Quando l’abbiamo vista, mercoledì sera, preannunciata da qualche blog come una curiosità e poco altro, mai avremmo immaginato quello che la Blind Audition di Suor Cristina avrebbe scatenato attorno a The Voice of Italy. Non polemiche, ma attenzioni mondiali. Qualcosa che mai un programma affondato al 9% di share avrebbe pensato di raggiungere fino a giovedì mattina. Invece la notizia del provino della suora ha fatto il giro del mondo, arrivando al rilancio Twitter anche grazie a persone come Whoopi Goldberg, ma anche l’account ufficiale di The Voice USA (là è diventato il talent più importante d’America, ben oltre American Idol).
Amiamo @THEVOICE_ITALY! You found a good one! Ciao! #SisterAct #TheVoicehttps://t.co/1yCdgIuxzS
— The Voice (@NBCTheVoice) March 21, 2014
Col senno di poi si sarebbe potuto fare addirittura di più: metterla nel coming up tra la seconda e la terza puntata, in qualche evento della rete, iniziare a farne parlare e poi giocarsela in un momento strategico come le 22.30/23.00. Forse il risultato Auditel di mercoledì sarebbe stato diverso. Comunque difficile pronosticare una tale – parola odiosa ma abbastanza azzeccata – viralità del video, che al momento veleggia verso i 5 milioni di visualizzazioni e sarà probabilmente caratterizzato da una coda lunga.
L’attenzione sul programma non è mai stata così alta: mercoledì ci si aspetta grandi numeri nonostante di Cristina non si sentirà parlare fino alla sua Battle, che a questo punto c’è da augurarsi sia andata positivamente (per lei e per gli autori del programma). Basta un evento del genere a salvare The Voice of Italy? Forse questo dipenderà anche dal suo percorso e dai volti delle prossime Blind Audition.