Utente
28 maggio, 2018
GuSpe ha detto
Io sinceramente ne esco un pochino confusa nel senso che l'impressione mia personalissima è che Il Volo non abbiano stupito più di tanto,ma anche altri per cui pensavo di leggere commenti sul genere 'wow' non hanno suscitato impressioni così esplosive.
I più apprezzati mi sembrano Silvestri (fuori dai giochi del televoto, credo), Achille Lauro (non ho idea di come potrebbe fare al televoto), Cristicchi (ma colpirà il grande pubblico o è destinato al premio critica?), Nigiotti (lui è più da demoscopica che da premio critica, anche se ha avuto buoni voti).
Alla fine Ultimo e Irama potrebbero fare bene e vincere perchè forti sia al televoto sia per la stampa, e Mahmood subito dietro.
Però mi devo anche ricordare che ogni anno poi quando sento i pezzi mi chiedo dove abbiano sentito determinate cose questi giornalisti...quindi ci sta che rimanga sorpresa già ai primi ascolti...
Se la canzone di Silvestri è forte anche oltre il testo non è detto che il televoto non gli sia favorevole. Se una canzone stupisce il pubblico può sbaragliare tutti i favoriti, che alla fine entrano papi ed escono cardinali.
L'anno scorso la vittoria è stata telefonatissima perché non c'era una canzone che stupisse veramente lo spettatore (Una vita in vacanza ricordava troppo l'operazione Gabbani).
Quest'anno vedo la gara molto più combattuta, con numerose mine vaganti che potremo collocare in classifica solo dopo l'ascolto del brano.
Silvestri, per ora, sembra avere tutte le carte in regola per essere la rivelazione in grado di scalare la classifica.
Utente
1 maggio, 2016
Sempre a proposito di Mahmoud, io vorrei lui all'ESC, sia come impatto visivo, sia come comprensione della canzone (un cantautore alla Ultimo non credo sarebbe adatto), sia come tema della canzone, cioè lo scontro generazionale tra un musulmano vecchio stampo e il figlio giovane. Magari in Europa potrebbe fare centro. Spero in lui.
" Ah ... anche poeta ! "
Utente
23 dicembre, 2015
Sono d'accordo. Potrebbe accadere come lo scorso anno, cioè che i favoriti per le radio e per le vendite arrivano sul podio (Meta/Moro, Stato Sociale e Annalisa), poi non scordiamoci che Ron, Vanoni, Gazzè, Barbarossa e Diodato si sono piazzati subito dopo uno dietro l'altro.
Ora non so come potrebbe essere il podio ma: Ultimo, Irama, Mahmood, Nigiotti potrebbero avere lo stesso percorso di chi poi arriva sul podio!
I vari Silvestri, Motta, Negrita, Cristicchi potrebbero collocarsi uno dietro l'altro.
Però è sicuramente un anno differente rispetto al 2018, quest'anno sembra esserci molta più carne sul fuoco, tanti nomi interessanti e non si capisce bene come potrà andare.
I giornalisti sicuramente cambieranno idea quando sentiranno live tutti ma ad oggi è tutto poco chiaro.
Utente
23 dicembre, 2015
Silvia Gianatti http://www.silviagianatti.com/.....19-per-me/
Partiamo dalle certezze. Sarà un Sanremo che riempie una mia playlist di Spotify. E non è poco. Non è scontato. Ce n’è per tutti i gusti davvero. L’aveva detto Claudione. Ma i miei sono molto soddisfatti. Molto. Sul podio? Quest’anno è difficile. Sicuramente Il Volo. Il Volo Irama Arisa oppure Il Volo – quota ragazzo (se la giocano anche Nigiotti e Ultimo) e quota balliamo (Boomdabash con canzone per bimbo in arrivo?). Oppure chissà. Perché davvero ci sono tante belle canzoni e il mio ‘orecchio popolare’, che da oggi non chiamerò più orecchio da italiano medio perché la definizione rubata alla signora Caselli mi piace molto di più, ne ha amate molte. E so che quella di Ultimo la consumerò, per esempio, e pure Cristicchi, e pure ex Otago e pure Motta e pure Ghemon e Zen e sì, pure Lauro. Ma so anche che ce ne sono altre più ‘forti’, sanremesamente parlando. Comunque. Qui il primo ascolto. Commento della pancia. Per quel che vale. Quanto saranno belle le prove mamma mia.
PS. A chi dice che mi piacciono sempre tutti rispondo no, non è vero (e un po’ anche rido). Vero è che però apprezzo il lavoro di tutti. E sui miei social dico un po’ quel che mi pare. Non dirò mai che brutta canzone o peggio. Piuttosto sto zitta (a saper leggere tra le righe). Posso avere preferitissimi, in generale. E sono i miei social, lo posso dire. Ma per esempio quest’anno no, è il primo anno che devo ancora decidere chi è il mio preferito. Fa pure un po’ strano. E quindi ho pensato solo alle canzoni. Poi, per fortuna anche, quel che non piace a me magari piace a te. E quindi:
Nek: come ci ha abituato Nek che canta l’amore per farci ballare, come fa Nek. Piaciuta alla Nek.
Nino D’Angelo e Livio Cori: io fan, soprattutto di Nino con l’autotune. Piaciuta che è un attimo che imparo il napoletano.
Ultimo: è Ultimo, del genere che consumo con gli auricolari. Sta volta si è lasciato, dannazione. Piaciuta che io più mi fate canzoni strappapancia più sono contenta, sono un’anima semplice.
The Zen Circus: miliardi di parole, alla Zen. Che poi ci pensi. Piaciuta che la mia memoria non potrà mai memorizzarla, ma che bella.
Shade e Federica Carta: ero al secondo ascolto. La cantavo senza leggere il testo. Più orecchiabile di questa, trovala. Piaciuta di quel tipo che so che sarà quella che ascolterò di più nella playlist della buonanotte di Leone che è super fan. Di tutti e due. Irraggiungibile docet.
Arisa: come una principessa Disney che guarda e canta alla luna. Poi si droga e inizia a fare una coreografia in mezzo agli animali del bosco. Piaciuta che no, volevo la ballatona, perché da Arisa a Sanremo io voglio la ballatona, ma per fortuna lei è meno prevedibile di me e comunque ha la voce più bella di tutti. Ed è la quota divertimento che negli ultimi anni va al podio.
Simone Cristicchi: se ti chiedi che cos’è una poesia. O saper usare le parole. Al dettaglio. Piaciuta che ho quasi pianto, mentre l’avambraccio si riempiva di brividi.
Achille Lauro: ci sono poche certezze in questo Sanremo ma che la sala stampa su questo delirio impazzirà di gioia e delirio e che da domani userò la parola Rolls Royce un po’ sempre, un po’ a caso, quando non saprò cosa dire, è tra queste. Matto. Piaciuta che sono matta pure io.
Francesco Renga: più Renga sanremese di così non c’è. E avremo sempre bisogno di canzoni di Sanremo alla Sanremo. Nell’accezione più sanremese che c’è. Piaciuta che Sanremo è Sanremo e Renga è Sanremo.
Negrita: è la prima canzone dei Negrita che mi piace. E poi. Che cos’è la libertà? Io credo: è non aver più paura. Eh. Piaciuta che non divento comunque rock.
Einar: quella cosa delle canzoni di Sanremo nell’accezione più sanremese che c’è? Ecco. Piaciuta che lui potrebbe essere molto meno classico di così, nel testo almeno.
Patty Pravo con Briga: ma voi ve l’immaginate la Patty che muove le mani e fa la regina? La canzone è pure bella, i due funzionano. Piaciuta che voglio solo aneddoti di Patty al Festival per cinque giorni di Festival.
Daniele Silvestri: su, premio della critica e non stiamo a parlarne più. La pelle d’oca sull’avambraccio ci ha dato dentro anche qui. Pesantemente. Piaciuta che Silvestri è un genio e fine.
Boomdabash: balliamo. Con le parole di chi aspetta con felicità. Come fai a non voler bene ai Boomdabash? Radio radio radio. Piaciuta che lu mare lu ientu la radio.
Anna Tatangelo: come ve la canto questa in sala stampa non è chiaro ancora a nessuno. Piaciuta gianatti karaoke.
Mahmood: sarà che ha preso Faini e Charlie Charles ma il premio brano più attuale lo vince lui. (E balliamo di brutto pure con questa). Piaciuta che però io sono più indie che giovane.
Paola Turci: è una bella canzone, che le vuoi dire a Paola? Ma in questa edizione fa fatica a spiccare. Piaciuta che non vedo l’ora di vedere come si veste quest’anno.
Ex Otago: il mio cuore indie che deve fare? Però sì, la sfida del cantare l’amore nel mezzo è difficile. Perché lo strappa pancia in effetti è all’inizio. O alla fine. Nel mezzo è una bella canzone che ascolterò molto. Che non mi ha preso la pancia. Piaciuta che loro mi piacciono troppo per non tifarli un po’.
Motta: È una canzone forte. È una canzone bella. È una canzone che arriva dal mare. È una canzone di Motta, anche coraggiosa. (Oh, ripeto, ho il cuore indie non rompetemi il cazzo). Piaciuta che oggi Motta m’ha detto una frase su Carolina che ecco, quanti cuori a quei due.
Loredana Bertè: dicevamo dello spettacolo della Patty. Ma è chiaro quanto sarà spettacolo pure la Bertè? Amore puro. Con una canzone che è più giovane lei di mille altre. Che andrà in radio più di mille altre. Piaciuta che Loredana va bene così.
Enrico Nigiotti: non so se è legale andare a cercare le lacrime della gente. Sicuramente a Sanremo funziona moltissimo. Cavolo, tu e il dicono che con il tempo tutto quanto passa ma quand’è che passa perché non mi passa. È Nigiotti, ma è fortissimo. Piaciuta che non avevo voglia di pensare a chi ho perso.
Irama: questo si chiama quando scrivi una canzone perché vuoi vincere. Eh. Piaciuta che ha saputo scrivere da pugno nella pancia.
Ghemon: si merita solo bene, sto ragazzo qua. E comunque vada farà un’ottima figura su quel palco. Piaciuta che l’R&B non lo sanno fare tutti, lui sì.
Il volo: oh, dite quello che volete, pensate quello che volete, ma poi saliranno sul palco loro, tireranno giù l’Ariston pure stavolta. E andranno a Tel Aviv. Piaciuta che non li metterò mai in playlist ma se non vincono loro è solo perché Eddy Anselmi ha fatto il giusto calcolo statistico del voto delle tre giurie sommate tra prime e ultime serate.
Utente
11 novembre, 2015
Menomale che ho scelto la squadra per il gioco di Sanremo prima dell'ascolto dei giornalisti, altrimenti non avrei proprio avuto idea di cosa votare.
Secondo me però rileggendo qua e là, Arisa potrebbe avere le sue possibilità perchè in effetti come avete ben detto se il pezzo prende la gente lo vota e basta, e non ci sono fansclub che tengano. Lei poi la demoscopica secondo me ce l'ha già in pugno.
All'Esc la vedrei benissimo a prescindere, con quella voce, e all'Esc le voci contano eccome.
Moderatore Junior
28 novembre, 2015
Ricordo comunque che Mahmood è stato una pippa al televoto di Sanremo Giovani e considerando la presenza di 24 cantanti non so se riesce a entrare nelle grazie delle giure a sto giro,quindi ci andrei con i piedi di piombo prima di parlare di Eurovision o podio.
Dai commenti dei giornalisti gli unici outsider che potrebbero rubare un posto ai tre re magi (Ultimo, Irama e Il Volo) sono Cristicchi, Silvestri e Nigiotti, e se piacciono al pubblico Nek, Motta, Arisa o la Bertè. Il resto mi sembra che comunque vada si sparpaglierà nel resto della classifica o in fondo.
Utente
12 febbraio, 2017
Signorina Silvani ha detto
Io nel gioco del YT ho piazzato anche Nek, perché piace un po' a tutti, è radiofonico, l'eventuale giuria non lo penalizzerà, ha il suo pubblico solido e, perché no, votante. Potrebbe essere tranquillamente in top.3
Sono convinto di no, non con questo cast. Lui ha sempre fatto bene ma stavolta per il podio, o anche solo la top8, non gli basterà portare una Fatti avanti amore 2.0. Stesso discorso per la Turci.
Utente
23 dicembre, 2015
Panorama https://www.panorama.it/musica/sanremo-2019-canzoni-ascolti-pagelle-giudizi-duetti-big-gara/
Arisa – Mi Sento Bene
Arisa, senza dubbio una delle migliori voci femminili in Italia, stupisce con un deliziosa canzone sulla ricerca di senso, un invito al vivere con leggerezza, a metà strada tra un film Disney e un brano pop-dance anni Ottanta. «Ridere non è difficile se cogli il buono di ogni giorno».
Loredana Bertè – Cosa ti aspetti da me
Loredana Bertè, grintosa e diretta come nei suoi anni migliori, si domanda retoricamente: "Che cosa vuoi da me, cosa ti aspetti dentro te?". Loredana c'è, e questa canzone ha un ottimo potenziale radiofonico.
Boomdabash – Per un milione
Ritmi in levare e mood estivo per i Boomdabash, la cui Per un milione è seriamente candidato a tormentone estivo della bella stagione. «Ti aspetterò perché sei tu che porti il sole».
Federica Carta e Shade – Senza farlo apposta
Lo schema è lo stesso, ben collaudato, di tanti duetti tra una cantante r&b e un rapper. Peccato che Federica Carta non sia Beyoncé e Shade non è Jay-Z.
Simone Cristicchi – Abbi cura di me
Cristicchi è un attore bravo quanto lo è come cantautore, così la canzone Abbi cura di me mescola perfettamente le sue due anime, con un brano delicato, emozionante, senza un vero e proprio ritornello, che si candida seriamente a vincere il premio delle critica. «Abbracciami se avrò paura di cadere / Che siamo in equilibrio sulla parola insieme».
Nino D’Angelo e Livio Cori – Un’altra luce
Un curioso mix tra rap in autotune di Livio Cori (è lui Liberato?) e la voce melodrammatica e ricca di pathos di Nino D'Angelo. Il testo in napoletano potrebbe renderlo uno dei brani più "esportabili" all'estero. Emblematico il verso «Famme vedè addo arriva sta luce».
Einar – Parole nuove
Nonostante la giovane età di Einar, Parole nuove è la classica ballad d'amore sanremese che, se non fosse ravvivata da qualche suono electropop, potrebbe essere stata scritta nel 1969. Piacerà alle under 16.
Ex-Otago – Solo una canzone
I genovesi Ex-Otago si candidano a diventare i nuovi Thegiornalisti con la freschezza pop di Solo una canzone, brano dal forte potenziale radiofonico. “Non è semplice restare complici/un amante credibile quando l’amore non è giovane. E’ solo una canzone abbracciami per favore”.
Ghemon – Rose viola
Il suo ultimo lavoro Mezzanotte, incentrato sulla depressione e sulla rinascita, è stato uno dei migliori album del 2017. Ghemon è un artista completo: sa cantare, sa rappare e scrive testi intelligenti. L'intenso pop-soul Rose Viola potrebbe essere una delle sorprese di Sanremo 2019.
Il Volo – Musica che resta
Musica che resta ricorda molto l'enfatica Grande Amore, vincitrice di Sanremo 2015, ma avere tra gli autori del brano anche Gianna Nannini ha aggiunto un inedito tocco rock nel ritronello. “Amore abbracciami/Voglio proteggerti/siamo il sole in un giorno di pioggia/stanotte stringimi/Baciami l’anima/siamo musica che vera che resta”.
Irama – La ragazza con il cuore di latta
Si apre con il suono del carillon questa matura canzone sulla violenza domestica, di cui è protagonista una ragazza di nome Linda. Emblematici i versi «Fare l’amore è così facile, credo. Amare una persona fragile, meno».
Achille Lauro – Rolls Royce
Rolls Royce dividerà in due il pubblico: o la si amerà o la si odierà. La canzone è un'originale e scatenata ibridazione di rock e autotune, con un testo ricco di citazioni di personaggi famosi. Diventerà sicuramente un tormentone radiofonico.
Mahmood – Soldi
Dopo la vittoria a Sanremo Giovani, Mahmood propone un brano coraggioso in cui fa i conti con il suo difficile rapporto con il padre. La produzione di Dardust e di Charlie Charles, il padrino della trap italiano, è garanzia di contemporaneità. “Io da te non ho voluto soldi/è difficile stare al mondo quando perdi l’orgoglio/lasci casa in un giorno/Tu dimmi se volevi soldi soldi soldi”.
Motta – Dov’è l’Italia
Reduce da un anno ricco di premi, tra cui la Targa Tenco per il migliore album, Motta porterà sul palco del Teatro Ariston un brano sul tema evergreen dell'immigrazione, in cui si domanda retoricamente "Dov’è l’Italia, amore mio? Mi sono perso".
Negrita – I ragazzi stanno bene
I Negrita fanno i Negrita, ed è un bene, con un energico brano rock con alcuni riferimenti all'attualità politica, che si apre con atmosfere da film western, contro i limiti e le imposizioni. “Non mi va di raccogliere i miei anni dalla cenere, voglio un sogno da sognare voglio ridere”.
Nek – Mi farò trovare pronto
Dopo il successo sanremese di Fatti avanti amore, Nek, dismessi i panni di Sting nostrano, abbraccia di nuovo l'electropop con una canzone motivazionale scritta con Paolo Antonacci (figlio di Biagio) e prodotta da Chiaravalli. «Sono pronto a non esser pronto mai, per essere all’altezza dell’amore».
Enrico Nigiotti – Nonno Hollywood
Un brano emozionante dedicato al nonno scomparso e alla vita di un tempo a Livorno, più semplice e genuina: "Nonno mi hai lasciato dentro un mondo a pile / centri commerciali al posto del cortile / una generazione con nuovi discorsi / si parla più l'inglese che i dialetti nostri».
Patty Pravo con Briga – Un po’ come la vita
Patty Pravo è sempre eterea e raffinata, Briga ha accostato al rap un'anima cantautorale. Un duetto singolare, che potrebbe funzionare. «E la fine è l’unica cosa che non vedo».
Francesco Renga – Aspetto che torni
La voce di Renga è una garanzia e la canzone scritta da Bungaro, una ballad sui sentimenti, le attese e il ritorno, sembra fatta apposta per esaltare l'ugola portentosa dell'ex-Timoria con gli archi dell'orchestra. «Il mondo si perde, tu invece rimani». Si parla della necessità di avere qualcuno a fianco, nonostante tutto.
Daniele Silvestri – Argento vivo
Argento vivo è una delle canzoni più sorprendenti del festival, dove il pop impegnato e arrabbiato di Daniele Silvestri, con un testo torrenziale e vibrante su un ragazzino di 16 anni da 10 in carcere (una metafora sull'autoreclusione del web) incontra il rap del talentuoso Rancore.
Anna Tatangelo – Le nostre anime di notte
Una ballad autobiografica, classica ed elegante su un amore in crisi che si ritrova (vedi Gigi D'Alessio), ma che non lascia il segno, nonostante l'ottima interpretazione vocale.
The Zen Circus – L’amore è una dittatura
Insieme a Motta e Silvestri, L’amore è una dittatura è la canzone più politica di Sanremo 2019, un'accorata analisi della società di oggi su una struttura musicale spigolosa e sghemba. Un brano forte e per nulla sanremese.
Paola Turci – L’ultimo ostacolo
Una delle poche certezze della vita è Paola Turci a Sanremo, ma ogni volta Paola riesce a valorizzare la sua presenza con canzoni poetiche, policrome e ben costruite come L'ultimo ostacolo, in cui la sua interpretazione è da applausi. “Fragili ma sempre in verticale…Ma è bellissimo pensare di cadere insieme”.
Ultimo – I tuoi particolari
In un solo anno, Ultimo è passato da semisconosciuto ad essere uno dei cantanti pop più amati in Italia, una sorta di Ramazzotti 4.0, con vendite record e palasport sold-out, per le sue canzoni dirette e ricche di pathos. Non fa eccezione I tuoi particolari, incentrata sulla mancanza d’amore, un vulnus che condiziona tutta la vita.«Se solamente Dio inventasse delle nuove parole potrei scrivere per te nuove canzoni d’amore».
Utente
11 novembre, 2015
Signorina Silvani ha detto
Io nel gioco del YT ho piazzato anche Nek, perché piace un po' a tutti, è radiofonico, l'eventuale giuria non lo penalizzerà, ha il suo pubblico solido e, perché no, votante. Potrebbe essere tranquillamente in top.3
Ti auguro di sì, ma stavolta anche io la vedo dura, ci sono novità molto interessanti e forti al televoto che han presentato pezzi perlomeno validi e outsider che hanno il pezzo giustissimo e potrebbero fare il botto sanremese.
Per le 'vecchie glorie' con pezzi buoni non so se è il Sanremo giusto
Utente
24 agosto, 2015
calacolo ha detto
Se questi sono i commenti di tutti i giornalisti su Mahmood, hanno fatto bene a farlo vincere nella seconda puntata di Sanremo Giovani, (Baglioni e tutta la squadra conoscevano già i pezzi per Sanremo di tutti i giovani)... purtroppo è Einar che non è piaciuto a nessuno dei giornalisti. Cioè potevamo farne a meno dato che già il suo genere è abbondantemente ricoperto da altri, Federica Abbate poteva dare qualcosa di diverso al Festival e soprattutto almeno 7 donne e non 6.
Evidentemente c'era un interesse specifico nello spingere Einar e non era quello della canzone bella da portare all'Ariston...
Fred ha detto
A me piacerebbe un'Arisa eurovisiva, secondo me a livello europeo funzionerebbe, un'Amelie italiana che farebbe dire AWWW SO CUTE, OH LA LA TRES JOLIE (e poi ho finito le lingue).
Silvestri sembra aver portato il pezzo del decennio E lui ha un pubblico niente male, potrebbe stupire.
Utente
23 dicembre, 2015
Cosmopolitan
NEK – MI FARÒ TROVARE PRONTO
A quanto pare Nek non si sente all’altezza dell’amore e deve lavorarci per essere pronto quando lo incontra. Qualsiasi cosa voglia dire il testo, la canzone è una nekkata electrodance che forse, in radio, andrà.
Karaoke: 7, con strobe e fari colorati anni 80.
NINO D’ANGELO E LIVIO CORI – UN’ALTRA LUCE
Livo Cori è bello. Duetta con Nino D’Angelo e insieme fanno una canzone un po’ in napoletano e un po’ in italiano con autotune e atmosfere nordafricane. Una specie di nenia che al primo minuto ti sembra di essere al terzo, e al quarto pensi forse che sia appena iniziata. Alla fine ti accorgi che è finita perché si ferma. È un po’ ripetitiva, tutti in sala stampa dicono che è bella. Mah. L’ho detto che Livio Cori è bello?
Karaoke: se la fa Salvini, la faccio pure io.
ULTIMO - I TUOI PARTICOLARI
La canzone che forse vincerà il Festival/1. Inizia solo piano e voce, e poi sbam, diventa una ballata sanremese a tutti gli effetti. Ultimo è tornato per vincere.
Karaoke: ero partita con un 9 sicuro, magari anche 9 e mezzo. A fine canzone era un 10. Cantiamo tutte assieme “Oh, fa male dirlo adesso, ma non so più cosa sento”.
ZEN CIRCUS – L’AMORE È UNA DITTATURA
Ragazzi, famo a capisse. Primo: non mi potete fare un testo che quasi non ci sta in due colonne di un A4. Secondo: vogliamo essere un po’ più chiari nella denuncia politica?Porti chiusi, uomini che si baciano, stammi vicino anzi lontano…
Karaoke: impossibile.
FEDERICA CARTA E SHADE – SENZA FARLO APPOSTA
Piacerà senza dubbio ai loro fan. A me, che ho tipo cinque volte l’età dei loro fan, viene difficile apprezzare una canzone il cui testo dice: “E son qui stasera ancora un’altra volta, c’è la luna piena, ma hai la luna storta”.
Karaoke: under 15.
ARISA – MI SENTO BENE
Arisa dalla bella voce e dalle uscite un po’ pazzerelle quest’anno ha deciso di fare la cantante di un musical della Disney, e quindi porta una canzone superorchestrata che a un certo punto diventa un brano ritmato anni 80 e insomma, alla fine Arisa diventa Raffaella Carrà. È l’unica canzone senza disagio del Festiva, infatti ha quel titolo lì. A me è piaciuta.
Karaoke: 10, e chissenefrega se stono.
SIMONE CRISTICCHI – ABBI CURA DI ME
Giuro, io non ho nessun pregiudizio contro il parlato nelle canzoni. Ma se il brano in questione comincia dopo 31 (trentuno!) righe ecco: anche meno. Cristicchi porta una canzone teatrale, con un testo lunghissimo, tanti piatti, e cimbali, e violini e gong (mica vero) e finale epico cantando abbi cura di me, abbi cura di me. Sipario.
Karaoke: dai su.
ACHILLE LAURO – ROLLS ROYCE
Che Achille Lauro volesse fare il punk era chiaro fin dalla sua conferenza stampa dell’altro ieri dove si è presentato con i classici pantaloni stretti e scarpe a punta (per lui la moda, come ha detto, è molto importante e i rapper Anni 90 si vestivano da schifo, ha aggiunto). Dicevo, Lauro fa una canzone un po’ punk e un po’ Vasco, ripetendo ossessivamente Rollls Royce e citando cantanti che solo gente della mia età può ricordare. Che sia un fatt’apposta per prendere un pubblico più grande dei bimbi delle medie? Chissà. Comunque è divertente, e in radio andrà.
Karaoke: oh yes. E se riesce a cantarla lui…
FRANCESCO RENGA – ASPETTO CHE TORNI
Il pezzo l’ha scritto Bungaro, e poi Claudio Baglioni l’ha proposto a Renga. Non si capisce bene a chi sia dedicata: alla mamma di Renga? A quella di Bungaro? Al papà di entrambi? Renga canta sempre da Renga, e la esse sibilante rimane una brutta bestia per noi bresciani. Francesco ha perso l’acuto. Speriamo che dal vivo ritorni. Io tvb comunque.
Karaoke: 7, se Renga mi tiene la mano.
NEGRITA – I RAGAZZI STANNO BENE
Ha un ritornello catchy e parla di fantasmi, porti, barche, il mondo che fa schifo ma i ragazzi stanno bene. Chi? Quali? E perché stanno bene? La canzone è onesta, sono io che non capisco, comunque.
Karaoke: 7.
EINAR – PAROLE NUOVE
Con un pezzo che a voler essere generosi riecheggia il Mengoni prima maniera, Einar non si fa molto ricordare al primo ascolto. Chissà, aspettiamo il secondo ascolto.
Karaoke: chissà, aspettiamo il secondo ascolto.
PATTY PRAVO E BRIGA – UN PO’ COME LA VITA
Giuro che la canzone mi piace (vedi voto karaoke). Però la Patty pronuncia le parole un po’ come le pronuncia Maurizio Costanzo… Non si può fare niente?
Karaoke: 10. In sala stampa e a casa si canterà di brutto.
BOOMDABASH – PER UN MILIONE
Un po’ pop, un po’ reggae, un po’ posse, dopo il successo di Non ti dico no con Loredana Bertè, la band salentina va a Sanremo per fare un nuovo tormentone. La canteremo, eccome se la canteremo. A chiudere il pezzo un coro di bambini, per dire.
Karaoke: 10.
ANNA TATANGELO – LE NOSTRE ANIME DI NOTTE
Una tatangelata che non vedo l’ora di sentirla cantata dal vivo da Anna nostra. Tutti a scommettere che è dedicata a Gigi quando dice “mai potrei lasciarmi alle spalle la parte migliore di noi”. Anna farà un duetto con Syria, dando vita al momento gay-friendly più atteso di Sanremo. Io son già lì.
Karaoke: è da 8, e affrontare il brano con molto umiltà.
MAHMOOD – SOLDI
Periferia, papà che vuole i soldi, ritornello in arabo, autotune. Mahmood si merita tutto il successo che si merita perché è bravo. Una bella canzone, finalmente qualcosa di nuovo.
Karaoke: 8.
PAOLA TURCI – L’ULTIMO OSTACOLO
Quest’anno Paola Turci a Sanremo porta una canzone meno forte degli anni scorsi. Fatti bella per te spaccava tutto. Questa non so. Forse la devo riascoltare. Poi parliamo di Paola Turci eh. La fighezza in persona.
Karaoke: till the secondo ascolto.
DANIELE SILVESTRI E RANCORE – ARGENTO VIVO
Signore e signori siamo di fronte alla canzone che probabilmente vincerà il premio della critica perché, oh, oggi tutti a dire che la canzone è un pezzone, una bomba, madonna che hit. Canta il disagio psicologico di un bambino che diventa adolescente, almeno credo. Il testo è così lungo da essere un racconto breve. Fa’ tu. Rancore è bravissimo a rappare, peccato che ricordi tanto il Caparezza di 15 anni fa.
Karaoke: non pervenuto.
EX OTAGO - SOLO UNA CANZONE
Una canzone degli ex Otago è esattamente come questa cantata dagli Ex Otago. Una ballata che non vincerà ma che andrà.
Karaoke: evviva, si canta! 9.
MOTTA – DOV’È L’ITALIA
Motta che canta stentoreo come faceva Tenco arriva al festival di Sanremo e porta una bella canzone con un bel testo che parla di migranti. Ha un ritornello a suo modo sanremese che non tradisce le radici indie di Francesco. Motta ha una cazzimma bestiale sul palco, sarà fantastico vederlo lì in mezzo ai fiori.
Karaoke: oh yes, 9.
LOREDANA BERTÈ - COSA TI ASPETTI DA ME
La Bertè che canta rock di un amore tormentato è la Bertè che canta rock (ancora) di un amore tormentato. La canzone è bella, l’ha scritta Curreri, che cosa gli vuoi dire.
Karaoke: 8.
ENRICO NIGIOTTI – NONNO HOLLYWOOD
Applauso finale in sala stampa per questa canzone che racconta di un nonno che non c’è più e che manca a suo nipote. Il nonno in questione fischiava mentre pisciava, guardava le belle ragazze e raccontava tante storie sulla Livorno del passato. Strappacuore. Lacrime. Bella.
Karaoke: 8, e non vedi bene le parole per la commozione.
IRAMA - LA RAGAZZA CON IL CUORE DI LATTA
La canzone che con ogni probabilità vincerà il Festival di Sanremo/2. Violenze domestiche di papà su figlia, e fidanzato che salva la situazione + faccia di Irama. Devo aggiungere altro?
Karaoke: oh yes.
GHEMON - ROSE VIOLA
Ghemon goes Sottotono e ci mette pure un ritornello che ricorda pericolosamente “I'm so glad to have you and it's getting worse” di Blindfold dei Morcheeba. Poi per carità tra trap e rap ci siamo dimenticati di quegli anni là, e Ghemon fa una canzone che sembra innovativa. Molto apprezzata, a me invece sembra manichea. Ma è il primo ascolto eccetera. E poi mica è brutta.
Karaoke: 7.
IL VOLO - MUSICA CHE RESTA
La canzone che con ogni probabilità vincerà il festival di Sanremo/3.
Karaoke: “STANOTTE STRINGIMI, BACIAMI L’ANIMA, SIAMO MUSICA VERA CHE RESTA”. Hai qualche dubbio? 10.
Banned
7 agosto, 2013
Ok dopo aver letto tutto, la mia impressione è quest'anno Il Volo non sarà sul podio.
Da come descrivono il pezzo (quindi potrebbe essere l'opposto conoscendo il grande livello dei nostri giornalisti), Arisa temo non abbia azzeccato la canzone per fare molto bene. E lei secondo me doveva andare per fare molto bene, non solo bene. Poi come ho detto, può essere tutto.
Utente
28 maggio, 2018
ouro ha detto
Da come descrivono il pezzo (quindi potrebbe essere l'opposto conoscendo il grande livello dei nostri giornalisti), Arisa temo non abbia azzeccato la canzone per fare molto bene. E lei secondo me doveva andare per fare molto bene, non solo bene. Poi come ho detto, può essere tutto.
Secondo me più che non azzeccare il pezzo ha deciso di fare una scelta che potesse spiazzare (dato che l'effetto sorpresa sembra averle giovato più volte)
Non avrebbe azzeccato il pezzo se avesse portato una ballatona che, in fin dei conti, non era tutto sto gran capolavoro (vedi Tatangelo, da quello che mi è sembrato di capire).
Inoltre penso che nel disco troveremo comunque 2/3 ballate belle forti
Utente
7 agosto, 2013
Casadelvino ha detto
Più di tutti però non vedo l'ora del duetto tra silvestri e rancore (me and bilirubina like two fangirlz dodicenni).
Daniele Silvestri
Con Rancore
"Con un arrangiamento orchestrale dal sapore cinematografico"
Prendo sempre con le pinze queste recensioni (anche perché nel 90% dei casi sia critiche che complimenti non hanno mezza argomentazione), ma devo dire che hanno aumentato la mia curiosità (già alta) anche sul testo di Motta.
Utente
24 agosto, 2015
Concordo molto con questo passaggio della recensione di RS
La Tatangelo ha una voce che spacca, l’intonazione è super, ma il brano è sba-glia-tis-si-mo. Anna io e te dobbiamo fare un discorsetto: sei un’icona gay, sei bona, basta co’ ‘ste lagne, divertiti! Fai la muchacha sexy, non Suor Cristina. E su! Ti voglio più baraccona, nel senso più positivo e divertente del termine.
Most Users Ever Online: 2564
Currently Online: Bluex, allego, Giulio23, Danieletw, Edwynivan, Stanis, Going19, Manu, AjejeBrazorf
491 Guest(s)
Currently Browsing this Page:
1 Guest(s)
Top Posters:
Olimpico85: 46558
pesca: 33250
KassaD1: 26724
xello: 25448
pazzoreality: 24095
Newest Members:
Bhanu Mangal
Terzo Cocuzza
flora jrose
hamster
josh
Forum Stats:
Groups: 6
Forums: 209
Topics: 26964
Posts: 1393761
Member Stats:
Guest Posters: 7
Members: 22900
Moderators: 9
Admins: 3
Administrators: RealityHouse, Alex87, mariomatt
Moderators: sadida83, Fob92, BB, Latinista, Alby, amers, Edre, monechiapi, Capo Horn