"Tu sì que vales, più che l’erede di Italia’s got talent, trasferitosi a Sky che ha già annunciato un cast “stellare” per la nuova edizione, rischiava soprattutto di diventare un Baila 2 – La vendetta.
L’oleogramma della clessidra (che sostituisce in tutto e per tutto il buzz) allontana lo spettro del plagio e questa è già una bella notizia.
La seconda, altrettanto buona, è che nulla vietava ai produttori di Tu sì que vales di riutilizzare i medesimi ingredienti già usati e gustati a IGT: i casi umani, i momenti comici inaspettati e al limite del demenziale, il montaggio ritmato, i talenti cristallini, i due conduttori e, ovviamente, loro, Maria De Filippi, Rudy Zerbi e Gerry Scotti.
Era un loro diritto farlo e giustamente l’hanno fatto, coscienti anche del particolare che Sky, come ha già fatto con X Factor, utilizzerà un registro diverso per confezionare il suo IGT.
Non lascia di stucco, quindi, il fatto che Tu sì que vales sia, inevitabilmente, simile a Italia’s got talent…
Ciò che provoca dubbi e anche un po’ di sgomento è il raffazzonamento di Tu sì que vales, quella sensazione di assistere ad un lavoro incompiuto, ad un work in progress."

Queste le parole di Fabio Morasca su TvBlog (qui l'articolo completo: https://realityhouse.it/forum/televisione/come-si-spiega-il-successo-di-tu-si-que-vales/#spEditFormAnchor) in occasione della prima puntata dello show, risalente ormai a SEI anni fa (4 ottobre 2014).

La cosa che mi stupisce è che la situazione sia pressoché immutata da allora, ma nonostante le pecche mai del tutto migliorate, il programma è una vera e propria macchina da guerra che macina ascolti e vince sempre le serate nelle quali è collocato. Oltretutto da tanti anni leggo critiche riguardo alla ripetitività di quanto va in onda ma nonostante ciò i numeroni ci sono sempre.

Ormai lo sapete, questo è uno dei miei cavalli di battaglia qui: non mi spiego assolutamente un successo del genere. Sia perché mi sembra inversamente proporzionale alla dovizia e alla qualità dello show, e soprattutto perché mi sembra assurdo che un programma palesemente mutuato da un altro abbia un successo tale da andare probabilmente a battere "l'originale" se ci si trovasse a parità di condizioni di rete.

Voi che ne pensate di tutto ciò? Come si spiega il pluriennale successo di TSQV?