La fine dei 70's e l'inizio degli 80's sono stati la breve ma intensa stagione d'oro della Disco music. Non poteva quindi mancare un pezzo cantato (la Ross) e scritto (Edwards e Rodgers degli Chic) da delle icone del periodo. Pubblicata nell'estate del 1980 quale primo singolo del suo decimo, splendido, album 'Diana', questa canzone è una pietra miliare del genere, che valse all'interpreta la vetta delle classifiche in svariati Paesi. Delle scintille ci furono tuttavia anche in sala di registrazione: alla Ross non piacque la produzione e così alla fine mixò lei stessa, senza dire nulla agli altri, la canzone, mettendo in evidenza la propria voce. La cosa fece infuriare il duo degli Chic, ma si rivelò comunque una smash hit.

Forse non tutti sanno che una delle band Pop più popolari della storia non amava particolarmente il jet-set e la vita sul palcoscenico. Nel 1980 fu pubblicato il settimo album, 'Super Trouper', degli svedesi e si rivelerà essere l'ultimo prodotto di grande successo di una carriera folgorante e relativamente breve. I quattro erano infatti già sulla via del tramonto, ma questo non impedì loro di sfornare alcune ultime hit, fra le quali questo terzo singolo estratto dall'album a novembre. Come dice il titolo stesso - ossia il nome che viene usato talvolta nell'ambiente per l'occhio di bue - la canzone tratta proprio della vita sotto i riflettori, in un misto di malinconia e voglia di ballare tipica delle ultime produzioni degli Abba.

Quando un pezzo ha oltre cinquant'anni di vita, decine di versioni in svariati generi musicali e alcuni di questi sono stati dei successi, allora possiamo dirlo: è un pezzone. È il caso di questa canzone, pubblicata nel luglio del 1981 quale lead dell'album di debutto 'Non-Stop Erotic Cabaret'. Il duo inglese riarrangia un pezzo che aveva portato al successo in chiave Soul nel 1964 Gloria Jones. L'intuizione fu giustissima: si rivelò la canzone più venduta dell'anno nel Regno Unito, raggiungendo la vetta in classifica anche in altri Paesi anglofoni nel mondo.

Soli a casa, ci si annoia. Si vorrebbe parlare col proprio uomo ma non si riesce e quindi si vorrebbe lasciarlo, ma una canzone catchy c'impedisce di farlo. E poi usciamo, ma a causa di un incidente non riusciamo a raggiungere la destinazione, ma sempre la stessa canzone mixata da un dj ci salva la vita. A quanti di noi non è successo almeno una volta? La trama del debutto discografico - siamo nel febbraio del 1982 - di questo gruppo è sicuramente una delle ragioni del successo pazzesco di questo pezzo. Il trio newyorchese ebbe in realtà anche l'intuizione di combinare musica Disco, voci Soul (e fin qui nulla di nuovo) con delle nascenti barre Rap/Hip-Hop. Le cover e i sample non si contano ovviamente, fra tutti mi permetto di citare la mia canzone preferita dei Five 'If Ya Gettin' Down'.

Lo zampino di Nile Rodgers degli Chic c'è anche nella produzione di quello che è stato penso il più grande successo commerciale del Duca Bianco: la #1 raggiunta in oltre venti Paesi all around the world. La canzone che lanciò nel marzo del 1983 il quindicesimo omonimo album di Bowie in effetti gli permise di avvicinarsi a un pubblico di giovanissimi diverso da quello che lo seguiva per i lavori precedenti, ma anche più distante dalla sua indole e questo lo mise successivamente in difficoltà a livello di aspettative. Sia nel testo che nel video sono citate le mie adorate scarpe rosse di Dorothy del Mago di Oz, che in particolare nella clip diventano un simbolo dell'imperialismo dell'Occidente allora già così evidente. Innumerevoli anche in questo caso le cover, fra le quali citerei sicuramente quella di Craig David.

Abbiamo già detto che gli 80's furono gli anni delle colonne sonore. Fra i film intramontabili c'è sicuramente 'Flashdance', uscito nell'aprile del 1983, con questo epico brano scritto da Irene Cara - lanciata a sua volta pochi anni prima da un altro film cult, 'Fame' - e musicato dal guru della Disco Giorgio Moroder. Il riconoscimento internazionale è stazo pazzesco: di pubblico (svariate le #1 raggiunte, in Giappone fu l'unica prima in classifica non autoctona per dieci anni) e di critica (vinse un Grammy, un Oscar e pure un Golden Globe come miglior canzone originale).

E dallo stesso successo cinematografico dell'aprile 1983 - che aprirà poi le porte ad altre pellicole non musical ma molto Pop come 'Footloose' e 'Dirty Dancing' - è tratto anche questo bel pezzo. Passata durante una delle scene iniziali, dove la protagonista @Alex87  si scalda, contribuì non solo a rendere gli scaldamuscoli un cult del decennio ma anche a dare risalto all'autore, che inserì il brano nel suo album di debutto 'Bossa Nova Hotel'. Fun Fact: sebbene il testo della canzone sia dedicato effettivamente ad Alex e alla sua passione, in realtà era stato pensato al maschile e scritto inizialmente per un film horror. Ma le cose andarono poi diversamente.

La carriera cinematografica della Regina del pop è piena di tanti buchi nell'acqua e poche soddisfazioni. Fra queste, 'Cercasi Susan disperatamente' del 1985. Questo singolo, di fatto a luglio il quarto estratto dal secondo album 'Like a Virgin', ne fu la colonna sonora e contribuì a fare di Madonna una teen idol, riportandola allo stesso tempo agli esordi della carriera quando era legata al mondo delle discoteche. E in effetti il testo del pezzo è un invito a scendere in pista a scatenarsi, seppur condito da allusioni sessuali (stiamo pur sempre parlando di Madonna). Ben accolta dalla critica, la canzone fu l'ennesimo successo commerciale, vendendo negli soli Stati Uniti oltre un milione di copie.

Faccio coming out e lo dico: è in assoluto la mia canzone preferita di Freddie . In uno dei suoi periodi più bui scrisse e produsse questo pezzo pazzesco - terzo estratto nel settembre 1985 dal suo unico album solista 'Mr. Bad Guy' -, lontano dall'impronta Rock che contraddistingueva i suoi lavori con la band. Pur non avendo avuto alcun riscontro negli Stati Uniti (figuriamoci ), scalò le classifiche di una ventina di Paesi, vendendo oltre mezzo milione nella sola Germania. E proprio in un locale di Monaco - dove Mercury risiedeva - fu girato il video: si tratta della festa per il suo 39° compleanno. Un party sfrenato che probabilmente rappresentava la punta dell'iceberg del periodo di eccessi che Freddie stava vivendo.

Decisamente esplicito è stato anche il debutto - nel marzo del 1986, quale lead del primo album 'Touch Me' - di questa 19enne londinese molto procace. È infatti la storia di una giovane alla ricerca giustamente di un uomo e quindi sia il testo della canzone che il successivo video sono pieni di ammiccamenti e allusioni sessuali , se non che alla fine sembrerebbe gettare lo sguardo su un altro prescelto rispetto a quello iniziale. Story of my life insomma. Btw, il singolo si rivela un grande successo - anche in Italia, dov'è presentata al Festivalbar - venendo certificato in diversi Paesi europei.

Questa canzone dell'aprile del 1986 - contenuta poi nell'unico ed eponimo album dell'interprete - è entrata in questa categoria per il rotto della cuffia. Dobbiamo ringraziare la nazionalità inglese della bella Tracy infatti, visto che tutto il resto è moooolto made in Italy. Dietro il grande successo di questa canzone, che vinse il Festivalbar e diventò un vero e proprio tormentone, c'è la magica mano di Claudio Cecchetto. Sarà la seconda canzone dell'anno più venduta in Italia e verrà inserita nelle colonne sonore di alcuni film cult dell'epoca, quali 'Scuola di ladri', 'L'estate sta finendo', 'Rimini Rimini'.

Può una girlband avere un nome più brutto delle Lucky Star? Sì. Ciononostante, le inglesine negli 80's fecero furore con diversi pezzi, fra i quali questo pubblicato nel maggio del 1986 quale secondo estratto dal terzo album 'True Confessions' (tra l'altro applaudiamo tutti le tre, perché parte del ricavato dell'album andò alla lotta contro la droga, vera e propria piaga sociale di quegli anni). La band da anni proponeva nei propri live questo pezzo originariamente del '69 degli olandesi Shocking Blue, finché non si decisero di inciderlo. Chiesero ai proprio produttori che fosse sullo stile di 'You Spin Me Round (Like a Record)' e ci riuscirono. Questo e la loro immagine trasformata ne fece una smash hit in Europa e Canada.

Pop, R&B, Rock e alla fine anche Dance. Questa canzone - che AMO alla follia, thx per averla portata *_* - ha indossato molti vestiti partendo dall'originale di Little Eva, ma è stata la mia amata fatina australiana a darle quel tocco danzereccio e colorato tipicamente 80's, quando uscì come terzo singolo nel luglio del 1987 come 'Locomotion'. Disco di platino in Australia, fu riarrangiata e riproposta per il mercato mondiale l'anno successivo col nome 'The Loco-Motion', toccando i vertici di numerose classifiche, soprattutto europee, ma arrivando alla #3 anche negli States, dove vendette oltre mezzo milione di copie.

E dopo Kylie, ancora Kylie! Sebbene sia emersa solo negli ultimi anni del decennio, la Minogue li ha contraddistinti non solo per la freschezza della sua proposta ma anche per il suo stakanovismo: da due album furono pubblicati undici singoli! Questo, nel luglio del 1989, fu il secondo estratto dall'altrettanto secondo lavoro 'Enjoy Yourself'. I produttori di quasi tutti i suoi dischi di quel periodo, come anche di questa canzone, erano il trio Stock, Aitken e Waterman: i guru dell'epoca in fatto di musica Dance (è a loro che si rivolsero le Bananarama e i Dead or Alive, per capirci). Il pezzo, che continuò a promuovere Kylie sul filone positivo della teen popstar, ebbe un buon successo soprattutto nel Regno Unito.