Ieri abbiamo cominciato il nostro percorso per conoscere le canzoni dell’Eurovision Song Contest 2014 e per scegliere la canzone preferita del sito. I sondaggi verranno aperti solo una volta presentate tutte le canzoni di ogni semifinale. Come sempre vi invitiamo a commentare le canzoni nel forum apposito. Fatte le solite raccomandazioni, conosciamo le prossime proposte di Albania, Russia, Azerbaijan, Ucraina e Belgio.
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6. ALBANIA – One Night’s Anger – Hersi Matmuja
Altro brano tradotto in inglese nonostante rendesse di più nella lingua originale è quello dell’albanese Hersi, giovanissima cantante vincitrice del “Festivali I Kenges” che le ha permesso l’accesso alla competizione dopo ben cinque tentativi andati a vuoto. Hersiana (questo il nome completo), la quale carriera musicale non ha ancora avuto tanti riscontri, è legata al nostro paese perché studia canto lirico al conservatorio Santa Cecilia di Roma, cosa che è percepibile dalla tipologia di voce che, mentre ben si accorda con l’interessante musicalità della strofa, fa perdere forza e interesse nel ritornello dal sapore rock, non facendo decollare appieno la canzone. L’accesso in finale non è per niente scontato.
7. RUSSIA – Shine – Tolmachevy Sisters
Lo spirito dei Jedward non ha ancora abbandonato del tutto la competizione e si è incarnato nella proposta russa di quest’anno. Le gemelle Tolmachevy, Maria e Anastasia, però, nonostante i soli 17 anni d’età, non sono nuove alla competizione, avendo già vinto nel 2006 l’edizione del Junior Eurovision Song Contest tenutosi a Bucarest. Il loro brano, nonostante autori già noti alla competizioni, è un semplice pezzo pop che può piacere così come lasciare completamente indifferenti non avendo alcun elemento di novità, persino il titolo è ormai già sentito essendo il quarto in sei anni a chiamarsi “Shine”. La Russia non ha mai mancato l’accesso alla finale e stando ai pronostici anche quest’anno dovrebbe rispettare la tradizione per quanto la banalità della canzone unita ai recenti avvenimenti politici, hanno attirato le antipatie di molti spettatori europei.
8. AZERBAIJAN – Start a fire – Dilara Kazimova
Il paese azero anche quest’anno presenta un brano di produzione svedese e cantato per la settima volta su sette partecipazioni in inglese. Lei oltre ad essere una cantante è anche modella e attrice ed ha strappato il biglietto per Copenaghen dopo essere arrivata per due volte seconda alla selezione nazionale per l’Eurovision. Il brano è una ballad piacevole che in certi punti ricorda la proposta azera del 2012 (Sabina Babayeva). Le possibilità di entrata in finale sono altissime come del resto è consuetudine del paese caucasico che è sempre entrato nella top 8 finale.
9. UCRAINA – Tick-Tock – Maria Yaremchuk
Sventato il rischio ritiro, l’Ucraina si presenta sul palco del B&W Hallerne con la giovane e avvenente Maria Yaremchuk, 21 anni con all’attivo la vittoria della prima edizione ucraina di The Voice. Il brano è un fresco e interessante pezzo pop la quale musica è stata modificata per tre volte fino a questa versione, di certo migliore delle precedenti, che è accompagnata da un simpatico e accattivante video alla James Bond’s style. La finale è alla portata di mano e non sembra una missione impossibile replicare o migliorare, magari con una vittoria, la medaglia di bronzo ottenuta l’anno scorso in terra svedese.
10. BELGIO – Mother – Axel Hirsoux
Scelta malinconica per il Belgio, che affida il suo destino al corpulento cantante vallone Axel, proveniente dalla seconda edizione di The Voice of Belgique (arrivato però solo alla battle). Il brano è chiaramente dedicato alla madre e, a dispetto di un andamento musicale piuttosto monotono e piatto, può essere reso interessante dalla voce del cantante, potente ma non molto originale, che dovrà regalare una grande performance per centrare la finale. L’inaspettato accesso in finale di Roberto Bellarosa l’anno scorso ha però acceso le speranze per la finale che quest’anno è molto più alla portata.