Utente
25 giugno, 2018
Dalla 85 in giù nella classifica album sappiamo che sono sicuro sotto le 25k copie, poi bisogna vedere quanto siano vicini tra loro. Dite che alla 100 stiamo almeno sulle 20k? Pensavo Rave, Eclissi facesse in tempo ad entrare almeno alla 100 ma Tananai ha comunque due singoli in top10 quindi si può consolare benissimo.
Secondo anno consecutivo con 4 brani in top100 per Irama!
Utente
16 gennaio, 2021
Chiedo ai mod se si può spostare il topic in coda a quello aperto da vincy nella sezione giusta?
Da Sanremo ci sono 12 brani in top 100 (+3 rispetto al 2021)
Ex talent presenti 8 nomi (-5 rispetto al 2021, mancano Noemi, Giusy, Alessandra, Tancredi, Aka, Deddy e Francesca. Tornano in top 100 invece Elodie e Mahmood e rimangono per il secondo anno Marco, Irama, Annalisa, i Maneskin, Mara e Sangiovanni)
Dall'ultima edizione di Amici 0 brani (-7 rispetto al 2021 quando c'erano i quattro finalisti del circuito canto)
Utente
14 febbraio, 2017
Malibu di sangiovanni alla #60. Vedendo le canzoni vicine in classifica potrebbe aver venduto sulle 160k copie, mentre nell'ultima parte del 2021 (post certificazione del 7P a 490k) circa 50k e quindi ad oggi potrebbe essere sulle 700k copie, dunque ben lontana dalla certificazione 8P che forse a questo punto non arriverà mai.
Potrà sembrare una mia ossessione perché credo di averne già parlato altrove , però è una situazione che potrebbe dare uno scossone alla top10 talent e mi piace tenerla sotto controllo
Utente
8 aprile, 2021
Francofranco ha detto
Malibu di sangiovanni alla #60. Vedendo le canzoni vicine in classifica potrebbe aver venduto sulle 160k copie, mentre nell'ultima parte del 2021 (post certificazione del 7P a 490k) circa 50k e quindi ad oggi potrebbe essere sulle 700k copie, dunque ben lontana dalla certificazione 8P che forse a questo punto non arriverà mai.Potrà sembrare una mia ossessione perché credo di averne già parlato altrove , però è una situazione che potrebbe dare uno scossone alla top10 talent e mi piace tenerla sotto controllo
sono pur sempre +310k copie, un botto specie se dovessero arrivare in una sola botta
io personalmente adorerei
Utente
11 gennaio, 2021
Stando ad un mix di stime di vendita tra Tutto È Musica e Recensiamo Musica:
1. 647k - Brividi
2. 532k - Shakerando
3. 470k - Dove si balla
4. 458k - farfalle
5. 427k - La Coda Del Diavolo (460k totali)
6. 417k - La dolce vita
7. 415k - Giovani Wannabe
8. 398k - 5 Gocce
9. 383k - Baby Goddamn
10. 340k - Ciao Ciao
Utente
25 giugno, 2018
Piccola considerazione al netto del quadruplo platino di Partire Da Te di Rkomi con le certificazioni di oggi.
La posizione #99 nei singoli vale almeno 120k (anche 130 o più se le stime fossero corrette o in eccesso) dal momento che Partire Da Te (stimata da tutto è Musica a 270k alla fine del 2021) è stato l'undicesimo singolo più venduto appunto del 2021, subito sotto Voce di Madame che è stata certificata 4xPlatino (a 280k) alla penultima settimana.
Utente
12 febbraio, 2017
lukeyyy ha detto
Per una volta non darei la colpa a questo nel 2022 ho monitorato apposta le copertine delle playlist Spotify per capire quanto le donne siano bistrattate e non è proprio così anche se la percezione è quella. Abbiamo avuto prova di diversi brani femminili inseriti nelle playlist indipendentemente dal successo e Amazon dà una spinta non indifferente al pop e soprattutto al pop femminile, quindi è un problema culturale okay ma non da parte della FIMI o di Gfk
In realtà anche solo iniziare a conteggiare Youtube aiuterebbe, lì la disparità è leggermente ridotta. Non si capisce perché non ce la facciano.
Utente
16 gennaio, 2021
Aerys ha detto
lukeyyy ha detto
Per una volta non darei la colpa a questo nel 2022 ho monitorato apposta le copertine delle playlist Spotify per capire quanto le donne siano bistrattate e non è proprio così anche se la percezione è quella. Abbiamo avuto prova di diversi brani femminili inseriti nelle playlist indipendentemente dal successo e Amazon dà una spinta non indifferente al pop e soprattutto al pop femminile, quindi è un problema culturale okay ma non da parte della FIMI o di Gfk
In realtà anche solo iniziare a conteggiare Youtube aiuterebbe, lì la disparità è leggermente ridotta. Non si capisce perché non ce la facciano.
Perché per essere conteggiato deve essere un servizio a pagamento, e quanti di noi pagano YouTube? O in generale, quanti lo pagano?
Utente
12 febbraio, 2017
lukeyyy ha detto
Perché per essere conteggiato deve essere un servizio a pagamento, e quanti di noi pagano YouTube? O in generale, quanti lo pagano?
Non trovo dati specifici sull'Italia, ma gli utenti di YouTube Music nel mondo erano più di 50 milioni nel 2021, non sarei così sicuro che si tratti di una percentuale irrilevante.
Poi sbaglio o in altri paesi YouTube pesa già sulla classifica dei singoli? Per la Billboard Hot 100 ad esempio. Sarebbe interessante anche sapere se e in altri paesi vengono conteggiati gli streaming non premium. Per gran parte degli italiani il consumo gratuito su YouTube è la principale modalità di fruizione musicale, mi sembra in ogni caso assurdo, potendolo monitorare, che questo non si rifletta sulle classifiche.
Utente
24 marzo, 2014
Anti-Hero ha detto
Stando ad un mix di stime di vendita tra Tutto È Musica e Recensiamo Musica:1. 647k - Brividi
2. 532k - Shakerando
3. 470k - Dove si balla
4. 458k - farfalle
5. 427k - La Coda Del Diavolo (460k totali)
6. 417k - La dolce vita
7. 415k - Giovani Wannabe
8. 398k - 5 Gocce
9. 383k - Baby Goddamn
10. 340k - Ciao Ciao
Che numeri, bello da vedere.
Concordo ovviamente che vadano contestualizzati, per esempio forse dovremmo smetterla di parlare di "copie vendute", perché non è proprio il caso.
Ciò non toglie che è bello vedere la luce in fondo al tunnel per la crisi della discografia italiana. Questi numeri, in generale per la musica italiana, erano inimmaginabili fino a 14 anni fa. La nostra musica si è trasformata radicalmente e i risultati si vedono.
Utente
27 giugno, 2016
Aerys ha detto
lukeyyy ha detto
Perché per essere conteggiato deve essere un servizio a pagamento, e quanti di noi pagano YouTube? O in generale, quanti lo pagano?
Non trovo dati specifici sull'Italia, ma gli utenti di YouTube Music nel mondo erano più di 50 milioni nel 2021, non sarei così sicuro che si tratti di una percentuale irrilevante.
Poi sbaglio o in altri paesi YouTube pesa già sulla classifica dei singoli? Per la Billboard Hot 100 ad esempio. Sarebbe interessante anche sapere se e in altri paesi vengono conteggiati gli streaming non premium. Per gran parte degli italiani il consumo gratuito su YouTube è la principale modalità di fruizione musicale, mi sembra in ogni caso assurdo, potendolo monitorare, che questo non si rifletta sulle classifiche.
Ma infatti per me è una roba assurda che non contino gli streams free (che poi veramente gratis non sono perché sono ad-supported) così come le visualizzazioni di YouTube, visto che sono dei metodi legali per ascoltare musica. Non capisco il motivo per cui si escluda completamente una (bella) fetta di ascoltatori legali che non si può permettere un abbonamento.
Come detto da te, le visualizzazioni su YouTube contano per le classifiche in USA, così come pure nel Regno Unito, due mercati musicali ben più floridi dei nostri. Sarebbe interessante anche per avere delle classifiche che riflettano davvero la realtà.
Utente
17 maggio, 2021
Aerys ha detto
lukeyyy ha detto
Perché per essere conteggiato deve essere un servizio a pagamento, e quanti di noi pagano YouTube? O in generale, quanti lo pagano?
Non trovo dati specifici sull'Italia, ma gli utenti di YouTube Music nel mondo erano più di 50 milioni nel 2021, non sarei così sicuro che si tratti di una percentuale irrilevante.
Poi sbaglio o in altri paesi YouTube pesa già sulla classifica dei singoli? Per la Billboard Hot 100 ad esempio. Sarebbe interessante anche sapere se e in altri paesi vengono conteggiati gli streaming non premium. Per gran parte degli italiani il consumo gratuito su YouTube è la principale modalità di fruizione musicale, mi sembra in ogni caso assurdo, potendolo monitorare, che questo non si rifletta sulle classifiche.
Sono abbastanza sicuro nè in US nè in UK valgano gli streams free ma solo i premium
Utente
16 gennaio, 2021
Moly ha detto
Ma infatti per me è una roba assurda che non contino gli streams free (che poi veramente gratis non sono perché sono ad-supported) così come le visualizzazioni di YouTube, visto che sono dei metodi legali per ascoltare musica.
Ma raga se sono free non sono validi per le vendite, mi sembra un ragionamento più che logico già come dice @matteo.m è poco corretto parlare di copie vendute, ma almeno c’è una specie di pagamento effettivo dietro…
Utente
12 febbraio, 2017
lukeyyy ha detto
Moly ha detto
Ma infatti per me è una roba assurda che non contino gli streams free (che poi veramente gratis non sono perché sono ad-supported) così come le visualizzazioni di YouTube, visto che sono dei metodi legali per ascoltare musica.Ma raga se sono free non sono validi per le vendite, mi sembra un ragionamento più che logico già come dice @matteo.m è poco corretto parlare di copie vendute, ma almeno c’è una specie di pagamento effettivo dietro…
Il fatto è che, piaccia o meno, siamo entrati in un'era in cui la musica viene consumata gratuitamente o a prezzi stracciati (con qualche euro al mese hai accesso illimitato al catalogo della piattaforma, quando l'abbonamento non è direttamente compreso in altri pacchetti). Penso che sarebbe il caso di prenderne atto invece di inventarsi miliardi di milioni di copie vendute e dischi di diamante e parlare a sproposito di mercato florido e in crescita. Il concetto di copia, sono d'accordo, andrebbe abbandonato del tutto.
Utente
11 agosto, 2021
Moly ha detto
Ma infatti per me è una roba assurda che non contino gli streams free (che poi veramente gratis non sono perché sono ad-supported) così come le visualizzazioni di YouTube, visto che sono dei metodi legali per ascoltare musica. Non capisco il motivo per cui si escluda completamente una (bella) fetta di ascoltatori legali che non si può permettere un abbonamento.
Come detto da te, le visualizzazioni su YouTube contano per le classifiche in USA, così come pure nel Regno Unito, due mercati musicali ben più floridi dei nostri. Sarebbe interessante anche per avere delle classifiche che riflettano davvero la realtà.
e perchè assurdo?? casomai sarebbe assurdo il contrario se sono classifiche di VENDITA non possono includere gli ascolti gratuiti
senza contare che sarebbe ancora peggio perchè gli ascolti free dalle piattaforme sono completamente condizionati anzi dettate e imposte dagli algoritmi
non è che Amazon con un account free ti fa ascoltare quello che scegli tu ma solo quello che vuole lui, un pò piu' elastico Spotify ma nemmeno tanto con l'account free hai tanti limiti e sei costretto ad ascoltare le canzoni che ti "suggerisce" e non puoi skippare, quindi non verrebbe fuori una classifica del pubblico ma una classifica che avrebbe ben poco di realistico e per gran parte decisa a tavolino dagli algoritmi
il problema delle donne non esiste (a parte che trovo inopportuna questa continua divisione uomini e donna ma vabbè), anzi la contrario le cantanti donne sono mooolto supportate e avvantaggiate dal sistema (basta vedere la maggiore spinta che hanno nelle radio e i trattamenti di assoluto favore che hanno nelle playlist di streaming....e gli esempi a supporto se ne potrebbero fare a centinaia)
se c'è un minor riscontro delle artisti femminili non è perchè sono discriminate (anzi tutt'altro!!!) ma secondo me per due motivi:
1) il grosso del mercato (almeno un 60% e oltre) è fatto di musica rap e trap e le artiste femminili non si sono interessate a questo genere....e chi tra di loro ha provato farlo (vedasi Madame) lo ha fatto con ottimi riscontri e senza nessun ostracismo
2) per fortuna è caduta quella distinzione netta (quella si discriminatoria) che c'è sempre stata in passato nella musica tra gli uomini che dovevano essere tutti cantautori, non era concesso loro di essere interpreti e dovevano tutti scriversi e prodursi le canzoni e le donne che bastava che avevano una bella presenza e una bella voce, diventavano interpreti e c'era qualcun altro che scriveva le canzoni per loro
oggi gli autori che scrivono per le interpreti femminili si contano sulle dita di una mano, sono sempre quei 4/5 quindi il problema è che quello passa il convento
se si va a vedere gli autori che scrivono le canzoni di Emma, di Alessandra Amoroso, di Annnalisa, di Noemi etc etc sono sempre i soliti 4-5 cioè Petrella, Simonetta, Federica Abbate, Faini (Durdust), La Cava ....che fanno una sorta di catena di montaggio, dove danno canzoni a tutte, e tutte in modo indifferenziato cantano le stesse cose
se le grandi interpreti femminili del passato avevano a disposizione Mogol, Fossati, Cheope, Bigazzi etc ....queste di oggi si devono accontentare di Petrella, Simonetta etc quindi va da se' che non può venir fuori chissà cosa
bisogna incentivare una nuova generazione di cantanti donne in cui il talento artistico non può essere piu' avere "una bella voce e una bella presenza" ma piuttosto essere capaci di conoscere la musica, comporre, crearsi e prodursi le canzoni
Utente
27 giugno, 2016
Oddio che casino
lukeyyy ha detto
Moly ha detto
Ma infatti per me è una roba assurda che non contino gli streams free (che poi veramente gratis non sono perché sono ad-supported) così come le visualizzazioni di YouTube, visto che sono dei metodi legali per ascoltare musica.Ma raga se sono free non sono validi per le vendite, mi sembra un ragionamento più che logico già come dice @matteo.m è poco corretto parlare di copie vendute, ma almeno c’è una specie di pagamento effettivo dietro…
Il discorso è che gli streams free realmente free non lo sono perché sono ad-supported cioè l'utente "paga" con le pubblicità. Vi assicuro che in UK contano anche gli streams free e anche le visualizzazioni video su YouTube. Semplicemente, c'è una conversione diversa (ad esempio in UK 600 streams free valgono 1 copia invece con i premium ne bastano 100...poi vabbè lì hanno delle regole diverse per cui se una canzone comincia ad essere "vecchia" e vende sempre meno dopo un po' ci vogliono più streams per raggiungere una copia venduta ma è un'altra storia ). In USA contano di tutto ma non so precisamente come fanno
Semplicemente, non è irreale conteggiare degli streams "free" per una classifica di vendita, perché è un metodo assolutamente legale e non realmente gratuito per ascoltare musica. Per me (ripeto per me!!! ) creano anche una classifica più veritiera che rappresenta a pieno tutti. Tutto qua
EDIT: Riprendendo il discorso di Bento... questa storia delle donne che non sanno comporre o addirittura non conoscono la musica è ridicola ce ne sono tantissime bravissime ma che nessuno considera ahimè (ed è un problema anche delle case discografiche che non ci puntano mai). Poi non capisco neanche il discorso per cui Petrella, Simonetta ecc. vadano bene come autori degli interpreti maschili ma per le donne no Praticamente si conferma implicitamente che per le donne ci voglia l'eccellenza o quasi mentre agli uomini basti la mediocrità?
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