[img align=left]http://www.latalpa.mediaset.it/bin/86.$plit/C_38_report_369_GroupReport_immagine.jpg[/img] La paura, anzi la strizza per lo sventato assalto da parte di un gruppo di sconosciuti autoctoni, serpeggia ancora; soprattutto, com’è ovvio, i commenti fra i concorrenti, ritrovatisi tutti indistintamente nel ruolo di vittime. Il giorno dopo i pensieri sono tutti rivolti all’episodio della notte in bianco appena trascorsa. Se da un lato Pasquale cerca di sdrammatizzare con le battute di rito, che ormai destano lo sbuffo che il sorriso, dall’altro Simona in confessionale, ringrazia la presenza degli uomini che si sono mostrati protettivi nei confronti del gentil sesso.
Baciata dal tiepido sole, Karina sembra la più scossa; La paura pare proprio esserle “esplosa” in petto…a buon intenditor… Questa mattina non c’è spazio per l’andamento usuale del gioco, la vita reale è ripiombata con forza nel percorso iniziato 27 giorni fa; la verde boscaglia un tempo donatrice di senso di protezione e sicurezza, appare oggi come una misteriosa selva, dalla quale bisogna, d’ora in poi, aspettarsi ogni sorta di dono. Ignaro di tutto l’accaduto, Clemente inizia la sua giornata col solito mandolino stonato e col canto di Thabiso, nenia ormai familiare; in concomitanza con l’anniversario della festa del re zulu, in capanna la famiglia Ndelu riceve la visita di amici e parenti; un folto gruppo di donne festanti e colorate. Anche il biondo pugile, membro della famiglia, partecipa interessato ai festeggiamenti; e da buon italiano si preoccupa subitamente del pasto da consumare in compagnia dei nuovi ospiti. Finito il pasto e ingurgitata quella che sembra essere birra locale, è tempo do iniziare i festeggiamenti: percussioni, canti, balli e…è qui la festa?? Intanto sul fiume l’aria è tutt’altro che festosa, palloncini e festoni oggi non entreranno sulla barca; la visita per i concorrenti sul fiume è da parte di un pelato poliziotto che munito di cartelletta e penna, inizia i suoi interrogatori e si fa spiegare la cronologia degli eventi. Per non fossilizzarsi e rimuginare ancora sull’accaduto, tutto il gruppo invitato dal caldo sole di questo mercoledì si ritrova riunito e spiaggiato sulla riva del fiume; stessa riva che la notte precedente aveva visto protagonisti gli indesiderati ospiti. E’ Franco che però da bravo ispettore Gadget, ritrova nel sottobosco della sponda un souvenir di benvenuto, evidentemente dimenticato dal nemico, un piccolo ed innocuo machete, che pare ricordare la scimitarra di Sandokan. In capanna gli animi sono decisamente più distesi, a ritmo di PATA PATA, i litri di birra scorrono come le cascate, il fruscio delle palme concilia la siesta, seppur in quel di Durban, e l’atmosfera è da 15 agosto in famiglia; Bambini riuniti a giocare, uomini mezzi birlli davanti al focolare e donne ciarliere, le cui voci si accavallano in un mix di suoni aritmici ma ipnotici, ma siamo alla Talpa o al villaggio valpitour in costa smeralda? Tutti ben ricordiamo l’esperienza di isolamento di Pasquale in capanna zulu; tra energie negative e poca simpatia la famiglia aveva preferito tornare al villaggio, presumibilmente in Siberia, piuttosto che dividere ancora lo spazio vitale col proverbiologo. Ricordiamo anche che scalando velocemente ogni sorta di gerarchia, Pasquale aveva strappato al nonno Vi lo scettro di capo tribù, destando lo sdegno di quest’ultimo. Per Clemente la storia è totalmente diversa, l’investitura di capo tribù pro-tempore, viene direttamente dai componenti della famiglia; evidentemente il campione olimpionico ha destato nella famiglia più simpatia e affetto. Calano le tenebre sul set della talpa, non c’è tempo per pensare a nulla, le divise nere e gli scarponi chiedono di essere indossati; una nuova notte della talpa si staglia all’orizzonte. Questa volta la notte della talpa vedrà i concorrenti calarsi nei panni di “camerieri della mezzaluna”. Una mezza luna di legno forata , 7 aste di legno che infilate nei fori dovranno sostenere in posizione orizzontale la mezza luna di legno. Dovranno resistere un’ora e potranno commettere solamente 3 errori. La spiegazione non sarà delle migliori, (la fotografia di inizio post potrebbe aiutare a capire meglio il criterio del gioco); la prova comunque è una di quelle in cui dover aprire bene gli occhietti e fare attenzione ad ogni minimo movimento dell’amico-nemico. Poca coordinazione e scarsa concentrazione ed il primo errore è commesso, pare a causa di Laricchia che effettua strani movimenti, opposti a quelli del resto del gruppo. La prova è davvero snervante, stare immobili per un’ora sostenendo con lo stesso braccio, nella medesima posizione un’asta di legno, provoca fatica e fa saltare i nervi; e sappiamo bene che la pazienza non è una virtù che contraddistingue questo gruppo. Karina osserva Matteo, Clemente si lamenta con Pasquale, Melita riprende Franco; Quale migliore occasione per dare conferma ai propri sospetti? Quale migliore occasione per fare attenzione anche al più piccolo movimento, considerato sbagliato, del tuo vicino? Il secondo tentativo comincia subito; Chi parla insistentemente e rimprovera l’altro, chi è accusato di mettere poca forza, chi incolpato per effettuare movimenti bruschi. Si cerca concentrazione e si ottiene pura caciara. Questa notte la talpa sta agendo bene a suo favore; 60 minuti totali, 3 errori possibili tutti oramai bruciati e soli 17 minuti trascorsi. Il primo a pagare le conseguenze del nervosismo generale è Matteo che viene squalificato dalla prova. Questa notte la talpa ha lavorato benissimo, trascorrono pochi minuti prima che la mezza luna cada per la quarta volta. Prova non superata ergo ben 15mila euro travasati dal montepremi del gruppo all’infido bottino della talpa. Miei cari indagatori a voi… rinnovandovi l’appuntamento con la quinta puntata in prime-time tra meno di 40 minuti …ricordate che nella vita bisogna sempre prendere una posizione…
