vincy ha detto

Scio16 ha detto
Boh io continuo a non capire quale contraddizione ci sarebbe nel voler vincere Sanremo ma non tenere all'eurovision. Conosco decine di ventenni che adorano Sanremo e non sanno neppure cosa sia l'eurovision. Lui avrà avuto altre priorità, l'evento non gli interessava troppo, mille altre possibili motivazioni e ha rifiutato ma voleva vincere Sanremo per consolidare la sua posizione sul mercato italiano, stop. Che c'è di strano?

Secondo me l'errore sta nel considerare l'esc una rampa di lancio. I maneskin hanno dato agli italiani questa impressione ma in realtà gli artisti che poi continuano ad avere successo fuori dal proprio paese oltre la manifestazione si cercano col lumicino. Adoro l'esc, è una bellissima festa ma non ha rinunciato a fare da special act ai grammy. Può servire se hai un progetto chiaro e solido nella testa che l'esc può aiutare a concretizzare ma se in partenza non hai ambizione e in più magari l'evento non ti affascina, non la trovo sta cosa imperdibile. 

Sareste stati più felici di essere rappresentati da uno che va lì contro voglia?  

Sta cosa che il vincitore di Sanremo debba quasi essere obbligato a fare l’ESC la trovo assurda.

Saranno pure c***i suoi se non vuole farlo scusate eh. E poi la scusa dell’autotune non regge visto che non è così stonato Olly come tanti altri che ne abusano. 

Non lo vuole fare, si e vinto il suo Sanremo, vuole consolidare il suo nome in Italia e non gliene frega nulla di cantare lì. Che problema ci sta? 

Sta smania attorno all’ESC sta diventando peggio del fantasanremo.   

Vabbeh allora chiudete questo forum ed ogni social, giornale, tv, radio se la si ragiona così. Ma che discorso è? Ma ovvio che se il vincitore di Sanremo non va all’esc, è un evento epocale successo solo con gli Stadio ed uno lo commenta. Mica stiamo commentando Olly che salta la ceretta dalla sua estetista.

calacolo ha detto
Mi aspetto anche che i Pinguini rifiutino e tanti altri così vediamo se il pensiero rimane uguale anche con loro.   

Se i Pinguini e tanti altri rifiutassero per far andare qualcuno che preferisco (proprio come quest'anno), ben vengano altri rifiuti.

A me interessa poco e niente dei motivi del rifiuto, anche perché è più che legittimo.

L’unica cosa che ha dato un po’ fastidio è questa proroga della decisione. La scadenza per la consegna del modulo di accettazione/rifiuto era prevista per il giovedì del Festival. Penso che in quei giorni, ma anche prima, tutto il team era già a conoscenza dei concerti sold out e che avrebbe fatto sold out anche in caso di mancata vittoria.

Questo hype/non hype se lo potevano risparmiare, Rai in primis.

vincy ha detto

Ma allora scusa perché danno la possibilità di rifiutarlo? È obbligatorio accettare di farlo? Davvero non capisco questa smania di doverlo fare per forza, come se fai uno sfregio all’Italia se non ci vai… 

Ma chissenefrega, lui ha deciso di non andarci, non gli interessa, amen. Poteva rifiutare anche Lucio Corsi adesso, amen anche in quel caso. 

Obblighi inesistenti.  

Ma anche chissenefrega che Olly ha rinunciato all'Eurovision. Tanto meglio per Lucio Corsi, che da perfetto sconosciuto fino a due settimane fa, ha addirittura guadagnato il ticket per l'ESC.

Non stiamo però a leggere i titoli sterili dell'ANSA, ma ci troviamo su un forum che nasce proprio per approfondire queste notizie, cercando di scavare al loro interno e svelare retroscena non di comune conoscenza.

Seppur legittimo (e ripeto, chissenefrega) è insolito vedere rinunciare ad un evento così importante, che capita una volta nella vita, un giovane artista. Si fanno quindi ragionamenti per cercare di capirne di più.

Mia madre non sa neanche che all'ESC non si può usare l'autotune (e forse manco sa cosa sia), figurati se sa che una possibile motivazione della sua rinuncia potrebbe essere quella. Si accontenterebbe del suo "preferisco connettermi con tutto quello che mi sta accadendo" e in una eventuale discussione in ufficio con i colleghi direbbe che ha rinunciato per questo motivo. Noi cerchiamo di andare oltre.

vincy ha detto

calacolo ha detto

vincy ha detto

Ma allora scusa perché danno la possibilità di rifiutarlo? È obbligatorio accettare di farlo? Davvero non capisco questa smania di doverlo fare per forza, come se fai uno sfregio all’Italia se non ci vai… 

Ma chissenefrega, lui ha deciso di non andarci, non gli interessa, amen. Poteva rifiutare anche Lucio Corsi adesso, amen anche in quel caso. 

Obblighi inesistenti.  

Se la motivazione non è solo quella allora comprendo, ma adesso trattare l'Eurovision come una poracciata non obbligatoria, come se fosse un concorso senza senso mi sembra follia. Anche perchè negli ultimi anni lo stiamo seguendo bene in Italia. 

Ripeto la domanda per tutti: perchè danno la possibilità di accettare o meno se poi a quanto pare sembra essere obbligatorio andarci altrimenti sei macchiato come pezzi di m? 

Perché in Italia hanno abilito la schiavitù da secoli e chiunque può ritirarsi da qualunque cosa in qualunque momento.

Se voleva poteva pure ritirarsi da Sanremo all'ultima serata, il fatto che una cosa sia possibile non esclude che abbia comunque risvolti "morali" e che sia insindacabile.

Legittimo discuterne.

kikketta ha detto
lascio come spunto di riflessione (secondo me è anche troppo catastrofista)

Sarò catastrofista ma credo che la rinuncia di Olly rappresenti un punto di non ritorno nel legame fra Sanremo ed ESC. Al di là di quello che succede adesso, ci vorrà un nulla per RAI a ripensare tutto il metodo di selezione #eurovision #escita

— Davide Maistrello (@ge_aldrig_upp) February 22, 2025

  

Secondo me dovrebbero fare un percorso parallelo, finito Sanremo. A bocce ferme, digerita la vittoria ( e lo scontento che c’è puntualmente ogni anno) , far votare stampa, demoscopica radio e televoto, per chi vuoi all’esc. Si candida SOLO chi ci vuole andare. E volendo si potrebbe fare nella domenica IN post Sanremo dall’ariston quando tutti gli artisti son ancora lì e si esibiscono. Domenica si saprebbe chi va all’Eurosong.

Ma capisco che per gli autori Rai sarebbe una cosa troppo intelligente da fare.