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MOVIE KING 3 - Il vincitore è…
Alabama Monroe

Game Ranking Winner 2021/2022

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23 giugno, 2021 - 10:57
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luomo-invisibile-2020-recensione-nerdevil

Non essendo un grande amante del fantasy/fantascenza, ho voluto proporre un film che mischiasse questo genere all'horror, il mio preferito.

"Cosa faremmo se fossimo capaci di essere invisibili?". Sicuramente ne trarremmo vantaggio per conquistare una posizione di potere: conoscere segreti, seguire persone, anche far loro del male senza essere visti. Non c’è alcun dubbio, l’invisibilità è un ottimo strumento del male.

Leigh Whannell ne 2020, dopo The invisible Man del 1933 di James Whale, da vita un nuovo uomo invisibile.

La trama si capisce già dal trailer, che per me mostra anche troppo, ma scrivo lo stesso due righe.

L'uomo invisibile racconta la vita di Cecilia (interpretata da una sublime Elizabeth Moss) è intrappolata in una relazione tossica con lo scienziato Adrian Griffin. Una notte, la donna decide di scappare da quella vita fatta di soprusi e violenze. Troverà l’aiuto della sorella e di un vecchio amico.
Adrian, intanto, sconvolto dall’abbandono della compagna decide di suicidarsi lasciandole in eredità una cospicua somma. La donna, però, potrà accedervi solo rispettando una strana clausola: dovrò dimostrare di essere mentalmente stabile. 
Apparentemente in grado di riprendersi la propria vita, Cecilia continua tuttavia a dubitare della morte di Adrian e degli strani avvenimenti cominceranno a convincerla che il suo ex sia riuscito a trovare il modo di controllarla senza poter essere visto.

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La vera forza di questo film sta probabilmente nel modo approfondito di approcciarsi al tema, sottolineando il condizionamento che una vittima può subire anche quando il persecutore non è più vicino fisicamente.
Il film dipinge i subdoli meccanismi che il partner instabile usa: creare il vuoto attorno alla vittima, sfruttare appieno tutte le sue fragilità e farla passare per quella instabile. Il controllo, il dominio sull’altro, attraverso una scoperta scientifica che permette di dominare qualunque cosa.

A voi il trailer:

Targaryen
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23 giugno, 2021 - 13:32
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Ciao a tutti, oggi purtroppo ho avuto un piccolo imprevisto e non riesco a fare una presentazione come si deve piango2

Mi limito a dire che si tratta del mio Harry Potter preferito heart e in fondo penso che molti appassionati del genere fantasy lo abbiano già visto lol

Lascio ovviamente il trailer del film

Phoedred
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23 giugno, 2021 - 14:05
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recupero gli ultimi passaggi.

Allora in alta tensione ne avevo votato soltanto 1 su 4 di quelli arrivati alla fase successiva, mentre mi ero concentrato di più su quelli arrivati al ballotaggio.

Nell'animazione invece ne ho votati 2 su 3, e m aspettavo il dominio totale disney che non ha rivali nel campo.

Mentre per resto del mondo la mia competenza qui è pari a quella di @semota e @smiley in videogame tizianaride_png e quindi mi andava bene chiunque passasse ecco.

Phoedred
Utente 3xP

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23 giugno, 2021 - 17:30
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 Per contrastare l’ondata di terrore e le flotte della Compagnia delle Indie Orientali, capitanate da Lord Beckett (Tom Hollander), non rimane che rintracciare i Nove Pirati della Fratellanza. Will Turner (Orlando Bloom), Elizabeth Swann (Keira Knightley) e il Capitan Barbossa (Geoffrey Rush) raggiungono Singapore per procurarsi l’alleanza di Capitan Sao Feng, temibile pirata cinese. Ma si sa, i pirati non sono persone affidabili e ognuno ragiona e agisce secondo un suo interesse personale: Will vuole uccidere Davy Jones (Bill Nighy) e vendicare il padre, Elizabeth e Barbossa desiderano raggiungere Jack Sparrow (Johnny Depp) ai confini del mondo, liberarlo dalla maledizione di Jones e riorganizzare con lui la Fratellanza. Lord Beckett, d’altro canto, ora che è in possesso dell’Olandese Volante e del cuore del suo capitano, sogna di governare tutti i mari. In tutto questo, i pirati non sanno che le loro sorti dipendono da Calypso, dea degli abissi costretta in un corpo umano…

Tra le scene che mi hanno colpito di più ci sono l'inizio (molto toccante consiglio davvero di vederlo a tutti, a me lascia sempre sbigottito) e poi lo scontro epico del Maelstrom, degno di questo genere.

pesca
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23 giugno, 2021 - 20:13
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BRING

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In una realtà alternativa in cui gli umani condividono la Terra con varie creature fantastiche, negli Stati Uniti le varie razze vivono secondo una rigida gerarchia; alcune, soprattutto umani ed elfi, rappresentano la cima della piramide ed occupano posizioni di prestigio, mentre altre, a partire dagli orchi, sono invece ghettizzate e soggette a discriminazione.

Per tentare di porre un freno ai sentimenti xenofobi tra le varie razze, l'LAPD decide di arruolare i primi poliziotti orchi, tra cui l'agente Nick Jakoby. A Nick viene affiancato l'agente Daryl Ward, un veterano della polizia di Los Angeles a pochi anni dalla pensione, e non immune come molti dei suoi colleghi ai pregiudizi razziali.

In particolare, Ward è ai ferri corti con Jakoby dopo che questi, secondo il parere diffuso, avrebbe favorito la fuga di un suo simile che aveva sparato al suo partner durante una rapina, un grave infortunio per il quale Ward è stato per un lungo periodo fuori servizio.

Una sera, poco prima di entrare in servizio, Ward viene avvicinato dagli affari interni, che gli offrono l'opportunità di disfarsi di Jakoby a condizione che lui riesca a fargli confessare di aver deliberatamente permesso all'orco della rapina di fuggire, circostanza grazie alla quale sarebbe possibile ottenere il suo licenziamento (cosa altrimenti impossibile, visto l'interesse della stampa per l'esperimento di integrazione). Lui decide di accettare per non essere licenziato, visto che ha bisogno dei soldi per mandare avanti la famiglia.

Quella stessa notte però, dopo essere stati chiamati in una zona degradata della città per dei disordini, i due agenti si ritrovano coinvolti in un conflitto a fuoco, ed avventuratisi all'interno dell'edificio da cui erano partiti i colpi scoprono quello che ha tutta l'aria di essere un massacro compiuto da un Bright, gli unici esseri viventi capaci di fare uso della magia; come se non bastasse, mentre stanno ancora ispezionando la scena del crimine Ward e Jakoby si imbattono nella probabile arma del delitto, una bacchetta magica in mano all'unica superstite della strage, la giovane elfa Tikka.

Mentre Jakoby si prende cura di Tikka, Ward contatta alcuni dei suoi colleghi, che accompagnati dal Sergente Ching decidono di comune accordo di tenersi la bacchetta ed eliminare Jakoby (il quale è troppo onesto per farsi corrompere) per non lasciare testimoni. Ward, inizialmente riluttante, si lascia però convincere ad entrare nel piano e affronta Jakoby intenzionato ad eliminarlo, soprattutto per fargli pagare la faccenda della sparatoria. Jakoby, sotto il tiro della pistola di Ward, ammette a quel punto la verità, ovvero di aver perso il rapinatore tra la folla ed aver lasciato andare un giovane orco preso per sbaglio per salvarlo dalla vendetta della polizia. Non convinto, Ward sembra ancora intenzionato ad uccidere il partner, ma quando si rende conto che i suoi colleghi sono pronti ad eliminare anche lui per non dover spartire la bacchetta li uccide tutti con la pistola d'ordinanza.

Mentre Daryl, Nick e Tikka stanno ancora cercando di capire come venire fuori da tutta quella situazione vengono raggiunti da Poison, leader paralitico della gang di latinos che controlla il quartiere, che inizia a dar loro la caccia per mettere a sua volta le mani sulla bacchetta e usarla per poter tornare a camminare. Ne nasce una lunga fuga attraverso i bassifondi di Los Angeles, fino a che i tre fuggitivi non si ritrovano messi all'angolo all'interno di uno strip club; all'ultimo momento, però, Poison e la sua banda vengono massacrati da un trio di elfi oscuri guidati dalla proprietaria della bacchetta, Leilah, intenzionata a riprendersela. In qualche modo Daryl e gli altri riescono a scappare, solo per venire velocemente ricatturati, stavolta da una gang di orchi Fogteeth, e al loro rifiuto di consegnare la bacchetta Nick, accusato di essere un traditore della propria razza, viene giustiziato, nonostante si fosse venuto a sapere che il ragazzo da lui salvato poco tempo prima era il figlio del boss. Tikka, però, usa la magia per riportarlo in vita, e a quel punto gli orchi sono costretti a lasciarli andare, in quanto l'evento li ha spinti a credere Nick la reincarnazione del leggendario orco Jirak.

Tikka a quel punto rivela la verità: Leilah è sua sorella, nonché membro di una stirpe di elfi oscuri nota come gli Inferni, il cui scopo è usare le bacchette per tentare di riportare in vita il Signore Oscuro, un antico mago elfico decaduto che duemila anni prima tentò di conquistare il mondo (e per il quale gli orchi parteggiarono nel conflitto che ne seguì, evento che è all'origine della loro attuale segregazione). Inizialmente seguace della sorella, Tikka aveva però deciso infine di tradire gli Inferni ed era scappata con una delle tre bacchette necessarie a completare il rito cercando la protezione dello Scudo di Luce, un'altra setta segreta che invece tenta di impedire il ritorno del Signore Oscuro. L'uso della magia, però, ha lasciato Tikka fortemente debilitata, così i due agenti la riportano nel luogo del loro primo incontro, dove si trova una fonte magica in grado di guarirla.

Ancora una volta, però, i tre vengono raggiunti da Leilah e dai suoi due alleati, che interrompono il rituale di purificazione lasciando Tikka in fin di vita. I due seguaci di Leilah vengono uccisi da Nick dopo un violento corpo a corpo, ma quando l'elfa decaduta riesce infine a riprendersi la bacchetta i due agenti vengono facilmente sopraffatti. All'ultimo momento però, Daryl riesce a reimpossessarsi del manufatto, scoprendo di essere egli stesso un Bright, e prima che Leilah possa infliggere il colpo di grazia a Tikka l'agente la incenerisce. L'incantesimo però produce un incendio che devasta in pochi istanti l'edificio, e anche se Nick riesce a portare in salvo uno stremato Daryl, Tikka apparentemente rimane uccisa.

Passata la crisi, la bacchetta viene presa in consegna dagli agenti dell'Ufficio per gli Affari Magici agli ordini di Kandomere, un elfo che da anni tenta di smantellare Inferni e che dopo aver parlato con Daryl e Nick decide di far passare l'intera vicenda sotto silenzio insabbiando il caso. Daryl e Nick (ma anche il sergente Ching e gli altri agenti corrotti) vengono quindi acclamati come degli eroi (con Nick che inoltre viene finalmente accettato di nuovo dai membri della sua razza), e durante la cerimonia di consegna delle medaglie i due agenti notano Tikka mascherata tra la folla, con la quale si scambiano un sorriso compiaciuto.

L'indovino
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24 giugno, 2021 - 0:11
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Ogni nuova vita richiede la perdita di una vita.
L'equilibrio del mondo deve essere mantenuto!"


 

"Il Racconto Dei Racconti - Tale of Tales" è un film del 2015 diretto da Matteo Garrone ed è composto da tre racconti ("La cerva fatata", "La pulce", "La vecchia scorticata") intrecciati tra loro tratti dalla raccolta di fiabe "Lo Cunto de li Cunti" di Giiambattista Basile del 1634.

La pellicola è stata interamente girata in Italia (in Abruzzo, nel Lazio, in Campania, Puglia, Sicilia e Toscana) ed ha vinto 7 David di Donatello.


 

Tre storie, tre castelli.
Nel primo, il Re e la Regina di Selvascura tentano da tempo di avere un figlio ma non vi riescono, essendo la regina sterile.  Seguendo la profezia di un negromante, secondo cui la donna deve mangiare il cuore di un drago marino cucinato da una vergine, il Re si sacrifica per permettere alla moglie di rimanere incinta, e il suo funerale sarà crocevia di altre avventure.
Sedici anni dopo, nel castello del regno di Altomonte, il Re vedovo trasforma l’ossessione per una pulce in un bizzarro torneo il cui vincitore potrà prendere in sposa la giovane principessa.
Nel mentre, il Re del regno di Roccaforte conduce una vita lussuriosa all'insegna di orge e sfrenati divertimenti. Tutto cambia quando viene incantato dalla voce di donna, senza sapere che appartiene in realtà ad una vecchia avvizzita che inizierà a corteggiare assiduamente. 

Ho sintetizzato al massimo la trama per non svelarvi troppo.
E' stato un film che mi è capitato di vedere per caso due anni fa e che mi ha completamente catturato poiché è un fantasy diverso da quelli a cui siamo abituati, le storie e i personaggi raccontati sono tipici della cultura popolare e fiabesca italiana e proprio per questo per certi aspetti risultano più grotteschi rispetto ad altri fantasy.
Paesaggi e costumi sono inoltre bellissimi, una gioia per gli occhi.

 

Chissà se magari, guardando "Tale of Tales", non vi venga voglia di cambiare animale domestico! smitten

semota
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24 giugno, 2021 - 23:30
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Et voilà la prossima categoria

ACTION

Ricordo che pesca aveva priorità su tutti essendo la prima iscritta

e che è stata la categoria scelta da Phoedred.

In ordine di iscrizione vado a svelarvi i film proposti:

@pesca 

@Alabama Monroe

@Rio91 

@xello 

@Alby 

@L'indovino 

@smiley 

@Targaryen 

@amers 

@Phoedred 

@monechiapi 

 

Ricordo la metodologia di voto aperta per questa tornata di ultime 4 categorie fino a mercoledì alle 18.00.

Ogni utente (concorrente e pubblico) avrà a disposizione 10 punti, da distribuire a proprio piacimento per un massimo di 5 film. Non si potrà votare il proprio film.

Potete votare sia per mp che per telegram a @Semota89

Alby
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25 giugno, 2021 - 9:20
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"Non sei un nazista, Jojo. Sei un bambino di dieci anni a cui piace indossare una buffa uniforme e che vuole fare parte di un gruppo"

Un film d'azione, ma soprattutto un film di azione. L'innocenza e la presa di coscienza di un bambino di fronte agli orrori e all'insensatezza del nazismo. Quella voce interiore che, nonostante tutti gli input in grado di plasmare l'ingenuità di un bambino, ti fa scoprire a poco a poco chi sei e da che parte è giusto che tu stia. Tutto questo con un linguaggio ironico e canzonatorio che riesce a mettere in ridicolo quella che è forse la pagina più tragica e determinante della storia recente. 

Queste sono solo alcune delle regioni per cui ho amato Jojo Rabbit, uno di quelle storie che nell'arco di un film riesce a farti ridere, a farti commuovere e a farti pensare. Una di quelle storie che non ti lascia una volta che lo schermo si è spento. 

Jojo Rabbit è ambientato nella Germania nazista e vede protagonista il piccolo Johannes Betzler, un bambino che possiamo definire un fan sfegatato del nazismo e di Hitler. Lo conosciamo, infatti, nel bel mezzo di un campo per bambini a tema nazista dove ai piccolissimi viene inculcata, alquanto goffamente, la mentalità nazista, di cui il film mette intelligentemente in luce la banalità del male. 

Nonostante il suo fanatismo, che lo porta ad avere come amico immaginario (confidente e consigliere) nientemeno che Adolf Hitler, in Jojo c'è gentilezza, al punto di non riuscire ad uccidere il coniglio che gli hanno ordinato di eliminare. Da qui il soprannome "Jojo Coniglio". 

La situazione familiare di Jojo è molto difficile, a causa della morte di suo padre e di sua sorella. Il piccolo vive soltanto con sua madre Rosie, che segretamente è parte attiva della Resistenza. Solo a casa, infatti, Jojo scopre che Rosie offre rifugio ad una ragazza ebrea di nome Elsa. 

Ciò che Jojo conosce degli ebrei è solo il frutto delle menzogne surreali della propaganda nazista. Il primo approccio con Elsa, dunque, è di conflitto, quasi un affronto alle sue convinzioni da parte di sua madre. Proprio la vicinanza con la ragazza, insieme ad una serie di eventi che si susseguono nello scorrere del film, porteranno Jojo a capire cosa sta davvero accadendo, a sviluppare la sua coscienza davanti alla cattiveria umana e a trovare il vero senso della sua storia, proprio mentre la grande storia vede il nazismo nel suo estremo e sanguinoso tentativo di evitare la sua fine. 

Ho intensamente amato questo film. La storia, i personaggi, gli interpreti fantastici, la cura delle immagini. Soprattutto, l'originalità e il coraggio della narrazione e del suo linguaggio. Il cinema, ancora oggi, non può fare a meno di perpetuare la memoria dell'orrore nazista e più in generale di tutto il background che c'è dietro questo oscuro periodo del passato, che troppo spesso non sembra poi così passato. Jojo Rabbit, a mio avviso, trova una chiave mai usata prima, giocata sul paradosso e su nuovi stili. Il che ne rende la visione interessante e sorprendente. 

Starei qui a parlare per ore della potenza di questo film, della durezza e allo stesso tempo poesia di alcune scene ma, se non lo avete ancora fatto, il modo migliore per apprezzare Jojo Rabbit è senza dubbio guardarlo! 

Alabama Monroe

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25 giugno, 2021 - 15:43
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affiche

"Perché le donne devono sempre opporre una cazzo di resistenza?!"

 

Revenge è un Rape&Revenge movie francese del 2017 diretto da Coralie Fargeat.

Per Rape&Revenge si intende quel genere di film in cui la protagonista è una giovane ragazza che viene violentata da uno o più uomini, sopravvive o viene lasciata in vita e infine attua la sua vendetta.

Revenge si distacca leggermente da questo genere portando in scena la storia di Jen (interpretata dall'italiana Matilda Lutz), bella e giovane amante del miliardario Richard, che ogni anno, assieme a due suoi amici, si ritrova nella ricca e isolata tenuta nel deserto. 

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Jen, un po' ingenua e molto frivola, oltre a divertirsi con Richard, si comporta in modo provocante anche con gli altri due uomini. Quando Richard si allontana dalla villa per qualche ora, il più viscido tra i due inizia a provarci con Jen, che però si tira indietro e lui, quasi per ripicca, la blocca sulla vetrata della stanza e la stupra, con l'altro compagno che fa da pubblico.

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Al ritorno di Richard, Jen minaccia di denunciare l’accaduto alla polizia, ma per evitare problemi la spinge giù da un dirupo verso una morte certa. Miracolosamente, la ragazza sopravvive all’impatto e mentre i tre delinquenti le danno la caccia per eliminare definitivamente le prove del misfatto, Jen trova dentro di sé la forza per reagire. Ben presto i cacciatori diventeranno prede.

In Revenge la donna si riscatta, elevandosi da preda del desiderio maschile a eroina di un film che ha dell’horror, del noir e del pop.

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Il punto focale del film di Coralie Fargeat, come suggerisce ovviamente il titolo, è la vendetta: individuale e di genere.
Jen è lo specchio della metamorfosi storica e sociale che la donna, come ruolo e come posizione, sta subendo e operando al giorno d'oggi. Jen rinasce come donna nuova non in dipendenza da, ma in opposizione all’uomo, un uomo-mostro, artefice del male, che diventa preda nel mirino del suo fucile.

 

pesca
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25 giugno, 2021 - 20:09
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JUSTICE LEAGUE

Migliaia di anni fa il perfido Steppenwolf e il suo feroce esercito di Parademoni attaccarono la Terra nel tentativo di espandere sempre di più il proprio potere nell'Universo, ma l'orda aliena venne respinta dalle forze congiunte di Amazzoni, Atlantidei, divinità greche, Lanterne Verdi e uomini. Costretto a battere in ritirata, Steppenwolf lasciò indietro le tre misteriose scatole madri - un'avanzatissima tecnologia fonte del suo potere - che le forze terrestri decisero di nascondere in punti diversi del pianeta: una venne presa in custodia dalle Amazzoni, una da Atlantide e una nascosta dagli uomini in un punto imprecisato in Europa.

Avvertita la scomparsa di Superman, le scatole madri si riattivano e Steppenwolf giunge di nuovo sulla Terra assieme al suo esercito di Parademoni. Come prima tappa l'alieno attacca Themyscira e, nonostante il grande coraggio della regina Ippolita e delle sue Amazzoni, mette le mani sulla prima scatola. La regina riesce comunque a comunicare alla figlia Diana Prince l'arrivo dell'orda aliena e Diana Prince decide pertanto di ricongiungersi a Bruce Wayne, il vigilante Batman, che nel frattempo ha già avuto modo di affrontare e sconfiggere un Parademone a Gotham City.

Bruce convince Diana a reclutare gli esseri eccezionali che aveva identificato in passato per formare un gruppo in grado di fermare gli alieni: Wayne recluta personalmente Barry Allen, il velocista Flash, e tenta di portare dalla sua parte anche Arthur Curry, il mezzo-atlantideo Aquaman; Diana, invece, riesce a mettersi in contatto con Victor Stone, il Cyborg. Nonostante la titubanza iniziale, il gruppo si unisce ufficialmente quando Steppenwolf attacca Atlantide per recuperare la seconda scatola e prende in ostaggio alcune persone entrate in contatto con la terza tra cui il padre di Victor: gli ostaggi vengono salvati ma Bruce afferma che per fermare Steppenwolf è necessario riportare in vita Superman usando l'energia dell'ultima scatola, che Cyborg ha recuperato.

I cinque portano quindi il corpo di Clark all'interno della navicella kryptoniana custodita ai Laboratori S.T.A.R. Sfruttando l'energia elettrica prodotta da Flash e l'ultima scatola riescono a risvegliarlo: Superman tuttavia non ricorda chi ha davanti e, dopo essere stato attaccato involontariamente da Cyborg, si getta sui cinque; il peggio viene evitato dal provvidenziale arrivo di Lois Lane, che Bruce aveva mandato a chiamare da Alfred. La giornalista riesce a far rinsavire il kryptoniano e i due se ne vanno insieme a Smallville.

La procedura per risvegliare Superman, tuttavia, permette all'ultima scatola di richiamare Steppenwolf, che se ne impossessa e progetta di unire i tre artefatti in un punto imprecisato della Russia per rimodellare la Terra e prenderne definitivamente possesso. Il gruppo si reca quindi sul posto per lo scontro finale e, grazie anche all'intervento di Superman, riesce ad evacuare la zona e a sconfiggere Steppenwolf, che sopraffatto dalla paura viene attaccato dai suoi stessi Parademoni prima di teletrasportarsi via.

Vinta la battaglia Bruce restituisce alla madre di Clark casa sua e decide di rimettere in piedi Wayne Manor per renderla la base operativa del gruppo di eroi, che Diana suggerisce di tenere aperto a nuovi ingressi; la stessa Diana decide di diventare un'eroina alla luce del sole, mentre Barry ottiene un lavoro nel dipartimento di polizia di Central City per la gioia del padre detenuto, Victor collabora con suo padre per migliorare l'armatura, Superman ritorna a Metropolis e Aquaman ad Atlantide per reclamare il trono che gli spetta di diritto.

Nella prima scena durante i titoli di coda Flash e Superman fanno a gara di velocità fino all'Oceano Pacifico e il tutto per testare chi dei due sia più veloce. Nella seconda scena dopo i titoli di coda si scopre che Lex Luthor è riuscito ad evadere dal Manicomio di Arkham e che ha assoldato il mercenario Slade Wilson, alias Deathstroke, per mettere insieme un proprio gruppo di supercriminali.

Rio91
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25 giugno, 2021 - 22:06
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Ready Player One

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Ohio, anno 2045. Il pianeta Terra è ormai in declino a causa dell'inquinamento, le fonti energetiche sono quasi del tutto esaurite e molte città sono diventate baraccopoli. La maggior parte della popolazione vive in stato d'indigenza e per fuggire dalla cruda realtà, attraverso degli avatar, si rifugia in un mondo a realtà virtuale chiamato Oasis. Il creatore di questo mondo è il geniale miliardario James Halliday (Mark Rylance) che, prima di morire, lascia in eredità la sua creazione rivelando la presenza di un easter egg nascosto all'interno di Oasis. Questo livello segreto è possibile sbloccarlo solo ottenendo tre chiavi disseminate nei vari mondi della realtà virtuale, e consentirà a chi lo trova di ottenere il controllo di Oasis diventandone il nuovo proprietario. Centinaia di persone, definiti Gunters (da egg hunters) decidono di cimentarsi nell'impresa cercando di risolvere la serie di giochi ed enigmi così da poter trovare le chiavi. Tra di essi c'è Wade Watts (Tye Sheridan) un diciottenne che vive con sua zia in una baraccopoli di Columbus, appassionato di videogames e da sempre affascinato dalla figura di Halliday che considera un po' il suo idolo. Ma l'opportunità di mettere le mani su Oasis fa gola anche alla multinazionale Innovative Online Industries, guidata dal CEO Nolan Sorrento (Ben Mendelsohn) intenzionato a vincere la gara ad ogni costo così da impadronirsi e privatizzare il mondo virtuale.

Ready Player One è un film di fantascienza distopico del 2018 diretto da Steven Spielberg, ed è l'adattamento cinematografico del bestseller omonimo scritto da Ernest Cline che ha contribuito alla sceneggiatura. I recensori hanno individuato oltre un centinaio di riferimenti a film, programmi televisivi, musica, games, cartoni animati e fumetti: la DeLorean di Ritorno al futuro, la Serenity di Firefly, Shining, Chucky la Bambola assassina, King Kong, Robocop, Looney Tunes, il Gigante di ferro, Jurassic Park, Marvel e DC, ma anche Michael Jackson e Steve Jobs solo per citarne alcuni.

 

Perché ho scelto questo film? Perché è uno dei miei film preferiti. L'ho trovato ben fatto, entusiasmante, colorato e nerd, ricco di GCI e di divertenti citazioni alla cultura pop che danno al film anche un certo fascino vintage nonostante sia ambientato nel futuro. È una storia sci-fi d'avventura che esalta l'accettazione, la formazione e la scoperta. Non mancano i cliché tipici del genere ma è comunque diverso dal solito grazie all'ambientazione da videogioco multiplayer.

Phoedred
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26 giugno, 2021 - 13:21
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Alla deriva nello spazio senza cibo o acqua, Tony Stark vede la propria scorta di ossigeno diminuire di minuto in minuto. Nel frattempo, i restanti Vendicatori affrontano un epico scontro con Thanos.

Non potevo non condividere il momento in cui tutti gli Avengers sopraggiungono in aiuto di Cap. che li dirige al grido di "AVENGERS ASSEMBLE" per un'ultima volta durante lo scontro finale che racchiude ben 10 anni di film marvel. (per gli amanti del genere è un vero e proprio cult)

semota
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26 giugno, 2021 - 18:38
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Ed eccoci alla penultima categoria

ITALIA

Ricordo che pesca aveva priorità su tutti essendo la prima iscritta

e che è stata la categoria scelta da smiley.

In ordine di iscrizione vado a svelarvi i film proposti:

@pesca 

@Alabama Monroe

@Rio91 

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@Alby 

@L'indovino 

@smiley 

@Targaryen 

@amers 

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@monechiapi 

 

Ricordo la metodologia di voto aperta per questa tornata di ultime 4 categorie fino a mercoledì alle 18.00.

Ogni utente (concorrente e pubblico) avrà a disposizione 10 punti, da distribuire a proprio piacimento per un massimo di 5 film. Non si potrà votare il proprio film.

Potete votare sia per mp che per telegram a @Semota89

Rio91
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26 giugno, 2021 - 21:21
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In Time

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Nel 2169 le persone sono geneticamente modificate per invecchiare solo fino ai 25 anni. Arrivati a quell'età il processo d'invecchiamento si ferma e un timer sul braccio, fermo dalla nascita fino ad allora, inizia un conto alla rovescia che durerà solo un altro anno e al termine del quale gli individui sono destinati a morire all'istante. Tuttavia è possibile estendere questo limite ed allungare di conseguenza la vita: infatti in quest'era il tempo è divenuto una vera e propria valuta con cui la gente viene pagata per il proprio lavoro ed è l'unico mezzo di pagamento. Mai come in questo contesto la società è squilibrata, dove i ricchi possono vivere in eterno mentre gli altri cercano di negoziare giorno per giorno la loro sopravvivenza. Dopo un evento fortuito, Will Salas, venticinque anni da tre anni, decide di tentare il tutto per tutto per sovvertire l'ordine precostituito del mondo e riportare l'uguaglianza tra ricchi e poveri; e ad aiutarlo nel tentare di rovesciare questo sistema classista Will troverà l'inaspettato aiuto di una ricca ereditiera di nome Sylvia Weis. Il Guardiano del Tempo Raymond Leon e Philippe Weis, il padre di Sylvia, faranno tutto il possibile per rintracciare e fermare i due fuggitivi.

In Time è un film d'azione e fantascienza del 2011 scritto e diretto da Andrew Niccol, regista del film Gattaca e candidato all'Oscar per la sceneggiatura di The Truman Show. Tra i protagonisti troviamo Justin Timberlake, Amanda Seyfried, Cillian Murphy, Olivia Wilde, Matt Bomer ed Alex Pettyfer.
Un paio di curiosità: Molti dei nomi dei protagonisti derivano da quelli di fabbricanti di orologi. Olivia Wilde interpreta la madre di Justin Timberlake nonostante abbia in realtà tre anni meno di lui.

 

Perché ho scelto questo film? Perché è un film avvincente e con una premessa intrigante, con buone scene d'azione e momenti di sana tensione in compagnia di due novelli Bonnie e Clyde ma in versione Robin Hood in un mondo dove il tempo è letteralmente denaro. È un film senza troppe pretese che però volendo fa anche riflettere sia per il tema sociale riguardo differenze tra ricchezza e povertà, sia sul tempo che è la cosa più preziosa di cui disponiamo. La sceneggiatura pecca un po' in alcuni punti, ma il risultato finale è più che godibile.

L'indovino
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27 giugno, 2021 - 0:19
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"Se ho ragione io, da qualche parte nel laboratorio del Source Code c'è un capitano Colter Stevens che aspetta di essere mandato in missione.
Mi prometta che lo aiuterà e in quel momento mi faccia un favore… gli dica che andrà tutto bene."

 

"Source Code" è un film di Duncan Jones del 2011 con protagonisti Jake Gyllenhaal, Michelle Monaghan e Vera Farmiga. 

 

Immaginate di ritrovarvi catapultati, di punto in bianco, dentro un'altra vita e con soli otto minuti a disposizione per portare a termine una missione top secret.
È quello che succede a Colten Stevens, capitano dell'esercito USA che si ritrova suo malgrado coinvolto in un esperimento antiterroristico.
Lui è l'agente all'interno del Source Code, un sofisticato programma che permette di rivivere realtà passate, all'interno del corpo di un'altra persona, nei suoi ultimi otto minuti di vita.
Stevens si risveglia improvvisamente su un treno diretto a Chicago e l'ultima cosa che ricorda è che stava volando mentre si trovava in missione in Afghanistan.
Scopre che alle altre persone sul treno (tra cui la sua compagna di viaggio Christina) appare fisicamente come Sean, un insegnante di storia.
Mentre cerca di capire cosa gli sia successo, sul treno si verifica una grossa esplosione causata da una bomba piazzata chissà dove e che uccide tutti i passeggeri.
Stevens riprende conoscenza all'interno di una sorta di capsula da cui non può uscire. Attraverso uno schermo, il capitano dell'Air Force Colleen Goodwin comunica con lui e gli spiega che si sta facendo uso su di lui del Source Code, un dispositivo sperimentale creato dal dottor Rutledge, uno scienziato che lavora per l'unità militare Beleaguered Castle, che permette ai propri utilizzatori di vivere gli ultimi otto minuti della vita di un'altra persona all'interno di una linea temporale alternativa.
La missione di Colten sarà quella di scoprire dove e chi ha piazzato la bomba sul treno, per scongiurare la morte di circa due milioni di persone.
L'attentato sul treno avvenuto quella mattina rappresenta infatti un avvertimento da parte dell'ideatore di un altro attentato, molto più ampio: l'esplosione di un ordigno nucleare nel centro di Chicago.
Anche se teoricamente le sue azioni non possono cambiare il passato e salvare la vita delle persone a bordo del treno, identificando l'attentatore, potrà fare in modo che venga bloccato prima che provochi la morte di altre persone innocenti.
Dove si trova nascosta la bomba?
Chi è l'attentatore?
Come arrivare alla soluzione?
Chi o cosa l'ha imprigionato in questa sorta di realtà virtuale?
È possibile modificare il corso degli eventi? 


 

Perché ho scelto questo film?

Amo la quasi totalità della filmografia di Jake Gyllenhaal (il mio film preferito in assoluto vede proprio lui come protagonista) e quando c'è stato da stilare la lista dei film da presentare al contest, era in lizza in più di una categoria.
Per non essere ripetitivo ho deciso che l'avrei portato con un solo film e "Source Code" mi è sembrato il giusto compromesso.
E' un film d'azione che si mescola perfettamente a due generi che guardo con estremo piacere: il fantascientifico e il thriller.
Le varie componenti del film sono ben equilibrate, non ne troviamo una che sovrasti in modo netto le altre. Non è solo una ricerca del colpevole, non è solo un film sulle realtà parallele e i paradossi spazio-temporali. Non è solo adrenalina. E' anche e soprattutto un film intimista che ci permette di comprendere l'indole dei vari personaggi, le loro implicazioni mentali, etiche e sociali. Capita anche di spostarci, in più momenti, attraverso i personaggi, attraverso il plot principale alle loro questioni private più profonde e nascoste. 
Tutto questo senza che il ritmo del film ne risenta minimamente. 
Assolutamente consigliato! 

Alby
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27 giugno, 2021 - 9:17
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"Io sono vent'anni che me li ciuccio. Ora basta! Ciucciateveli voi!" 

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Di quanto adori i drammi familiari in cui ogni personaggio viene fuori in tutto il suo dramma vi ho già parlato con I segreti di Osage County. Direi che è indubbio che il riferimento dei riferimenti del genere, nonché mio film di riferimento, è il meraviglioso Parenti Serpenti di Mario Monicelli. 

Si tratta di un film cult, ma anche di un mio cult personale che, ogni volta (almeno una nelle vacanze di Natale, ma non solo), riguardo con gusto urlando "Oh my God, yeeesss!!!"

A raccontare la storia è il piccolo Mauro che, di ritorno dalle vacanze di Natale con tutta la famiglia, legge il suo tema a tutta la classe. Come ogni anno, a casa di nonno Saverio e nonna Trieste, in un paesino dell'Abruzzo, si ritrovano i quattro figli dei due anziani con le loro famiglie. 

La prima parte del film racconta la vigilia di Natale, con le solite chiacchiere attorno al tavolo, tra sacro, profano e tradizione. Si spettegola del paese, si commenta la tv e si ricordano con commozione i tempi andati, mentre qualche altro familiare finge di sopportarsi con un po' di ipocrisia, soprattutto per la serenità dei due nonni. Commossa dalla visione della famiglia riunita, nonna Trieste decide di vuotare il sacco e di rendere partecipi i suoi figli della sua preoccupazione per il futuro e per la vecchiaia, chiedendo loro di decidere chi dei quattro si occuperà di loro, in cambio della casa e delle pensioni. 

Ed è qui che c'è il turning point del film, in cui verranno fuori i veri caratteri di tutti i personaggi. Quando i due nonni sono fuori per la loro passeggiata, i figli e i loro consorti apriranno il fuoco in una vera guerra senza esclusione di colpi, in bilico tra la scarsa volontà di prendersi a carico i nonni e il desiderio di mettere le mani sui loro beni... senza dimenticare la preoccupazione di "ciò che direbbe la gente". Sorelle, fratelli, cognati, cognate, si diranno finalmente in faccia tutto quello che pensano e metteranno in scena il peggio di se stessi per raggiungere il loro scopo. Il risultante è maledettamente esilarante e tremendamente realistico. Il finale è pazzesco! 

Io quando ho visto per la prima volta questo film sono impazzito! Bellissimo! Trovo un Monicelli geniale, ironico e cinico, nel ricreare alla perfezione momenti in cui tutti noi ci siamo trovati, i discorsi che tutti noi abbiamo sentito almeno una volta, personaggi che hanno il volto di attori ma che tutti noi abbiamo nella nostra famiglia. Allo stesso modo, attraverso le vicende di questa famiglia come tante, il regista mette anche in scena senza filtri le luci e le ombre degli italiani di quegli anni, della mentalità di provincia, attraverso i discorsi sulla politica, sulle ambizioni, sulla ricchezza, sull'omosessualità, sulla famiglia, sulle apparenze.

Poi ci sono i personaggi e gli interpreti assolutamente PERFETTI! La Lina di Marina Confalone, con la sua nevrosi e i suoi modi coloriti. La Milena di Monica Scattini. l'Alfredo di Alessandro Haber. L'iconica Gina di Cinzia Leone che in questo film è vita pura. Le frasi diventate tormentoni che adoro citare e amo quando vengono citate dagli altri. Le scene sublimi! 


Andrei avanti per ore, ma penso che facciate davvero prima a recuperare il film! Non ve ne pentiretesmitten

pesca
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27 giugno, 2021 - 13:21
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Winx Magica Avventura

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TRAMA

Bloom è alle prese con la vita da principessa di Domino. Al termine di una giornata passata insieme a Sky, quest'ultimo chiede all'amata di sposarla e lei accetta gioiosa. Il regno di Domino è lieto all'annuncio, finché lo specialista rivela alla protagonista di non poterla più sposare, suscitando l'amarezza di lei e l'ira del re. Il resto delle Winx, recatesi dalla compagna, provano a risollevarla. Sky, intento a svelare all'amata la ragione per cui ha ritirato la proposta di matrimonio, penetra nel palazzo, ma Oritel lo bandisce dal regno.

Bloom chiede al padre di dare una possibilità a Sky, ma lui rifiuta; perciò, la fata abbandona il regno, e, insieme alle migliori amiche, ritorna a Gardenia da Mike e Vanessa. La ragione per cui Sky ha rinunciato al matrimonio con Bloom è per via dei rispettivi padri: un tempo, Oritel ed Erendor erano buoni amici, ma durante la battaglia contro le Tre Streghe Antenate, quando i sovrani stipularono un'alleanza tra i propri regni, il re di Eraklyon non rispettò il patto perché minacciato dalle Tre Streghe, abbandonando Oritel e l'intero regno di Domino ad un terribile destino.

Intanto, le Trix, per direttiva delle Tre Streghe Antenate, libere dalla Dimensione di Obsidian, cancellano la magia positiva dell'Albero della Vita, privando le fate dei propri poteri magici. Così, accompagnate dagli Specialisti, le Winx si recano presso l'Isola di Havram, dove si trova una pianta derivata dell'Albero della Vita, in grado di ripristinare la magia buona nella Dimensione Magica. Il gruppo di eroi riesce nella missione, ma Bloom e le ragazze devono affrontare una pericolosa battaglia contro le Trix, possedute dalle Tre Streghe Antenate.

Alla fine, grazie ad un incantesimo di convergenza Believix e alla Fiamma del Drago della leader, le giovani fate battono il Drago di Obsidian, annientando per sempre le tre streghe. Oritel salva Erendor in fin di vita; quest'ultimo chiede lui perdono, cosicché il re di Domino e quello di Eraklyon si chiariscono, annunciando ai rispettivi figli il permesso di sposarsi.

Rio91
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28 giugno, 2021 - 0:38
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Amore Oggi

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Andrea e Luisa sono una coppia con varie difficoltà lavorative, ma allo stesso tempo sono desiderosi di concepire un figlio e costruirsi un futuro insieme. Mimmo è un documentarista che s'innamora di una sconosciuta durante una processione religiosa a Matera, e inizia una ricerca per rintracciarla utilizzando web e tv. Paride è un giovane pigro e sovrappeso che un giorno, dopo essere stato lasciato dalla ragazza, decide di riconquistarla mettendosi a dieta e affidandosi ad personal trainer. Mario Marinelli è un famoso calciatore di serie A, amato dai tifosi e fidanzato con una velina; ma in realtà Mario è gay e non sa più se continuare a mentire o se assecondare i suoi veri sentimenti mettendo a rischio la sua carriera calcistica.
Quattro differenti episodi che raccontano con ironia e cinismo quanto possa essere difficile amarsi in Italia al tempo della crisi economica e dei social network.

Amore oggi è una produzione originale Sky Italia, arrivata anche in alcune sale cinematografiche, realizzata dagli emergenti Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi, entrambi giovani provenienti dal web. Nel cast Alessandro Tiberi, Caterina Guzzanti, Neri Marcorè, Saverio Raimondo, Rocco Siffredi, Edoardo Purgatori, Enrico Bertolino, Gianluca Vialli, Fabio Caressa, Andrea Bosca e Sara Zanier.

 

Perché ho scelto questo film? Semplicemente perché è un film che ho adorato e volevo far conoscere essendo poco famoso. È un film semplice, scorrevole e molto contemporaneo, che nella sua struttura ad episodi a sé stanti racconta e denuncia in modo dissacrante e con pungente sarcasmo l'amore ai giorni nostri. Non è un capolavoro imperdibile ma ve lo consiglio.

amers

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28 giugno, 2021 - 7:33
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GATTACA

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Vidi Gattaca per caso, durante il recupero della filmografia di Ethan Hawke, e rimasi colpita dal tema genetico e di come veniva affrontato. E a ogni visione la mia domanda è: arriverà davvero il momento in cui andranno avanti solo i 'validi'? È uno scenario che fa paura ma che porta anche a riflessioni più profonde, senza smettere di godere di un ottimo film con ottimi attori.

 

TRAMA: In un prossimo futuro è possibile far nascere esseri umani con un preciso corredo genetico, selezionato dai genitori su un gruppo di cellule embrionali. Tramite questo processo si possono scegliere e prevedere in anticipo le future condizioni fisiche e di salute dei nascituri, che vengono quindi artificialmente generati senza imperfezioni; in pratica costruiti su misura e a piacimento dei genitori. Sostanzialmente la società risulta di fatto divisa in due categorie: i validi, cioè esseri dal corredo genetico perfetto, scelti per ricoprire i ruoli più prestigiosi della comunità, e i non validi, ovvero le persone nate coi loro genomi naturali, destinati allo svolgimento dei lavori più umili e relegati ai margini della società civile. (da Wikipedia)

 

PERCHÉ VEDERLO: perché nonostante sia del 1997 è estremamente attuale, perché ha un cast eccezionale, per la colonna sonora, perché Andrew Niccol è un genio.

 

CURIOSITÀ: il termine Gattaca è stato inventato combinando le lettere iniziali delle quattro basi azotate che compongono il DNA, l'adenina, la citosina, la timina e la guanina.

"Non esiste un gene per il destino."

amers

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28 giugno, 2021 - 7:47
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BITCH SLAP

 

https://www.themoviedb.org/t/p/original/uwpDERT9drTPhvoV8cWzuV6xhdt.jpg

Bitch Slap è un film folle che amo e che rivedo spesso, prende a piene mani dal cinema tarantiniano e al cult anni 60 Faster, Pussycat, Kill! Kill! E sono convinta che con un altro nome alla regia (bravo ma poco conosciuto) avrebbe avuto più successo, meritatamente.

TRAMA: segue le vicende di tre giovani ragazze che, a bordo di una Ford Thunderbird, scorrazzano in una zona sperduta del deserto. Sono Hel, imprenditrice, Trixie, spogliarellista, e infine Camero, ex carcerata, omicida e spacciatrice. Il trio è in cerca di un ricco bottino rubato da un certo Pinky, criminale spietato che gira con una spada seminando il terrore. Per capire dove cercare, hanno sequestrato Gage, un boss della malavita che tengono rinchiuso nel portabagagli della macchina e che torturano all’occorrenza. (da comingsoon.it)

 

PERCHÉ VEDERLO: se amate Tarantino, se amate l'azione senza un filo logico apparente, se volete colpi di scena, se volete innamorarvi di Erin Cummings.

 

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