[img align=right]http://img141.imageshack.us/img141/7910/gf9cristinaroberto1.jpg[/img] Oggi sostituisco il nostro (vostro) Kikko che è assente giustificato: è al concerto della Pausini. Do questa coordinata spazio-temporale per permettere a chiunque di voi di andare a pestarlo personalmente, qualora avesse parlato male dei vostri beniamini. Il rischio con me non c’è, visto che so a malapena chi ci sia in quella casa, perciò aspettatevi un freddo avvenimento di ciò che è successo nella giornata di ieri. È il settantacinquesimo giorno nella casa, e il “riassunto delle giornate precedenti” ci mostra il primo focus di giornata: il rapporto tra Cristina e Roberto. Roberto crede che i suoi segnali siano stati recepiti male, ma il confronto diretto con lei non sembra avere particolarmente successo. I due, in giardino a fumare, cercano un punto comune: lui si sente disposto a dare tutto ciò che ha dato finora, a dare ciò che si sente di dare. Cristina, dal canto suo, si domanda come può un ragazzo che dice di provare attrazione, non ricercare il contatto ad ogni momento buono; per questo ha paura che Roberto stia giocando con lei. Lui se la prende “vuol dire che di me non hai capito nulla” e anche in confessionale sembra risentito. Lei, poi, si chiude in bagno a piangere, mentre Roberto resta atarassico all’aperto. Più tardi, sul lettone, i due restano d’accordo che il meglio è rimanere solo amici. È tempo di un’altra interminabile partita di pallavolo (e insulti) per i maschietti della casa, tra una schiacciata e un “tièèèèèè ho vinto iooooo” la competizione scivola via e si conclude con la vittoria di Ferdi e Vittorio su Gianluca e Alberto.
Cristina racconta a Siria com’è finito il confronto con Roberto (male), dice di essersi sentita “terribilmente uno schifo” per come si è esaurito il tutto. Poco dopo, infatti, in camera da letto porge le sue scuse al ragazzo per aver pensato male. “D’ora in poi, per evitare, seguirò il mio istinto”, ammette convinta in confessionale. Il dialogo è abbastanza tragicomico: lei lo chiama “Rò” come il canguro di Winnie Pooh, poi si ferma perché gli viene da piangere. Attraversiamo ora l’Adriatico e passiamo ad un’altra dinamica di coppia. Francesca è spaventata dal fatto che Ferdi sia troppo preso nei suoi confronti, e si sente responsabile di questo. Ferdi chiede a Vanessa (l’espertona) consigli, visto che vede la napoletana improvvisamente cambiata e non si spiega il motivo. Lei, invece, parla con Cristina, che le dà ragione nella decisione di “vivere come se la sente”, senza sentirsi costretta a fare niente. “La colpa è solo mia” confessa Ferdi, abbattuto, in confessionale, “non sua”. A lei danno noia certe manifestazioni di gelosia da parte del ragazzo rom, perché impediscono a chiunque altro di avvicinarsi. Lui, sempre più abbattuto, pensa che se uscisse giovedì avrebbe perso entrambe le cose, ma se potesse scegliere non avrebbe dubbi: prenderebbe Francesca e manderebbe il gioco a quel paese. Nel frattempo Marcello, agghindato da casalinga disperata, vede Vittorio stanco, demotivato e lo massaggia per provare a svegliarlo un po’. Alberto chiarisce dei punti con Francesca e si intromette Siria, che prende le difese della ragazza e mette Alberto spalle al muro. In pochi istanti il discorso coinvolge anche Ferdi e diventa di discussione comune; Vanessa in confessionale si sta accorgendo che le ragazze tramano tranquillamente alle sue spalle. Esce e si scontra direttamente con Siria, che trova fuori luogo gli sguardi accigliati indirizzati da Vanessa a Francesca all’uscita del tugurio. In salotto dimessa, in confessionale spavalda, la fidanzata di Alberto rivela “l’avrei presa a ginocchiate (parla di Siria)”. Il tutto continua a tavola, Francesca non ne vorrebbe più parlare, ma Alberto vuole mettere tutto in chiaro perché è infastidito dal brusio generale che avverte da più parti della casa. Gli altri membri del trio dei “moschettieri” provano a far ragionare Francesca, che però è effettivamente stata accusata di qualcosa che non esisteva, solo per la gelosia di Vanessa. Questo lo riconosce anche Vittorio, che le suggerisce di fregarsene di tutto: “perché tu sei pulita, Fra”. Si passa al live dalla casa, Cristina sta raccontando una storiella mitologica e Marcello si nasconde la faccia tra le mani, sembra una scena di Shining. Ah, riguarda la nuova prova settimanale: Marcello prova a parlare di Dante Alighieri ma ci impiega mezz’ora solo per dire “sommo poeta”. Tutto sommato è tenero, ricorda quei compagni di classe che ogni due tre parole prendevano tempo con gli “eeeeehmmm” strategici per riordinare i pensieri e far avvicinare il momento del suono della campanella. L’incipit della Divina Commedia non è prettamente il suo forte (e cosa lo sarebbe?), insiste su “nel cammin di nostra strada… no, via”, poi si arrende malamente. Vittorio si finge esperto, tranquillizzandolo: “fai come i passi di ballo, vai avanti, se ne sbagli uno improvvisa”. Fossi nella Carlucci ci penserei sopra per la prossima edizione di Ballando. Dopo mezz’ora in cui ha dato solo due cenni biografici, viene accolto da applausi comprensivi e si chiude il daytime. A domani.