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MuseoRh monechiapi è il VINCITORE
Waves of Music
Utente 2xDIAMANTE

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10 aprile, 2020 - 12:19
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Mi prendo la prima, classica

mrnace
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302
10 aprile, 2020 - 12:27
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William Blake, The Great Red Dragon and the Woman Clothed with the Sun, 1805-1810

Conobbi Blake come poeta e me ne innamorai. Solo in un secondo momento, quasi per caso, ho scoperto le sue opere pittoriche. E non pensavo che le seconde potessero superare le poesie. Blake era un visionario, poco considerato quando era in vita e rivalutato solo successivamente, quel suo modo di vedere la realtà che mi lasciava confusione e fascino allo stesso tempo.

La sua opera che preferisco è The Great Red Dragon and the Woman Clothed with the Sun, facente parte del ciclo del Grande Drago Rosso. Nel 1805 Blake dovette illustrare alcuni passaggi per la Bibbia e per l'Apocalisse di Giovanni decise di dar sfogo alla sua visione particolare. Il protagonista del quadro, e dell'intero ciclo, è il Drago dell'Apocalisse, ovvero Satana, mentre la Donna rappresentata spesso viene associata a Maria.

Lo vidi in un libro di arte e mi colpì subito, mi incantò dandomi contemporaneamente, però, un senso di fastidio. Non capii immediatamente perché. I colori, il suo pensiero, la sua idea, il Drago. Ero attratta da quella figura. Mi sentivo come la donna vestita di sole, sotto il suo sguardo pronto a colpire. Blake disegnava l'Apocalisse e io mi sentivo in preda a tumulti interiori che faticavo a comprendere. Ma nella mia apocalisse il drago non voleva mangiare il figlio della donna, voleva farmi capire che dovevo vivere. Che l'apocalisse è solo un inizio in realtà. Il mio inizio.

Blake voleva rappresentare l'apocalisse ma quel dipinto per me ha rappresentato la rinascita. Vivere la vita senza remore e rimpianti, non avere paura anche di lasciarsi avvolgere dal Drago ogni tanto. Senza farsi divorare totalmente. Vivere la vita perché ne abbiamo una e non dobbiamo temere di cadere, rialzarci e continuare. La rinascita.

cinque

 

Edvard Munch, Notte stellata, 1924-1925

Per valorizzare il mio Edvard in un contesto emotivo come quello di quest'ultima Sala ho scelto una delle due versioni di Notte Stellata. Innanzitutto la trovo emozionante già dal mero punto di vista estetico, la delicatezza del cielo che si colora di diverse sfumature cromatiche, il candore della neve dai toni cangianti mi infondono nel profondo sensazioni di serenità, placidità.
Aldilà della piacevolezza dell'insieme, sento che questa Notte stellata sia rappresentativa di una caratteristica che ho in qualche modo costruito nel tempo, cioè la capacità di resistere alle delusioni derivanti dal mio rapporto con altre persone, metabolizzarle, lasciarmele alle spalle serenamente. L'anno scorso ho ricevuto una botta emotiva che ho vissuto in maniera, con il senno di poi esageratamente, forte, che per qualche mese mi ha caricato di ansie, di perché, anche un po' di rabbia, ma, lo dico senza retorica, l'arte ha aiutato a disciplinare le mie emozioni, a 'depurarle', a liberare i ricordi, quanto più possibile, da inutili negatività. Nel quadro vediamo due persone, o meglio due ombre (tema caro a Munch), che si guardano in volto l'un l'altra ma che sono distanti, una dominante sull'altra. La parte inferiore del quadro mi ispira solitudine, smarrimento. Sopra si stende un cielo splendente, festoso.
Io in realtà avevo intenzione di portare questo quadro nella Sala Sensoriale perché trovo che una canzone che amo tantissimo ne catturi bene l'essenza con il testo, oltre a esserne perfetta colonna sonora a livello musicale. Il nostro mrnace mi aveva dissuaso dal presentare questo abbinamento in quel contesto perché l'artista avrebbe portato alcuni concorrenti direttamente a me, ma adesso che siamo alla fine mi ha concesso la sua autorizzazione e quindi vorrei descrivere meglio il quadro a partire da questa canzone, Lost Sparks dell'artista statunitense popfolk Canyon City.
Il testo della canzone è tutto sommato triste, la voce si strugge nel ricordo della persona per la quale prova ancora, invano, dei sentimenti ('è la scintilla di qualcun altro / nel cuore di qualcun altro / mentre qualcun altro si innamora di te'), ma la melodia è di una dolcezza unica, come l'interpretazione dell'artista. Riscontro la stessa duplicità nel quadro di Munch: nella parte inferiore c'è tristezza, o quantomeno malinconia, le due persone si stanno dicendo addio, ma leggo anche serenità, non tracce di rabbia, disperazione. Nel ritornello, Canyon City canta 'Tutto quello che abbiamo preso dal rosso vivo della brace sono i ricordi, che lasciamo volare come scintille', cioè, penso, dobbiamo liberare i ricordi dell'altra persona, se possibile, dalle negatività, accettare che certe cose non avrebbero potuto essere differenti, in modo che anziché diventare massi si trasformino nelle scintille della canzone, nelle stelle splendenti del quadro che suggellano l'addio degli innamorati nella pace più assoluta. Non esagero se dico che questa canzone mi ha aiutato tantissimo, qualche mese fa, a cambiare il modo in cui stavo vivendo una certa situazione, e penso che il quadro di Munch sia un fulgido fotogramma di quello che ha rappresentato un nuovo inizio per me, mentre mi preparo a fare spazio a ricordi nuovi, mentre quelli vecchi non mi logorano dentro, ma volano fuori come scintille, come stelle.

sei

 

John Everett Millais, Ophelia, 1851-1852

Preparazione alla lettura: scaricare o cercare su Youtube la canzone Ophelia di Tori Amos, e ascoltarne ad occhi chiusi almeno una parte, per entrare in empatia con il personaggio.

Bene. Storicamente nelle mie presentazioni ho spesso parlato di "coincidenze", "tutto torna", "destino", ecc. Non so se c'è un disegno per tutto, ma alcuni dettagli e tempistiche ricorrenti mi lasciano sempre interdetto: questo dipinto lo volevo proporre dalla prima sala, poi per una ragione o per l'altra ho sempre rimandato ed è magicamente arrivata l'occasione giusta.

Millais tratteggia in maniera vibrante la morte di Ofelia, personaggio shakesperiano tra i piu enigmatici, chiaramente ispirato in ogni dettaglio alle parole che la madre Gertrude utilizza nell'Amleto:

《C'è un salice che cresce di traverso
a un ruscello e specchia le sue foglie
nella vitrea corrente; qui ella venne,
il capo adorno di strane ghirlande
di ranuncoli, ortiche, margherite
e di quei lunghi fiori color porpora
che i licenziosi poeti bucolici
designano con più corrivo nome
ma che le nostre ritrose fanciulle
chiaman "dita di morto"; ella lassù,
mentre si arrampicava per appendere
l'erboree sue ghirlande ai rami penduli,
un ramo, invidioso, s'è spezzato
e gli erbosi trofei ed ella stessa
sono caduti nel piangente fiume.
Le sue vesti, gonfiandosi sull'acqua,
l'han sostenuta per un poco a galla,
nel mentre ch'ella, come una sirena,
cantava spunti d'antiche canzoni,
come incosciente della sua sciagura
o come una creatura d'altro regno
e familiare con quell'elemento.
Ma non per molto, perché le sue vesti
appesantite dall'acqua assorbita,
trascinaron la misera dal letto
del suo canto a una fangosa morte.»

Nel dipinto non c'è nulla di fuori posto: un trionfo di verde splendente (il mio colore preferito) incornicia un momento tragico, ma attutisce il dolore, che a me arriva pacato, non urlato, quasi dolce.
Ofelia è bellissima, una dama diafana, circondata da una vegetazione in trionfo che la accoglie e le dona un'aura immortale, che la rende affascinante anche in questo momento. Nel fondersi con la natura che ama, la pazzia lascia il posto alla pace interiore nel momento del trapasso.

A differenza degli altri dipinti che ho proposto, questo ho avuto modo di vederlo dal vivo. Ero in terza superiore, ciò che non si studiava di Shakespeare me lo leggevo per conto mio e quindi, quando me lo trovai davanti (era in prestito al Louvre), rimasi davvero incantato dalla sua potenza magnetica. Tanto che, quando è stato aperto Museo RH, ho deciso di partecipare con Millais che per il resto non conoscevo benissimo, ma cui ho imparato ad affezionarmi col passare dei giorni.

Ho aperto parlando di coincidenze, e riprendendo questo tema concludo dicendo che al Louvre andai proprio nel corso delle vacanze pasquali (di diciotto anni fa) e in quel caso ci andai con la mia famiglia.
In giorni prefestivi in cui sento particolarmente la nostalgia di casa, non tornandoci ormai da alcuni mesi, non potendo vedere i miei cari in un giorno di festa, mi conforta l'idea di presentare proprio questo dipinto, come se fosse un ponte che mi collega con loro, oltre che col me ragazzino che mi terrò sempre stretto.

settebis

 

Max Rive, FR2

Sceglierò quest'ultima opera in maniera molto rischiosa, ma istintiva.

Questa sala intima per me sarà solo il capolinea di un percorso che ha sempre cercato di essere tale, di sviscerare emozioni e di riflettere sul proprio stato d'animo in questo periodo. Come ho detto nelle ultime prove, la montagna per me è sempre stata fonte di libertà e riflessione, e per questo ho voluto riviverla in questo viaggio virtuale, non potendone fare uno reale. Per quanto possa essere sembrata ripetitiva per alcuni, ho cercato di presentarne solo sfaccettature diversificate tra loro: il giorno, l'alba, il tramonto, l'aurora, ma coerenti con ciò che avevo in mente.

Ora cerco di dare l'ultima voce al mio intimo, che mi fa più sentire al suo interno.

Appena è iniziata la quarantena non stavo vivendo un bel periodo, avevo appena ricevuto delle delusioni importanti, e stavo attraversando un turbinio di emozioni che mi stava rendendo sempre poco lucido, sempre più debole.

Mi sono trovato a rimbalzare tra scelte controproducenti, tra realtà immaginarie, dettate solo dalle mie speranze, senza più capire cosa fosse davvero meglio per me, senza voler accettare determinate dinamiche e realtà che si erano definite nella mia vita.

A volte nella vita non tutte le scelte che ci riguardano sono solo frutto della nostra persona, ma a volte si intrecciano con quelle di altri, che magari non sono come noi immaginavamo che fossero, o come avremmo voluto, e io non volevo accettarlo.

Sono entrato in una tempesta emotiva di calibro importante, un periodo fin troppo lungo rispetto quello che normalmente dovrebbe durare, ma ogni volta ricadevo in pensieri che la rendevano ancora più intensa, ancora più accecante, ancora più dolorosa. Il confronto immaginario con gli altri, con chi di dovere, non potendolo fare sul serio, andava solo ad annebbiarmi ulteriormente.

Non riuscivo più a vedere definito nulla, se non la tempesta, niente di ciò che c'era oltre ad essa. Non riuscivo a definire chi ero, chi volevo essere, le prospettive future.

Con l'arrivo della quarantena molte delle mie riflessioni hanno cominciato a prolungarsi inevitabilmente, alcune si stanno finalmente schiarendo verso una conclusione, verso un' accettazione, ma altre stanno continuando imperterrite. Siamo bloccati a casa, e come lo è il mio corpo, lo è anche la mia mente, ferma ormai allo stesso punto, come se il tempo si fosse fermato, e stessi vivendo in loop il periodo precedente alla quarantena, con il suo stesso stato d'animo.

Perchè non posso compiere il passo successivo che vorrei? Mi sento ancora bloccato e non riesco uscire, mi sento ancora in tempesta.

Vorrei solo che ciò che mi sta distruggendo interiormente si plachi, tutti questi pensieri trovino una fine, tutte le colpe che non dovrei darmi, che si riapra uno spiraglio di vita, di distrazione, di futuro che ora non riesco a definire.

Vorrei smettesse di nevicare nel mio cuore, per poter vedere di nuovo ciò che mi circonda.

ottavissimo

 

Concorrenti-artisti? Guardate, leggete, commentate, emozionatevi ma NON SCRIVETE IN TOPIC LA TOP5. Quella la darete in privato (telegram o Mp) a me entro le ore 14.00 di domani Sabato 11 aprile. Basta proprio solo il nome e la posizione. esempio:
1. giovanni segantini
2. sterling ruby
3. ecc..
4.
5.
Vi è rimasto il Beneficio Narciso? Bene, mettetevi pure al primo posto. A tutti è rimasto Buona Ventura (Beneficio Flop) quindi +4 punticini per tutti automaticamente.

Opinionisti? Leggete, commentate, fate come vi pare. Assegnate pure le Opinioni. Boring e Ahia! credo non servano perchè sono stati tutti davvero bravi. Ma siete liberi di darle! Niente top5 questa volta, ma lo sapete già.. Non scopriamo nulla per il momento, ssssssss!

Per tutti. Domani, a partire dalle 15.00 scopriremo le posizioni della Classifica e il vincitore.. Vi ricordo che sarete voi stessi a dire la posizione che vi comunicherò in privato non appena l'ultima top5 sarà arrivata. Preparatevi a postare nella comunicazione anche un' ultima opera di saluto. Unite, le otto opere, formeranno il Gran Salone finale.

mrnace
Utente PLATINO

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10 aprile, 2020 - 12:30
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@KassaD1 @xello @monechiapi @mrnothing @Waves of Music @Casadelvino @Alby @amers @Emm @NotturnoManto 

Termine per tutti ore 14.00 di domani 11 aprile. Grazie

amers

Moderatore - Mentore

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304
10 aprile, 2020 - 12:34
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Devo leggere tutto, ho solo visto le opere scelte. Una è bellissima e speravo di vederla. Mi spiace non vedere un'opera... A fine gioco chiederò il perché a chi l'ha giocatolol

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Emm
Utente 3xP

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10 aprile, 2020 - 12:38
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Ho letto tutto: una carrellata di emozioni intense, bellissimo. Ne é davvero valsa la pena!

mrnothing
Utente ORO

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306
10 aprile, 2020 - 13:16
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Che bravi che siete!

E che brutto dover fare una classifica su cose così personali frown Ciò detto, c'è una 'storia' che ho sentito molto anche mia, quindi probabilmente la premierò. Per il resto, brancolo nel buio.

mrnace
Utente PLATINO

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10 aprile, 2020 - 16:11
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Ci siamo anche noi, in ritardo ma vi stiamo raggiungendo.. Dai Opinionisti che ce la possiamo fare..

tri1tri2tri3

mrnace
Utente PLATINO

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10 aprile, 2020 - 17:55
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Nelle Sale precedenti

nelle-puntate

Concorrenti-artisti nell'attesa di scoprire il vincitore, il miglior concorrente arista, il secondo classificato, la medaglia di bronzo e i restanti quarti parimerito ripercorriamo insieme le Sale visitate.

Cominciamo con la prima Sala e la votazione annessa.

Giorgio-Perottino

Ecco per magia la Classifica:

Podio MuseoRh

la fotografia autunnale, l'aereoplanino colorato e il viaggio dentro la Commedia RIVE, YERKA e BLAKE

Accesso diretto alla Caravaggio League

la ragazza nel prato e la folla all'aereoporto MILLAIS e PRAGER

Qualificazione per la Caravaggio League

la spiaggia tropicale, la casa rossa e la sfida nuvola vs roccia BANKSY, MUNCH e MAGRITTE

monechiapi
Moderatore

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309
10 aprile, 2020 - 17:55
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Ho appena votato. Questa volta mi sono lasciato trascinare dall'istinto e dal trasporto delle opere e delle loro didascalie. Ho trovato tutti i lavori bellissimi per quest'ultima sala.

Con quest'ultima esposizione penso di aver capito qualcosa in più sugli abbinamenti, visto che ci siamo comunque esposti tutti molto e se prima dell'annuncio si apre il dibattito sugli abbinamenti sono pronto a contribuire talpa

KassaD1
Utente 2xDIAMANTE

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310
10 aprile, 2020 - 18:34
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Come si fa a votare?plsnotIo mi prendo del tempo perché siete stati tutti pazzeschi

mrnothing
Utente ORO

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311
10 aprile, 2020 - 20:45
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Ho votato... e adesso ho dato pure un occhio a tutte le votazioni passate e mi sono fatto i vari abbinamenti, ma non sono per niente convinto lol

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Emm
Utente 3xP

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312
10 aprile, 2020 - 21:45
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Io non vedo l'ora di scoprire chi ha uno degli artisti perché ho un enorme punto di domanda sulle sue scelte...

 

Difficile votare, soprattutto per due artisti agli antipodi nelle mie solite classifiche, che però mi hanno stupito stavolta.

amers

Moderatore - Mentore

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313
10 aprile, 2020 - 22:02
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Ho letto finalmente tutto. E sono molto indecisa. La sala è intima ed è bello leggere le didascalie per ogni opera. Sono davvero molto indecisa per la classifica, escluso il primo posto, e mi prenderò ancora qualche ora. Però volevo fare i complimenti ai ragazzi... Davvero una bellissima sala

xello
Napoli

Game Ranking Winner 2017/2018

Game Ranking Winner 2020/2021

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10 aprile, 2020 - 22:22
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PRAGER: Per la descrizione ti darei la lode. La super lode. Un fiume di parole che colpiscono dritto il cuore. L’opera, come spesso mi è successo con Prager, non mi arriva fino in fondo, anche se meno criptica di altre schierate in precedenza.

MAGRITTE: Opera particolare. Interessante il simbolismo presente e le varie sfumature di blu che ci sono. Il nuvolone bello imponente attira attenzione.

BANSKY: Un’opera divenuta poi simbolo. Può essere soggetta a varie interpretazioni ma una più affascinante dell’altra. Poetica.

YERKA: Opera interessante, che acquista ancora più punti leggendo la descrizione e i riferimenti ad una situazione vissuta nel tuo personale. I particolari (le pantofole, le cose poste sul comodino, ecc.) ma anche quel pavimento o quel muro quasi sgretolato sono la ciliegina sulla torta.

BLAKE: Bei colori e apprezzo soprattutto la figura femminile, sia per le sfumature di colori utilizzati che per la posa e lo sguardo. Inquietante il drago.

MUNCH: Paesaggio affascinante, come i colori e lo stile utilizzato. La descrizione aiuta a creare un’atmosfera coinvolgente e intima.

MILLAIS: Che dire. Capolavoro. Colori, paesaggio e soprattutto quella figura femminile ‘bucano’ il cosiddetto schermo.

RIVE: Una tempesta di emozioni, dal paesaggio nevoso a quelle sfumature di rosa al tuo animo. Sembra quasi un dipinto.

 

Bel lavoro tutti clap2clap2clap2

NotturnoManto
Utente 2xP

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10 aprile, 2020 - 22:59
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Io non so ancora come sbrogliare la matassa T_T  ho chiaro il mio podio, tre lavori che mi hanno catturato nel loro complesso, per le altre posizioni non so ancora a quale aspetto dare la priorità toofunny2

Uffy ultima notte al Museo, sono triste heart

semota
Schio (Vicenza)
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10 aprile, 2020 - 23:24
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Non so se posso commentare o se il museo è aperto al pubblico. Ma vi ho seguito in sordina per le ultime sale e recuperando le prime e volevo fare i miei complimenti a mrnace e a tutti voi perché io ho sempre guardato l'arte da "ignorante", ho visto varie mostre ma senza mai appassionarmi mentre le vostre scelte e questa sala intima sono veramente emozionanti e arrivano un sacco e mi avete fatto scoprire artisti a me sconosciuti. Della parte dell'acqua ho anche salvato qualche foto smitten

mrnace
Utente PLATINO

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317
11 aprile, 2020 - 8:49
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semota ha detto

Non so se posso commentare o se il museo è aperto al pubblico. Ma vi ho seguito in sordina per le ultime sale e recuperando le prime e volevo fare i miei complimenti a mrnace e a tutti voi perché io ho sempre guardato l'arte da "ignorante", ho visto varie mostre ma senza mai appassionarmi mentre le vostre scelte e questa sala intima sono veramente emozionanti e arrivano un sacco e mi avete fatto scoprire artisti a me sconosciuti. Della parte dell'acqua ho anche salvato qualche foto smitten

Grazie per il tuo commento! Certo, tutti possono dire la propria opinione e sì hai ragione, sono stati bravissimi. 

Alby
Moderatore

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11 aprile, 2020 - 9:20
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Sala veramente veramente bella. Complimenti, ragazzi! heart

mrnace
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11 aprile, 2020 - 10:13
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nelle-puntate

Nelle Sale precedenti..

ci

Nella seconda Sala, la Sensoriale, si è distinto

Munch e il suo primo autoritratto

Molto bene anche Yerka e Rive. A seguire Blake e Magritte. Subito dopo Millais, Prager e Banksy.

La classifica complessiva vedeva sempre al primo posto Rive, tallonato da Yerka e Blake in terza posizione. Quarto Millais, distaccato di pochissimo. A seguire, in ordine di posizione Munch, Prager, Banksy e Magritte.

 

Sorpresa! La terza Sala 

sorpr

Ecco la lista della spesa, ah no è il risultato della Sala Sorprendente

1.rive
2.banksy
3.yerka
4.munch
5.millais
6.prager
7.magritte
8.blake

Nella complessiva, invece, a parte la sfida in testa fra Rive e Yerka sempre rispettivamente primo e secondo, risale al terzo posto Munch seguito da Millais e Blake. In zona qualificazione per la Caravaggio League invece Banksy, Prager e Magritte.

mrnace
Utente PLATINO

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11 aprile, 2020 - 11:16
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nelle-puntate

Creativa la quarta. La ricordate?

Businessman-painting-abstract-colorful-design-on-gray-background-concept-for-business-creativity-ima

I migliori?

Yerka e Millais, rispettivamente primo e secondo.

Bene anche Magritte e Banksy. Quinta Prager. Nelle retrovie Munch, Blake e Rive in ordine di classifica.

Nella complessiva cambiano molte posizioni..

1.yerka
2.rive
3.millais
4.munch
5.banksy
6.blake
7.prager
8.magritte

 

easy

Per la Sala Easy non serve dire molto, avete visto tutti le votazioni. Sottolineo solo che si sono distinti

Millais e Magritte.

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