No, non ce la posso fare... ragazzi dai, quando è stata coach ad amici ha scelto sempre una ragazza e ha cercato di tramutarla in una cantante a sua immagine e somiglianza. Io non reggerei tanto. Non la vedo capace di capire le esigenze di alcuni cantanti più particolari. Se dovessero assegnarle la categoria under donne poi sarebbe un macello. E poi eliminerebbe ogni discorso relativo allo stile e alla tecnica, nonché alla produzione di alcuni brani in favore del solito concetto del CCCCUORE e dell’ANIMAAAAA... risparmiatemi tutto questo 

KassaD1 ha detto
Sarebbe una macchina da guerra a livello di intrattenimento perché non si farebbe mettere i piedi in testa da NESSUNO. Poi sappiamo bene che lei riesce a gestire l’apprezzamento del pubblico e, per me, potrebbe non uscirne distrutta come le vecchie giudici.

Per quanto riguarda il livello di competenza, io direi di non concentrarci troppo sull’esperienza ad Amici perché conosciamo il peso della scelta del percorso da parte dei pieni alti.  

Si, dai piani alti ci sono sicuramente delle indicazioni specifiche ma io ho anche visto il modo di approcciarsi che aveva ad esempio una Elisa. Il lavoro fatto con i La Rua, con Federica Carta, con i Kolors, persino con Luca Tudisca... erano tutti lavori ben articolati, sia dal punto di vista vocale che dal punto di vista musicale. Lavorava con loro nei minimi dettagli, cercava di costruire performance sempre diversificate ma fedeli alla natura e allo stile dei concorrenti... con Emma io ho visto dei lavori con Elodie, Valentina e Greta tutti uguali tra loro (stesse cover, stessi consigli, stesso modo di lavorare), tutti gli altri concorrenti li ha anche lasciati allo sbando senza preoccuparsi troppo dei loro percorsi. L’unica eccezione è stata Briga con cui ha fatto forse il suo lavoro migliore, ma aveva una base solida su cui appoggiarsi dato che lui stesso era già indirizzato. Con ragazzi grezzi della categoria under io non credo che possa fornire nessuno spunto interessante 

marcop3 ha detto

Quando Emma è arrivata al serale, quelle ragazze erano già state create per somigliare a lei. Non è stata lei a tramutare in qualcosa che non erano. E certe cose sono state fatte anche quando lei non c'era (vedi Carmen e Giulia).

Oltretutto non vorrei sbagliarmi, ma io ricordo un particolare impegno sia da parte di Emma che da parte di Elisa sulla produzione delle basi musicali e non solo sul concetto cuore e anima che ormai in ogni caso è il mantra di chiunque.  

Onestamente mi sfugge un lavoro approfondito fatto da Emma con qualcuno dei suoi concorrenti, ma potrei sbagliarmi. 
Sul discorso relativo alle uniche cantanti a cui ha dedicato attenzione, quello che scrivi non fa altro che confermare la mia tesi. Non riesce ad uscire dalla sua comfort zone. Si è dedicata con tutta se stessa alle ragazze simili a lei, e nonostante ciò non è riuscita a dare loro nessuna impronta specifica, rendendole solo delle copie. 
Quello che cerco di dire io è che X Factor è un programma “breve” nel senso che si deve costruire sui concorrenti un percorso che dura solo poche settimane. In quelle settimane bisogna fare in modo di raccontare l’essenza di un concorrente facendolo conoscere al meglio o in alternativa creare un percorso che possa farlo brillare conferendogli anche una certa originalità. Personalmente non riesco a vedere Emma capace di dare abbastanza luce ai suoi concorrenti.

Poi certo, sono d’accordo con voi, dal punto di vista televisivo sarebbe funzionale. Ma è anche vero che come ho criticato spesso e volentieri il modo di fare della Maionchi, probabilmente non apprezzerò neanche il suo. Io guardo X Factor per scoprire nuovi talenti e per concentrarmi sui concorrenti, il fatto che lei sia in grado di dire qualche frase fatta strappa applauso e venga adorata da tutti con frasi come “Kween, l’ha asfaltato/o” a me non interessa...