I giudizi di gusto, sulla canzone ci stanno comunque, alla fine Kesha è esplosa nel mercato musicale con un altro genere musicale, però chi ha seguito tutta la sua storia, sapeva che se fosse tornata (come fortunatamente è stato) non avrebbe proposto un genere di musica tendenzialmente allegro e scansonato o testi random e scala clssifiche... Praying è oltre che una canzone, un forma di liberazione da un periodo molto brutto e pieno di disturbi che ha dovuto subire e che ora si sta concludendo. 

Soltanto avendo un livello di empatia veramente alto con la sua storia di depressione e malessere si riesce ad apprezzare al 100% la ballad... io è da ieri che la sto ascoltando in loop e ho ogni volta la pelle d'oca (ora prendetemi pure in giro) ma è così. 

Ovviamente i commenti cattivi da parte delle persone non mancano mai, voglio credere che siano "ironici" o frutto di un non sapere del suo trascorso degli ultimi 5 anni.   

JonSnow ha detto

Rumple ha detto

io è da ieri che la sto ascoltando in loop e ho ogni volta la pelle d'oca (ora prendetemi pure in giro) ma è così. 

E perché mai babe?

Siamo in due, mi sta facendo impazzire questo comeback.
È un pezzo mistico, forte e celebrativo della sua rinascita: tutte le volte che ascolto attentamente le parole le associo immediatamente e spontaneamente al destinatario e a tutto ciò che ruota attorno a questa storia.
Concordo sul fatto che il periodo non sia il massimo, ma a me, ad esempio, non dispiace ascoltare un pezzo su dieci diversamente leggero, fresco e scanzonato.  

Perchè qui mi è parso di capire che ci sono utenti (non tutti fortunatamente) che si ergono come maestri conoscitori della musica, quello che ascoltano loro è "oro" (che poi è quello che ascolto anche io) ma il resto viene definito m. attribuendomi anche scarsi gusti musicali. 

Le tue impressioni che ho evidenziato in grassetto sono le mie stesse impressioni, lei doveva lanciare un messaggio di ritorno, per un singolo catchy o più movimentato alla Old Kesha ci sarà tempo! 🙂