[img align=right]http://www.xfactor.rai.it/Static/immagine/282/xfactorLIVE.jpg[/img] Dato che è domenica, dato che sulle altre reti c’è una comica da boom di ascolti, un conduttore alla frutta che canta in modo imbarazzante e un dottore col bastone che urla a casaccio “raffreddore”, “tumore”, “cistite” e “le do due giorni di vita”, si parte col mega-riassuntone. Nella fattispecie c’è la selezione delle ultime due settimane, in cui la Ventura ha come al solito sterminato ogni cantante donna utilizzando le scuse più pretestuose (tu no, hai quel neo sulla schiena così anti-estetico…) e scegliendo il consueto caso umano: Gino da Napoli. Morgan sceglie i “Venebit”, molto interrazziali, uno alto e di colore, uno basso e con l’aria da ricettatore di rolex; Mara ha scelto Gabriele, destinato a sparire due minuti dopo l’esibizione. Tutto molto bello, ma è passata la consueta mezz’ora. Entrano i giudici, Morgan sfoggia un caschetto biono alla Caterina Caselli… faccia poco il furbo che tra poco dovrà fare esibire la nipotina di sei anni in “E’ Natale, è Natale”. Simona, dal canto suo, sembra il coniglio di Donnie Darko, con una maschera da carnevale di Bergamo Bassa; Mara stigmatizza “è partito Dracula ed è tornato Lady Oscar”, dalla regia la mossa strategica per far salire gli ascolti: tenere spento il microfono di Facchinetti. I concorrenti saranno divisi in due gruppi da quattro, ogni gruppo partorirà il suo “ultimo”, i due ultimi andranno allo scannatoio dei tre porcellini in giuria. Il primo gruppo è terribile: Ilaria, Antonio, i Sei Ottavi e Silvia. Comunque vada – dando per scontato che Antonio si salvi – sarà un disastro.
[b]Ilaria[/b] apre la gara cantando “Lei verrà” di Mango. Roba che telefonando a Mango e chiedendo della canzone, lui stesso ci metterebbe trenta-trentacinque minuti a capire a cosa ci stiamo riferendo. Lei la canta bene, le si può rimproverare solo che coi capelli piastrati sembra un po’ il “cugino It”; applausi per lei. Dopo un filmato in cui si sottolinea la totale incoerenza di Mara nei loro riguardi (ce l’avranno o no questa collocazione discografica?), cantano i [b]Sei Ottavi[/b], un bel medley di colonne sonore di film. Si collocano come un’orchestra (ognuno col suo leggio), si parte da incontri ravvicinati del terzo tipo, si passa per Mission Impossible, 007 (che pare più un video-parodia della Gialappa’s), si continua con Harry Potter, Twin Peaks, la Storia Infinita, Indiana Jones, chiudendo con Momenti di Gloria e “il buono il brutto e il cattivo”. Apoteosi dal pubblico, esibizione veramente d’effetto. Non sarà pop ma sticà, se si può dire. Simona prova ad attaccarsi all’interpretazione, Mara conferma la gradevolezza dell’esibizione. Trema Simona, trema. [b]Antonio[/b], che la pagherà anche per la sua tutor, si esibisce con la splendida “E penso a te”. Sembra un po’ in ritardo sulla base, la Ventura si mette due dita negli occhi ottenendo finalmente l’effetto lucido, la coreografia attorno ad Antonio, che vede tizi in pigiama e sottoveste accavallarsi in modo disordinato è più brutta di un tango tra Kledi e la De Filippi. A Mara non è piaciuto granchè, Morgan lo accomuna a un falsificatore di quadri. Il pubblico fischia Simona che lo aggredisce “ma smettetela”, perché il pubblico ha sempre ragione… finché la dà a lei. Chiude [b]Silvia[/b], la favorita, che canta “Sorry seems to be the hardest word”, dolce, precisissima e molto molto intensa. La Maionchi gli dedica un frammento di “faccia Maionchi” (ormai Ilaria se la scorda, è un po’ Cenerentola reietta dalla matrigna e dalla sorellastra), il pubblico è tutto in piedi. Morgan non troppo convinto, a Simona è piaciutissima. Entrano i cantanti, televoto chiuso. Si salvano Silvia, i Sei Ottavi e, miracolosamente, Ilaria. [b]Antonio a rischio eliminazione.[/b] Simona gelata (il pubblico ha sempre ragione, il pubblico ha sempre ragione, il pubblico ha sempre ragione). Momento (evitabile) dei talenti incompresi. Arriva un arzillo vecchietto, un incrocio tra Luca Giurato e Luca Sardella, con la voce squillante come quella di un cuscino affogato nell’oceano. Ah, è quello di “A-a-a-a-a… …. …. Quiìììì”. Si passa a “Policarpo detto O’principe”, che distrugge le orecchie dei pochi milioni di spettatori in ascolto e spacca dodici vetri. Simona è nera, accusa un attacco frontale ai danni di Antonio che in realtà non c’è mai stato. Seconda manche: parte [b]Emanuele[/b] con la bellissima “Knockin’ On Heaven’s Door”. Ripristinato il taglio a scodellina, riproposizione molto rock e poco pop del pezzo, bello e convincente. [b]Tony[/b] è il secondo a cantare; si esibisce con un pezzo intonato all’ambientazione: Bleeding Love. Intonazione che tuttavia manca a lui, l’arrangiamento è troppo basso e sicuramente è una prova molto al di sotto della sua media. Se non lo salvano significa che in questo talent si vota con la testa. Anche Mara riconosce i difetti dell’esibizione. L’altro gruppo superstite, gli [b]Aram Quartet[/b] cantano “Is There Something I Should Know?” dei Duran Duran. Impeccabili, magistrali come al solito. Mi auguro davvero che facciano strada. E non quella su cui batte la musica (la A2). Grandi. “La nostra Amy Winehouse” (qualcuno dica alla Ventura che è più innocente di un bambino di sei anni), [b]Annalisa[/b] canta “Bella senz’anima”, parte bassissima ed è fasciata in un vestito che sarebbe più appropriato in un funerale indù. Meglio domenica scorsa, comunque resta indubbiamente una delle migliori. Chiuso il secondo televoto: salvi Emanuele, gli Aram Quartet e Tony, [b]Annalisa al ballottaggio[/b]. Il pubblico è sovrano Simona, rimembra… Sembra scontata l’eliminazione di Antonio, vedremo se i giurati ci faranno sorprese particolari… Ultimo scontro per loro, si esibiscono in “Di sole e d’azzurro” (lui) e in “Mentre tutto scorre” (lei). Lei è emozionatissima e sbaglia molto, riprendendosi solo alla fine; lui, forse grazie alla sua esperienza maggiore, è stato più bravo. Ma non facciamo cavolate, per favore. Al momento dell’eliminazione partono i microfoni e si sente Radio Vaticana in diffusione. Mara elimina Annalisa (cheeee?), Morgan elimina Antonio e Simona, decisiva, dopo un discorso interminabile e un blocco pubblicitario altrettanto lungo ma meno noioso, [b][color=FF0000]elimina Antonio[/color][/b]. Integrazione: [b]Gino[/b] canta “Adagio”. A mio modesto parere uno schifo senza precedenti, ora sono allergico alla musica. Una perla della musica mondiale bruciata così. Ed è piaciuto a tutti, bene… lo chiamano già “il nuovo Antonio”… benissimo… Si passa ai [b]Venebit[/b], cantano l’armadio in mogano a quattro ante (il braccio) e il piccolo hobbit che lo accompagna (la mente (?)), bravissimi e ben assortiti. Anche per rinverdire il parterre di Morgan spero che entrino loro. E per far sì che non entri Gino, lo ammetto. [b]Gabriele[/b], il primo eliminato (ma sì, si sa), canta l’impossibile “Dedicato a te”. Bravo, per carità, ma non ha una collocazione discografica 😛 Mara dice che Gino è “più bello che bravo” (adoro sta donna), Gabriele ha 39 di febbre. Chiuso il televoto. Il sempre più impalpabile Facchinetti annuncia: nessuna speranza per Gabriele… tra gli altri due, [b]entra in gioco Gino[/b]. Te pareva. Il prossimo appuntamento sarà… gira la ruota… lunedì 14.