ROMANIA

Romania all'Eurovision significa tradizionalmente trash e Selecția Națională, e neppure quest'anno le aspettative degli eurofan sono andate deluse. Dieci canzoni si sono affrontate nella finale di ieri sera, allestita nella "splendida" cornice dello Studioul Pangratti di Bucarest. Gli host erano Iuliana Tudor e Dan Helciug, quest'ultimo famoso per la partecipazione alla selezione nazionale 2011 con My Facebook Girl prima che Valentina Monetta fosse mainstream.

Le aspettative della vigilia son state ripagate, tanto più che dopo le semifinali (giudicate al 100% dalla giuria in modo da ridurre i contendenti da 15 a 10) il verdetto era deciso per il 100% dal televoto. Hanno vinto la diciottenne di Târgu Mureș Ilinca Băcilă (resa celebre dalla partecipazione alla quarta stagione di The Voice of Romania) e il venticinquenne di Constanța Alex Florea, che prevedibilmente hanno doppiato Mihai Trăistariu aka MIHAI - già rappresentante rumeno e quarto classificato all'ESC nel 2006, poi ridotto a cantare le poracciate peggiori dell'universo come potevano essere la Paradisio dell'anno scorso (quella per la cui promozione Mihai disse di aver impegnato quindicimila euro più la casa) o la ballad di quest'anno appropriatamente intitolata I Won't Surrender (quasi una dichiarazione di intenti!)

La canzone di Ilinca feat. Alex Florea si intitola Yodel It!, è scritta da Mihai Alexandru e da Alexandra Nicolae ed è praticamente Hall Of Fame dei The Script con un giro di yodel buttato dentro a random sul ritornello. Possibilità di finale e di fare bene al televoto ALTISSIME, ma ça va sans dire

PORTOGALLO

Due anni fa avevo criticato aspramente il Portogallo per aver voluto fare a tutti i costi la scelta "moderna" di Leonor Andrade (poi ignominiosamente eliminata in semifinale) e c'è da dire che l'anno di pausa è servito abbastanza ai lusitani ad imparare la lezione. É pur vero che il ritorno del Festival da Canção aveva coinciso coi soliti grandi proclami di rimodernamento allo scopo di puntare finalmente a quel gran piazzamento che per i portoghesi non è mai arrivato (miglior piazzamento resta dopo vent'anni il 6° posto di Lùcia Moniz nel 1996) ma all'atto pratico siam tornati sempre alle solite lagne fuori tempo da venti, trenta o addirittura cinquant'anni e ai futili tentativi di sfociare nella modernità con l'utilizzo della lingua inglese (sacrilegio!) e di beat superiori ai 120 bpm (cosa che al FdC richiede direttamente l'intervento di un esorcista).

In mezzo a tutto questo una vera gemma, il pezzo in stile bossanova di Salvador Sobral intitolato Amar Pelos Dois (Amare per due) è riuscito a guadagnarsi il favore di giurie e pubblico, strappando il biglietto per Kiev al trio pop/opera Viva La Diva (una sorta di residuato bellico de Il Volo) che aveva prevedibilmente vinto il televoto grazie a un plebiscito delle sette giurie popolari. I Viva La Diva e la loro Nòva Gloria han chiuso al secondo posto a causa del quinto posto ottenuto con le giurie; la medaglia di bronzo invece è andata a Celina da Piedade con l'allegra Primavera, una sorta di Portogallo 2009 dei poverissimi accompagnata da fisarmonica e altri strumenti tipici. Il vincitore - Salvador Vilar Braamkamp Sobral - ha 27 anni, viene da Lisbona e ha partecipato alla terza edizione portoghese di Idol (2009) classificandosi settimo. La canzone è composta dalla sorella Luìsa, concorrente anch'ella due anni prima, ma con più fortuna essendosi piazzata terza.

La mia personalissima menzione d'onore va però al quarto classificato, Jorge Benvinda con Gente bestial (Gente fantastica), una sorta di scioglilingua in portoghese innestato sul ritmo di Sotto casa di Max Gazzè che veramente mi ha fatto sorridere e battere il piede a ritmo per tre minuti