[img align=right]http://img208.imageshack.us/img208/4413/robertovecchioni.jpg[/img] È nel delirio e nella confusione più totali che ha inizio la finalissima di questo sessantunesimo Festival di Sanremo: dopo il caos scatenatosi in conferenza stampa questa mattina, con il primo posto provvisorio di Vecchioni rivelato al mondo, è lecito attendersi polemiche e, soprattutto, un’incredibile mole di televoti dal perfido mondo dei teenager brufolosi il cui unico pensiero è sapere, domani sera, se vinceranno i Bianchi o i Blu. Il balletto inaugurale finisce in orgia: ballerini e ballerine, in mezzo a palloncini colorati e coriandoli, si gettano sulle poltroncine del pubblico accecando e dando testate all’attempato pubblico. Via i ballerini, ecco quasi un minuto di imbarazzante silenzio sul palco, vuoto. Morandi arriva correndo, in ritardo. Se il buongiorno si vede dal mattino… Arrivano Elisabetta e Belen (begli abiti, dopo la parentesi Bershka di ieri sera) e, a seguire, Luca e Paolo, che entrano cantando una rivisitazione di “Grazie perché” in cui massacrano gli altri tre compagni d’avventura. Esilaranti, davvero la salvezza di questo Festival. Il pippone sul televoto, al quinto atto, risulta stasera più attuale che mai. Alle 20.52 viene aperto il televoto. Alla lettura dei codici, applausi solo per Vecchioni.

Il primo a esibirsi è [b]Davide Van De Sfroos[/b], che “l’uomo dei numeri”, stamattina, ha annunciato essere il più votato in Lombardia. La sua “Yanez”, musicalmente simpatica ma assolutamente incomprensibile dal Po in giù, riuscirà ad agguantare un piuttosto immeritato podio? Lui, con cappello e maglietta simil-militare, pare reduce da una battuta di caccia. Eccolo, [b]Roberto Vecchioni[/b] è il secondo sul palco. Entra con l’aria imbarazzata di chi si scusa per essere entrato in un meccanismo più grande di lui, lui che è lì solo per cantare e non per far esaltare qualche ragazzina da casa. Indubbiamente l’interpretazione più sentita e ‘carica’ di tutte le cinque serate; in chiusura spara anche un “gufo con gli occhiali” che, se non è Alzheimer, è il tormentone della Gialappa’s. Tocca ad [b]Anna Tatangelo[/b] con la base di Fotoromanza. Più sobria del solito (ma stasera dimostra davvero dai 40 anni in su), mentre delle storiche sopracciglia che sfoggiava orgogliosa a 15 anni è rimasto solo un tenue ricordo. Molto intensa questa sua (spero) ultima esecuzione di “Bastardo”. Bel paragone da parte di Luca e Paolo tra il Festival di Sanremo e la Villa di Arcore, che sarebbe il motivo per cui Berlusconi non ha avuto da ridire su questo Festival. Quarti a esibirsi [b]Luca Barbarossa e Raquel Del Rosario[/b]. A lei è caduta una tenda addosso prima di salire sul palco e non è riuscita a divincolarsene, ma il marito la guarda festoso (non è vero, sembrava stesse morendo soffocato) dalla platea. [b]Al Bano[/b] arriva sul palco con la spocchia di chi sa di essersi assicurato – non si sa come – almeno il podio. Sarebbe un peccato deluderlo, no? “Buon festival”, dice. Sì, fino a cinque minuti fa lo era. È il momento di far cantare Belen, tecnicamente più dotata del 99% dei presenti in quel teatro e dietro le quinte. È in gara? Si può televotarla? Ad accompagnarlo alla chitarra nientemeno che il padre. Bel momento. Poi Morandi individua Alonso nel pubblico e lo trascina sul palco. “Come va?” “Eh oggi abbiamo girato a Barcellona” “Parlaci un po’ della Ferrari, Fernando”. Ma Morandi ascolta le risposte o fa solo le domande a mò di robot? [b]La Crus[/b], che se avessero cantato con la Del Rosario avrebbero dato un tocco religioso al festival, e la loro, manco a dirlo, “Io confesso”. Gianni Morandi si impalla e manda in confusione anche la Canalis al momento del lancio. Chechi (che ho scoperto chiamarsi Mauro Ermanno Giovanardi, era meglio il mio soprannome) stasera è senza voce, ma la canzone resta tra le mie favorite. Belen illude il mondo, annunciando di voler lasciare il suo fidanzato già domani. Niente da fare, era solo una battuta. Ha perso l’occasione per farsi amare dal mondo. [b]Giusy Ferreri[/b] col suo “Mare immenso”, stasera è in forma, dopo 3 live così-così. Innanzitutto si capiscono diverse parole nella strofa, che è una conquista rispetto ai gorgheggi della prima sera, e poi ha deciso di azzeccare tutte le note, che nel suo caso non era così scontato. Molto molto bene. Il testimone a forma di X passa a [b]Nathalie[/b] e alla sua “Vito sospesa”. Sbaglia il testo e, in generale, sembra meno convinta delle altre sere, specialmente rispetto alla serata di ieri, a fianco di L’Aura. Così così. [b]Modà con Emma[/b] concludono il filotto dei reduci da talent show, accolti da un inatteso boato della sala. Dovranno pur giustificare la loro vittoria, immagino. Emma non in formissima, mentre il cantante dei Modà si limita a fare il suo. Sempre più vicini, immagino che per la finalissima limoneranno duro durante il bridge. Ultimi in scena [b]Luca Madonia con Franco Battiato[/b]. Inutile dire che la canzone è ben lontana sia dal rimanere in testa, sia dal vendere dopo il Festival e sia, fortunatamente, da puntare al podio. Grazie d’averci provato, comunque. Ottimo monologo di Luca e Paolo sull’ipocrisia e l’ignoranza politica di questo paese. Morandi li interrompe e diventa oggetto di scherno da parte di entrambi. Balletto della Canalis, che soffre un evidente senso di inferiorità nei confronti della collega. E a ragione. Vinse ieri, oggi torna per farci sentire la sua canzone che nessuno ha ascoltato, essendo andata in onda a notte fonda: [b]Raphael Gualazzi[/b], fresco del titolo di Sanremo Giovani 2011. Al di là che a me la canzone non piace proprio, immagino che lui sia il classico animale da palcoscenico. Non so di che specie, ma sicuramente della famiglia dei mammiferi. E quando meno te l’aspetti, ecco la tragedia: [b]sarà Raphael Gualazzi a rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest di Maggio 2011[/b]. Non volevano proprio vincere eh? Bisogna allungare il brodo, quindi va bene anche [b]Massimo Ranieri[/b], che interrompe un duetto di Luca e Paolo per una comparsata che sa di premio alla carriera. Alle 22.52 viene dato lo stop al televoto. No, Morandi entra sul palco e chiede a Luca come ha osato fermare il televoto. Il gobbo era sbagliato, e poi comunque doveva farlo Morandi. Beh, la comunicazione in quella squadra funziona alla grande. Arrivano anche Belen e Elisabetta, per annunciare [b]Avril Lavigne[/b]. Una che era sulla cresta dell’onda nel ’94. Di ‘sto passo per Sanremo 2041 potremo sperare di avere Lady Gaga. Avril è lì per farci un piacere, e si vede. Vorremmo poter dire che il piacere è tutto nostro, ma non ci piace mentire. E che domande potremo mai farle? Ma naturalmente se le piace il cibo italiano, se le piacciono gli uomini italiani e via, in pasto ai fotografi urlanti. Siamo al verdetto? Troppa grazia, un’altra chiacchierata con [b]Massimo Ranieri[/b]. E qualcuno mi spiegherà, un giorno, perché loro due devono essere in quel ruolo, a tediarci irrimediabilmente, senza essere, come tutti, in gara. Cos’hanno più di una Patty Pravo, esattamente? A parte la voce, si intende. La chicca di Ranieri arriva alle 23.15: “in un italiano shakespeariano”. I famosi scritti di Shakespeare in italiano. Per concludere, i due cantano assieme, superando le undici e mezza. E l’umana sopportazione. Si conclude, manco a dirlo, con “Volare” di Modugno. Sì, giù dal palco magari, e di faccia. Eccoci. Stiam per conoscere i nomi dei 3 finalisti. Commovente Paolo Kessisoglu, che saluta e porta una rosa a sua moglie tra il pubblico. In ordine sparso i finalisti sono [b]AL BANO, I MODÀ con EMMA e ROBERTO VECCHIONI[/b]. Ma è solo la classifica provvisoria, ora c’è il Golden Share dei giornalisti della Sala Stampa. Quindi tornano in gioco, virtualmente, anche il 4°, il 5° e il 6°. Sempre in ordine sparso, loro sono: i LA CRUS, LUCA MADONIA con FRANCO BATTIATO e DAVIDE VAN DE SFROOS. Nathalie e Giusy tra gli ultimi quattro, un successone. Ma chi ha scelto la Sala Stampa? Lo scopriamo ora, dato che i giornalisti votano in diretta, sapendo la classifica. [b]Il Golden Share è stato assegnato a… ROBERTO VECCHIONI[/b]. Quindi nessun cambiamento nella classifica, i tre finalisti son quelli assegnati prima. Alle 23.52 viene riaperto il televoto tra i tre finalisti. Arriva sul palco anche [b]Milly Carlucci[/b], i cui spot di Ballando ci tempestano da una settimana nelle pubblicità del Festival. Per non farci mancare nulla, ecco Todaro, Di Pasquale e company darci un breve saggio di danza. Manca solo la Titova, incinta. Il primo dei tre finalisti ad esibirsi è [b]Roberto Vecchioni[/b], con “Chiamami ancora amore”. Prima di cantare ottima dedica alla moglie, che era “l’unica che doveva capirlo”. Un’altra ottima esecuzione, forse resta l’angoscia del fatto che parli di ragazzi “a cui è stato ucciso il pensiero” proprio mentre gli stessi ragazzi gli stanno negando una vittoria sacrosanta. Tocca ai [b]Modà con Emma[/b], quelli che per i pronostici sono i Marco Carta e i Valerio Scanu di quest’anno. Sempre più vicine, dicevamo, le teste di Checco e Emma si spiaccicano l’una contro l’altra restituendo un lugubre suono vuoto. Chiude [b]Al Bano[/b], che potrebbe dedicare questa esibizione alle ragazze di “Telefono Amico” di Cellino San Marco. Uaaaaamanda è libera, e noi pure, dopo questa ultima esibizione. C’è tempo anche per [b]Nino Frassica e Giulio Scarpati[/b]. Il maestro Marco Saviu, a seguire, chiude con un pezzo al pianoforte accompagnato dall’orchestra. Con cui mi complimenterei per i voti, visto chi ha raggiunto i primi sei posti e chi no. Alle 00.40 viene fermato, per l’ultima volta, il televoto. Ma non è ancora tempo di darci i risultati, prima c’è un omaggio di Luca e Paolo a una famosa coppia di comici: Cochi e Renato. Arrivano anche i fiori di Sanremo. Quando pensavi che meno talento non ci potesse essere, ci imbattiamo anche nella botanica. Ci siamo. Ringraziamenti di rito, tra cui quello per il deus ex machina, Lucio Presta, capace di portare sul palco perfino Benigni, giovedì. Ma ora busta. Al terzo posto si classifica… AL BANO. [b]Vince la 61^ edizione del Festival di Sanremo… ROBERTO VECCHIONI[/b]. Non ci speravo, ma pare che tanto per cambiare si sia deciso di premiare una bella canzone, invece che un bel visino che s’era imparato ad amare in un altro pgoramma. Vecchioni, ancora emozionato e incredulo, si toglie la giacca e, dopo aver ricevuto il premio, canta per l’ultima volta “Chiamami ancora amore”, quasi a cappella, senza base. Questo, sì, è un ottimo finale.

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