Utente
2 marzo, 2014
#London2017 Nell'ultima giornata arriva la prima medaglia azzurra: #Palmisano è bronzo nella 20km marcia! 👏🇮🇹 pic.twitter.com/LKhTBwmY5w
— RaiSport (@RaiSport) August 13, 2017
#Palmisano a @RaiSport: "Ho dato tutto: ora mi godrò questa medaglia, la dedico a mia nonna. Le altre marciatrici? Preferisco pensare a me" pic.twitter.com/Kb7FmGnHWn
— RaiSport (@RaiSport) August 13, 2017
Utente
2 marzo, 2014
L'arrivo di Antonella e il tifo degli italiani
#atletica #IAAFworlds #london2017
20km #marcia: @Nelly_Palmisano è BRONZO mondiale!!! 1h26:36 PB
oro Yang argento Gonzalez pic.twitter.com/td7waEGVtj— Atletica Italiana (@atleticaitalia) August 13, 2017
Utente
14 marzo, 2015
Voglio una Sandra Perkovic italiana
Grande Trinidad e Tobago oro davanti agli USA!
Elegante e discreto il regalo a Bolt per il pensionamento
La Giamaica mai male come quest'anno, che sofferenza! Italia incommentabile come da pronostico.
E si concludono anche i mondiali di atletica
Adesso europei di pallavolo e mondiali di Judo, poi a ottobre quelli di ginnastica artistica. E poi gli europei in vasca corta. E poi le Olimpiadi invernali. E in mezzo tanta altra roba.
Ma io sono già in astinenza dai mondiali di nuoto
Utente
2 marzo, 2014
Morg ha detto
Voglio una Sandra Perkovic italianaGrande Trinidad e Tobago oro davanti agli USA!
Elegante e discreto il regalo a Bolt per il pensionamento
La Giamaica mai male come quest'anno, che sofferenza! Italia incommentabile come da pronostico.
E si concludono anche i mondiali di atletica
Adesso europei di pallavolo e mondiali di Judo, poi a ottobre quelli di ginnastica artistica. E poi gli europei in vasca corta. E poi le Olimpiadi invernali. E in mezzo tanta altra roba.
Ma io sono già in astinenza dai mondiali di nuoto
A chi lo dici @Morg... dovremo tenerci impegnate con gli altri eventi sportivi, dai ce la possiamo fare!
Utente
2 marzo, 2014
Finalmente posso postare una foto con una medaglia
Utente
2 marzo, 2014
Abbondiamo i festeggiamenti per Antonella
#atletica #IAAFworlds #London2017
in prima fila ad abbracciare @Nelly_Palmisano
c'era @gianmarcotamber
...due campioni azzurri! pic.twitter.com/3zXaHCUamS— Atletica Italiana (@atleticaitalia) August 13, 2017
#atletica #IAAFworlds #London2017@Nelly_Palmisano e la sua medaglia di bronzo!
per chi sarà quel cuore lanciato dal podio?!@ItaliaTeam_it pic.twitter.com/m2kd8tl13N— Atletica Italiana (@atleticaitalia) August 13, 2017
Utente
2 marzo, 2014
Riepilogo gare dell'ultima giornata dei Mondiali 2017:
50 KM MARCIA (maschile)
Marco De Luca chiude al 9° posto la propria prova nella 50 km di marcia ai Mondiali di atletica di Londra 2017. L’azzurro crolla nel finale dopo aver condotto una buona prova stando 6° per gran parte della seconda metà di gara ma gli ultimi chilometri sono stati difficili per lui che viene superato anche da Helebrand, Augustyn e Heffernan. L’italiano fa registrare il season best fermando il cronometro sul tempo di 3h45’02”.
L’oro viene conquistato dal farncese Yohann Diniz che domina e comanda la gara (3h33’12”) fin dai primi passaggi senza concedere la possibilità agli altri di rientrare fin dai 5km dove solo il messicano Nava ha provato a stargli vicino ma non è poi riuscito a mantenere il ritmo del francese che nella parte iniziale dopo soli 2 km si è fermato per una pausa fisica nei bagni di fianco al rifornimento.
Il francese corona una cavalcata con una meritata vittoria conquistata con un vantaggio di 8 minuti sulla coppia giapponese che completa il podio. L’argento va a Hirooki Arai mentre il bronzo viene conquistato da Kai Kobayashi, che fa il suo personal best proprio in questa gara. Il Giappone è stato la nazione di giornata visto che oltre alle due medaglie conquista anche il 5° posto con Satoshi Maruo.
Quarto posto per un incredibile Igor Glavan che fa una seconda parte di gara di grandissimo livello e si porta dal 13° al 4° posto a 1’30” dal podio con una rimonta che dà soddisfazione a lui e tutta l’Ucraina.
50 KM MARCIA (femminile)
L’oro della 50 km femminile viene conquistato dalla portoghese Ines Henriques che con il tempo di 4h05’56” fa registrare il nuovo record del mondo in questa specialità per la prima volta presente ad una rassegna iridata. Argento e bronzo per la Cina, rispettivamente, per Hang Yin e Shuqing Yang.
La lusitana ha dominato la prova come da pronostico piazzando l’allungo decisivo attorno al 30km quando ha lasciato sul posto la cinese Hang Yin, poi capace di conquistare la medaglia d’argento (4h08:58, record asiatico). Soltanto sette ragazze al via di una disciplina che deve ancora crescere, il terzo posto è della cinese Shuqing Yang (4h20:49), quarta la statunitense Kathleen Burnett (4h21:51). Squalificata l’alta americana Erin Talcott, non hanno terminato la prova la statunitense Susan Randall e la brasiliana Nair Da Rosa.
20 KM MARCIA (femminile)
Arriva la prima medaglia italiana ai Mondiali di Londra 2017. Antonella Palmisano ottiene la medaglia di bronzo nella venti chilometri di marcia femminile vinta dalla cinese Yang Jiayu in 1:26:18, davanti alla messicana Maria Guadalupe Gonzalez. Molto discutibile la tecnica delle due atlete giunte per prime sul traguardo, molto più vicina alla corsa che alla marcia. Squalificata la cinese Xiuzhi Lyu, quando occupava il terzo posto poco prima del’arrivo.
CRONACA – Le grandi favorite scelgono di trainare il gruppo sin dai primi metri del percorso: Antonella Palmisano, il trio cinese (Liu Xiuzhi, Wang Na e Yang Jiayu) e la messicana Gonzalez. L’azzurra, in particolar modo, fa l’andatura iniziale tanto che al passaggio cronometrico posto ai quattro chilometri transita in prima posizione in 18:00 netti. Il canovaccio della gara sino a metà percorso non cambia. Palmisano e Gonzalez accolgono il compito di gestire la corsa senza esitazione con le cinesi che restano guardinghe. Il passaggio ai dieci chilometri è di 44:10, andatura non troppo proibitiva.
La corsa si anima in maniera decisa a partire dal dodicesimo chilometro quando inizia a muoversi la cinese Yang Jiayu tanto che il gruppo si screma sino alle sole cinque atlete che transitano al quindicesimo chilometro in 1:05.33. Palmisano rimane attaccata al drappello che conta.
Lo scenario resta invariato sino all’ultimo giro. Nel chilometro finale l’andatura inizia a farsi molto elevata tanto che la Palmisano paga la marcia della coppia cinese e della Gonzalez staccandosi. Poco prima del traguardo viene squalificata Xiuzhi Lyu, terzo posto momentaneo, regalando la medaglia di bronzo all’azzurra. Molto bene anche le alte due italiane: Eleonora Giorgi chiude quattordicesima col season best, Trapletti quindicesima grazie al suo miglior crono di sempre.
20 KM MARCIA (maschile)
Storica medaglia d’oro per la Colombia nella venti chilometri di marcia maschile ai Mondiali di Londra grazie ad Eider Arevalo. Il vincitore chiude con l’ottima tempo di 1:18:53, battendo nella volata finale il russo Sergei Shirobokov, fresco vincitore nella specialità agli Europei Juniores di Grosseto. Terzo, con primato nazionale, il basiliano Caio Bonfim. Ben dieci atleti sono riusciti a chiudere sotto l’ora e venti minuti.
AZZURRI – Il primo degli azzurri al traguardo è Giorgio Rubino, grazie ad una straordinaria rimonta. A metà gara il corridore delle Fiamme Gialle era soltanto quarantaduesimo, poi la costante ripresa sino ad avvicinare l’ingresso in top ten. Rubino chiude col season best in 1:20:46. Risale posizioni nei secondi dieci chilometri anche Francesco Fortunato, 25° al traguardo. Matteo Giupponi conclude una stagione contrassegnata dai continui problemi fisici con il 48° tempo, il migliore dell’anno in 1:25.20.
4X400 METRI (maschile):
Si chiude letteralmente con il botto e con un colpo di scena inatteso: gli USA hanno perso la staffetta del miglio! Gli americani erano i super favoriti della vigilia ma Trinidad & Tobago non ha mai mollato la presa è sempre rimasta a contatto e in ultime frazione Lalonde Gordon è riuscito a battere Fred Kerley trascinando i caraibici verso un’insperata medaglia d’oro (2:58.12, miglior prestazione mondiale stagionale): Jarrin Solomon, Jeree Richards, Machel Cedenio e Lalone Gordon sono diventati eroi nazionali mentre Wilbert London III, Gil Roberts, Michael Cherry, Fred Kerley (2:58.61) si leccano le ferite. Bella medaglia di bronzo per la Gran Bretagna (2:59.00), il Belgio dei fratelli Borlée si deve accontentare della quarta piazza (3:00.04), record nazionale per la Spagna (3:00.65).
4X400 METRI (femminile):
Una passeggiata di salute per gli USA che dominano letteralmente la staffetta del miglio con una prova corale davvero incontenibile. La corazzata a stelle e strisce ha fatto la differenza fin da subito con Quanera Hayes, poi Allyson Felix (alla 16esima medaglia iridata della carriera, record assoluto) ha fatto il vuoto, Shakima Wimbley e Phyllis Francis completano l’opera in 3:19.02, miglior prestazione mondiale stagionale. Le americane hanno rifilato addirittura sei secondi di distacco alla Gran Bretagna (3:25.00 per Clark, Nielsen, Doyle e Diamond) e alla Polonia (3:25.41 per Holub, Baumgart, Gaworska, Swiety) che hanno approfittato al meglio dell’infortunio della giamaicana Anneisha McLaughlin-Whilby in seconda frazione.
SALTO IN ALTO (maschile):
Non si vola così in alto come magari ci si poteva sperare, 2.40 rimane un terreno inviolabile questa sera ma Mutaz Essa Barshim si laurea Campione del Mondo per la prima volta in carriera con una prestazione perfetta e con un percorso netto: fino a 2.35 ha saltato tutte le misure al primo tentativo, non lasciando alcuna speranza agli avversari.
Il qatarino, che salì sul podio in questo Stadio cinque anni fa alle Olimpiadi, ha confermato il pronostico della vigilia e riesce finalmente a conquistare il tanto agognato oro internazionale. Ha poi provato 2.40 ma sono arrivati dei nulli, il secondo davvero di pochissimo. L’argento va al collo del russo Danil Lysenko, 20enne esploso in questa stagione e subito sul podio iridato (2.32 alla prima, poi tre nulli a 2.35 nello scontro diretto con Barshim).
Momento storico per la Siria che festeggia la medaglia di bronzo con Majd Eddin Gahzal (2.29 alla seconda). Delusione immensa per l’ucraino Bohdan Bondarenko: il Campione del Mondo 2013 ha superato 2.25 solo al terzo tentativo e poi ha commesso tre errori a 2.32 non dimostrandosi in condizione. Si è andati a medaglia con un modesto 2.29: il rammarico per Gianmarco Tamberi aumenta in maniera incredibile…
800 METRI (femminile):
Si trattava di uno degli ori già assegnati alla vigilia e Caster Semenya non ha avuto alcun problema a imporsi in un eccellente 1:55.16, miglior prestazione mondiale stagionale nonché record africano. La sudafricana è sempre al centro dell’attenzione per i suoi elevati livelli di testosterone e per la discussa sessualità, lei non ci fa caso e continua a vincere con estrema disinvoltura.
Oggi le è bastata una mini volata all’inizio del rettilineo per lasciare sul posto la burundiana Francine Niyonsaba (1:55.92) e la statunitense Ajee Wilson (1:56.52). La 26enne ha così conquistato il secondo titolo iridato della carriera dopo quello del 2009, nel 2012 aveva vinto l’argento olimpico proprio in questo Stadio e poi si era rifatta con gli interessi a Rio 2016. Qui a Londra è invece la seconda medaglia visto che ha già vinto il bronzo sui 1500m.
1500 METRI (maschile):
Era una delle finali più imprevedibili di tutti i Mondiali, non c’era l’autentico favorito. Il Kenya ha firmato la doppietta con Elijah Manangoi (3:33.61) e Timothy Cheruiyot (3:33.99) mentre Asbel Kiprop non era quello dei giorni migliori (nono, 3:37.24). Il bronzo finisce così al collo del norvegese Filip Ingebrigtsen (3:34.53). Manangoi, dopo l’argento di due anni fa, riesce così a salire sul gradino più alto del podio mentre Cheruiyot festeggia la prima medaglia internazionale a 21 anni.
5000 METRI (femminile):
Le doppiette sono maledette in questi Mondiali! Dopo i falliti tentativi di Van Niekerk e Farah, anche Almaz Ayana non riesce a completare la sua accoppiata personale. L’etiope aveva trionfato sui 10000m e oggi voleva chiudere con l’oro sulla mezza distanza. Ha fatto gara di coppia con la sua grande rivale Hellen Obiri ma a 300m dal traguardo la kenyota ha piazzato un allungo micidiale e la Ayana non è riuscita a starle dietro.
Hellen Obiri, 27enne vicecampionessa olimpica, trionfa così per la prima volta in una rassegna iridata all’aperto dopo che nel 2012 aveva vinto i 3000m al coperto mentre a Mosca 2013 conquistò il bronzo sui 1500m. L’africana si è imposta in 14:34.86 rifilando mezzo rettilineo ad Almaz Ayana (14:40.35). Il bronzo va al collo dell’olandese Sifan Hassan (14:42.73) che qualche giorno fa aveva spalleggiato proprio con la Ayana nell’ultimo giro dei 10000m. Giù dal podio le accreditate Senbere Teferi (14:47.45) e Margaret Kipkemboi (14:48.74).
LANCIO DEL DISCO (femminile):
Sandra Perkovic ha ribadito ancora una volta di essere una delle più forti discobole della storia e ci è riuscita infilando una serie letteralmente strepitosa: 69.30, 70.31, 70.28, 69.81. Quattro misure di lusso che sembravano valere la vittoria senza alcun problema ma negli ultimi due tentativi l’australiana Dani Stevens le ha seriamente messo paura con due super 66.59 e 66.64 (nuovo record oceanico) spingendosi a meno di settanta centimetri dall rivale. La croata Perkovic ha così vinto nuovamente in questo Stadio che cinque anni fa la incoronò Campionessa Olimpica per la prima volta nella carriera, poi a Rio 2016 infilò il bis.
Quello odierno è il secondo titolo iridato della carriera dopo quello di Mosca 2013 mentre due anni fa venne clamorosamente battuta dalla cubana Denia Caballero (oggi quinta con 64.37). La Stevens, invece, ha ottenuto la prima grande medaglia internazionale della carriera dopo l’amaro quarto posto di Rio 2016 e a 29 anni assapora finalmente il profumo del podio. Terzo posto per la francese Mélina Robert-Michon: a 38 anni ha piazzato un incredibile 66.21 all’ultimo tentativo e ha scalato la classifica confermandosi sul podio dopo l’argento di Rio 2016 e dell’ultima rassegna iridata.
Utente
2 marzo, 2014
MEDAGLIERE FINALE
Utente
2 marzo, 2014
Con questi ultimi aggiornamenti ringrazio chi ha seguito e commentato con me questi Mondiali... nonostante la penuria italiania (grazie Antonella che ci hai regalato almeno una soddisfazione!) è sempre un piacere e un'emozione seguire questi eventi sportivi!
Grazie a tutti e alla prossima per vivere insieme nuove emozioni e speriamo anche qualche gioia in più
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