Game Ranking Winner 2021/2022
Utente
30 novembre, 2019
Dogman (2018) di Matteo Garrone è liberamente ispirato al delitto del Canaro della Magliana del 1988, in cui un tolettatore di cani uccise un suo amico-bullo dopo averlo seviziato. Qui Garrone descrive la brutalità quotidiana della società, in cui si alternano attimi di dolcezza e purezza e momenti tesissimi in cui emergono gli orrori di un luogo infernale dimenticato.
Il protagonista del film è Marcello (interpretato da un bravissimo Marcello Fonte) che vive in una cupa periferia di Roma e lavora in negozio di tolettatura per cani, incastrato fra altre attività al limite dell’illecito, tra cui un Compro Oro, una sala videogiochi e un ristorante. Marcello è povero, è un uomo semplice, ama il suo lavoro e la sua figlioletta Alida ed è stimato da tutti.
Marcello però prova una strana attrazione per la criminalità, infatti nel bel mezzo della sua attività tra i suoi adorati cani, spaccia droga. Questo attira proprio Simone, un ragazzo problematico, con cui stringerà un legame di amicizia piuttosto pericoloso.
Simone è il piantagrane della zona, ruba ed è violento con tutti, nonostante ciò Marcello vede in lui un vero amico e più volte cercherà anche di proteggerlo.
Marcello ben presto si sentirà preso in giro e usato da Simone, riuscirà a sopportarlo ma solo fino ad un certo punto, la fine del film, in cui esploderà e cercherà di trionfare contro quel finto amico che lo aveva messo nei casini per tutti quegli anni, senza un minimo di considerazione e sensibilità.
Non aggiungo altro per non spoilerare, ma Dogman mi è piaciuto davvero moltissimo, sia per la storia, che sembra quasi essere una fiaba macabra che raffigura la marginalità e una realtà senza orpelli.
I punti forza secondo me sono sicuramente l'interprete di Marcello, che riesce a comunicare in un modo speciale con i cani e e a creare con loro una bella empatia, così da farlo sembrare una specie di pifferaio magico. Dietro a questa magia però si nasconde un lato oscuro e ciò lo rende un personaggio molto affascinante.
Altro punto forte sono le atmosfere sempre così uggiose, l'estetica quasi cartoonesca ma legata sempre a qualcosa di macabro. Inoltre i luoghi sembrano abbandonati ma in realtà sono vivi, tutto è apparentemente dimenticato e rimasto indietro nel tempo e le persone ne sembrano essere intrappolate.
Anche se il film è ispirato a un caso violento, qui la violenza è più psicologica che fisica e i volti dei protagonisti, soprattutto quello di Marcello, riescono ad esprime tantissimo questo concetto.
Ecco il trailer:
Utente
7 agosto, 2013
Arturo e Alessandro sono una coppia da quindici anni. Il primo lavora come traduttore e il secondo fa l'idraulico. Il loro rapporto è ormai da tempo in crisi, ma trova nuovi stimoli quando la loro amica Annamaria chiede ai due di occuparsi dei figli.
Riporto la scena in cui uno dei protagonisti decide di portare con se al lavoro uno dei bambini, e gli spiega il sistema idraulico come fosse il corpo umano in modo da istruirlo su più piani (cosa che lui non ha avuto).
Utente
26 ottobre, 2017
The Avengers
Per la categoria action ho deciso di portare il primo film di una saga che ha avuto particolare successo nell'ultimo decennio.
Il film racconta di un guerra, che da un lato vede una clamorosa alleanza di molti supereroi come Iron Man, Capitan America, Hulk, Thor e Vedova Nera, e dall'altro Loki, il fratellastro di Thor, e il suo esercito alieno.
Loki è riuscito ad impossessarsi del Tesseract, un cubo dai poteri illimitati, e solo un alleanza tra così tanti supererei potrà avere possibilità di fermarlo, ci riusciranno?
Utente
7 agosto, 2013
Ed eccoci all'ultima categoria da presentare in questa prima fase
ROMANTICI
Ricordo che pesca aveva priorità su tutti essendo la prima iscritta
e che è stata la categoria scelta da xello.
In ordine di iscrizione vado a svelarvi i film proposti:
@pesca
@Alabama Monroe
@Rio91
@xello
@Alby
@L'indovino
@smiley
@Targaryen
@amers
@Phoedred
@monechiapi
Ricordo la metodologia di voto aperta per questa tornata di ultime 4 categorie fino a mercoledì alle 18.00.
Ogni utente (concorrente e pubblico) avrà a disposizione 10 punti, da distribuire a proprio piacimento per un massimo di 5 film. Non si potrà votare il proprio film.
Potete votare sia per mp che per telegram a @Semota89
Utente
7 aprile, 2018
- Perché lo avete messo lì dentro?
Non lo riesco a capire. -
Tratto dal romanzo omonimo di Niccolò Ammaniti, “Io Non Ho Paura” è un film del 2003 diretto da Gabriele Salvatores.
Siamo nel 1978. Tra le alte spighe di grano di Acqua Traverse, piccolo borgo del sud Italia, Michele Amitrano di nove anni trascorre le calde giornate estive con la sorella Maria e altri bambini a suon di corse in bicicletta, sfide e pericolose penitenze.
Proprio in seguito a una penitenza, nei pressi di una casa abbandonata, Michele si accorge di un buco nel terreno coperto da una lastra di lamiera in cui sembra vivere qualcuno. Tra l’oscurità della fossa riesce infatti a distinguere un piede che sbuca da una coperta.
Michele tiene la scoperta per sé e, dopo lo spavento iniziale, torna sul luogo e scopre che il piede appartiene a un bambino come lui, biondo e delicato, quasi cieco per il buio, incatenato e ridotto a uno stato selvaggio.
Seppur con parecchie difficoltà Michele riesce ad instaurare un rapporto con il prigioniero: gli porta da bere, da mangiare, gli parla e gli ridà speranza.
Una sera Michele scopre, attraverso un servizio alla TV, che il bambino con cui ha stretto amicizia si chiama Filippo ed è stato rapito a Milano.
Ma la scoperta più sconvolgente è che a capo del gruppo di rapitori c'è Sergio, amico milanese del padre di Michele, e che anche i suoi genitori, così come quelli di tutti gli altri amichetti del borgo, sono coinvolti.
Michele confida questo segreto al suo migliore amico Salvatore il quale, ingenuamente, lo riferisce a Felice, facente parte della banda dei rapitori.
Michele inizia a fare domande al padre, domande alle quali non riceve risposta, se non l' ordine di non rivedere mai più Filippo. Il bambino sembra mantenere la promessa ma col passare del tempo il cerchio delle indagini sul rapimento si stringe e i carabinieri cominciano a perlustrare anche l'area di Acqua Traverse generando il panico tra i rapitori, i quali, su consiglio del capo Sergio, decidono di uccidere il piccolo Filippo.
E' proprio allora che Michele compie il gesto d'amicizia più bello e coraggioso nei confronti di Filippo.
Ho letto e apprezzato tantissimo il libro di Ammaniti e, cosa abbastanza rara, sono rimasto ampiamente soddisfatto dalla sua trasposizione cinematografica.
Capita invece molto spesso, forse anche in virtù delle aspettative personali di ciascun lettore, che il film deluda parecchio se confrontato al libro o racconto da cui viene tratto.
E' innanzitutto una gioia per gli occhi e per le orecchie: il cielo azzurro e il giallo vivo dei vasti campi di grano, contrapposti all'oscurità del buco che tiene prigioniero Filippo, sono accompagnati dalle sublimi musiche composte da Ezio Bosso.
Gli attori (adulti e bambini) sono per la maggior parte esordienti e ciononostante riescono ad essere credibili e a conferire genuinità ai personaggi.
Ottima anche l'interpretazione di Diego Abatantuono nel ruolo del cattivo e viscido Sergio!
Un film quasi neorealista che ci racconta la piccola realtà rurale, lo scontro di due mondi inconciliabili (i grandi e i piccoli), la capacità di un bambino di rendere tutto semplice e quella di un adulto di rendere tutto complicato.
Vi consiglio sia il libro che il film. Entrambi crudamente e dolcemente veri e toccanti!
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
"C'è solo una cosa che può far di noi esseri completi, e quella cosa è l'amore"
Per la categoria Romantici ho scelto un film che ho amato e che mi ha segnato, un film che è pieno d'amore, ma non soltanto. Si tratta di un amore profondo, ma che deve fare i conti con la stima, con il disprezzo, con l'etica. The Reader - A voce alta - è un film che parla d'amore che affronta tematiche molto più complesse, problematiche, che riguardano la grande storia. Ancora una volta, gli orrori della seconda guerra mondiale e il tema della banalità del male.
La storia si svolge su diversi piani temporali, ma tutto comincia nella Germania del 1958. Un Paese da poco reduce dalla fine del nazismo, che non ha fatto del tutto i conti con ciò che è successo, con le responsabilità istituzionali ed individuali.
Un giorno, il giovane Michael si sente male per strada e viene soccorso da una donna di nome Hanna Schmitz. Nei giorni a seguire, tra i due nascerà una conturbante storia d'amore in cui si alternano momenti di pura felicità e momenti di tensione, dovuti all'animo tumultuoso e spigoloso di Hanna.
I due trascorrono sempre più tempo insieme, a fare l'amore e ad appassionarsi alla letteratura. Hanna, infatti, chiede a Michael di leggerle a voce alta i libri che studia o che trova in libreria.
All'improvviso, la donna scompare da un giorno all'altro. Passano gli anni. Michael studia legge e un giorno, assistendo ad un processo ai danni di sei guardie carceriere naziste che operavano in un campo di concentramento, il giovane scorge Hanna tra le imputate.
Di tutte le imputate, Hanna è l'unica che sembra non riuscire a concepire la gravità delle azioni compiute da membro delle SS. Nella sua figura è incarnato uno dei temi chiave dell'orrore nazista, la distinzione tra eseguire gli ordini e prendere coscienza della disumanità e della crudeltà di quegli ordini, in modo da reagire. Per Hanna si trattava soltanto di eseguire per poter svolgere al meglio il lavoro per cui era pagata, una posizione che, con un candore disarmante e da brividi, rivendica anche davanti alla Corte.
Le altre imputate, approfittando della sua ingenuità, scaricano ad Hanna le colpe più gravi, sancite dall'aver firmato i documenti che hanno portato alla morte di decine di donne. Dalle testimonianze, emergerà anche che Hanna sceglieva delle prigioniere affinché leggessero per lei a voce alta. Un dettaglio grazie a cui Michael metterà insieme i pezzi per rendersi conto che Hanna non può essere colpevole, in quanto analfabeta.
Il ragazzo, dunque, si ritroverà a gestire questo segreto, dovendo fare i conti con l'amore che prova ancora per la donna e il suo inevitabile disprezzo per ciò di cui ha fatto parte.
I rapporti tra Hanna e Michael riprenderanno in un modo inaspettato e l'uomo, nonostante tutto, le dimostrerà il suo amore registrando delle cassette in cui le legge dei libri per farla sentire meno sola.
Come dicevo, si tratta di un film che mi ha colpito, appassionato, commosso e devastato allo stesso tempo.
Il personaggio di Michael, così innamorato e preso da un amore assoluto, consapevole di non poter passare sopra e perdonare le colpe di lei, ma comunque disposto a provare per lei qualcosa di umano. Poi c'è Hanna, un personaggio che agli occhi della critica è apparso fin troppo controverso, ma che io ho trovato estremamente interessante nella sua problematicità, nonché magnificamente interpretato da Kate Winslet, che per questo ruolo ha vinto l'Oscar.
Una delle scene che più forti e centrali è senza dubbio quella che vede i due ritrovarsi, ormai adulti, ormai in un altro mondo. Michael spera di cogliere in lei un segno di consapevolezza, di pentimento, e le chiede cosa ha imparato in questi anni da questa storia. Lei gli risponde "Ho imparato a leggere".
Per me un film che merita assolutamente la visione, che parte da una storia d'amore per dirci qualcosa di un preciso contesto storico e che, contestualizzando la storia tra i due protagonisti in esso, ci dici qualcosa dell'amore, di come può sopravvivere anche quando cresce attorno a qualcosa di terribile.
Game Ranking Winner 2021/2022
Utente
30 novembre, 2019
Un film made in France con un cast completamente composto da donne, diretto da una donna, Céline Sciamma.
Ritratto della giovane in fiamme è ambientato in un isolotto della Bretagna, in Francia, nel 1770. Le protagonista sono Héloise (Adèle Haenel), una ragazza che ha da poco abbandonato la vita monastica, e Marianne (Noémie Merlant), una talentuosa pittrice ingaggiata dalla madre della giovane per farle un ritratto da mostrare al suo futuro marito.
Héloise, però, si rifiuta di posare, per sfuggire a un destino scritto da altri, così Marianne dovrà dipingerla di nascosto, fingendo di essere la sua dama di compagnia.
Héloise davanti a Marianne, di cui ignora la vera identità, sente di poter essere sé stessa. L’artista la scruta giorno e notte e prova a catturare l’essenza sfuggente di quella creatura affascinante, fino a quando non dovrà dirle la verità. Così il rapporto cambia e cresce, fino a diventare un grande amore. Un sentimento che però Marianne ed Héloise non potranno vivere alla luce del sole, ma che esisterà in impercettibili dettagli chiari solo alle due.
Film di silenzi e di sguardi, prima ancora che di parole che, pronunciate a voce bassa, pesano e rimbombano tra gli spazi vuoti della grande villa. Ritratto della giovane in fiamme è, al contrario del titolo focoso, un melodramma volutamente freddo, ma così realistico: scelta di genere quasi obbligata quando si tratta di raccontare una storia amorosa ricca di impedimenti di quel periodo.
Interessante è il contrasto tra ciò che si vorrebbe e quello che il dovere impone, calma degli interni e la passione che scoppia nella natura selvaggia dell'esterno.
Ritratto della Giovane in Fiamme è un film così poetico e ricco di passioni e delicato erotismo; gli sguardi e quei sorrisi accennati iniziali che si aprono pian piano, rendono la pellicola quasi ipnotica, grazie anche anche un'elegante e morbida fotografia, ricca di inquadrature ricche di semplici ma preziosi dettagli.
Per quanto il film possa risultare freddo, come detto precedentemente, riesce comunque ad essere travolgente.
Ecco il trailer:
Moderatore - Mentore
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
LA RAGAZZA NELLA NEBBIA
La ragazza nella nebbia è un film diretto da Donato Carrisi, basato sull'omonimo romanzo dello stesso Carrisi.
TRAMA: In una nebbiosa notte di febbraio, lo psichiatra Flores viene convocato all'ospedale di Avechot dove presta servizio. Ad attenderlo c’è un uomo in stato confusionale per via di un incidente d’auto da cui è comunque uscito illeso. Una volta sul posto, il dottore riconosce nell’uomo l'ispettore Vogel, colui che si è occupato della misteriosa scomparsa di una ragazzina di nome Anna Lou avvenuta il 23 dicembre dell’anno appena trascorso, un drammatico caso di cronaca che ha scosso il paesino montano durante le feste di Natale. Dopo un veloce scambio di convenevoli, il medico chiede a Vogel il perché delle macchie di sangue sulla sua camicia, dal momento che è uscito illeso dall'incidente che lo ha visto coinvolto. L'ispettore inizia così a raccontare delle indagini sulla scomparsa di Anna Lou. (da Wikipedia)
Il film è uno dei thriller italiani più interessanti degli ultimi anni, sia per l'ottimo cast (su tutti un sempre immenso Toni Servirlo) sia per le atmosfere cupe che ricordano i film nordici che tanto amo. Carrisi non scrive capolavori ma è davvero bravo a tenere il lettore incollato alle pagine e dimostra di essere anche un discreto regista rendendo giustizia al suo romanzo.
Moderatore - Mentore
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
IL CIGNO
Quando vidi per la prima volta Il cigno ero una ragazzina, lo vidi già a metà e il ricordo più nitido che ho sono le lacrime che versai durante la scena finale. Dopo tanti anni lo recuperai tutto, ammaliata dalla storia e dal cast, i 104 minuti volarono e piansi nuovamente al termine.
È una commedia romantica che non brilla per originalità ma allo stesso tempo è intensa e amara, perché emoziona e fa riflettere. Non dico perché mi ritrovo sempre a piangere quando termino la visione perché rovino il finale ma anche dopo sessantaquattro anni trovo il film attuale e vero.
Ed è uno dei miei film preferiti di sempre, stabile ormai in top3
Il cast è eccezionale: Grace Kelly, al suo penultimo film prima di sposarsi e Alec Guinnes, attore che bucava lo schermo con un semplice sguardo.
Perché vederlo? Semplicemente per emozionarsi, perché l'amore ha mille sfumature e il film ne mostra diverse.
Utente
26 ottobre, 2017
Amici Miei
Per Italia ammetto che ero piuttosto indeciso su cosa portare, perché comunque tendo a guardare soprattutto film stranieri, quindi ho optato per un classico della nostra nazione, che resta piacevole da vedere ancora oggi!
Il film narra la storia di un gruppo di cinque amici, oramai cinquantenni, ma che di tanto in tanto "fuggono" dalla propria vita per ritrovarsi tutti insieme, divertendosi con scherzi e burle a danno di alcuni malcapitati.
Si tratta di un film piuttosto leggero da vedere, ma che lascia comunque vari spunti di riflessione ed è piuttosto piacevole da seguire.
Utente
26 ottobre, 2017
Shelter
Per quanto riguarda questa ultima categoria ho puntato su un film che è abbastanza sconosciuto, ma che quando l'ho visto l'ho trovato fin da subito molto coinvolgente.
La trama narra la storia di un surfista di nome Zach. Quest'ultimo ha appena finito la scuola e vive con la sorella e il nipotino, ma la sua vita cambia quando conoscerà Shaun, il fratello maggiore di un suo amico, con il quale inizia a frequentarsi ed intraprende una relazione.
Perché ho scelto questo film? Perché lo trovo una storia semplice e coinvolgente allo stesso tempo. Semplice nel senso che narra una storia d'amore nata in modo piuttosto spontaneo, che potrebbe pure ricordare da vicino la storie passate a molti di noi, ma è comunque raccontata in modo da tenerti incollato allo schermo dall'inizio alla fine.
Utente
7 agosto, 2013
VI PRESENTO JOE BLACK
William "Bill" Parrish, magnate delle telecomunicazioni, è un uomo che ha tutto dalla vita: denaro, successo e una splendida famiglia. La sua idilliaca realtà viene improvvisamente sconvolta dall'arrivo di uno sconosciuto. Quest'ultimo è la Morte, venuta sulla Terra perché incuriosito dalle emozioni riguardo all'amore decantate da Bill, che alla fine del viaggio porterà con sé.
La Morte viene presentata da Bill alla famiglia come Joe Black e piace a tutti. La secondogenita di Bill, Susan, aveva conosciuto il ragazzo, di cui la Morte ha preso il corpo, a una tavola calda e le era piaciuto. Susan però non riconosce in Joe l'uomo che aveva incontrato e se ne allontana. Più tardi, trascorrendo del tempo assieme a lui, impara ad apprezzarlo e inizia una grande storia d'amore.
Nel frattempo, Bill viene estromesso dal CdA della sua compagnia a opera di Drew, l'ex fidanzato di Susan, che vuole attuare una fusione con un'altra azienda. Arriva il giorno della festa del 65º compleanno di Bill, che coincide con la data che Joe aveva stabilito per tornare nell'aldilà, con una variante rispetto all'inizio della vicenda: portare insieme a lui, oltre che Bill, anche Susan. L'uomo, sconvolto da questa rivelazione, tenta di far capire a Joe che cos'è il vero amore e che Susan ha una vita davanti e non è giusto portargliela via.
Toccato dalle parole di Bill, Joe cambia idea e dice addio a Susan, che sembra intuire la vera identità di Joe. Il padre della ragazza riesce a smascherare il gioco scorretto di Drew e a riacquistare il controllo della sua azienda, abbraccia Susan e sua sorella maggiore Allison, l'organizzatrice della sua festa di compleanno e raggiunge Joe ringraziandolo per aver fatto vivere a Susan le emozioni dell'amore; questo ricambia e insieme si allontanano. Susan tenta di raggiungerli e incontra quello che prima era il suo vero Joe. Susan accetta di vivere questa nuova situazione, triste per la perdita del padre e per quella di Joe (La Morte), ma speranzosa di riprovare l'emozione dell'amore.
Utente
7 aprile, 2018
L'amore può essere veleno e caldo abbraccio, può essere lotta e resa senza condizioni.
"Il Filo Nascosto" è un film del 2017 ambientato all’interno dell’industria della moda londinese degli anni Cinquanta. Protagonista della pellicola è Reynold Woodcock, rinomato stilista dell’alta moda britannica interpretato da Daniel Day-Lewis alla sua ultima performance cinematografica.
Siamo a Londra nel secondo dopoguerra e dalla sartoria di Reynold Woodcock passano le migliori clienti dell’aristocrazia e della borghesia europea.
Il suo talento nel campo dell'alta moda si accompagna a un carattere maniacale che lo porta a voler tenere sotto controllo ogni aspetto della propria vita in maniera ossessivamente precisa. Sua sorella Cyril lo aiuta a condurre la sartoria, svolgendo un ruolo predominante nella sua carriera e nella sua esistenza. L'uomo ama attorniarsi di belle donne, che frequenta finché esse non reclamano la sua attenzione, totalmente indirizzata al lavoro.
Tutto cambia quando Reynolds incontra Alma, una giovane e bella cameriera che lo affascina.
Ma il rapporto tra i due non è certo privo di ostacoli: quanto più lei si innamora e viene soggiogata dalla personalità complessa dello stilista, più lui si isola e trova fastidiose le sue attenzioni. L’intesa e il sodalizio professionale tra i due sfociano presto in una convivenza dai tratti morbosi. Lo scopo di Alma diviene quello di conquistare Woodcock a qualunque costo.
Ma come convincere il proprio amato ad abbandonarsi senza remore a quel sentimento?
Come può Alma far capitolare l'algido Woodcock?
I film romantici non sono tra i miei preferiti, seppure ce ne siano alcuni che apprezzo particolarmente. "Il filo Nascosto" è uno di questi.
Riesce a raccontare l'evolversi di un rapporto d'amore... un po' particolare: i protagonisti sono infatti un narcisista patologico e la sua remissiva e sottomessa compagna.
I ruoli tuttavia si ribaltano in continuazione ed è proprio quello che permette a questo rapporto maniacale di stare in piedi e di avere una ragion d'essere.
Non potevo che concludere la mia lista di film con l'ennesima pellicola dalla durata monstre.
Consigliatissimo per poter assistere a una "storia d'amore" diversa dalle solite raccontate, per la bellezza dei costumi (che è valsa alla pellicola la vittoria di un Oscar) e delle scenografie.
Utente
7 agosto, 2013
Utente
7 agosto, 2013
Love Actually
A Londra durante il periodo di Natale, diverse coppie si trovano a fare i conti con i loro sentimenti. Mentre Billy Mack tenta la scalata nelle hit parade con la cover di ‘Love is All around’, Juliet e Peter convolano a nozze. Tra gli invitati al matrimonio c'è lo scrittore Jamie Bennett che scopre l'infedeltà della sua fidanzata e decide di trasferirsi a Marsiglia per dimenticarla. Intanto Karen si renderà conto di aver trascurato suo marito Harry, il manager di un'agenzia di design molto attratto dalla sua giovane segretaria Mia. David, fratello di Karen, è stato eletto da poco primo ministro e ben presto finirà per innamorarsi di Natalie, una ragazza del suo staff. Daniel ha appena perso sua moglie per colpa di una malattia, lasciandolo con il figlio adolescente Sam; impreparato a dare i giusti consigli, Daniel si improvviserà cupido inconsapevole che la freccia dell'amore sta per colpire anche lui. Anche Sarah sogna di innamorarsi e la vigilia di Natale sembra il momento perfetto per avvicinare l'affascinante collega Karl. Colin è un fattorino che crede di essere irresistibile e decide di andare a fare il rubacuori in America. Intanto John e Judy si incontrano sul set di un film dove lavorano come controfigure per le scene erotiche, ma finiranno per provare dei reali sentimenti l'uno per l'altra.
Love Actually è un film del 2003 diretto da Richard Curtis. Il cast corale vede tra gli interpreti Hugh Grant, Colin Firth, Emma Thompson, Liam Neeson, Alan Rickman, Keira Knightley, Rowan Atkinson, Claudia Schiffer, Chiwetel Ejiofor, Laura Linney e Billy Bob Thornton. La tesi del film è sintetizzata dalla canzone Love Is All Around, l’amore è dappertutto, e la trama è un intreccio di relazioni e di amori: dieci storie, con protagonisti inglesi molto diversi tra loro, unite dal contesto del periodo natalizio.
Perché ho scelto questo film? Perché è una brillante commedia romantica diventata un vero e proprio classico del genere. È un film piacevole, scorrevole e coinvolgente che alterna momenti allegri a momenti di commozione. Una pellicola nata senza pretese ma diventata un successo che viene trasmesso ogni anno in occasione delle festività natalizie e che negli anni è stata spesso citata in varie serie tv.
Utente
7 agosto, 2013
Utente
24 ottobre, 2013
RUSH
Trama: A metà degli anni Settanta, gli appassionati di Formula 1 assistono a un acceso duello per la conquista del titolo mondiale. James Hunt, bello, sexy e affascinante come una rockstar, si ritrova a fronteggiare il suo rivale di sempre, Niki Lauda, più umile, conservatore e schivo nei confronti della vita mondana. Un tragico imprevisto durante il Gran Premio di Germania del 1976 compromette l'intera stagione di Lauda mentre Hunt è impegnato a combattere i propri demoni personali, sia dentro che fuori dai circuiti, quando arriva il momento della gara decisiva. L'ultimo Gran Premio della stagione, a Tokyo, si trasformerà per entrambi in un'avvincente occasione di rivalsa, durante la quale entrambi mostreranno le loro migliori doti ma solo uno potrà salire sul gradino più alto del podio e laurearsi campione.
Ok sappiamo che RH non è molto appassionata alla formula uno, quindi venderlo non è facile, ma vi posso dire che le gare sono in un certo senso marginali. Per carità, ci sono ma non dovete preoccuparvi perché pur non avendo mai visto un gran premio vi troverete a seguire tutto col fiato sospeso (nonostante possiate sapere come finisce). Infatti il regista si concentra molto sulla tensione che i piloti affrontano, come questo influisce sulla loro vita ma anche i rischi a cui vanno incontro.
Utente
24 ottobre, 2013
LA STANZA DEL FIGLIO
Utente
7 agosto, 2013
Due anime gemelle s'incontrano: Tami, americana di 24 anni, vive lasciandosi trasportare dagli eventi, mantenendosi con lavoretti occasionali. Richard è inglese, ha 33 anni ed è un abile velista abituato a viaggiare in solitaria che si pone obiettivi sempre più lontani. Appena si conoscono capiscono di essere fatti l'una per l'altro e s'imbarcano, nel vero senso della parola, nell'avventura di riportare una barca a vela a San Diego, che fatalità vuole essere anche città natale di Tami. Il mare però si sa, è imprevedibile e li metterà a dura prova.
Utente
7 agosto, 2013
Sucsate il ritardo ma ho avuto contrattempi prima familiari e poi tecnologici.
Andiamo subito a scoprire i passaggi e i ballottaggi di queste ultime categorie della fase 1
FANTASY
Andiamo a vedere quali sono purtroppo i film che ci salutano
Con 3 punti ricevuti
@pesca
Un film che sembra molto interessante e che sicuramente recupererò. Forse non abbastanza forte per confrontarsi con altri film che ormai si possono forse considerare dei classici.
Con 6 punti ricevuti
@Rio91
Io sono in lutto per questo film che vidi al cinema e me ne innamorai. L'ho anche riguardato la sera in cui ho aperto questa categoria.
Con 10 punti ricevuti
@smiley
Anche questo lo recupererò appena posso.
Con sempre 10 punti ricevuti
@Alabama Monroe
Film che mi ha incuriosito molto, ma un po' tutti in questa categoria.
Con 11 punti ricevuti
@Phoedred
Peccato per questa saga che su RH non sembra prendere come altre.
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