Utente
9 settembre, 2013
Sei mesi dopo il Te Deum di chiusura che annunciava la vittoria di Måns Zelmerlöw e della sua Heroes, siamo pronti per ricominciare la lunghissima cavalcata che ci porterà alla 61° edizione dell'Eurovision Song Contest, in programma a Stoccolma (Svezia) dal 10 al 14 maggio 2016.
In questo topic, come successo l'anno scorso, potrete trovare tutte le informazioni sulle selezioni nazionali dei 43 paesi in gara (record di Belgrado 2008 eguagliato!), con relativi video delle scelte delle varie nazioni via via che saranno definite. Siamo felici di raccogliere nei ranghi Bosnia-Erzegovina (dopo tre anni di stop), Bulgaria e Croazia (due anni), Ucraina (fuori l'anno scorso per problemi relativi alla crisi ucraina), mentre purtroppo abbiamo perso per strada il Portogallo che ha rinunciato alla partecipazione a causa degli scarsi risultati ottenuti di recente e l'impossibilità di fare una promozione decente all'evento da parte di RTP.
CALENDARIO DELLE SCELTE:
27/12/2015: Albania - Eneda Tarifa, Fairytale
12/01/2016: Irlanda - Nicky Byrne, Sunlight
17/01/2016: Belgio - Laura Tesoro, What's The Pressure?
22/01/2016: Bielorussia - Ivan, Help You Fly
01/02/2016: Spagna - Barei, Say Yay!
12/02/2016: Austria - Zoë, Loin d'ici
13/02/2016: Danimarca - Lighthouse X, Soldiers Of Love
13/02/2016: Italia - Francesca Michielin, No Degree Of Separation
13/02/2016: Svizzera - Rykka, The Last Of Our Kind
15/02/2016: Georgia - Nika Kocharov & Young Georgian Lolitaz, Midnight Gold
19/02/2016: Bosnia-Erzegovina - Deen & Dalal feat. Ana Rucner & Jala, Ljubav je
20/02/2016: Islanda - Greta Salóme Stefánsdóttir, Hear Them Calling
21/02/2016: Ucraina - Jamala, 1944
22/02/2016: Cipro - Minus One, Alter Ego
25/02/2016: Germania - Jamie-Lee Kriewitz, Ghost
26/02/2016: Regno Unito - Joe & Jake, You're Not Alone
27/02/2016: Finlandia - Sandhja, Sing It Away
27/02/2016: Moldova - Lidia Isac, Falling Stars
27/02/2016: Norvegia - Agnete, Icebreaker
27/02/2016: Slovenia - ManuElla, Blue And Red
27/02/2016: Ungheria - Freddie, Pioneer
28/02/2016: Lettonia - Justs, Heartbeat
29/02/2016: Francia - Amir, J'ai cherchè
02/03/2016: Armenia - Iveta Mukuchyan, LoveWave
03/03/2016: Israele - Hovi Star, Made Of Stars
04/03/2016: Montenegro - Highway, The Real Thing
04/03/2016: Paesi Bassi - Douwe Bob Posthuma, Slow Down
05/03/2016: Estonia - Jüri Pootsmann, Play
05/03/2016: Polonia - Michal Szpak, Colour Of Your Life
05/03/2016: Russia - Sergey Lazarev, You Are The Only One
06/03/2016: Romania - Ovidiu Anton, Moment Of Silence
07/03/2016: FYR Macedonia - Kaliopi, Dona
09/03/2016: Croazia - Nina Kraljić, Lighthouse
09/03/2016: San Marino - Serhat, I Didn't Know
10/03/2016: Australia - Dami Im, Sound Of Silence
10/03/2016: Grecia - ARGO, Utopian Land
11/03/2016: Repubblica Ceca - Gabriela Gunčíková, I Stand
12/03/2016: Lituania - Donny Montell, I've Been Waiting For This Night
12/03/2016: Serbia - Sanja Vucić ZAA, Goodbye (Shelter)
12/03/2016: Svezia - Frans, If I Were Sorry
13/03/2016: Azerbaijan - Samra, Miracle
17/03/2016: Malta - Ira Losco, Walk On Water
21/03/2016: Bulgaria - Poli Genova, If Love Was A Crime
Utente
9 settembre, 2013
Ancora FERVONO i commenti sul cast del Sanremo di Conti e quale momento migliore per discutere del cast messo insieme dal suo diretto avversario Christer Björkman, che non ha mai fatto mistero di stare lavorando per la settima vittoria della Svezia ed il primo back-to-back dagli anni mirabili in cui l’Irlanda faceva TRIPLETTA (92-93-94).
La madre di tutte le selezioni ovvero il MELODIFESTIVALEN 2016, torna il 6 febbraio e per le successive cinque settimane sotto la condizione di Gina Dirawi, già host nel 2012 e 2013, affiancata da una spalla diversa in ognuna delle sei puntate: Petra Mede (presentatrice del MF 2009 e dell’Eurovision 2013) nel primo delta, la cantante Charlotte Perrelli (vincitrice del MF nel 1999 e 2008 e dell’Eurovision nel 1999) nel secondo delta, il comico Henrik Schyffert per il terzo delta, la cantante/presentatrice/attrice di teatro Sarah Dawn Finer (MF 2007, 2009 e alla conduzione nel 2012) al quarto delta, la combo Ola Salo dei The Ark + Peter Jöback nella serata di ripescaggio e il 19enne youtuber William Spetz nella finale prevista a Stoccolma per il 12 marzo prossimo.
Ben 16.5 (spiegherò poi) su 28 sono i ritorni, equamente distribuiti fra il “telefonatissimo” e la sorpresa totale. Dall’edizione 2015 recuperiamo il party-duo Samir & Viktor (ottavi in finale), la Taylor Swift-wannabe ISA (settima), Molly Pettersson Hammar che dovrà vendicare la sua eliminazione inattesa al primo turno, più le Dolly Style che si presentano con una canzone scritta da Thomas G:son e giusto per non farsi mancare niente hanno cambiato due componenti su tre nel giro di nove mesi. Torna anche Ace Wilder, battuta sul filo di lana da Sanna Nielsen nel 2014 e poi premiata dal successo della sua Busy Doin’ Nothin’ nelle chart di tutta Europa. Due sono invece gli ex vincitori che scendono nuovamente in pista: Martin Stenmarck (19° all’Eurovision 2005 dopo la vittoria contestatissima della sua Las Vegas in patria) e Tommy Nilsson, 4° all’ESC 1989 con il classico dei classici En Dag, quest’anno in gara con un supergruppo nuovo di zecca che comprende altri due “reduci” del calibro di Patrik Isaksson (MF 2006, 2008) e Uno Svenningsson (MF 2007 in duetto con Irma Schultz).
Capitolo schlager queens: oltre a Linda Bengtzing, che totalizza la sua sesta partecipazione in dodici edizioni (miglior risultato il quinto posto del 2008), torna in campo anche la rediviva Anna Book, sulla breccia fin dai primi anni ’80 (1985-87), per la prima volta sulla scena dopo l’ultimo posto in finale nove anni fa. Avremo poi in gara il cantante pop/coreografo David Lindgren (finalista nel 2012 e 2013), la country singer Pernilla Andersson (fuori al ripescaggio nel 2011 con la bellissima Desperados) – il gruppo pop multietnico Panetoz e il teen idol di lontane origini venete (San Donà di Piave!) Oscar Zia, entrambi in finale nel 2014.
Tre le partecipazioni destinate a fare discutere. Dopo aver criticato duramente il management del programma nel 2015 per la scelta di *alcuni elementi del cast*, appare nella lista dei concorrenti del 2016 il rapper Richard Silva II AKA Swingfly, finalista a sorpresa nel 2011 quando duettò con Christoffer Hiding. After Dark è il nome del drag act di Christer Lindarw, che festeggia nel 2016 i 40 anni di carriera e torna a nove anni di distanza dall’imperdonabile eliminazione della CANZONE DEL SECOLO (Åh) När ni tar saken i egna händer, elogio del fai da te che nascondeva al suo interno un inno alla masturbazione. Molly Sandèn dovrebbe invece essere nota ai lettori di RH: è la ex fidanzata di Eric Saade ora felicemente impegnata col suo grande rivale Danny Saucedo, che a questo giro figura pure fra gli autori del suo pezzo. Possiamo già dare il via al triangolo
Pochi gli ex talent oltre a quelli che già conoscevamo (Molly P.H., Oscar Zia). Da Idol 2014 arriva la diciassettenne di Stoccolma Lisa Ajax, su cui si sta puntando tantissimo e da cui è necessario aspettarsi altrettanto. Riciclato invece da Idol 2008, dove arrivò terzo dietro a Kevin Borg (riapparso alle selezioni maltesi per l’ESC di tanto in tanto) e Alice Svensson (chi?), è Robin Bengtsson, che ha pubblicato nel 2014 il suo primo EP.
Fra i debuttanti già di un certo spessore all’interno del panorama musicale svedese segnaliamo Albin Johnsèn, rapper e autore di quella Din Soldat singolo per eccellenza dell’estate 2014 in duetto con Kristin Amparo: sarà qui affiancato da Mattias Andrèasson, già concorrente di Idol nel 2007 e concorrente del Melodifestivalen nel 2009 con gli E.M.D. e nel 2012 da solista. Altro nome molto conosciuto (anche al pubblico di RH, mi auguro) è Krista Siegfrids, già in gara per la Finlandia all’Eurovision 2013 dove si piazzò 24esima. La quota metal sarà coperta dagli Eclipse, gruppo hard rock di Stoccolma in attività dal 1999, mentre c’è curiosità per la presenza di Boris Renè Lumbana, calciatore di origine congolese attualmente in forza al Degerfors IF (squadra di serie B svedese) che si diletta con la musica soul nel tempo libero ed è dato come uno dei possibili outsider. Debuttanti assoluti o quasi nel mondo della musica sono invece la country singer di stanza a Nashville Mimi Werner (in realtà appena uscita col suo primo singolo), il 16enne di Ystad Frans Jeppsson-Wall (che ottenne la popolarità a 7 anni cantando una specie di inno a Zlatan Ibrahimović), la cantante etnica cresciuta in Tanzania Sara Larsson AKA SaRaha, il progetto pop/rap Victor och Natten, la promessa del pop Wiktoria Andersson. Chiudiamo la line-up con i vincitori del concorso Svensktoppen Nästa - il trio di Stoccolma Smajling Swedes SMAJL SMILO, che finora si è fatto notare più che altro per una certa indecisione sulla scelta del nome.
La line-up completa delle quattro semifinali:
Deltävling 1 (Göteborg)
Ace Wilder – Don’t Worry
Albin & Mattias Andrèasson – Rik
Anna Book – Himmel For Två
Mimi Werner – Ain’t No Good
Pernilla Andersson – Mitt Guld
Robin Bengtsson – Constellation Price
Samir & Viktor – Bada Nakna
Deltävling 2 (Malmö)
David Lindgren – We Are Your Tomorrow
ISA – I Will Wait
Krista Siegfrids – Faller
Molly Pettersson Hammar – Hunger
Patrik Isaksson, Tommy Nilsson & Uno Svenningsson – Håll Mitt Hjärta Hårt
Victor och Natten – 100%
Wiktoria – Save Me
Deltävling 3 (Norrköping)
After Dark – Kom Ut Som En Stjärna
Boris Renè – Put Your Love On Me
Lisa Ajax – My Heart Wants Me Dead
Oscar Zia – Human
SaRaha – Kizunguzungu
SMILO – Weight Of The World
Swingfly feat. Helena Gutarra – You Carved Your Name
Deltävling 4 (Gävle)
Dolly Style – Roller Coaster
Eclipse – Runaways
Frans Jeppsson-Wall – If I Were Sorry
Linda Bengtzing – Killer Girl
Martin Stenmarck – Du Tar Mig Tillbaks
Molly Sandèn – Youniverse
Panetoz – Håll Om Mig Hårt
Utente
9 settembre, 2013
VI HAR PROGRAMLEDARNA.
https://twitter.com/KarlJCompton/status/676496636508508160
Måns Zelmerlöw, 29enne di Lund - cantante e presentatore TV, vincitore del Melodifestivalen (che condusse nel 2010 a 24 anni non ancora compiuti) e dell'Eurovision Song Contest 2015.
Petra Mede, 45enne di Högalid, Stoccolma - conduttrice, cantante, ballerina, attrice e comica. Conduttrice del Melodifestivalen 2009 e dell'Eurovision Song Contest 2013.
Utente
9 settembre, 2013
https://twitter.com/LuisFusterESC/status/681222471127838727
Ogni ultima domenica del 2015, come tradizione impera, gli eurofan di tutta Europa si riuniscono davanti allo streaming feed di RTSH per seguire la finale del Festivali i Kënges, selezione nazionale albanese per l'Eurovision Song Contest. Un po' come le migrazioni di massa dei lemming, e direi che pure i risultati di questo pellegrinaggio sono abbastanza simili.
Trenta canzoni sono state ridotte a ventidue (VENTIDUE!) durante le due serate eliminatorie di venerdì e sabato, per poi riesibirsi nuovamente ieri sera con in palio il titolo di miglior canzone albanese del 2015 e la possibilità di rappresentare il proprio paese all'Eurovision di Stoccolma e magari confermare il buon risultato di Elhaida Dani, 17° nel 2015 con la sua I'm Alive.
Si è decisamente confermata la tradizione che vuole il Festivali i Kënges ispirarsi in tutto e per tutto al nostro Sanremo e in generale ai canoni "aulici" della musica italiana, a partire dalla presenza dell'orchestra (ormai esecrata nel resto d'Europa), improbabili cloni di Vasco e Ligabue, decine di variazioni sul tema "rock" (l'assolo di chitarra random è una costante del FiK, anche nelle ballad, nelle uptempo pop o negli intervalli fra una canzone e l'altra) e un buon numero di canzoni che avrebbero potuto aspirare alla vittoria 20, 30 o anche 50 anni fa.
La giuria tecnica di sette elementi (che come ogni anno detiene il 100% del risultato) ha premiato alla fine di una serata estenuante la 33enne di Tirana Eneda Tarifa, già finalista nel 2003 e 2007. Eneda rappresenterà l'Albania a Stoccolma con la canzone Përrallë (Favola), scritta e composta da Olsa Toqi.
Piazza d'onore per il 22enne albanese trapiantato in Italia (a Pisa!) Aslaidon Zaimaj, mentre deludono le altre favorite della vigilia: Flaka Krelani terza, Enxhi Nasufi quinta, Besa Krasniqi addirittura fuori dai 10 dopo essere stata data in vittoria da mezzo mondo. Klodian Kaçani & Rezarta Smaja, quarti con la loro Dashuri në përjetësi, hanno vinto un premio collaterale offerto dallo sponsor, la compagnia d'assicurazioni Eurosig.
La canzone vincitrice verrà ovviamente tradotta in inglese e revampata per l'Eurovision, come esige la tradizione.
Il live della finale: https://youtu.be/bnBXUIqZjXQ
Utente
7 agosto, 2013
Con un coraggio da Titano mi son cuccato non solo la finale ma anche le due semifinali del FIK: non lo farò mai più nella mia vita.
Il "competitor diretto" Sanremo è estenuante per lunghezza, ma almeno non ci inizi ritardati di quasi mezz'ora e finale prolungato di un'ora e un quarto sulla tabella di marcia, evidentissimi problemi di luci e telecamere, pubblico perennemente morto, presentatori appassionati come cadaveri, ospiti tirati fuori sempre e comunque da un ospizio e buttati sul palco per divertire chissà chi, canzoni 9 su 10 al limite dell'osceno e inascoltabili. Un'agonia pura.
Detto ciò, scioccato dall'assenza in top 10 della svedese Besa Krasniqi. Non era la mia preferita però effettivamente la canzone era molto fresca e poteva far bene, non mi stupisce invece la vittoria di Eneda Tarifa. La performance e il posizionamento in scaletta hanno consegnato nelle sue mani il trofeo, a mio parere meritato. Mi è piaciuta molto anche Enxhi Nasufi.
La canzone di Eneda non è male già in partenza, e la vedo come una qualificata certa (oggi che non conosciamo nessun brano), con la solita "revampata" all'albanese probabilmente diventerà ancora meglio.
Intanto in rete già si è scatenata la caccia all'omofobo Pare che Eneda abbia criticato duramente Conchita nel 2014 quindi a brevissimo partirà la campagna denigratoria degli eurofan che nel 2014 colpì Aram Mp3 e l'anno scorso Mans...
Utente
9 settembre, 2013
Fin dal loro debutto nel 2008, San Marino si è costruito la reputazione del paese destinato a "scombinare le carte" all'interno del panorama eurovisivo. Dopo il fallimento di Michele Perniola e Anita Simoncini a Vienna per il 2016 SMRTV aveva promesso grandi cose, "un affermato professionista, sicuramente un nome già conosciuto in ambito europeo", da svelare stamattina in un'esclusivissima conferenza stampa.
La scelta del Titano è caduta non su QUEEN Valentina Monetta bensì sul 51enne cantante, produttore e presentatore turco Ahmet Serhat Hacıpaşalıoğlu, in arte Serhat. Si tratta di un artista che nasce appunto all'interno della televisione, iniziando la sua carriera come conduttore della versione turca del quiz format americano Jeopardy! per poi buttarsi nella musica a cavallo fra '90 e 2000. Negli anni dieci espande la sua area di mercato a buona parte dell'Europa ottenendo un buon successo col singolo Je M'Adore (2014), con il quale ha ottenuto la #1 per cinque settimane nella chart DJ/Black Pop tedesca, la #1 nella chart Black 30, rispettivamente la #2 e la #8 nelle chart Dance britannica e francese.
Sulla canzone a quanto pare non c'è ancora nulla o quasi di concreto, anche se Serhat si è detto disponibile e anzi lanciato ad esibirsi in DIVERSE LINGUE sul palco di Stoccolma. Certo, con la Turchia assente dall'Eurovision per il quarto anno di fila, la presenza di un artista così famoso in patria punta ad attirare il voto della diaspora turca in giro per l'Europa.
Che ne pensate?
Utente
9 settembre, 2013
Tempi duri per l'Irlanda all'Eurovision Song Contest: il paese più titolato di tutti con sette vittorie raccolte in 49 partecipazioni non ha ancora saputo confermarsi nel terzo millennio, con due soli piazzamenti in top10 raccolti a partire dallo stop forzato del 2002. Cinque anni di finale nazionale con i mentori al Late Late Show hanno prodotto un solo risultato degno di nota (l'ottavo posto dei Jedward nel 2011) e da tempo in casa RTÉ girava insistentemente l'idea di cambiare approccio, specie dopo le non qualificazioni degli ultimi due anni.
Come ogni anno i progetti e i proclami megalomani del post-Eurovision si sono gradualmente spenti durante l'estate e l'autunno, riducendosi a vaghi e incontrollati rumour di selezione interna (strada non tentata in Irlanda dal 2007, con l'immeritato ultimo posto dei Dervish). Così appunto è stato e a Stoccolma troveremo a rappresentare lo stato del trifoglio Nicky Byrne, 37enne di Dublino, conosciuto al grande pubblico per essere stato membro dei Westlife - la boyband tutta irlandese ideata e prodotta da Louis Walsh che spopolava nelle charts (anche italiane) all'inizio degli anni duemila. La canzone proposta si intitola Sunlight ed è scritta da Wayne Hector (già autore per One Direction, Britney Spears, Nicki Minaj, Jason Derulo) e Ronan Hardinan: si tratta dai un pezzo pop/midtempo/anthem dalle sonorità moderne che ricorda vagamente la già celebre On Our Way dei The Royal Concept e necessiterà di un'ottima resa live da parte di Byrne per assicurare all'Irlanda un posto in finale.
Si tratta del debutto da solista di Byrne, quattro anni dopo lo scioglimento della band. Va detto che Nicky non è il primo membro dei Westlife ad avere a che fare con l'Eurovision: Brian McFadden, subito dopo aver lasciato il gruppo nei 2004, scrisse e compose la canzone irlandese in gara ad Istanbul 2004, l'immarcescibile If My World Stopped Turning di Chris Dolan che non riuscì ad andare oltre un deludentissimo ventiduesimo posto.
Utente
7 agosto, 2013
Su San Marino alzo le mani.
Giudicherò la canzone quando uscirà, come è giusto che sia, però sulla carta l'operazione non mi piace proprio. Dietro c'è l'evidente volontà di un riccone, in cerca di un'avventura divertente, di "sfruttare" San Marino. E a San Marino, si sa, piace essere sfruttata a dovere. Da qualche parte i soldi devono arrivare. Prima era l'autore, adesso direttamente il rappresentante.
Intelligente, senza dubbio, l'idea di riportare in qualche modo la Turchia in gara e assicurarsi così qualche punto diaspora, ma vuoi mettere un bel giovine talentuoso turco sul palco dell'Eurovision invece di questo Serhat?
Che per me un bell'uomo lo è, poi ognuno ha i suoi gusti, ma il punto non è quello
Velo pietosissimo sulle varie vaccate sparate ieri in conferenza stampa
Irlanda... che dire... bel faccino, nel Regno Unito e Irlanda i nostalgici dei Westlife saranno in brodo di giuggiole, la canzone orrenda non è ma nemmeno 'sto capolavoro. Un pelo meglio prodotta di "Only love survives" di Ryan Dolan, ecco, ma stiamo là!
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