[img align=right]http://www.latalpa.mediaset.it/bin/81.$plit/C_38_foto_1670_fotogrande.jpg[/img] Il ventiseiesimo giorno di indagini in Sudafrica è un giorno molto particolare; tra la missione della settimana, i soliti scherzi, le consuete battute, vita in barca e vita in capanna, la notte nasconde una non ben gradita sorpresa, una inaspettata visita…un assalto a tutti gli effetti. Ma andiamo con ordine. Come ogni giorno la sveglia ci presente visi gonfi, occhi usciti dalle orbita, e soprattutto nelle ragazze una cera che definiremmo consumata.

In capanna un barbuto Clemente viene, come di consueto, allietato dalle note (storte) del mandolino e di Thabiso e nonno Vi che intonano quella canzoncina a cui siamo ormai tanto affezionati. C’è poco tempo per dedicarsi alla toelettatura e alla colazione; le divise sono già pronte per essere indossate, una lucidata agli scarponi e si sale in barca alla volta della missione settmanale. Il paesaggio è uno dei migliori finora mostratoci. Una vista mozzafiato dalle alte sponde della montagna che sovrasta il fiume Antunvalu (credo!). Raggiunta una incappellata Paola Barale, è già tempo di pensare alla nuova sfida. Tra le insenature della gola montuosa i concorrenti dovranno recuperare 15 paletti di legno in venti minuti di tempo; recuperati i pezzi dovranno poi costruire un ponte, il famigerato ponte di Leonardo… no non di Tumiotto quella è altra storia. Con le vertigini che scorrono lungo la schiena, tutti si danno da fare per recuperare in tempo tutto il necessario. E’ qui che il buonismo si spreca, sarà per il profondo strapiombo che sottosta ai piedi, gli “stai attento” ed i “fai attenzione” volano qui e la. Come veri scalatori ed alpini tutti i paletti di legno vengono recuperati ed il ponte del Da Vinci inizia a prendere forma…forse. Non sarà che il genio del grande Leonardo sia un po’ troppo per la materia grigia dei concorrenti? Ma neanche il tempo di formulare un pensiero tanto velenoso, che la prova viene superata appena in tempo. Anche in questo reality assistiamo da un po’ di tempo al superamento delle prove durante gli ultimissimi secondi di tempo conesso. Il dubbio rimane, anche perché come ripete ogni giovedì sera una donna “alla talpa niente è come sembra”. Ritornati, chi in barca chi in capanna zulu, i concorrenti ragionano sull’andamento della prova appena affrontata. In confessionale Karina, che ricordiamo pensa di aver scovato la talpa, dice che l’infame ha agito, perchè a fine prova i paletti recuperati erano 16 e non 15. Fatto sta che la prova è stata vinta e se la talpa ha agito, si è mossa male…molto male. E’ comunque nel tragitto di ritorno che esce finalmente fuori un nome dalle labbra di Karina, Clemente chiede su chi abbia rivolto l’attenzione durante l’ultimo test, il nome è quello di Matteo-alligatori-Tagliariol. Giunti in barca è il momento di riposare i muscoli affaticati, Simona reduce dalla sua prima prova settimanale, si mostra stanca ma contenta di aver superato la missione e allo stesso i propri limiti e qualche sua paura. Tanto rumore per nulla… è una piccola e verdastra ranocchia ad incutere nel cuore di Melita e Karina, terrore e paura, tanto da cadere col sederino per terra e con urla che superavano il limite del suono. Come già preannunciato, sia dal riassunto di inizio puntata sia dalle notizie arrivate tempestivamente da Durban, la notte del 26° giorno è il giorno dell’assalto da parte di individui malintenzionati ed estranei alla produzione ed al programma. Sono le 24.00 quasi tutti dormono, è adesso che dal fiume si sentono voci ed urla per nulla pacifiche; In un attimo si passa dal reality alla vita vera. Lanci di sassi, urla e minacce in lingua sono lo sfondo di questa invasione. All’inizio i concorrenti la prendono alla leggera tutto l’accaduto, ma lo spegnimento automatico delle luci, fa cadere nello sconforto e nella paura un po’ tutti. Gli uomini cercano di armarsi, proteggere loro e le fanciulle e barricarsi nel migliore dei modi all’interno della barca. Il gruppo degli assaltatori è abbastanza folto, ad un tratto la situazione cede; gli invasori scendono in acqua e cercano di assaltare a nuoto la barca. Le ragazze e soprattutto Karina cercano di far sentire la voce e chiamare aiuto e l’intervento della produzione. Il panico serpeggia, e la paura si fa sentire. Una voce di un cameraman cerca di tranquillizzare i concorrenti dicendo che i gorilla della sicurezza stanno già arrivando e che sono totalmente al sicuro. Il sospetto rimane. Resta anche il dubbio che il tutto sia una messa in scena della troupe autorale, personalmente ho ritenuto reale l’accaduto; trovandosi in un paese straniero in una situazione abbastanza precaria un minuto di paura sembra non passare mai. L’attesa della sicurezza dura circa 10 minuti, ma in certe situazioni il tempo sembra fermarsi, bloccarsi, fin quando l’ordine naturale delle cose viene ristabilito. Le scene comunque destano l’ilarità dello spettatore. I ragazzi sembrano giocare a guardie e ladri; Armati con i coltellacci della miracle Blade, cercano di bloccare tutti i varchi; chissà poi come utilizzeranno le affilate lame, probabilmente per spalmare la cioccolata o la marmellata. All’orizzonte giunge il motoscafo della produzione con la sicurezza al seguito. Ovviamente il clima non si distende; chi chiede di essere evacuato, chi urla (indovinate chi!?) dando del pazzo alla produzione che ha messo in pericolo l’incolumità di tutti. Gli animi si sono calmati, un addetto della sicurezza resterà di guardia per tutta la notte. La situazione sembra davvero seria, la parola passa alle reali indagini della polizia che come è stato anticipato, ha aperto una vera inchiesta ed interrogato tutti i concorrenti e cameraman presenti al momento dell’assalto. Come ogni sera ci pensa la Barale a smorzare la tensione consigliando ai ragazzi: “be careful!” Miei cari indagatori a voi… la paura mangia l’anima.

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