Utente
2 marzo, 2014
ge_aldrig_upp ha detto
Che brutto finale per l'atletica in sè però io non sono per le squalifiche a vita (anche se Gatlin l'han beccato due volte e mica per bazzeccole) ma che il più grande campione della storia dell'atletica venga battuto nella sua ultima gara da un personaggio così odiato comunque non è un risultato molto marketizzabileDetto questo bene Gatlin, bene Coleman che i prossimi anni ci farà divertire contro Bromell, De Grasse e compagnia, ma soprattutto onore al più grande di sempre, KING Usain St. Leo Bolt from Trelawny
Sono completamente d'accordo con te Ge, però non ho apprezzato i tanti fischi contro Gatlin, almeno in finale potevano risparmiarseli... detto questo onore, al più grande di tutti, all'uomo più veloce del mondo
Grazie di tutto, @usainbolt! 🙏 #Bolt #London2017 pic.twitter.com/SK25vxJOge
— Eurosport IT (@Eurosport_IT) August 5, 2017
E chissà che questa "sconfitta" gli faccia cambiare idea riguardo il ritiro...
Utente
2 marzo, 2014
Bolt è stato intervistato su Eurosport queste le sue parole:
“Sono deluso, mi aspettavo di vincere, ma sono partito ancora male, poi ci ho provato ma non sono andato come volevo. Se ho cambiato idea dopo questa sconfitta? No, ho deciso, mi ritiro e dico grazie a tutti“.“Mi dispiace di non aver potuto finire con una vittoria, ma vi ringrazio per il vostro sostegno. È stata un’esperienza meravigliosa come sempre. Sapevo dentro di me che se non fossi partito bene non avrei avuto la possibilità di rimanere attaccato agli altri. Ma ho capito subito di non aver fatto una buona partenza. Gatlin? È un grande avversario, e un lottatore. Dà sempre il massimo, io lo so bene, e ci è riuscito anche questa sera“.
Utente
2 marzo, 2014
Il programma di domenica 6 Agosto: la terza giornata di gare sarà lunghissima con le due maratone che la faranno da padrone, alle 11:55 quella maschile, alle 15:00 quella femminile. In serata grandi emozioni con la finale dei 100 metri femminili, del salto con l’asta femminile e delle semifinali dei 400 metri maschili oltre che dei 110 ostacoli. La sessione mattutina comincerà alle ore 11:00 mentre quella serale alle 20:00 orario italiano. Un’altra giornata assolutamente da non perdere, ecco tutti gli eventi quotidiani con tutti gli italiani in gara.
Moderatore - Mentore
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Utente
2 marzo, 2014
I risultati di oggi
100 METRI (femminile):
Nella gara più importante della serata è successo quello che nessuno che si aspettava, proprio come ieri quando Usain Bolt è stato detronizzato: Elaine Thompson, Campionessa Olimpica di 100m e 200m, grande favorita della gara e annunciata dominatrice, ha totalmente sbagliato la gara e ha addirittura concluso al quinto posto (10.98). Un risultato inatteso, sorprendente e sbalorditivo visto che sulla carta non doveva esserci davvero storia.
A trionfare è stata così una meravigliosa Tori Bowie (10.85) che ci ha creduto fino all’ultimo metro, sorpassando proprio sul traguardo la lanciatissima Marie-Josée Ta Lou (10.86). L’ivoriana è partita a spron battuto, ha capito che la Thompson non ne aveva, ha accelerato il ritmo ma non si è accorta che la Bowie stava rimontando ed è rimasta beffata, quasi in maniera incredula.
La 26enne di Sand Hill è tornata così sul podio iridato dopo il bronzo di Pechino 2015 e ha migliorato l’argento delle Olimpiadi di Rio 2016, quando venne battuta dalla Thompson. Completa il podio l’olandese Dafne Schippers, Campionessa del Mondo dei 200m, alla vigilia data come sfidante principale della Thompson ma che in questi giorni non è parsa in grande condizione.
EPTATHLON:
Nafissatou Thiam ha confermato di essere la più forte eptathleta in circolazione e realizza la fantastica doppietta Olimpiadi-Mondiali. La belga aveva chiuso la prima giornata al secondo posto, attardata di 22 punti da Carolin Schaefer, ma nelle prime due prove di oggi ha operato un allungo fenomenale e si è presentata agli 800m conclusivi con estrema tranquillità, riuscendo così a trionfare al termine dei due giri di pista.
La quasi 23enne di Bruxelles (spegnerà le candeline il prossimo 19 agosto) ha ribadito il suo strapotere: dopo il trionfo di Rio 2016 è arrivato quello iridato, condito dal titolo europeo al coperto nel pentathlon. Dopo il 14esimo posto di Mosca 2013 e l’undicesimo di Pechino 2015, Nafi completa la sua scalata. Interessante anche il risultato: 6784 punti.
Medaglia d’argento per la tedesca Carolin Schaefer (6696) che conquista il primo podio internazionale tra le grandi a 25 anni. Mentre Anouk Vetter, 24enne olandese Campionessa d’Europain carica, si mette al collo la medaglia di bronzo (6636).
SALTO CON L’ASTA (femminile):
Ekaterini Stefanidi ha completato il triplete! Campionessa Olimpica, Campionessa del Mondo, Campionessa d’Europa! La greca è la più grande degli ultimi anni. La 27enne ha chiuso un anno meraviglioso che le ha regalato il titolo continentale ad Amsterdam (4.81), l’apoteosi a cinque cerchi a Rio 2016 (4.85) e oggi un trionfo iridato limpidissimo con un bellissimo 4.91 saltato al primo tentativo, record nazionale greco e miglior prestazione mondiale stagionale.
Meglio di così davvero la bella ellenica non poteva fare: è entrata in gara a 4.65, superato al primo tentativo proprio come 4.75. A quel punto è rimasta in gara soltanto con la statunitense Sandi Morris, a pari risultato. L’asticella è salita a 4.82 ma qui Stefanidi ha subito fatto strike con parecchia fortuna mentre la statunitense ha commesso un errore fatale e che l’ha costretta a chiedere il 4.89 per fare scacco matto. Non ci è riuscita e la padrona di tutto ha potuto festeggiare, chiedendo poi di poter migliorare la sua misura. Addirittura ha azzardato 5.02, oggi però può bastare così.
Argento alla già citata Morris (4.75) mentre il bronzo viene condiviso dalla venezuelanda Robeilys Peinado e dalla cubana Yarisley Silva, Campionessa del Mondo uscente: entrambe hanno superato 4.65 al secondo tentativo e non hanno commesso errori in precedenza, fermandosi poi a 4.75.
GETTO DEL PESO (maschile):
La Nuova Zelanda torna a vincere un Mondiale di getto del peso dopo l’epoca dominante di Valerie Adams, qui assente per gravidanza. A riportare la Nazione oceanica sul gradino più alto del podio è uno strepitoso Tomas Walsh che, dopo aver messo tutti in fila in qualifica, si è replicato nel momento più importante e non ha sentito la pressione. Il 25enne di Timaur fa così l’accoppiata con il titolo iridato al coperto dello scorso anno e si conferma sul podio dopo il bronzo ottenuto alle Olimpiadi di Rio 2016.
Walsh aveva vinto con il 21.75 del terzo tentativo ma all’ultima prova, già certo dell’affermazione, ha legittimato il trionfo con un bel 22.03. Tutti si aspettavano una cannonata di Ryan Crouser che in stagione aveva dominato entrando nella top ten di tutti i tempi ma oggi lo statunitense è solo sesto (21.20), complice anche un nullo al terzo lancio che era davvero lunghissimo. Medaglia d’argento per l’altro americano Joe Kovacs, Campione del Mondo in carica e argento a Rio 2016, che si è lamentato vigorosamente con il giudice per il nulla ravvisato all’ultimo tentativo. Bronzo al collo del croato Stipe Zunic (21.46)
400 METRI (maschile, semifinali):
Wayde Van Niekerk, Campione Olimpico e primatista mondiale con 43.03, è il grande favorito della vigilia e passeggia in semifinale. Il sudafricano parte in sordina, poi si scatena tra la fine dell’ultima curva e l’inizio del rettilineo, nel finale rallenta in maniera drastica: 44.22 davanti al botswano Baboloki Thebe (44.33). Chi impressiona in maniera spaventosa è il bahamense Steven Gardiner che corre a perdifiato e firma il nuovo record nazionale (43.89) precedendo il giamaicano Nathon Allen (44.19).
Il botswano Isaac Makwala, sulla carta il più accreditato rivale di Van Niekerk che domani vuole abbattere il muro dei 43”, si nasconde e vince la terza semifinale in 44.30 precedendo il giamaicano Demish Gaye (44.55). Eliminata la grande stella LaShawn Merrit (45.52), oggi davvero fuori gara al pari del ceco Pavel Maslak (45.24). Niente da fare per il nostro Davide Re, ottavo nella terza semifinale (45.95).
Questi i qualificati alla Finale: il bahamense Steven Gardiner (43.89), il giamaicano Nathon Allen (44.19), il sudafricano Wayde Van Niekerk (44.22), i botswani Isaac Makwala (44.30) e Baboloki Thebe (44.33), lo statunitense Fred Kerley (44.51), il giamaicano Demish Gaye (44.55), il qatarino Abdalelah Haroun (44.64).
110 METRI (maschile, semifinali):
Il migliore è il giamaicano Omar McLeod, Campione Olimpico che sbriga la pratica vincendo la prima semifinale (13.10) davanti al francese Garfield Darien (13.17). Il giamaicano conferma il suo ruolo di grande favorito. Rivedremo in finale il russo Sergey Shubenkov, Campione del Mondo in carica (13.22), e lo spagnolo Orlando Ortega (13.23).
Nella seconda semifinale quattro uomini sono arrivati sulla stessa linea: l’hanno spuntata Shane Brathwaite (13.26) e Hansle Parchment (13.27) che ha eliminato Devon Allen per soli tre millesimi e Andrew Pozzi per un centesimo (13.28). Il primatista mondiale Aries Merritt non si spreme più di tanto (13.25) e viene battuto dalla rivelazione Balasz Baji (13.23) nell’ultima semifinale.
I qualificati alla Finale: il giamaicano Omarc McLeod (13.10), il francese Garfield Darien (13.17), il russo Sergey Shubenkov (13.22), lo spagnolo Orlando Ortega (13.23), Shanew Brathwaite dalle Barbados (13.26), il giamaicano Hansle Parchment (13.27), l’ungherese Balasz Baji (13.23) e lo statunitense Aries Merritt (13.25).
TIRO DEL GIAVELLOTTO (femminile, qualificazioni):
La miglior misura è quella della cinese Huihui Lyu (67.59), le favorite Barbora Spotakova (64.32) e Sara Kolak (63.24) si marcano da vicino.
Le qualificate alla Finale: la cinese Huihui Lyu (67.59), la slovena Martina Ratej (65.64), la tedesca Kathrina Molitor (65.37), la cinese Shiying Liu (64.72), la turca Eda Tugsuz (63.87), l’australiana Kelsey-Lee Roberts (63.70), la croata Sara Kolak (63.24), l’islandese Asdis Hjalmsdottir /63.06), la canadese Elizabeth Gleadle (62.97), la bielorussa Tatsiana Khaladovich (62.58), la cinese Lingwei Li (62.29).
MARATONA (femminile):
La maratona femminile dei Mondiali di Londra 2017 è stata vinta da Rose Chelimo, che si porta così a casa la medaglia d’oro. L’atleta del Bahrain, originariamente keniana, ha percorso i 42,195 km in 2h27’11” precedendo la ex connazionale Edna Kiplagat, che dopo due titoli iridati si deve accontentare dell’argento. Terzo posto e medaglia di bronzo per la statunitense Amy Cragg, autrice di un finale molto incisivo con cui ha anche seriamente insidiato il secondo posto dell’africana. Appena fuori dal podio un’altra keniana, Flomena Daniel, che ha ceduto negli ultimi metri al forcing molto intenso dell’atleta a stelle e strisce.
MARATONA (maschile):
Daniele Meucci chiude al 6° posto la maratona ai Mondiali di atletica di Londra 2017. L’azzurro ferma il cronometro sul tempo di 2:10.56, suo nuovo personal best in una gara condotta al meglio e con diverse soddisfazioni nonostante il podio sia lontano un minuto dal tempo fatto segnare dall’italiano. Niente da fare invece per Stefano La Rosa costretto al ritiro intorno al trentesimo chilometro.
La gara è stata vinta dal keniano Geoffrey Kipkorir Kirui che ha corso i 42,195 km in 2:08.27 conquistando l’oro e il titolo mondiale in questa specialità e precedendo la coppia formata da Tamirat Tola e Alphonce Felix Simbu che è arrivata con un ritardo di 1’22”.
Utente
2 marzo, 2014
MEDAGLIERE AGGIORNATO
Utente
2 marzo, 2014
PROGRAMMA DI LUNEDI' 7 AGOSTO
Utente
2 marzo, 2014
Ecco quello che ci aspetta oggi a partire dalle 19,30
1500 METRI (femminile):
Il giorno del giudizio definitivo, il giorno che dovrebbe definitivamente premiare la più forte, il giorno più atteso per il mezzofondo in questi Mondiali. Da una parte Genzebe Dibaba, Campionessa del Mondo e primatista mondiale, dall’altra Faith Kipyegon, Campionessa Olimpica che sconfisse la rivale proprio a Rio 2016 riscattando così il ko di Pechino.
Ma è anche Etiopia contro Kenya, la rivalità eterna. Insomma ci sono tutti gli ingredienti per una gara davvero stellare in cui l’arbitro sarà Caster Semenya, Campionessa Olimpica sugli 800m e sempre discussa per la sua sessualità, che vuole una medaglia sulla doppia distanza, fino a oggi poco frequentata. Le outsider della vigilia sono la svedese Meraf Batha, l’olandese Sifan Hassan, la marocchina Malika Akkaoui, la britannica Lauira Muir, la statunitense Jennifer Simpson.
110 METRI OSTACOLI:
Era una delle gare più impronosticabili della vigilia e i turni eliminatori hanno confermato le incertezze. Praticamente tutti i finalisti possono far saltare il banco. Una spanna davanti a tutti, però, c’è il giamaicano Omar McLeod, Campione Olimpico che ha fatto davvero molto bene in semifinale e che è stato l’unico in stagione capace di scendere sotto i 13” tra i partecipanti. Dovrà però stare ben attento al russo Sergey Shubenkov, motivatissimo a difendere il titolo iridato conquistato due anni fa.
In lizza per il trionfo anche Aries Merrit, grande icona della specialità e primatista mondiale che dopo il trapianto di rene sembra essere tornato al top. Shane Brathwaite dalle Barbados è la grande rivelazione dell’anno, il francese Garfield Darien è l’outsider, mai sottovalutare lo spagnolo Orlando Ortega.
LANCIO DEL MARTELLO (femminile):
Questa è una delle poche gare che sono già scritte alla vigilia e che non sembrano poter mutare il copione in corsa. Nessuno ha il passo per battere Anita Wlodarczyk, nettamente la più forte e chiamata a conquistare il terzo titolo iridato della carriera dopo quelli del 2009 e del 2015.
A Londra vinse anche il suo primo titolo olimpico bissato poi a Rio 2016. La sua ultima sconfitta in una gara di primo livello risale ai Mondiali di Mosca, quattro anni fa si dovette accontentare dell’argento. La domanda della vigilia è un’altra: alla vigilia del suo 32esimo compleanno riuscirà a migliorare il record del mondo che realizzò lo scorso anno, quel 82.98 sparato giusto un paio di settimane dopo aver vinto l’oro a cinque cerchi? Per il podio sono tante le ragazze da prendere in considerazione come ad esempio l’altra polacca Malwina Kopron (74.97, miglior misura in qualifica), la britannica Sophie Hitchon, la bielorussa Hanna Malyshik, la statunitense DeAnna Price, la francese Alexandra Tavernier.
SALTO TRIPLO (femminile):
Si preannuncia una Finale ad altissima intensità dove le due grandi favorite dovrebbe arrivare alla resa dei conti. Da una parte Caterina Ibarguen (15.31 di personale e 14.86 di stagionale), dall’altra Yulimar Rojas (14.96 di stagionale proprio nel giorno in cui la rivale saltò 10cm meno, 15.02 di personale). Un duello tutto sudamericano tra una colombiana e una venezuelana. La Ibarguen, Campionessa Olimpica a Rio 2016 e argento cinque anni fa in questo stadio, insegue il terzo titolo iridato ma la Rojas è davvero molto combattiva. L’arbitro della gara sarà l’eterna kazaka Olga Rypakova (miglior misura in qualifica con 14.57), per le medaglie ci sono anche le due ottime portoghesi Susana Costa e Patricia Mamona ma anche la tedesca Kristin Gierisch, la giamaicana Shanieka Ricketts e l’israeliana Hanna Knyazyeva-Minenko.
Non soltanto Finali però perché il piatto di qualificazioni e batterie è particolarmente ricco. Su tutti a spiccare sono le batterie dei 200m maschili, prive di Usain Bolt che su questa distanza trionfava indisturbato da Berlino 2009. Il Fulmine, sconfitto sabato sera sui 100m, non sarà della partita al pari del canadese André De Grasse, grande favorito della vigilia che però si è dovuto tirare indietro a causa di un infortunio dell’ultimo minuto.
Senza i primi due delle Olimpiadi di Rio 2016 bisogna trovare il grande favorito e tutti puntano su Wayde Van Niekerk, Campione Olimpico dei 400m che insegue una clamorosa doppietta. Il sudafricano in stagione ha corso un eccellente 19.84 ed è l’uomo da battere. Ci sono tanti altri big come Yohan Blake, Nethaneel Mitchell-Blake, Isiah Young, Akani Simbine, Isaac Makwala (fenomenale 19.77 in stagione, è il grande rivale di Van Niekerk come sul giro della morte), Christophe Lemaitre: staremo a vedere chi si metterà maggiormente in luce. E in pista ci sarà anche il nostro Filippo Tortu! Obiettivo semifinale!
Spazio anche alle qualificazioni del salto triplo maschile (Chris Taylor è chiamato a volare), batterie per i 400m ostacoli femminili e semifinali per 400m ostacoli maschili dove Kerron Clement è il più accreditato e 400m femminili.
Utente
2 marzo, 2014
Riepilogo delle gare di oggi:
I Mondiali 2017 di atletica leggera ci hanno regalato una serata emozionante. Allo Stadio Olimpico di Londra sono andate in scena delle gare assolutamente palpitanti e intense, condite da prestazioni tecniche di assoluto spessore. L’Italia esce con il sorriso grazie alle semifinali conquistate da Filippo Tortu (200m), Ayomide Folorunso e Yadisleidy Pedroso (400m ostacoli).
1500 METRI FINALE (femminile):
Gara letteralmente spettacolare e di elevatissima intensità, degna chiusura di giornata, davvero da fuochi pirotecnici. A trionfare è stata la strepitosa Faith Kipyegon, Campionessa Olimpica che ha conquistato il suo primo titolo iridato dopo l’argento di Pechino. La 23enne kenyota ha avuto la meglio dopo un asfissiante duello con l’outsider Sifan Hassan: l’olandese piazza una micidiale progressione a 300m dal traguardo, Kipyegon le va dietro ma la orange la costringe all’esterno e tiene un ritmo indiavolato fino a una settantina di metri dal traguardo quando l’africana può scatenare tutta la sua potenza e chiudere i conti in 4:02.59.
Purtroppo non si è consumato l’atteso duello con Genzebe Dibaba, Campionessa uscente e primatista mondiale che si è dimostrata fuori condizione fisica, chiudendo addirittura in ultima posizione (4:06.72). L’argento va al collo della bravissima Jennifer Simpson (4:02.76) mentre il bronzo è tutto per Caster Semenya, Campionessa Olimpica degli 800m che alle prime incursioni sulla doppia distanza ha subito fatto colpo, dando ancora un calcio alle tante discussioni sulla sua sessualità. Sifan Hassan è scoppiata nel finale (quinta in 4:03.34) superata anche dell’idolo di casa Laura Muir (4:02.97) che ha cercato di fare il ritmo nella prima parte di gara per strappare una medaglia insperata.
110 METRI OSTACOLI FINALE:
Omar McLeod ha rispettato il pronostico della vigilia e si laurea meritatamente Campione del Mondo, confermandosi così ai vertici dopo aver vinto l’oro lo scorso anno a Rio 2016. Una storica accoppiata per il giamaicano che riporta ai vertici la propria Nazione dopo la doppia batosta nella velocità pura (Bolt terzo, Thompson quinta). La piccola isola caraibica ribadisce di avere un’ottima scuola sulle barriere grazie a questo strepitoso 23enne che ha corso un centesimo meglio di quanto visto lo scorso anno in Brasile (13.04).
McLeod ha tagliato il traguardo a braccia alzate, avendo ben capito negli ultimi metri che aveva trionfato ma il successo è stato sudato fino a pochi passi prima dell’ultima barriera: era in corso un duello ad altissima intensità con Sergey Shubenkov, Campione del Mondo in carica che era partito leggermente meglio e cercava una strepitosa conferma, un riscatto personale dopo che era stato escluso dalle competizioni lo scorso anno insieme a tutti i russi per le note vicende doping. Il 26enne si mette comunque al collo la terza medaglia iridata consecutiva (fu bronzo nel 2013) correndo in 13.14 mentre il bronzo finisce al collo del sorprendente ungherese Balsz Baji (13.28) davvero inatteso fino a ieri sera. Aris Merrit, primatista mondiale e ritornato alle gare dopo il trapianto di rene, è quinto (13.31) preceduto dal francese Garfield Darien (13.30).
LANCIO DEL MARTELLO FINALE (femminile) :
Era una delle poche gare già scritte di tutti i Mondiali e Anita Wlodarczyk ha confermato le aspettative ma la polacca, due volte Campionessa Olimpica (trionfò proprio a Londra 2012), ha dovuto sudare più del previsto. Per festeggiare, infatti, la primatista mondiale ha dovuto aspettare addirittura il quarto lancio quando con 77.39 ha messo a posto le cose dopo tre tentativi deludenti. Il 77.90 alla quinta prova ha poi chiuso i conti. Alla vigilia del suo 32esimo compleanno si regala il terzo titolo iridato della carriera (vinse nel 2009 e nel 2014, argento nel 2013) anche se lei si aspettava di poter avvicinare il suo record del mondo (82.98 lo scorso agosto). La Polonia festeggia anche Malwina Kopron, ottima terza con 74.46 alle spalle della cinese Zheng Wang (75.98).
SALTO TRIPLO FINALE (femminile):
Doveva consumarsi un duello spettacolare e così è stato. La lotta tra Yulimar Rojas e Caterine Ibarguen è stata letteralmente strepitosa, uno scontro titanico tra due sbalorditive campionesse che hanno dimostrato di valere le prime due posizioni sul podio. Si erano prese a sportellate durante l’intera stagione e questa sera hanno entusiasmato.
Ha vinto la venezuela Rojas (14.91) che fa meglio soltanto di due centimetri della colombiana Ibarguen (14.89). Sono stati due i momenti decisivi della gara: il terzo tentativo quando Ibarguen è volata a 14.89 rispondendo al 14.83 di Rojas ma poi la venezuelana ha operato il controsorpasso alla quinta prova e l’ultimo assalto della rivale (14.88) non è bastato. Si sono così ribaltate le gerarchie delle Olimpiadi di Rio 2016 e la Ibarguen non riesce a confermarsi sul gradino più alto del podio iridato per la terza volta consecutiva. L’arbitro doveva essere la kazaka Olga Rypakova che si consola con la medaglia di bronzo (14.77).
200 METRI (batterie, maschile):
Attesissima gara della serata in attesa che si faccia sul serio. Il grande favorito è Wayde Van Niekerk e il Campione Olimpico dei 400m non ha deluso vincendo la terza batteria (20.16). Miglior crono per il trinidegno Jereem Richards (20.05), ok anche Isiah Young (20.19) e Akani Simbine (20.26), bene il britannico Nethaneel Mitchell-Blake (20.08), tranquillo Yohan Blake nella prima batterie (20.39), più difficoltà per Christophe Lemaitre (20.40). Avanti anche Filippo Tortu (20.59, quarto nella sua batteria).
400 METRI OSTACOLI (semifinali, maschile):
I qualificati alla Finale: lo statunitense Kerron Clement (48.35), il norvegese Karste Warholm (48.43), il dominicano Juander Santos (48.59), il giamaicano Kemar Mowatt (48.66), il qatarino Abderrahaman Samba (48.75), il turco Yasmani Copello (48.91), lo statunitense TJ Holmes (49.12), lo svizzero Kariem Hussein (49.13).
400 METRI (semifinali, femminile):
Le qualificate alla Finale: Salwa Eid Naser dal Bahrain (50.08), la statunitense Allyson Felix (50.12), la bahamense Shaunae Miller-Uibo (50.36), la statunitense Phyllis Francis (50.37), le giamaicane Stephenie Ann McPherson (50.56), Novlene Williams-Mills (50.67), Shericka Jackson (50.70), la zambiana Kabange Mupopo (50.60).
Utente
2 marzo, 2014
IL MEDAGLIERE AGGIORNATO
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