Banned
7 aprile, 2014
Mattos ha detto
ANNALISA - IL MONDO PRIMA DI TE: l'ex concorrente di 'Amici', alla sua quarta volta al Festival, si presenta con una ballata romantica, in pieno stile sanremese, con un'ampia apertura nel ritornello che mette in risalto la sua voce. "Un giorno capiremo chi siamo - canta -in una casa senza le pareti da costruire nel tempo".
Mamma mia, proprio quello che volevo, ballata stile sanremo, ampia apertura nel ritornello
Utente
13 marzo, 2014
Sono super contento per Giovanni che mi è sempre piaciuto soprattutto dopo averlo visto dal vivo Beh sì, credo che con questo presunto pezzone possa fare davvero bene. Hype anche per Gazzè che solitamente non delude mai. Annalisa sembrerebbe molto molto più a fuoco, ma vorrei aspettare almeno il testo perché dalle frasi estrapolate non sono del tutto convinto. Spero bene anche per Noemi che a ‘sto giro non ne sta sbagliando mezza
Utente
18 gennaio, 2016
- In categoria «promossi» c’è Annalisa: «Il mondo prima di te» è avvolgente, ritmica rallentata, elettronica e piano, lei ha aggiunto controllo alla sua voce cristallina. Ornella Vanoni si presenta con Bungaro e Pacifico: vince in eleganza e si racconta come donna che sa conservare l’infanzia senza dimenticare la seduzione. Non convince allo stesso modo il pop di «Non smettere mai di cercarmi» della terza rossa in gara: Noemi regala però uno dei pochi momenti sexy con quella «schiena nuda contro una chiesa a profanare una lunga attesa». Dimenticate le origini soul e il mondo urban/tropicale dell’ultimo album, Nina Zilli sceglie un vestito classico. Quel «donna siamo tutti» del testo è l’unico modo per riequilibrare la scarsa rappresentanza femminile in gara: 4 su 20. Scarseggiano le donne e anche l’impegno, ma chi ci ha provato ci ha preso. Ermal Meta e Fabrizio Moro ci mettono davanti agli orrori e al sangue degli attacchi terroristici ma ci garantiscono che «la vita va avanti» e si fa festa con una cassa folk tutta da ballare e l’allegria del banjo. Lo Stato Sociale fa satira sul tema lavoro: lo spirito è quello di Rino Gaetano, cassa dritta dance e archi alla Abba: candidato ideale all’Eurovision. -
http://www.corriere.it/spettac.....4739.shtml
Una parte del pezzo di Lanfranchi, forse il più interessante al momento e che offre diversi ottimi spunti.
Utente
7 agosto, 2013
Io però una sola cosa voglio dire: l'anno scorso la maggior parte dei giudizi su giusy erano positivi (alcuni quando elencavano le loro preferite dicevano addirittura che era da podio), eppure in prima serata prese attorno al 3% (meno di Al Bano, capito?). Vabbe che avevano ognuno tre preferenze soltanto, ma addirittura nona su undici dai...
Questi giudizi a me sembrano tutti uniformi, ma (magari sarò banale) quante volte divergevano dai nostri gusti? Sempre direi...
Aspettiamo, io comunque ho un hype a mille perché dalle aspettative sembrano tutte belle, io ho un sentore positivo. Forse sbaglio, chissà
Utente
18 gennaio, 2016
RISE17 ha detto
Certo che però tutti con le idee molto chiare.Annalisa è passata dalla ballatona smielata con arrangiamento elettro alla ballata rock (?!?) e travolgente stile Pink
Già, ogni anno confido di farmi un'idea su come saranno le canzoni dagli ascolti della stampa, ma poi quando le sento per la prima volta è tutto un WTF?
Di solito il più attendibile è sempre Rockol.
Utente
7 agosto, 2013
RISE17 ha detto
Certo che però tutti con le idee molto chiare.Annalisa è passata dalla ballatona smielata con arrangiamento elettro alla ballata rock (?!?) e travolgente stile Pink
Non volevo dirlo io, che poi EH, però sì, ci ho capito poco
- pop radiofonico
- ballad melodica dal sapore british
- black ballad
- brano etereo
- arrangiamento elettronico
- piano, voce e batteria
- atmosfere di Giorgia
- ballata rock
- ricorda Pink
Utente
3 ottobre, 2017
Mi aspettavo commenti più esaltanti per i TheKolors, invece a quanto pare non sarà un pezzo così forte..
Ron secondo me ha il podio assicurato, cosa che invece non penso più di Meta&Moro..non mi sono sembrati cosi “vincitori annunciati” come si diceva fino a ieri..
Annalisa e Noemi penso proprio abbiano due pezzi azzeccati, speriamo colpiscano il pubblico..
Utente
18 gennaio, 2016
Le donne in gara portano storie d'amore: Annalisa ne "Il mondo prima di te" canta "e siamo montagne a picco sul mare dal pinto più alto impariamo a volare poi ritorniamo giù"; Noemi in "Non smettere mai di cercarmi" dice "non smettere mai di cercarmi dentro ogni cosa che vivi e per quando vedrò a trovarti in tutto quello che scrivi... e più sarai lontano e più sarai con me"; Nina Zilli in "Senza appartenere" canta "Donna siete tutti e tu non l'hai capito Donna non di tutti non è mai cambiato" e nel ritornello "io volevo salvarmi io e poi perdonarmi della vita che ho spaccato Dell'amore che ho buttato via ma senza appartenere".
Utente
18 gennaio, 2016
In questo pezzo c'è una sfilza di 4: Annalisa, Caccamo, The Kolors, Diodato-Paci, Meta-Moro.
Voto più alto per Ron: 9.
Utente
23 dicembre, 2015
Ceon ha detto
https://ilmanifesto.it/il-sessantotto-secondo-baglioni-cosi-sanremo-torna-al-classico/
Non ci è dato leggere... potresti incollare il testo dell'articolo? Perchè dal link ci chiede di effettuare il login!
Banned
27 dicembre, 2017
Un festival dall’impronta classica dove lo stile del gran cerimoniere dell’edizione 68, Claudio Baglioni, si sente eccome. Venti pezzi che la Rai ha concesso all’ascolto in anteprima alla stampa nella blindatissima sala audizioni di Corso Sempione: «Avevo detto di no alla prima proposta – spiega Baglioni in collegamento video da viale Mazzini costretto a dare forfait all’incontro meneghino dall’influenza – ho pensato che c’era troppo lavoro da fare in così poco tempo. Poi ha prevalso la curiosità…». Sono solo canzonette certo, ma emerge qua e là il tentativo di uscire dal radio friendly dal ritornello sdolcinato. Mancano i rapper: «Nessuna volontà di esclusione, li ho chiamati – sottolinea Baglioni – ma hanno tutti declinato l’invito. Mi è stato fatto capire che il rap segue altri canali di promozione. Dispiace, perché vorrei che Sanremo rappresentasse tutti i generi».Venti canzoni, altrettante rimaste fuori: «C’era molta qualità era difficile scegliere» e qualche polemica. Loredana Bertè non ha nascosto il suo disappunto sui social, ma ci sta in una manifestazione che vive anche sul colore e sul gossip. Al bulimico ascolto concentrato in un paio d’ore arriva una certa ricercatezza negli arrangiamenti. Pochi effetti speciali o beat ossessivi – piuttosto melodie avvolgenti e archi in primo piano. E le voci degli interpreti che Baglioni ha voluto «valorizzare» in primo piano, come quella di Annalisa in Il mondo prima di te e i suoi rimpianti per una storia finita male: «In una casa senza pareti da costruire nel tempo», intona appoggiando il cantato su un loop molto british prima di lanciarsi nel ritornello senza sgangherata enfasi. Avitabile e Servillo condividono passioni che vanno oltre la musica: Il coraggio di ogni giorno, firmato a quattro mani dai due esecutori che si alternano nel cantato – incrocia la tradizione dei bottari e il pop mediterraneo su liriche che provano a raccontare Napoli senza luoghi comuni: «Io non mi sono mai sentito così vivo. Scrivo la mia vita e ho gli stessi occhi di Scampia. Accetto il mio dolore e il prezzo da pagare per stingerti le mani». C’è anche Biondi (Mario) un metro e novanta di voce soul che tanto bene funziona in inglese quanto poco si addice alla lingua di Dante. In Rivederti si converte a crooner, ma il pezzo, aldilà di una efficace intro al pianoforte e l’atmosfera jazzy, non buca come dovrebbe. Così come Gazzè che nella Leggenda di Cristalda e Pizzomunno vira sul classico e si traveste da bardo per una storia sospesa tra storia e leggenda. Qualche guizzo rock con le Vibrazioni di Francesco Sarcina, Così sbagliato, mentre il duello tra ex Pooh (Red Canzian versus Facchinetti/Fogli) si risolve con un nulla di fatto, troppo fedeli al sound della disciolta band: Canzian in Ognuno ha il suo racconto dal suono plastico anni ’80, Facchinetti/Fogli e Il segreto del tempo giocano troppo con l’enfasi dei ’70. Già si accennava all’aura complessiva di classicità, e non è un caso che una spanna su tutti si elevino i brani di Ron e Ornella Vanoni, quest’ultima accompagnata da Bungaro e Pacifico gli autori. Almeno pensami è un inedito di Lucio Dalla scovato negli archivi e affidato a Cellamare che lo fa suo. Musica struggente e testo da manuale dal folgorante incipit: «Ah fossi un piccione che dai tetti vola giù fino al suo cuore, almeno fossi in quel bicchiere che quando beve le andrei giù fino al suo piede». Alta scuola. Scrittura di prima categoria anche per Imparare ad amarsi, la signora milanese si rimette in gioco e Bungaro le cuce addosso un abito perfetto: «Conservo l’infanzia la pratico ancora e la seduzione mi affascina sempre», scandisce la diva con immutata nonchalance. Qualche rivelazione in chiusura, con gli 11 duetti confermati per la serata di venerdì, fra questi: Skin/Vibrazioni, Biondi/ Daniel Jobim e Ana Carolina, Ron/Alice. Ultima doverosa annotazione per gli Elii che concludono (?) la carriera con Arrivodorci, un tripudio di citazioni e armonizzazioni (Beach Boys, Queen, Beatles): «da una band dalla carriera unica dolcemente stitica ma elogiata dalla critica».
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