe246_/status/1201565354771787777

Sta tutto nella frase finale. Lei scrive sui social per l'ennesima volta - in maniera ironica ma comunque il messaggio che passa è sempre lo stesso - che vuole in regalo tanti platini, di conseguenza molti di quei fan troppo coinvolti (che si chiamano fan proprio perché "fanatici", quindi persone che si fanno influenzare da ciò che l'oggetto del loro fanatismo dice o fa) iniziano ad esagerare con l'ansia del risultato per farla felice, vedono che non arriva l'oro e iniziano a sclerare contro lo staff e contro la Fimi, vedono che arriva un singolo che secondo loro non va bene e iniziano ad entrare in maniera troppo insistente nel merito di un lavoro che alla fine non conoscono. Secondo me il punto è questo: la rincorsa a 'sti benedetti numeri (che ha anche stancato).