High School Musical

Troy Bolton e Gabriella Montez sono due adolescenti che si conoscono ad un karaoke durante la notte di capodanno. Dopo le vacanze Gabriella inizia a frequentare la East High School, lo stesso liceo frequentato da Troy dove ne è pure il capitano della squadra di basket oltre che il figlio dell'allenatore. Quando un giorno in teatro hanno luogo i provini per il musical scolastico, Troy e Gabriella vi assistono di nascosto e solo quando i provini sono terminati finiscono per cantare assieme accompagnati dalla pianista. I due non si rendono conto che l'insegnate di recitazione è ancora in teatro e li sta ascoltando, finendo poi per convocarli per l'audizione finale. Ad ostacolarli saranno il migliore amico di lui, Chad, che non vede di buon occhio che il capitano della squadra partecipi al musical della scuola; ma soprattutto Sharpay Evans l'egocentrica ragazza più popolare della scuola e fino ad allora protagonista incontrastata del Drama Club assieme al fratello gemello Ryan. Sharpay convincerà la professoressa affinché rinvii il giorno delle audizioni così che coincida con quello della finale di basket e delle gare di decathlon di scienze. Troy e Gabriella dovranno così trovare una soluzione.

High School Musical è uno dei film più guardati su Disney Channel con più di 17 milioni di telespettatori solo in patria durante la prima TV, e ad oggi è ancora uno dei film di maggior successo del canale. La colonna sonora del film debuttò alla posizione numero 133 nella classifica Billboard200, e nella terza settimana arrivò alla posizione numero 10, finendo per diventare la più venduta negli Stati Uniti nel 2006. Nel 2020 il successo del film ha portato la Disney a realizzare una serie tv basata sull'omonimo film e destinata alla piattaforma Disney+.

Perché ho scelto questo film? Perché la saga di High School Musical ha segnato l'adolescenza di tantissimi millennials, diventando ciò che possiamo definire un vero e proprio fenomeno che ancora oggi continua ad essere radicato nella cultura pop.

MISS SLOANE - GIOCHI DI POTERE

"Una lobbista deve prevedere, deve anticipare le mosse del suo avversario e trovare le contromisure. Chi vince trama un passo avanti ai suoi nemici e svela gli assi nella manica dopo che gli altri hanno svelato i loro. Dev'essere certa che li sorprenderà e non si farà mai sorprendere."

Elizabeth Sloane è una delle lobbiste più apprezzate di Washington, una macchina di guerra ossessionata dall'idea di vincere senza badare ai metodi attraverso cui raggiungere il proprio obiettivo. Non ha una vita sociale, sentimentale e non si può permettere neppure il lusso di dormire. E' la punta di diamante di una delle agenzie lobbiste più importanti della capitale statunitense. Proprio per questo motivo la lobby delle arme - una delle più importanti a livello mondiale e soprattutto negli usa, non penso ci sia bisogno di soffermarsi su questo - la vuole ingaggiare per curare una campagna volta a distruggere l'approvazione di un emendamento che richiede maggiori controlli sul background delle persone a cui vengono vendute le armi. La Sloane li sbeffeggia, messa alla strette dal capo della propria agenzia si licenzia e va a lavorare per una nuova agenzia, molto meno importante e senza budget, portandosi dietro la metà del suo team che l'ha voluta seguire. L'altra metà invece ha preferito rimanere a curare la campagna pro NRA. La scelta di abbandonare tutto non è ideologica però, è solo il suo modo per dimostrare a se stessa e agli altri di essere in grado di vincere contro ogni pronostico.

La storia si sviluppa su due piani temporali: nel primo troviamo Elizabeth a testimoniare di fronte a una commissione d'inchiesta del senato poiché accusata di scorrettezze etiche nel suo lavoro di lobbista e nel secondo invece viene rappresentato quanto è successo nei tre mesi precedenti, ossia dal momento in cui Elizabeth ha deciso di accettare l'offerta dell'agenzia rivale. 

Nella storia ci sono i personaggi buoni rappresentati da coloro che credono nella campagna, hanno una propria etica che vogliono portare avanti e  i cattivi (nro, i loro  simpatizzanti, chi guarda solo al profitto e non ha una morale) , ma la protagonista è difficile da collocare. Come vi dicevo la sua scelta infatti non è ideologica, farebbe di tutto per vincere compreso buttare sotto il bus i proprio collaboratori, metterli in pericolo, esporre senza il loro consenso storie drammatiche del passato (rivela in diretta tv che una collaboratrice è l'unica che si è salvata dopo il mass shooting nella sua scuola, con tanto di inquadratura in tempo reale) e utilizza metodi non proprio legali per ottenere informazioni. Durante la sua testimonianza sembra sia tutto finito, ma poi abbiamo il colpo di scena. Nessuno è puro.

Il film ti fa riflettere, è una storia romanzata ma non molto lontano da quanto succede nella realtà. E' giusto ricorrere a metodi discutibili quando ti trovi ad affrontare un sistema corrotto?  La bellezza del film sta nella tensione che il regista riesce a tenere per tutta la sua durata. I due piani temporali sono incastrati in modo perfetto, ad ogni dialogo corrisponde poi un'azione che ti tiene col fiato sospeso facendoti chiedere cosa potrebbe mai succedere ora. Se siete interessati anche un minimo di politica, ma anche se vi interessa vedere solo un bel film, ve lo consiglio. Jessica poi veramente superba in questo ruolo.

Trailer

Per essere una che non ama i musical, guardando alla scorse due edizioni, mi sono resa conto di aver portato due dei musical più belli e iconici di sempre? ( Chicago e Moulin Rouge). Cerco di portare avanti la tradizione con un altro musical bello che può piacere anche ai non amanti del genere: Pitch Perfect!

Beca (Anna Kendrick) è una nuova arrivata alla Barden University e si unisce alle Bellas, un gruppo a cappella tutto al femminile la cui corsa in un concorso nazionale l'anno prima si è conclusa in malo modo. La trama del film non è nulla di diverso da un film disney qualsiasi o ragazze nel pallone se siete amanti delle commedie anni 2000 (e spero lo siate!): Beca deve affrontare i problemi della sua prima relazione al collage, le discussioni e incomprensioni con le amiche e i genitori ecc..

La storia, nonostante sembri qualcosa di già raccontato, diventa interessante grazie al canto a cappella e alla bravura degli attori. A prima vista il canto a cappella potrebbe sembrare una roba brutta e noiosa, ma i vari mash up, la bravura dei cantanti/attori a far uscire ogni suono possibile dalla bocca ti cattura e appassiona facendoti voler saper fare lo stesso. E' come quando a XF1 tra i gruppi vocali ci siamo ritrovati i Sei Ottavi, che per carità bravi ma ecco molto sdi de be leibe, poi sono arrivati i Cluster e tutti a dire "figo il canto a cappella". Nel 2013 per una come me che non si perdeva mezzo talent show (usa, uk e italia) è stato un film da non perdere, ma lo consiglio anche a chi di voi non l'ha ancora visto. Soprattutto se eravate fan di Glee - che non mi è mai piaciuto, ma al 90% delle persone a cui piace PP piaceva Glee soo