confuso&felice ha detto
Ragazzi, scusate la domanda ma ho un dubbio/curiosità su come si calcolano le vendite degli album su Spotify.

Da quel che ho capito, si sommano gli ascolti premium di ogni singola traccia, e si divide per 1300. Tuttavia, se un brano supera il 70% degli ascolti totali, non si considerano nel totale gli ascolti di quel brano. è su quest'ultimo punto che ho dei dubbi. Poniamo che un brano rappresenti il 69% degli ascolti totali: in questo caso gli ascolti di quel brano si considerano. ma il giorno dopo magari quel brano ne rappresenta il 70%..in quel caso, escludendo gli ascolti di quel brano, risulterà che l'album ha meno copie vendute rispetto al giorno prima. Mi sembra una cosa paradossale. Ma probabilmente ho capito male la regola. Qualcuno mi può illuminare? Grazie   

Ne parlavo proprio ieri nel topic delle classifiche con un'altra utente.

Io sapevo che la canzone più ascoltata veniva calcolata al 70%, non che venisse esclusa, anche perchè non tornerebbero i conti di tante certificazioni.

confuso&felice ha detto
Altra domanda/curiosità (scusate ma a me i calcoli intrippano).

Prendiamo il caso di Emma per esempio: ha rilasciato il singolo Io sono bella prima dell'album. Quando esce l'album, il singolo ha già 2 milioni (?) di ascolti su Spotify. Per il calcolo delle copie vendute su Spotify, quei 2 milioni di streaming vengono già inclusi, o si inizia a considerare gli streaming dal giorno in cui l'album viene rilasciato?  

Non lo so ma mi viene da dire che non valgono altrimenti artisti che hanno singoli di super successo sulla piattaforma non arrancherebbero con le vendite degli album. Penso prevalentemente a Ferreri, Baby K e chiunque abbia rilasciato singoli che hanno fatto benone prima dell'uscita degli album.

Alex87 ha detto

L'unica spiegazione che mi do io è il fatto che questi numeri, che sono molto più bassi rispetto alla percezione popolare, farebbero molto rumore e potrebbero innescare un calo psicologico ulteriore sulle vendite (so che sembra strano, ma in psicologia è ben spiegato che buona parte del comportamento delle masse è influenzato dallo stesso comportamento della massa, per lo stesso motivo per cui una crescita nei sondaggi porta a una crescita ulteriore perché porta a votare (o a esprimere la propria preferenza nei sondaggi) per accodarsi al trend). 

Credo che l'industria musicale nella persona delle case discografiche non vogliano far percepire alla gente che i numeri che muovono (perlomeno sulle vendite) siano molto più bassi di ciò che si pensa. Non a caso si parla sempre di certificazioni, dire DISCO D'ORO alla persona che non segue le vendite fa ancora effetto, mentre noi sappiamo che non vale praticamente nulla.   

E' come dici tu, però secondo me non è che cercando di confondere le acque ottengano molto di più. La deriva sull'acquisto fisico e digitale quella è e secondo me è inarrestabile, non solo, sta proprio prendendo velocità ultimamente.

Comunque sono consapevole del fatto che le mie richieste sono pura utopia, ogni volta che si prova a capire si alza una cortina di fumo