Utente
24 agosto, 2015
Krishoes ha detto
2640 ruota attorno al logo Δ∇Δ che è composto da tre triangoli colorati che rappresentano i tre simboli/temi del disco, Il primo è un Vulcano rosso, come le parole più crude da comunicare. Il secondo è un Mare, blu e caotico, da imparare a ascoltare. E il terzo è una Montagna, alta, dove si arriva sulla cima solo per provare a immaginare.
Polistrumentista e autrice di testi e musiche, Francesca firma undici brani su tredici, che si dividono, infatti, tra vulcanici, marini e "montani", elementi associati a un'intenzione, rispettivamente comunicare, ascoltare, immaginare.
L'album si apre appunto con "Comunicare", manifesto programmatico che valorizza lo scambio, l'incontro. Sulla stessa linea prosegue "Bolivia", che si spinge lontano rimanendo vicino, per dare voce a problematiche che sembrano distanti ma toccano la nostra quotidianità più di quanto pensiamo. "Noleggiami ancora un film" parla di un tempo passato da contemplare, è un elogio alla lentezza e a tutti quegli elementi presenti nei momenti familiari che rischiano sempre più di svuotarsi.
"Io non abito al mare" è il primo brano che vede Francesca collaborare con Calcutta, che con lei firma anche "La serie B", titolo ispirato alla retrocessione del Vicenza come metafora di una grande delusione d’amore e "Tapioca", traccia con alcuni inserti in lingua ghanese campionati da Cosmo, un brano di ringraziamento e pieno di gioia che racconta pezzi di vita importanti. Calcutta e Dario Faini firmano invece "Tropicale", che grazie a sonorità innovative catapulta chi ascolta su una spiaggia in festa di fronte al mare più silenzioso.
"E se c'era…" è la sesta traccia e porta la firma di Tommaso Paradiso (insieme a Dario Faini): un testo di incoraggiamento a guardare avanti lasciandosi alle spalle tutto ciò che ci impedisce di farlo.
"Scusa se non ho gli occhi azzurri" e "Vulcano" sono le immagini speculari l'uno dell’altro. Se "Vulcano" infatti esprime la fase della rabbia e della voglia di ripartire con energia, "Scusa se non ho gli occhi azzurri" è quella immediatamente successiva ad un cuore che si spezza, ovvero la fase in cui ci si prende tutte le responsabilità e le colpe. "Due galassie" invece, è un brano che parla di una storia giovane in cui le due persone coinvolte non crescono di pari passo.
Unico brano in inglese, "Lava" è il più “violento” e vulcanico del disco sia per il testo, sia per la scelta di impiegare suoni “di pancia”, dinamiche tribali ed effetti acidi.
Tredicesima e ultima traccia del disco è "Alonso", che parla del pilota di Formula 1 sia direttamente, sia prendendo il suo percorso come metafora di alcuni momenti difficili della vita.
Banned
7 agosto, 2013
Ue' , figa, che'llè 'sta musica da negher?
In effetti dalle anticipazioni mi avrebbe destato un po' più corposamente giusto Bolivia. In tal senso, il fatto che la giornalista dica sia la sua preferitissima, pensando un secondo di più non so se sarebbe un segno bellissimo (rischio le altre tutte troppo tendenti al "meh" ?).
Krishoes ha detto
Polistrumentista e autrice di testi e musiche, Francesca firma undici brani su tredici, che ...
Ah, però! Meco (non ironico). Specie le musiche direi fino "a ieri" "tentennasse" un po' a firmarle.
Ok che studi pure composizione, cominci a non avere più 12 anni, e via dicendo, ma per dire...
...vede Francesca collaborare con Calcutta, che con lei firma anche "La serie B", titolo ispirato alla retrocessione del Vicenza come metafora di una grande delusione d’amore
Hehehe: mi diletta assai tale accostamento.
Moderatore Junior
28 novembre, 2015
http://www.spettacolinews.it/f.....Vk.twitter
“Le canzoni sono state scritte in modo viscerale ed impulsivo – racconta Francesca - ma tutte sono state curate nei minimi particolari, alcuni brani sono nati anche per amicizia e per divertimento. La comunicazione in questo disco è legata al “viaggio” al fatto che oggi anche la mia generazione può prendere un biglietto aereo low cost e andare ovunque nel mondo conoscendo luoghi usi e costumi, comunicando con chiunque – continua Francesca. Eppure c’è qualcosa che abbiamo perso e io mi sono fatta una domanda in questo disco: che cosa ho perso? Che cosa stiamo perdendo? E cosa non voglio perdere? Mi sono detta, ci sono dei modi di comunicare che cambiano nei paesi in cui si va ma alla base la comunicazione ci permetterà sempre di capirci e di arricchirci insieme agli altri - conclude.
L’album si apre appunto con Comunicare, manifesto programmatico che valorizza lo scambio, l’incontro. Il brano ha influenze anni '90 ed è incentrato su un beat di batteria costante a cui si aggiungono nuovi strumenti analogici.
Sulla stessa linea prosegue Bolivia, che si spinge lontano rimanendo vicino, per dare voce a problematiche che sembrano distanti ma toccano la nostra quotidianità più di quanto pensiamo. Un brano politico, ma anche sentimentale le cui sonorità camminano su un terreno dark e tropicale, esplodendo nel ritornello, ricco di elementi elettronici.
Noleggiami ancora un film parla di un tempo passato da contemplare, è un elogio alla lentezza e a tutti quegli elementi presenti nei momenti familiari che rischiano sempre più di svuotarsi. "C'è un amore struggente per tutto ciò che faceva da base ai riti domenicali della mia famiglia, fatti di Formula 1, persone riunite davanti alla tv, audiolibri, diapositive – spiega Francesca. La malinconia è più dolce e forte proprio perché non ho potuto condividere completamente i momenti in cui questi oggetti/usi sono stati parte della quotidianità. In studio ho appositamente suonato strumenti tipici di quest'epoca, come l'M1, o strumenti ideati con la stessa nostalgia per l'analogico, come i Critter&Guitari – conclude”.
Io non abito al mare è il primo brano che vede Francesca collaborare con Calcutta, che con lei firma anche La serie B, titolo ispirato alla retrocessione del Vicenza come metafora di una grande delusione d’amore e Tapioca, traccia con alcuni inserti in lingua ghanese campionati da Cosmo, un brano di ringraziamento e pieno di gioia che racconta pezzi di vita importanti.
Calcutta e Dario Faini firmano invece Tropicale: in questo brano c'è un contrasto costante tra spiaggia e mare, dove la spiaggia è il ritrovo di una festa caotica e rumorosa, e il mare è un luogo dove si vuole evadere perché non ci si sente adatti ad affrontare una serie di situazioni. La produzione è un equilibrio esplosivo tra ritmiche tropical, suoni urban e archi più classici, che rappresentano anche stilisticamente i contrasti sentimentali del brano.E se c’era… è la sesta traccia dell’album, la ballad più minimal e classica che porta la firma di Tommaso Paradiso (insieme a Dario Faini): un testo di incoraggiamento a guardare avanti lasciandosi alle spalle tutto ciò che ci impedisce di farlo.
Scusa se non ho gli occhi azzurri e Vulcano sono le immagini speculari l’uno dell’altro. Se Vulcano infatti esprime la fase della rabbia e della voglia di ripartire con energia, Scusa se non ho gli occhi azzurri è quella immediatamente successiva ad un cuore che si spezza, ovvero la fase in cui ci si prende tutte le responsabilità e le colpe.
“Due galassie invece, è una canzone piena di dettagli quotidiani e d’immagini a me care e simboliche (lo specchio, di "riflessi di me") – spiega Francesca”. Due galassie è un brano che parla di crescita, o meglio, di una storia giovane in cui le due persone coinvolte non crescono di pari passo, si perdono, viaggiano su due piani diversi, non si sanno stupire. L'arrangiamento è minimal techno, tornano gli anni '90 ed è anche presente il suono campionato della carta di una caramella”.Unico brano in inglese, Lava è il più "violento" e vulcanico del disco sia per il testo, sia per la scelta di impiegare suoni "di pancia", dinamiche tribali ed effetti acidi. Il testo parla di un episodio di amore molto complesso e rabbioso, in cui la donna è un oggetto, è il divertimento dell'uomo, e viene anche ferita sia verbalmente, sia fisicamente. Il testo è ispirato a Tahiti di Bat For Lashes, dove però la protagonista sembra essere completamente soggiogata dalla comunità e dalla figura maschile. Qui invece c'è ribellione, desiderio di ritrovarsi, o meglio, c'è voglia di trasformare il malessere in energia potente e comunicativa. I suoni rievocano un vulcano intento ad esplodere, c'è visceralità, c'è senso di ribollire interno, reso soprattutto dalla componente drum&bass.
Tredicesima e ultima traccia del disco è Alonso, ballad pianistica scarna ed essenziale, che parla del pilota di Formula 1 sia direttamente, sia prendendo il suo percorso come metafora di alcuni momenti difficili della vita.
Utente
16 giugno, 2016
Non riesco e nemmeno ci tengo a dare un giudizio in base a quel poco che si è sentito delle canzoni,dalle interviste però mi colpisce come sempre questa esigenza primaria di esprimere il suo mondo,la sua vita.
Mi spiace anche che ARTISTE come lei e tanti altri, magari anche meno noti, debbano essere giudicate dai numeri,dalle vendite come una Baby k qualsiasi.Il pop non è il diavolo,ma alcune canzoncine che non esprimono nulla di personale e profondo ma vogliono solo essere tormentoni devono essere giudicate per le vendite alle quali solo aspirano,le altre no.Sicuramente anche lei vorrebbe aver successo,ma non è l'unico dei suoi obiettivi e si vede ancor di più da queste prime notizie sull'album.
Mi spiace abbia avuto questo grande dolore d'amore ed è un bene che lo abbia esorcizzato in un disco.Francesca potrebbe essere mia figlia,però io in lei vedo l'amica con cui da ragazza avrei passato giornate intere a bere thè o cioccolata calda e parlare del mondo e della vita fino a notte fonda.Un'anima.
Utente
16 giugno, 2016
Dimenticavo di sottolineare il mio sdegno verso la questione dei tag alle persone che partecipavano alla sua presentazione e mazzi vari.Lei già con la sua musica,il suo look e il suo modo di esprimersi dimostra con i fatti di essere quanto di meno leccaculo e ammiccante ci sia.Si tratta solo di una persona umile e per questo sempre grata,riconoscente e ben educata.Incapace di covare quei doppi fini che gli hater di professione riconoscono in quanto appartiene alla loro di natura.Quando le piace qualcuno o apprezza qualcosa lei nella sua purezza non si nasconde e perchè dovrebbe?
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