Avvenimento più unico che raro: questa settimana Reality Hits parla solo italiano. O quasi. A tornare sulle scene sono infatti tante vecchie conoscenze dal mondo dei talent nostrani, ma con un occhio puntato sempre verso l’estero: è il caso de Il Volo, più avvezzi ai piani alti della Billboard che non della FIMI, o di Ornella Felicetti, che torna con un sound (e un approccio) decisamente internazionale. Senz’altro più tradizionale il tardivo debutto di Max Orsi, che ha dato alle stampe un disco dal piglio meno originale della sua vecchia Licantropia.
Per riascoltare questi e tutti gli altri pezzi proposti nelle ultime settimane settimane, è sufficiente premere play sulla playlist Spotify qua sotto:
Vi ricordate di Ornella Felicetti, concorrente di Morgan nella terza edizione di X Factor? Bene, dimenticatela. Oggi si fa chiamare Ada Reina del Carmen e porta avanti un progetto discografico molto ambizioso: cambio di nome e look à la Lana del Rey, immagine ammiccante e un po’ aggressiva à la Electra Heart. Poco è rimasto della timida Ornella che incantava il pubblico di Rai 2 con Malo: è proprio lei, dalle righe di Vanity Fair, a non nascondere una certa insofferenza per le scelte fatte da Morgan ai tempi del talent. Eppure il suo nuovo singolo, Sono Io, suona quasi come un omaggio ai Bluvertigo: oltre all’ipnotica ripetizione del sono sono sono, Ada ha virato su un sound elettronico a tutto synth decisamente convincente. Dentro c’è di tutto: l’affermazione della femmina alfa, le liriche forti che già hanno fatto la fortuna di Vieni e persino una feroce critica a chi usa il web, appunto, per criticare. Le premesse per una partenza col botto ci sono tutte.
Sono una boyband, sono giovanissimi e dal palco di un noto talent show hanno conquistato in brevissimo tempo mezzo mondo. Il riferimento è ovviamente a Il Volo (già conosciuti negli anni come I Tre Tenorini, Il Trio o addirittura Il Tryo), che non sono prodotti da Simon Cowell bensì dal direttore artistico di Sanremo 2004 Tony Renis e che l’Ariston l’hanno calcato ai tempi di Ti Lascio Una Canzone. Il loro ultimo album, We Are Love, risale al 2012 ma è di poche settimane fa una riedizione americana con cinque nuove bonus track: oltre ad una ruffianissima Torna A Sorrento (sull’onda di Pitbull?), c’è spazio anche per una cover di Little Things. Del brano dei One Direction è stato rilasciato un video live sul VEVO dei ragazzi, piuttosto fedele alla versione su disco, che sta ricevendo commenti positivi persino dagli esigenti directioner: intervistati da Billboard, i ragazzi hanno ammesso che la cover nasce per avvicinare alla loro musica anche i più giovani. E visti i risultati in classifica (il disco è tornato nella top 3 della Classical Crossover Album Chart americana), l’esperimento può dirsi pienamente riuscito.
Se nella vita il tempismo a volte è tutto, nella musica più che mai. Lo sanno bene quelli che hanno partecipato ad Amici prima del ciclone Marco Carta, quando le classifiche e soprattutto i passaggi in radio rappresentavano un miraggio persino per Maria. E se Karima Ammar è riuscita a sopravvivere nel mondo della musica grazie a un notevole sforzo discografico, quella stessa dedizione è mancata al collega Max Orsi: dopo sei anni di totale silenzio, è tornato con un album destinato a fare ancora meno rumore. Vivo a metà è una prova di pop rock senza troppo colore, ma soprattutto senza troppa promozione: mancano comunicati stampa, mancano singoli promozionali, manca persino un sito ufficiale. Il disco è pubblicato dall’indipendete Ala Bianca (un’etichetta che riesce a coniugare Enzo Jannacci, Il Parto delle Nuvole Pesanti e ‘Mueve la colita RMX’) ed è interamente disponibile su Spotify: peccato che persino il nome del disco sia stato trascritto male.
Di Maxxeo