[img align=right]http://img832.imageshack.us/img832/1695/1363172922334lancio2bli.jpg[/img] “Talenti che fanno girare la testa” è un’espressione usata dal Tg2 che per la genialità non capisco come possa essere venuta in mente a un giornalista di regime e non a me. Dopo un breve riassunto di tre quarti d’ora, si dà il via alla seconda puntata di Blind Audition. Si parte con un primo piano dello sponsor e si va poi dal primo concorrente [b]Manuel Foresta[/b] ha 24 anni, quando canta non pensa a niente. Al testo almeno? La sua più grande paura è che mentre canta gli crolli un faro in testa uccidendolo sul colpo. Se non è mai successo ad Amici nonostante il mio tifo puoi stare tranquillo. Manuel canta “If I ain’t got you” e sorprende tutti con una voce calda, quasi da Mario Biondi. La Carrà è la prima a girarsi, raggiunta poi da Cocciante. Al momento della scelta, Manuel illude Cocciante, ma la decisione è ovvia. [b]Team Raffaella[/b] [b]Mattia Lever[/b] ha 16 anni e viene dalla provincia di Trento. Ce lo svendono come un chierichetto, ma ha già il nome d’arte della risposta italiana a Ozzy Osbourne. Suona la chitarra e canta “Heaven”. A dispetto dalla faccia da ragazzino, ha una voce molto profonda che in pochi secondi conquista tutti e quattro i coach. Carrà in piedi, giudici estasiati per un’ottima interpretazione. Noemi lo ingolosisce con il piatto sbagliato: “ti divertirai, ho un sacco di ragazze in squadra”. Per fare i pigiama party? [b]Team Riccardo[/b] [b]Samantha Discolpa[/b], colpo di scena. “Ho fatto un talent molto importante”, di cui non sono a conoscenza, io so che ha fatto Amici. La scelta ricade su “Maledetta primavera”: inizia un po’ tentennante e fatica sui bassi, poi si riprende sugli alti, sebbene abbia una voce un po’ stridula. Lei ci rimane malissimo, ma nessuno si gira. Lei va dietro le quinte e insulta un po’ tutti a casaccio. La provenienza si fa sentire. [b]Marco Cantagalli[/b] ha 21 anni e viene da Roma. È fidanzatissimo (quindi niente Team Noemi) e ha un ipnotico look da senzatetto che sale alla fermata Anagnina. Canta “Candy” e sfoggia una voce particolare e molto internazionale. Tutti mettono la mano sul pulsante, ma la Carrà fa no col ditino. Noemi si gira e ride nervosa tamburellando sulla postazione. Sul finire la raggiunge Pelù. [b]Team Piero[/b]

[b]Marsela Cibukaj[/b] viene dall’Albania ed è grata ai suoi genitori per averle concesso un futuro migliore. Ha fatto The Voice of Albania ed è arrivata seconda. Arriva osando in alto e porta “L’amore si odia” proprio di fronte a Noemi. A Raffaella ricorda troppo l’originale e nessuno preme. All’ultimo istante, però, Noemi preme e se la porta a casa. [b]Team Noemi[/b] [b]Veronica De Simone[/b] ha 23 anni e lamenta rabbia e malinconia quando canta. Però poi piange in confessionale. Porta “At last” di Etta James. Bravissima, si girano subito tutti tranne Cocciante, che li raggiunge poco dopo. 4 sì meritatissimi, un po’ Robyn un po’ Ellie Goulding. Quello che si spertica in lodi più evidenti è Piero, che battaglia con la Carrà. Ma la scelta spetta a lei. [b]Team Raffaella[/b] Divertente filmato sui piccoli battibecchi tra coach che si studiano per cercare di capire come stiano formando le loro squadre. [b]Daniele Nicolò[/b] non ha più il papà e proprio in quell’occasione ha scritto la sua prima canzone. Di fronte (o alle spalle) ai giudici porta “Non me lo so spiegare”. Intonato ma flat, boring, no grande come una casa. Almeno qui, se vuoi c’è Amici. Nessuno si gira, Samantha Discolpa ti attende per una vendetta di gruppo dietro le quinte. [b]Cristina Balestriere[/b] vorrebbe non dire l’età (che è 35) e mentre si monta gli orecchini impalcature è l’occasione per un primo piano sulla Brio Blu Rocchetta. È sobria come una drag di Ru Paul e ha cantato anche nei locali di New York. Oggi canta “Right to be wrong”, energica ma non imperdibile. Per lei si gira solo Piero, all’ultimissimo secondo. [b]Team Piero[/b] [b]Giuseppe Scianna[/b] ha 23 anni e viene da un piccolo paese della Toscana. Ad ogni concorso arriva secondo ed è stato abbandonato dal padre quando aveva 2 anni. Osa molto con “Hallelujah”: voce molto graffiata che conquista subito Noemi. Si girano anche Raffaella e Riccardo, che l’ha amato per l’uso del fiato e per come è cresciuto di intensità. [b]Team Noemi[/b] [b]Maria Grazia Terranova[/b] viene da Palermo: ha una bellissima immagine, ma non quanto le Golia che vengono inquadrate a mò di messaggio subliminale. Canta per la nonna, che se n’è andata troppo presto. “È l’amore che conta” è impegnativa sui bassi, su cui fatica, poi sugli alti si tramuta in Alessandra Amoroso. Nel dubbio che sia lei non mi girerei mai. E infatti, nessuno si gira. Audizione al buio anche per noi, che vediamo solo un’orrenda camicia a fiori. La sua “Georgia on my mind” è piacevole ma non fa strappare le vesti. Anche i coach sembrano un po’ confusi, ma sul finale lo salvano Cocciante e Pelù. [b]Samuele Spallitta[/b] il suo nome. [b]Team Riccardo[/b] [b]Chiara Furfari[/b] ha 16 anni e le sopracciglia della figlia di Madonna. Carica i video su Youtube, è la risposta intonata a Cixi. Sul palco di The Voice porta una versione acustica di “Price Tag” con – finalmente – un ottimo inglese. La gioventù si sente nella voce e nella chitarra più grande di lei: si girano insieme Riccardo e Noemi. [b]Team Noemi[/b] [b]Yasmin Kalach[/b] è ipovedente e ha 25 anni: viene accompagnata sul palco da un’assistente di studio. Canta “Una ragione di più”: voce pulita che sugli alti aggiunge all’intonazione un graffio che, pur non originalissimo, non guasta. Parte Piero, poi si girano tutti gli altri. Ognuno fa a gara per portarsela in squadra, ma lei ci tiene a specificare che è ipovedente e che avrà bisogno di essere raggiunta da chi sceglierà. [b]Team Piero[/b] [b]Jessica Morlacchi[/b], ex voce dei Gazosa, che sono un po’ i nostri Hanson. Tra l’altro era proprio la Carrà la conduttrice del suo Sanremo. Jessica porta “Oggi sono io” e si trova subito a fronteggiare note più basse di Cocciante. È nella seconda parte che dà il meglio di sé: si gira Cocciante. Nessuno la riconosce, deve essere lei a ricordare alla Carrà chi fosse. [b]Team Riccardo[/b] [b]Daniela Facchiano[/b] ha preso un aereo da Londra per fare le audizioni, perché a The Voice UK l’avranno snobbata miseramente. Canta una versione rivista e corretta “Just the way you are” in mashup con “Stand by me”. Più bella l’idea della versione che l’effettiva realizzazione, nessuno si gira. Il prossimo concorrente rimane al buio anche per noi. Canta “Tracce di te“ ed è molto simile a Renga anche nel timbro. Bravissimo, forse troppo uguale all’originale. Si girano Raffaella e Noemi e scopriamo che il concorrente in questione è più grandicello del previsto. Di almeno cent’anni. Si chiama [b]Vito Ardito[/b] e ha 53 anni. [b]Team Raffaella[/b] Cocciante è a 6, Noemi e Carrà a 7, Pelù a 8. [b]Paola Criscione[/b] ha 18 anni e si reputa molto riservata. Non aspira a diventare famosa, ma a vivere di musica. Se va via la luce muore o ha un mp3 a pile di riserva? Paola canta “Bring me to life” degli Evanescence (di pari passo col look). Parte bene, ma si perde un po’. Sul ritornello è molto banale, ma trova il buzz di Pelù e Cocciante, un po’ inspiegabilmente. [b]Team Piero[/b] [b]Chiara Luppi[/b] ha 37 anni e ha collaborato con Cocciante in uno dei suoi mille musical, reali o immaginari. Canta “Amor mio” di Mina. Non particolarmente moderna, viene buzzata da Raffaella e Riccardo, che solo a quel punto sorride riconoscendola. Sul finale arriva anche Noemi. Cocciante sostiene di non averla riconosciuta immediatamente “perché dimagrita”. Per tutta risposta, lei lo snobba. [b]Team Raffaella[/b] [b]Timothy Cavicchini[/b] sale sul palco cantando “Sweet child o’mine”: rock e memorabile fin dalla prima nota. I coach gli danno tempo, ma in fondo non ci sono dubbi: si girano tutti, uno dopo l’altro. Deve scegliere tra tutti. [b]Team Piero[/b] [b]Rocco Ferri[/b] viene dall’Abruzzo suona la chitarra e l’armonica a bocca. È disoccupato e ha un bambino di 16 mesi. Porta un brano di Zucchero, “Overdose d’amore” e forse anche per le non brillanti scelte musicali, nessuno si gira. [b]Antonia Laganà[/b] viene da Reggio Calabria e ha 21 anni. È la Oxa da giovane che incontra Barbara Chiappini e ci litiga fino a prendersi a capelli. Canta “Notturno” ed è subito Saranno Famosi. Noiosetta, Piero Pelù la snobba: “è roba vostra eh”. Nessuno si gira, ma Noemi la fa sua all’ultimo secondo facendola piangere. [b]Team Noemi[/b] Abbiamo finito, a Dio piacendo. Cocciante va a 6, la Carrà è a 8, Noemi a 8 e Pelù a 10, per un totale di 32. Solo?

 

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