Commento postumo alla terza semifinale perché sono stato occupatissimo questo fine settimana e non sono riuscito a scriverlo prima

Istinto Animale: feat carino, ma un po' buttato via. Mi piace il beat e l'implementazione del sample, credo avrebbe funzionato meglio con una voce diversa da Annalisa e un rapper meno inflazionato di Gué.

Houdini: è difficile valutare questo pezzo al di fuori del progetto legato al nuovo album (che non ho ancora avuto il tempo di ascoltare), in ogni caso si sente tantissimo la citazione al "primo" Slim Shady, anche a livello di testo e tematiche. Interessante capire cosa possa fare in questo contesto

Ma che idea: durante Sanremo questa cover non mi aveva fatto esattamente volare la parrucca, più che altro perché molto simile a qualcosa di "già fatto" vent'anni fa (Che idea dei Flaminio Maphia) ma mi aveva molto colpito la presenza e la riabilitazione di Pino D'Angiò sul palco dell'Ariston. Alla luce della sua recente scomparsa, sono molto contento che questo pezzo sia sopravvissuto alla settimana sanremese ed abbia avuto il riscontro che sta avendo

Espresso: pop leggero, IMHO un po' vapido e inconcludente, sicuramente figlio del successo planetario di Dance The Night di Dua Lipa e del film di Barbie. Non mi fa onestamente impazzire ma sicuramente passerà il turno e si giocherà lo scettro di migliore canzone straniera

Good Luck, Babe!: bellissima scoperta! Pezzo super anthemico, ben prodotto e spinto da una vocalità distintiva e particolare. Sicuramente molto intelligente il testo e il modo in cui presenta una relazione LGBT in modo autentico e originale.

Illusion: abbiamo citato Dance The Night e c'è da dire che questa potrebbe essere un po' la sua naturale prosecuzione, con un drop più "serio" ma pur sempre danzereccio e accenni house. Fa la sua comparsa tra gli autori Danny L Harle (produttore del brano del Regno Unito allo scorso ESC) e la regista del video è Tanja Muïn'o, che aveva invece curato la messa in scena della canzone ucraina. Non mi fa impazzire - anche all'interno di tutta la produzione di Lipa - ma nel suo ci sta

Sexy Shop: canzone che è stata molto criticata per il tempismo del rilascio dopo la separazione di Fedez da Chiara Ferragni, ma onestamente - a parte lo shock value e il narcisismo dell'operazione - non trovo il testo e i riferimenti così problematici e squalificanti. Il ritornello è super martellante (ancorché un po' già sentito) e va detto: ammucchiate escluse, è forse il pezzo più forte fatto uscire da Fedez negli ultimi cinque anni

Fino al blackout: l'impressione che ho di Baby K è che non sia riuscita a superare la fase dei tormentoni estivi in stile "checklist" dove lei andava fortissimo e continui a cercare di riproporre quella formula ormai superata. Non c'è molto di sbagliato in questo pezzo, temo soltanto che arrivi un po' fuori tempo massimo

Ghetto Love: tra le collaborazioni in stile "urban" con trapper + vocalist femminile ho trovato questa molto più forte ed efficace di Sesso e samba fin dal primo ascolto. Il beat di Zef è potentissimo ed esplode soprattutto la vocalità di Clara sul middle eight, che si lega IMHO molto bene con il rap di Icy Subzero. Promossa a pieni voti e spero di vederla progredire nella competizione

30° C: un po' un manifesto della produzione musicale di Anna Pepe, a tratti forse stupidina il giusto, ma oggettivamente forte e perfetta per la disco e i chiringuiti in spiaggia. Non è esattamente il mio ma passerà tranquillamente il turno e non escludo di vederla altissima nel classificone finale.

Tutta vera: i Santi non mi hanno mai fatto impazzire come proposta artistica - soprattutto per l'uso smodato e pedissequo dei synth - ma con questa a mio avviso hanno fatto più centro rispetto alla sanremese L'amore in bocca. Interessante e malinconica il giusto

Birds Of A Feather: pezzo dream pop un po' oscurato da Lunch nel rilascio del nuovo album di Billie, dopo essere stato lanciato con grandi aspettative con l'inclusione nel teaser della terza stagione di Heartstopper. Lo trovo complessivamente valido, soprattutto per il testo (Finneas ); musicalmente le strofe deficitano un po' rispetto al ritornello, ma credo sia un pezzo che possa crescere molto con gli ascolti.

Midnight Ride: esperimento molto originale che mescola le chitarre country di Orville Peck alla disco dance di Kylie Minogue e alla produzione di Diplo. Fresca, convincente e insolitamente ben riuscito il connubio tra le due voci

Full Of Life: pop sperimentale che onestamente non mi aspettavo di trovare in questa playlist, ma che immediatamente ho associato allo spot estivo di Amazon Prime ed è stato piacevole ascoltare per intero. Forse si dilunga un po' troppo per i miei gusti, ma in questo contest è una ventata d'aria fresca e apprezzo la sua presenza

Puntería: ma pure Shakira si è messa a fare la wannabe Dua Lipa?

Il senso del pericolo: ancora synth, ancora vibe anni '80, ancora riferimenti facili e già familiari (l'Autostrada del Sole onestamente citata troppo presto dopo Ci pensiamo domani). Mi sembra un po' un tentativo poco riuscito di combinare un'operazione revival stile Ricchi e Poveri e svecchiare un'interprete che però non sa prendersi altrettanto poco sul serio.

Veleno: ballatona pop rock che riprende un po' gli stilemi della musica pop italiana "basica" degli anni '00 e primi '10. Il ritornello è forte, certo faccio un po' fatica ad associare questa canzone all'estate essendo stata in giro fin da poco dopo la sbornia di Sanremo.

Vorrei che passassero: #03 Ma che idea, #05 Good Luck, Babe!, #07 Sexy Shop, #09 Ghetto Love, #13 Midnight Ride.