Si è chiusa da poco la seconda edizione italiana di The Wall, il gioco a premi di Canale 5 prodotto da Endemol Shine Italy e condotto da Gerry Scotti dove una coppia di concorrenti unita da un legame familiare gioca contro un muro alto 12 metri - rispondendo a domande di cultura generale e facendo cadere delle palle colorate all'interno di caselle che possono alternativamente aumentare o decrescere il loro montepremi.

Su tutti i social network si è fatto un gran parlare di questo quiz, che anche in questa edizione ha tenuto testa alla concorrenza dell'Eredità di Flavio Insinna chiudendo a una media di 3 702 000 telespettatori e il 19,18% di share. C'è chi ha insinuato il dubbio che le palle siano telecomandate dalla produzione, per evitare che la cifra accumulata dal muro alla fine del gioco sia particolarmente elevata.

Ma è veramente così? Cosa ci dice l'evidenza empirica che abbiamo a supporto? Abbiamo provato a smontare questa teoria con una semplice indagine sui premi dati in questa stagione.

Qual è stata la vincita media?

Partiamo da una semplice considerazione: nelle 49 puntate di questa edizione sono stati distribuiti esattamente 1.668.892 € di premi totali, per una media di 34.059 € a puntata. Questa cifra rende The Wall il gioco a premi attualmente in onda sulla TV italiana in cui oggettivamente si vince di più (per confronto, nella settima edizione di Caduta Libera (Canale 5, Endemol Shine Italy, 2018) sono stati portati a casa 6.775 € a puntata, puntate per beneficenza incluse)

Quante volte i concorrenti hanno fatto la scelta "giusta"?

Considerando The Wall come una scelta fra due possibilità (l'accettazione del contratto proposto alla fine del primo round di gioco e il rifiuto dello stesso, puntando "al buio" sulla cifra accumulata nel corso del gioco grazie al muro) delle quali l'una è necessariamente più conveniente dell'altra, il risultato è di parità quasi perfetta: i concorrenti hanno effettuato la scelta più conveniente in 24 puntate su 49, finendo invece per rimetterci nelle restanti 25. Cifre superiori ai 100.000 € sono state vinte in 7 puntate (con record di 175.181 €, seconda cifra più alta per entità vinta nel corso delle due stagioni finora in onda, stabilito dai conviventi Marco ed Elena di Calderara di Reno (BO) nella puntata dell'8 dicembre 2018) e rifiutate in 2, a cui si aggiungono ulteriori 4 puntate in cui sono stati accettati contratti che hanno precluso vittorie fra gli 80 e i 100mila euro.

Quanto e quanto spesso il muro "dà" e il muro "toglie"?

Andando poi ad analizzare il numero delle puntate in cui conveniva economicamente accettare il contratto proposto e quello dove in cui sarebbe stato meglio scegliere la cifra accumulata nella cagnotte del muro durante il gioco, troviamo anche qua un rapporto di quasi parità: in 26 puntate (il 53% del totale) è risultato più conveniente il contratto, mentre nelle restanti 23 sarebbe stato preferibile scommettere sul muro.

Nelle puntate in cui era più conveniente l'opzione "contratto" il guadagno medio fra le due scelte sarebbe stato di 18.745 € (cioè scegliendo il contratto si sarebbero guadagnati in media quasi 19k sull'opzione proposta dal muro, che in tutti i casi tranne due avrebbe lasciato il concorrente a mani vuote), mentre nelle puntate dove la cifra accumulata col muro era più alta del contratto il guadagno medio sarebbe stato di ben 67.913 €.

Conviene firmare o strappare il contratto?

Alla luce di questi numeri è abbastanza evidente come strappare il contratto e affidarsi al muro convenga a prescindere, considerato che in praticamente la metà delle puntate scegliere il muro avrebbe portato un guadagno medio pari a oltre tre volte e mezza la cifra "media" sicura proposta dal contratto. Chiaro che queste valutazioni ovviamente prescindono dall'obiettivo monetario della singola coppia di concorrenti (in un gioco che fin dalla tagline si propone di "realizzare sogni" prima di "far vincere soldi") e chiaro che, come sa chi conosce il meccanismo del gioco, anche il numero di domande a cui si risponde correttamente ha un suo peso (seppure la correlazione fra domande risposte e cifra finale sia più bassa di quanto si possa immaginare) sull'entità della cifra raccolta, ma guardando al dilemma della scelta finale dal punto di vista di un osservatore esterno la situazione è questa

Cosa ne pensate? Avete seguito il programma? Come agireste se vi trovaste a decidere fra muro e contratto? Vi sorprendono i risultati di questa analisi?

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