[img align=left]http://img59.imageshack.us/img59/1381/fiacchini.png[/img] Busi è lanciatissimo contro il figlio di Renato Zero, proprio a causa della sua scomoda parentela. Aldo è infuriato con Zero per le sue recenti dichiarazioni in merito ai diritti omosessuali e le colpe, naturalmente, ricadono sul figlio: Fiacchini si difende come può, sentendole su anche per il faccione del papà a cui, secondo lo scrittore, in questo modo farebbe pubblicità. “O me o quella maglietta”, esclama Busi minaccioso. Poco dopo Fiacchini sintetizza l’accaduto in confessionale, ma viene difeso da Federico, che non perde occasione per andare contro Busi. La rissa verbale non si fa attendere. Parte Aldo, “hai appena chiesto chi è Napolitano e chi è il presidente del consiglio, taci ogni tanto”, ma il tronista ha la risposta pronta: “abbi rispetto, è il padre, non ti permettere”, “tu non sei nulla” gli urla Busi. Le urla non accennano a placarsi e Busi e Mastrostefano si ululano insulti: “tu sei matto” dice Mastrostefano, “preferisco andare al manicomio che essere normale come sei tu”. Busi, in confessionale, dice di sentirsi insultato in quanto difensore dei diritti gay. “Perché sono venuto qua? – si chiede poi a voce alta davanti al fuoco, trovando risposta in – per vanità, o per sfida verso me stesso”. Secondo la Milo i suoi sono attacchi di gelosia verso gli omosessuali di successo (“a me ha parlato male anche di Pasolini”), Dallan conferma e insieme a lei cerca di spiegarsi da dove nascano questi attacchi improvvisi di rabbia di Aldo. La notte è giovane: i naufraghi tardano a prendere sonno. L’alba del sedicesimo giorno ci mostra lo stretching di Busi e il lavoro a maglia di Sandrocchia. Dallan si fa spiegare da Roberto come è stata fatta la zanzariera che giace ora in mezzo alla spiaggia. Il figlio d’arte, intanto, sfoggia ancora orgoglioso la maglietta della discordia. Subito integrato, Fiacchini va con Dallan e la Senicar a raccogliere cocchi. Busi intanto, sconsolato, fa il bagno da solo. Federico, ancora sdraiato sotto la zanzariera, si lamenta per gli orari eccessivamente mattutini dei suoi compagni (“so solo le 7, pare che famo a gara pecchì lavora deppiù”).
Dario e Aura si lamentano dell’assenza di Davide, che pare tornare all’ovile solo quando sente rumore di cocchi spaccati. Nel resto del tempo ci pensa lui, effettivamente. La Milo si assicura del fatto che Davide voglia effettivamente rimanere sull’isola, “essì, ho promesso”. La Burt si sente offesa dalle insinuazioni dei non famosi che avrebbero definito il gruppo delle celebrità “sporchi”. Le critiche non sono finite: Dario si lamenta del russare di Sandra Milo, trovando la complicità di Dallan, che ha già sperimentato la terribile esperienza. Silvia Zanchi, invece, è già pappa e ciccia con l’arzilla vecchietta e la aiuta nella composizione di una rete da pesca. O di un maglione, non capisco. Busi e la sua vis polemica continuano a rimanere, per scelta, isolati dal gruppo. Clarissa chiama a raccolta i nip ed esterna loro il suo precedente pensiero (encomiabile): “non è che siamo sporchi, noi laviamo tutto, le pentole, i vestiti”. Breve scorcio sull’altra isola i Figli di papà rimasti cominciano i loro lavori forzati pitturando la baracca dove vivono. Zia Clarissa, presa da un moto di ordine uber alles, si divide i compiti con i non famosi, ottenendo per tutta risposta un sommario menefreghismo. Fiacchini e Mastrostefano parlan bene di Sandra Milo, che incredibilmente resiste oltre ogni più rosea aspettativa. La frecciatina alla Lecciso non si fa mancare: “Sandra fa solo l’uncinetto giustamente, c’è chi potrebbe far di più e sta tutto il giorno in tenda”. Aura e Dario dicono di essersi arresi nel processo d’integrazione verso Davide, mentre secondo Mastrostefano, sempre ammollo con Fiacchini, la colpa è proprio dei due giovani, visto che Davide, per la sua situazione (?) andava compreso meglio. Dario (che penso abbia già perso venti chili in 10 giorni) si mette poi a cucinare per il gruppo. Il lavoro dei Figli di papà prosegue bene, ma i 3 hanno qualche problema con la gestione dei colori della vernice. E’ venuta fuori una porcheria colossale tricolore; Guenda Goria si diverte disegnando una margheritina sulla parte blu. Si trova bene – dice poi in confessionale – il lavoro è stato piacevole perché le piace dipingere e disegnare. Giotto, impara. La Boldi, intanto, la guarda in cagnesco. Busi si riavvicina al gruppo solo perché è il momento del pasto. E allo stomaco, si sa, non si comanda. Dario è ottimista e sciorina il menù della serata come se fosse il gran gourmet del Gambero Rosso. “Da domani poi peschiamo pesci”. La rete di Sandra è quasi finita, ma è grossa cinque centimetri per quattro. Praticamente un centrino di pizzo. Federico si ingegna come può e tenta di ricavarci una nassa, aiutato da Nina Senicar. Le Lecciso aiuta come può: “guarda, LA’ c’è un pesciolino. Oh, è fuggito”. Arriva un comunicato della produzione: “per correttezza nei confronti del nuovo concorrente, la produzione tende a specificare che ha indossato la maglietta per esplicita richiesta della produzione e per semplificare determinati meccanismi di gioco”. Aldo è perentorio: “la maglietta non verrà più indossata”. Fiacchini parte a mille: “Renato Zero esisterà sempre” e Busi si scatena: “io me ne voglio andare, lei deve stare attento, partono querele, a me non interessa nulla, queste sono le mie cose, io me ne vado”. A onor del vero c’è da dire che Fiacchini lo sta provocando volutamente e la cosa viene riconosciuta pure da Dallan e dalla Senicar. Roberto continua a provocarlo, rimettendosi la maglietta, mentre Busi prende il suo sacco e si siede su un tronco. In confessionale, però, improvvisamente Roberto decide di togliersi la maglietta, “ma rimarrò sempre figlio di Renato Zero”. Eh, ma va? Da un litigio all’altro: Davide accusa Dario di avergli dato il cocco sporco. Il ragazzo lo attacca: “se fossero tutti come te Roma farebbe schifo, tu sei una persona che mi sta sulle palle”. “Io rappresento Trastevere, tu che rappresenti, un napoletano ripulito che vive a Milano?”, mentre Dario si sente minacciato a dormire nei pressi del muscoloso trasteverino. Davide, a sorpresa, mostra più civiltà del compagno non famoso, chiedendo un confronto che gli viene negato da Dario. “Attento, che comincio a non rispettarti più”, avverte Davide. Sandra Milo ride, cibandosi festosa di tutti questi litigi. In tutto ciò, dopo 16 giorni, non ha ancora imparato il nome di Davide e lo chiama “il palestrato romano, che è un tipo un po’ così, ahahah”. È già ora di cena: Aldo Busi denuncia il comportamento di Roberto, che continuerebbe a insultarlo ad ogni occasione, con le telecamere e non. Roberto ricomincia: “sei inutile, sei un quaquaraqua, sono 20 giorni che dici di voler lasciare l’isola, ma non ne hai le balle”. Busi si allontana, provato. Gli indigeni sono particolarmente contenti del lavoro dei Figli di Papà, soprattutto per quanto riguarda le decorazioni infantili della Goria. McCoy, il controllore, applaude. Ottimo lavoro, ottima ricompensa: aragosta, fagioli e pomodori. Nientemeno? La Boldi si commuove in confessionale di fronte al tramonto: “non avrei mai pensato di provare quello che sto provando, è un giorno, tutto così strano, così… wow!”. Finisce qui il daytime odierno. Che ne sarà di Busi e dell’attaccabrighe Fiacchini? Lo scopriremo solo domani, stesso posto stessa ora.