L'ho ascoltato diverse volte e per me è uno dei suoi album migliori (!) 

Lo trovo sicuramente superiore sia a Prism che a Teenage dream. Non so se sia unpopular però questa è la mia opinione dopo i primissimi ascolti. 

L'elemento che più ho apprezzato (e che a volte nei suoi album è mancata) è stata la coesione dal punto di vista delle sonorità, a cui si aggiunge anche quella dei messaggi che voleva trasmettere. Il rimorso, la resilienza, la forza di combattere contro ciò che gli altri ci impongono e soprattutto il saper trasformare il dolore in positività, in uno 'smile', si legano indissolubilmente ad un Katy notevolmente umana e a tratti vulnerabile. 

Ho apprezzato molto alcune scelte di suoni negli instrumental delle canzoni, fra cui i i pizzicati degli archi in 'Resilient' o la chitarra in 'Cry About It Later', piccole incursioni che migliorano la produzione. A questo si aggiunge una voce dallo smalto impeccabile: un altra caratteristica fortemente positiva di questo album è quella di essere capace di mettere in risalto la sua voce, che non affoga mai nelle sonorità ma che affonda e si nutre in esse.

Si tratta comunque di un album molto immediato, orecchiabile, in alcuni momenti addirittura nostalgico (o questa è stata la mia sensazione). È il primo di Katy di cui seguo il roll-out e che ascolto in coincidenza con l'uscita e devo dire che non ne sono rimasto assolutamente deluso. Non c'è nulla di sperimentale, è un album pop patinato e prodotto in maniera egregia, ma fa il suo dovere e soprattutto sviluppa bene un'idea di base che pur non essendo innovativa riesce a dare vita ad un lavoro in cui ci si può facilmente riconoscere, aumentandone così la vicinanza con l'ascoltatore.

Le mie preferite dell'album sono sicuramente 'Not the End of the World' (deve assolutamente essere estratto come singolo), 'Daisies' (che col tempo ho rivalutato molto), 'Teary Eyes' e 'What Makes A Woman'.