Simon Cowell rinnova il contratto con ITV (il broadcaster che trasmette il talent show dalla prima edizione) fino al 2016: X Factor UK arriverà quindi sicuramente alla tredicesima edizione. Contratto che si estende anche a Britain’s Got Talent (forse l’edizione più riuscita del franchise), che arriverà nello stesso anno a toccare quota 10.
Questa notizia dimostra che il format, anche nella nazione che l’ha creato, gode ancora di ottima salute. Da noi, infatti, simile progettualità è stata stipulata in fase di definizione di esclusiva a FremantleMedia quest’estate: X Factor Italia dovrebbe arrivare almeno alla decima edizione (prevista nel 2016).
Chi non se la passa bene, invece, è X Factor USA, che praticamente ogni settimana fa segnare un nuovo record d’ascolti negativo. Basti pensare che la puntata del 7 novembre scorso è crollata a 3,67 milioni di persone, con l’1.2 di rating (la nostra penetrazione) e il 4% di share, facendosi battere addirittura da un telefilm (The Vampire Diaries) in onda sulla piccola The CW. Numeri inaccettabili per FOX, che al giovedì soffre anche con Glee (capace comunque di fare meglio di X Factor), anche considerato il costo del talent show made in Cowell, che occupa due serate a settimana. Per intenderci, The Voice, su NBC, partita al triplo di questi numeri, ora s’è assestata sul doppio (11.64 milioni, 3.4 di rating col 9% di share l’ultima puntata).
Difficile pensare a una quarta edizione con questi numeri, soprattutto in questo periodo dell’anno e su due serate a settimana. D’altra parte FOX ha poco tempo per trovare un sostituto sufficientemente forte (probabilmente solo MasterChef e Hell’s Kitchen potrebbero andare a coprire quella fascia a costo contenuto e con buoni ascolti). Se si tratterà di un semplice ridimensionamento e spostamento lo capiremo solo nei prossimi giorni.