[img align=left]http://www.raidue.rai.it/Static/immagine/318/danielemagro_xfcator_talent.jpg[/img] Semifinale per il talent show targato Raidue che, coerentemente, vedrà la sua finale domenica sera su Raiuno. Perché la musica batte sempre e solo sul due. Tre esibizioni questa sera, tra cui l’inedito che, si spera, cominceremo a sentire in radio più spesso del segnale orario. Si parte con un superospite a sorpresa, mentre tutti si aspettano la Nannini arriva lei, [b]Noemi[/b], col suo inedito, “Briciole”, già in rotazione sulle maggiori radio italiane. Diciamo che da queste parti si preferisce la versione incisa, ma la ragazza ha la voce, e tanto basta. Dopo la sua esibizione, compresi i ringraziamenti dei giudici, Francesco lancia il sommario e fa il traino con Academy, il nuovo talent sulla danza di Raidue. Per continuare con la marchetta-cross over entrano i semifinalisti, che cantano “Let’s Dance” di Bowie, sigla del programma condotto da Lucilla Agosti. Coreografia, saluti, la Agosti trotta fuori, gli access finiscono e Facchinetti lancia la sigla. Che la gara abbia inizio. Ecco spiegato il meccanismo: ci sarà un’unica manche, con le due cover e l’inedito, al termine della quale si sapranno i due candidati al ballottaggio. I cantanti si esibiranno in quest’ordine: Jury, The Bastard, Matteo e Daniele. Si parte quindi con [b]Jury[/b], che canta “Qualcosa di grande” di Cremonini. Sul palco c’è l’orso gigante che probabilmente tiene compagnia a Tommassini nelle sue notti solitarie e che nel video viene pestato a sangue (o elio) dal cantante bresciano. Jury mostra i limiti di essere rimasto il meno abile a livello vocale dei ragazzi in gara, scalcia e corre qua e là, ma la sensazione non è gloriosa. Mara lo massacra, dice di sentirlo “stanco” e non lesina critiche ai suoi supporter, che rumoreggiano.
Tocca ai [b]The Bastard Sons of Dioniso[/b] (alla tredicesima puntata la gag della Maionchi che non sa pronunciarlo ha un po’ rotto le gonadi), con “All Shook Up” del grande Elvis. Nota di merito al video con la Maionchi che balla come fosse in balera sotto l’effetto di un litro di Vermouth bianco del ’92, i tre trentini (entrati in Trento tutti e tre trotterellando) hanno sempre una marcia in più. Terzo in gara è [b]Matteo[/b], che parte con “Caruso”, un pezzo fatto apposta per lui. Superlativo, uno che ti darebbe i brividi anche leggendoti la bolletta del gas. Simona lo definisce “emozionante”, ma crede che il pezzo sia “gigione”, mentre Mara è più misurata, azzecca effettivamente il giudizio. Chiude il giro [b]Daniele[/b], con “Killing me softly”, cantata però in italiano per tutto il primo pezzo. È un “suo” pezzo (qui Simona non parlerà di brano gigione, però), lo fa brillantemente e mostra, per ora, di meritare la finale almeno un granello più di Jury. I semifinalisti cantano tutti insieme “You’ve got a friend”, la canzone incisa in occasione della tragedia abruzzese, scaricabile da iTunes visto che i proventi andranno devoluti alla Protezione Civile. Nell’esibizione di gruppo spicca, a mio parere, ancora Daniele. Francesco presenta il tanto atteso quarto giudice, che poi non è nient’altro che [b]Luca Tommassini[/b] che ha fatto il giro da dietro le quinte. Le lusinghe di Facchinetti vanno un po’ oltre: “non sei di parte”, finchè il coreografo si va a sedere tra la Ventura e Morgan e si parte con la seconda manche. Comincia [b]Matteo[/b], che canta “Stairway to Heaven” dei Led Zeppelin. Partenza delicata e ritornello al massimo, Matteo coniuga bene le due anime del brano (che ascoltato al contrario pare inneggiare al Demonio, ossia il truccatore di Simona Ventura) e porta a casa un’ottima esibizione. Daniele canta [b]Estate[/b] dei Negramaro. Arrangiamento molto raffinato, i falsetti arricchiscono l’esecuzione di un brano completamente rivisitato rispetto all’originale. Morgan gli rimprovera uno sbagliato uso del microfono, che han messo in risalto la troppa differenza tra il canto con corde vere e false. I [b]The Bastard[/b] eseguono il pezzo degli Equipe 84 “Tutta mia la città”. Più delicati ma azzeccati anche in versione “armonizzazioni a tutti i costi” come nei singoli momenti solisti che il brano prevedeva. Tocca a [b]Jury[/b] col brano in inglese, un medley di “Sailing” e “It’s a heartache”. Finalmente un pezzo nelle sue corde, il ragazzo torna ad essere quello coinvolgente dei tempi d’oro. Morgan gli rimprovera un po’ di timidezza e gli dice di imparare da Rod Steward. Salutato Tommassini, un video ci mostra l’arrivo della [b]Nannini[/b] nel loft. Prima di salutare i ragazzi porge loro il vino, si mette a suonare la batteria come un marinaio ubriaco, poi duetta coi ragazzi e pare rimanere colpita dalla voce di Daniele. Arriva sul palco e canta il suo nuovo brano, “Attimo”, live. Sullo schermo lo stesso effetto di “Una giornata uggiosa”, quando la cantò Matteo (ossia la pioggia in Power Point). I ragazzi di X Factor le dedicano un medley dei suoi successi: “America” (i Bastard), “Bello e impossibile” (Daniele e Jury) e “Sei nell’anima” (Matteo). È ora il momento degli inediti. Entra in studio[b] Mogol[/b], che aiuterà nel giudizio dei pezzi al loro “primo ascolto” effettivo, visto che lui è uno storico compositore. Ora, io Mogol credevo fosse una creatura mitologica, metà uomo e metà bis-croma. Vederlo lì così, anzianotto e col maglione di flanella, mi smonta abbastanza. Parte [b]Daniele[/b] con “No”, il brano che dai primi ascolti dei daytime pareva il più musicale e orecchiabile. Il pezzo è effettivamente bellissimo, iper musicale e destinato ad avere successo anche in radio. Con che coraggio si può eliminare ‘sto ragazzo stasera? Morgan imbastisce sul fatto che sia un “tormentone” (proprio lui che l’anno scorso stava per abbattere gli Aram Quartet). Passiamo a [b]Matteo[/b], che canta “Impossibile”, di cui è anche autore del testo. Un testo da brividi per quello che, musicalmente, è il migliore inedito in assoluto, a mio modestiiissimo parere. La Ventura si limita ad un “adeguata”, Mogol fa ancora una volta i complimenti alle parole. Tocca a [b]Jury[/b], che canta “Mi fai spaccare il mondo”. Un attimo sotto gli altri (anche per la difficoltà di capire tutte le parole pronunciate), ma ha dei bei momenti e un ritornello che, anche in questo caso, può facilmente entrare in testa. Mogol ha piccole critiche sul testo e correzioni da fare, Facchinetti coglie l’occasione per invitarlo a scrivere l’anno prossimo. Lui sorride, imbarazzato. Chiudono la serata i [b]The Bastard[/b] con “L’amor carnale”. Un pezzo molto rock, che forse avrebbe reso di più in inglese, ma che non rinnega l’anima del gruppo vocale come invece fece l’inedito degli Aram Quartet l’anno scorso. Un inedito “che divide”, dice Simona. Un video riepilogo ci ricorda i quattro inediti (alto livello, ma non è una novità); Mogol sale sul palco, chiacchiera con Francesco, pubblicizza il suo disco (o forse parlava di ernia, mi è sfuggito un pezzo), sbaglia uscita e a momenti si spiaccica contro il ledwall. Verrà trascinato via da una gentile infermierina, in stato confusionale. Chiuso il televoto. È tempo di verdetto. [b]Vanno in finale i The Bastard Sons of Dioniso e Matteo[/b]. Al ballottaggio Daniele e Jury. Verdetto abbastanza prevedibile. Daniele canterà “Stai fermo lì”, Jury “Chariot”, due delle loro esibizioni più coinvolgenti dell’intera edizione. A cappella canteranno “Tutto quello che un uomo” (Daniele) e “Sunny” (Jury). Si passa al voto dei giudici. Mara Maionchi elimina Daniele, Morgan elimina Jury per lasciare a Simona il voto decisivo. Simona, di fronte alla difficilissima decisione, [b]decide di eliminare Daniele[/b]. JURY IN FINALE Jury, i The Bastard e Matteo in finale. Appuntamento a domenica, con la finalissima su raiuno.
