Utente
1 dicembre, 2019
Richard ha detto
Certo ci sono difetti: il rifarsi a modelli esistenti (Aiello, Damiano Maneskin...), la mancanza di alcuni generi specie il rock, un certo modo stiloso e poco comunicativo di cantare, e arrangiamenti un filo omogenei...
Pazienza se alcuni sembrano avere attinto a piene mani da artisti affermati, ma gli altri difetti citati non mi sembrano proprio roba da poco...
Utente
10 agosto, 2016
KOWALSKI ha detto
Mirton ha detto
Richard ha detto
Damiano ManeskinChi?
Manca semplicemente un "dei".
Oppure intendeva Damiano *David*. Comunque è chiaro in ogni caso a chi si riferisca
Richard ha detto
Ovviamente intendevo Damiano cantante dei Maneskin.
Ovviamente chiedevo chi tra i cantanti in gara lo ricordasse.
Utente
18 settembre, 2018
Mirton ha detto
Ovviamente chiedevo chi tra i cantanti in gara lo ricordasse.
Ah, ok.
Mi riferisco a CHEVAL che usa lo stesso timbro ed anche lo stesso look androgino.
GAUDIANO invece attinge a piene mani da Ajello.
Questi i casi più eclatanti, devo riascoltare tutto bene in cuffia però per esprimermi ancora meglio.
Utente
18 settembre, 2018
Carmelo ha detto
Richard ha detto
Certo ci sono difetti: il rifarsi a modelli esistenti (Aiello, Damiano Maneskin...), la mancanza di alcuni generi specie il rock, un certo modo stiloso e poco comunicativo di cantare, e arrangiamenti un filo omogenei...Pazienza se alcuni sembrano avere attinto a piene mani da artisti affermati, ma gli altri difetti citati non mi sembrano proprio roba da poco...
È un discorso generale. Alla fine del primo ascolto mi son reso conto di avere ascoltato tutti pezzi carini ed interessanti, ma niente che mi abbia fatto sobbalzare per arrangiamento o espressione comunicativa, come una "Fai rumore" o a modo suo anche "Occidentali's Karma" etc etc.
Però devo riascoltare tutto per bene in cuffia.
E cmq il difetto degli arrangiamenti è un po' generale da anni in qua con la globalizzazione.
Penso che la stessa critica la facessero anche allo stile chitarroso ed acustico dei '70, o al sound elettronico degli '80, probabilmente si tratta solo di suoni che sono nell'aria...
Per
Utente
1 dicembre, 2019
Questo blog ha fatto una breve e impietosa analisi generale sui 20 aspiranti, dubitando che le altre centinaia di brani proposti alla commissione fossero "ancora peggio" degli eletti...
Secondo l'autore a contendersi la vittoria potrebbero essere Scrima e Nova, quanto agli altri 4 ammessi al Festival sarebbero Alioth, Avincola, Davide Shorty e Greta Zuccoli.
Che ne pensate?
Utente
24 agosto, 2015
Io non ho ancora sentito tutte e 20 le canzoni, ma sono ancora estremamente perplesso dai nomi di punta scartati alla scorsa selezione (su tutti Sierra, Attili e Cara che vedevo dentro al 90%, ma anche La Municipal). Possibile che nomi su cui le case discografiche hanno puntato così tanto avessero presentato canzoni così scarse?
Utente
7 agosto, 2013
Waves of Music ha detto
Io non ho ancora sentito tutte e 20 le canzoni, ma sono ancora estremamente perplesso dai nomi di punta scartati alla scorsa selezione (su tutti Sierra, Attili e Cara che vedevo dentro al 90%, ma anche La Municipal). Possibile che nomi su cui le case discografiche hanno puntato così tanto avessero presentato canzoni così scarse?
Esatto, quello che dicevo pure io, soprattutto gente come Cara e come la Attili che non ha mai fatto canzoni così orrende finora
Nicks Lannister
Utente
4 febbraio, 2018
Waves of Music ha detto
Io non ho ancora sentito tutte e 20 le canzoni, ma sono ancora estremamente perplesso dai nomi di punta scartati alla scorsa selezione (su tutti Sierra, Attili e Cara che vedevo dentro al 90%, ma anche La Municipal). Possibile che nomi su cui le case discografiche hanno puntato così tanto avessero presentato canzoni così scarse?
L'unico nome dei quattro che mi stupisco per qualità dei brani/carriera è La Municipal, che comunque è un nome che da più di 5 anni si è ritagliato un'importante ruolo nell'universo indie, pubblicando album, convincendo critica e partecipando a progetti del calibro di Faber Nostrum o il primo maggio.
Gli altri 3 sinceramente io mi sono provato a dare delle spiegazioni, forse per l'attuale fama Cara mi aspettavo venisse presa, ma al netto di tutto è una comparsa l'altro ieri grazie a un duetto con Fedez. L'universo hiphop/trap a Sanremo ha sempre vita dura, e La Sierra come ultimi prodotti è scesa abbastanza di livello qualitativo, quindi dovendo tagliare su qualcuno ci può stare che abbiano deciso di tagliare su di loro. Martina infine è ancora giovanissima, come storia abbastanza sovrapponibile a Sissi (e chi è nelle retrovie se informato lo saprà ) e sinceramente Cherofobia era un pezzone, ma in tutto il resto non è che abbia mai dimostrato di essere questa artista imperdibile (e probabilmente sarà stata vista come sovrapponibile anche a sta Greta Zuccoli che è tecnicissima e molto cantautrice classica).
L'unica cosa che ti fa pensare è se veramente le case hanno puntato così tanto su di loro, oppure ci siamo fatti noi questa idea a causa del loro legame alla nostra sfera e dell'affetto per tali nomi. Magari nella selezione hanno puntato su tot nomi per "spinta del nome in sè" (e ce ne sono tra i prescelti) e un altro tot su "semplice bellezza del brano secondo i nostri parametri" (cosa che in realtà dovrebbe valere per tutti, ma conosciamo il power delle CD in queste selezioni).
Utente
1 dicembre, 2019
Grazie per le osservazioni ragazzi, ma credo che, a differenza di quanto facciamo attualmente per i Big dei quali non sappiamo quali brani verranno presentati (e SE verranno presentati!) dai vari artisti, qui, piuttosto che parlare dei brani che NON conosciamo degli artisti esclusi, si potrebbe parlare di quelli che sono rimasti...
Del resto è ormai assodato che Martina Attili, i Sierra ecc non saranno le Nuove Proposte vincitrici di Sanremo 2021, inoltre il topic si intitola "I 20 semifinalisti di AmaSanremo e i loro brani", non "I mancati semifinalisti"...
Utente
18 settembre, 2018
Secondo me invece è un gran bene che non siano stati ammessi i nomi più noti, compresi Monte e Sala.
Vuol dire che si è badato solo alla qualità della canzone e non alla fama o peggio ancora all'appeal televisivo.
Ovviamente quando parlo di qualità intendo sempre "secondo il gusto della commissione" ma quello è implicito in ogni selezione.
E del resto non abbiamo controprova.
Utente
1 dicembre, 2019
Richard ha detto
Secondo me invece è un gran bene che non siano stati ammessi i nomi più noti, compresi Monte e Sala.Vuol dire che si è badato solo alla qualità della canzone e non alla fama o peggio ancora all'appeal televisivo.
Oltre a ricordare che, senza conoscere i brani degli esclusi, non si può parlare a ragion veduta, non si può neanche escludere che sia successo l'opposto di quanto si temeva, cioè che alcuni nomi già noti tra i non ammessi siano stati addirittura danneggiati dai loro trascorsi, proprio perché qualcuno della commissione non li aveva in simpatia, mentre gli altri carneade, in quanto tali, non avevano potuto suscitare a priori, in chi selezionava, una propensione favorevole, ma nemmeno avversa.
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Utente
7 agosto, 2013
ALIOTH – Titani: che bel timbro! la canzone è costruita bene, con strofe interessanti che lasciano spazio ad un ritornello forte. Promosso!
AVINCOLA – Goal!: la sua timbrica non mi ha mai fatto impazzire. Ha sicuramente una scrittura non banale ma il brano, complice anche la timbrica di cui parlava, non mi convince pienamente.
THOMAS CHEVAL – Acqua minerale: conferma anche qui la sua BELLISSIMA timbrica. Musica ed atmosfera particolarissime. Amo già tutto.
CHICO – Figli di Milano: diciamo che Mahmood ha fatto strada circa la tematica 'quartieri popolari'. Tematica interessante, così come la sua interpretazione. Poco originale, invece, sound e mood.
DAVIDE SHORTY – Regina: non mi convince, purtroppo, da ogni punto di vista. Al limite del noioso.
FOLCAST – Scopriti: sa di roba vecchissima. La sua timbrica non mi dispiace.
GALEA – I nostri 20: voce interessante, soprattutto quando va su tonalità più alte. Interpretazione coinvolgente.
GAUDIANO – Polvere da sparo: Aiello vibes a parte, ritmo coinvolgente. Bel crescendo vocale ed emotivo.
GAVIO – La mia generazione: un po' anni 2000 con Daniele De Stefani e simili ma davvero funzionante. Strofe pazzeschelle. Trascinante.
GINEVRA – Vortice: troppo canto di chiesa. Ma davvero troppo. Peccato perchè lei non è male.
HU – Occhi Niagara: vocalmente ricorda mille altre. Interessante il sound, che sarebbe una novità per quel palco.
I DESIDERI – Lo stesso cielo: big no. Pensavo avessero portato qualcosa di 'movimentato'. 'Sta roba proprio no.
LE LARVE – Musicaeroplano: timbro non male ma mi suona tutto come uno scimmiottare altro di già esistente.
M.E.R.L.O.T – Sette volte: nulla di nuovo e per di più noioso.
MURPHY – Equilibrio: vedi sopra ma decisamente meno noioso.
NOVA – Giovani noi: non porta tante novità ma risulta comunque interessante, sia come voce che come tematica. Preferisco le strofe.
SCRIMA – Se ridi: ha il brano giusto per imporsi come interprete ma non ci riesce.
SISSI – Per farti paura: canzone non all'altezza della sua bella timbrica. Il pezzo comunque è rovinato dal ritornello.
WRONGONYOU – Lezioni di volo: ha il pacchetto completo voce-pezzo interessante.
GRETA ZUCCOLI – Ogni cosa sai di te: elegante e raffinata. Mi colpisce la sua interpretazione. Il ritornello mi ricorda qualcosa.
In grassetto i 6 che porterei su quel palco. Mia top 3 (in ordine alfabetico) per ora: Cheval, Gavio, Zuccoli.
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Utente
7 agosto, 2013
Utente
1 dicembre, 2019
RecensiamoMusica ha dedicato alle pagelle sui brani ben due articoli, firmati da Luisetto e Donvito.
Il primo ha anche emesso dei voti.
Secondo lui (ma anche secondo Donvito, che considera il suo "il più bel pezzo in concorso"), in pole ci sarebbe Scrima, gratificato di un 8 e mezzo.
A seguire Wrongonyou, a cui Luisetto assegna un 8, mentre il collega afferma che il brano potrebbe anche gareggiare nella sezione Big.
Bene anche Galea, che prende un 7 e mezzo, con elogi sulle sue capacità più che sul brano da parte di entrambi.
Poi Gavio, del quale al contrario non si spende una parola come esecutore, limitandosi ad apprezzamenti piuttosto lusinghieri sul brano, che evidentemente si distacca dagli altri soprattutto per il testo, comunque il voto nel primo servizio è sospeso tra 7 e 8.
Gli insufficienti secondo Luisetto sono, andando a scendere, Gaudiano, Murphy (entrambi 5 e mezzo), Avincola (5), Chico e M.e.r.l.o.t (che chiudono con 4 e mezzo), mentre fra questi Donvito esprime un giudizio che appare negativo solo sull'ultimo.
Utente
18 settembre, 2018
ALIOTH – Efficace ed orecchiabile quanto adolescenziale soft pop Mengoni style. Niente di nuovo, viso gradevole, suono gradevole qualche effetto di doppia voce da capire in chiave live, può darsi che anche il responso delle giurie gli sia gradevole, complice quella malandrina intro al piano. 6+
AVINCOLA – Stralunato ma anche poco personaggio, Avincola rischia di restare sempre a metà del guado. La canzone è meno suadente rispetto all'anno scorso e la scelta di celarsi dietro un “non timbro” mascherato in una canzone-coretto un po' noiosa, non convince appieno. Originale, quello sì. 5.5.
THOMAS CHEVAL – Sarebbe tutto anche caruccio, se non fosse, come ho già detto, tutto mutuato dai Maneskin. Tutto, ma proprio tutto, dal rossetto al grattato. Poteva essere benissimo una traccia de “Il ballo della vita” questa un poco stancante “Acqua minerale” che ha comunque chances di passaggio. 5.5.
CHICO – Nulla da rimproverare al volenteroso Chico che è senz'altro in buona fede e canta di quel che sa. Ma puzza ahimè di sentito e risentito questo copia incolla testual-vocal-musicale. Avanti altri (!?), si spera. 4/5
DAVIDE SHORTY – A metà tra il Battisti di “Neanche un minuto di non amore” e le gigionerie di un Concato immerso nel suo “Sexy Tango”. Il tutto in salsa Pino Daniele. Ma Shorty è originale, solido, cuce il tutto con personalità e pare di altra categoria rispetto ai colleghi, a parte il rap che poteva risparmiarsi. 7+
FOLCAST – Sviluppo alla Ghemon, finale alla Stevie Wonder (con sgradevole cambio di timbro). Fa un soul un po' stiloso su di un testo che non dice praticamente niente. Nel mezzo però una canzone che acchiappa, con un afflato persino sinfonico. Insomma, elementi pro e contro, ma potrebbe farcela. 6.5
GALEA – Poteva esser sviluppata meglio l'idea di questo brano, non malvagio, che si trascina però stancamente senza “variatio”, banalizzando sia la melodia potenzialmente birichina che il timbro scuro dell'ombrosa Galea. Incompiuta. 6-
GAUDIANO – Eccolo un possibile vincitore. Bel ragazzo, ma poco compiaciuto di sé, Aiello mood con cenni del Tiziano Ferro ritmico, in un pop gitano ma senza eccessi, condito da un testo che scorre appropriato. Se dal vivo la canta bene (e non è facile) potrebbe facilmente approdare al Festivalone e... 7
GAVIO – Eccolo un altro favorito. Ingredienti: pure qua bel faccino, timbro gradevole con orecchiabilità annessa e connessa a una denuncia sociale che mira al plauso degli impegnati. Peccato sia tutta una accozzaglia di luoghi comuni, destinati temo ad essere perdonati o nemmeno notati. 6-
GINEVRA – Qui siamo nella quota Michielin, ovvero in quel pop lieve lieve, soffice soffice, sino ai limiti dell'inconsistenza. E salvo incredibili rese vocali, credo che sempre nell'inconsistenza finirà questa inutile (?) Ginevra 5.
HU – Sa di molto artefatto questa proposta con la voce impastata alla Malika. Il testo resta incomprensibile per almeno la metà. La parte sonora invece svela subito il gioco già poco sfizioso di strofa-refrain e da lì diventa tutto molto prevedibile. Archiviabile. 4.5.
I DESIDERI – Per gli amanti del neomelodico trap partenopeo, qui la tavola è apparecchiata. Sinceramente farei fatica a prendere anche mezzo stuzzichino da un banchetto così fasullo. 4
LE LARVE – Un'anima rock sinfonica bolle sotto questa anomala canzone che parte diretta nel ritornello a voce spiegata per poi ammorbidirsi nel titolo-secondo-ritornello, su cui l'orchestra di Sanremo potrebbe fare il suo effetto. La sensazione è che sia comunque destinato all'eliminazione ma il brano non demerita affatto. 6,5
MERLOT – Lui ci crede e se la crede molto. Io personalmente invece credo molto poco a un motivetto finto arrabbiato, infarcito di potabile torpiloquio e che viene a noia probabilmente primo refrain. Diciamo 3 e passiamo oltre.
MURPHY – Nonostante l'auto-tune e il ricorso a stereotipi del genere urban, non è malaccio e lievita persino con l'andare il brano di Murphy. Fino a sconfinare in un ipno-rap vagamente danzereccio, che non lo salverà probabilmente dalla mannaia delle giurie ma che potrebbe fare capolino in qualche radio. 6
NOVA – A metà via tra Chico, Alioth, Murphy e i Desideri. Ovvero, tema urban piuttosto banalizzato, suonini acchiappa-orecchie. Ma soprattutto: tanto tanto tanto autotune che già al primo minuto ne hai “pienezza”. Come farà dal vivo lo sa solo lui, magari ci stupirà. 5+
SCRIMA – Il nome d'arte è terribile. Temo invece che possa funzionare alle selezioni questa banalotta ballata, vagamente anni Ottanta soft, cantata senza timbro e senza guizzi, ma sicuramente con tanta furbizia, oppure acerbo candore, fate voi. 5
SISSI – Questa l'ho ascoltata meglio delle altre perchè ho la fobia dei serpenti e quindi il video l'ho coperto. Ci ho provato ad immaginarla allora nel mio cuore, nella mia testa questa trama saliscendi cantata con voce bambinesca, dicendomi che la ragazza è coraggiosa, non cerca il facile. Ma no, non ci sono riuscito, troppo brutta. 5-
WRONGONYOU – Non lo conoscevo come voi ma mi unisco all'apprezzamento generale come voi. Non un capolavoro, ma un brano efficace ed essenziale, che ricorda vagamente La Fame di Camilla in versione lievemente elettronica. Potrebbe farlo conoscere al grande pubblico per capire (anche io) di che pasta sia fatto. 7
GRETA ZUCCOLI – Classico pezzo che si avvorticciola su se stesso, tutto languori, alberi, new age, spiriti dei boschi, e soavità varie. Niente di sgradevole, ma stringi stringi la sostanza è davvero poca. 5
Ecco, questi sono i miei gusti. Il mio timore è che la scelta dei 6 possa andare in base alla rappresentatività dei generi, ed allora anche un Chico potrebbe passare... Poi dipende anche dagli abbinamenti “a quaterna” delle cinque serate preselettive...
Utente
1 dicembre, 2019
Cosa ne pensano quelli di Allmusic?
Linko innanzitutto le pagelle di Fabio Fiume. I suoi preferiti sono Wrongonyou con voto 7,5 che precede Davide Shorty con 7+ e il gruppetto composto da Avincola, Thomas Cheval, Gaudiano e Scrima, tutti con un 7 "liscio".
Ci sono poi le scelte della redazione del sito, composta da 7 giornalisti, che hanno indicato ciascuno 10 nomi, fra i quali i primi 6 si riferiscono agli artisti che si ritiene possano giungere all'Ariston, mentre i 4 successivi sono considerati come probabili "primi esclusi", in sostanza quelli che dovrebbero passare il turno ma venire eliminati nella serata del 17 dicembre. Al riguardo, premesso che azzeccare un pronostico è praticamente impossibile per il semplice fatto che non si sa come i 20 verranno suddivisi nelle 5 serate di Ama Sanremo (quindi, per ogni giornalista, è assai improbabile che i 10 prescelti si sfidino esattamente a coppie di 2 nelle varie eliminatorie), che @Massyallmusic ha per errore indicato 6+6 nomi anziché 6+4, e che nella tabella riassuntiva dei voti complessivi è stato tolto un voto a Gaudiano (mentre i 5 di Murphy sono stati "spezzettati" in 4+1), riporto qui il numero di citazioni totali di ciascun artista quale "finalista" da parte dei giornalisti, e tra parentesi il numero di quelle come "vincitore" che andrebbe al Festival.
Alioth 7 (5)
Avincola 7 (5)
Wrongonyou 6 (5)
Galea 6 (4)
Scrima 6 (3)
Gaudiano 5 (2)
Murphy 5 (0)
Le Larve 4 (3)
M.E.R.L.O.T 4 (3)
I Desideri 4 (2)
Folcast 3 (3)
Gavio 3 (2)
Hu 3 (2)
Nova 3 (0)
Thomas Cheval 2 (1)
Chico 1 (1)
Ginevra 1 (1)
Davide Shorty 1 (0)
Sissi 1 (0)
Greta Zuccoli 0 (0)
Game Ranking Winner 2021/2022
Utente
30 novembre, 2019
Utente
1 dicembre, 2019
Alabama Monroe ha detto
Ieri sera si sono scontrati M.E.R.L.O.T., Ginevra, Wrongonyou e Gavio.Sono passati M.E.R.L.O.T. e Wrongonyou.
Per la cronaca, nella votazione iniziale della giuria televisiva Wrongonyou ha ottenuto 40 punti (cioè ha preso 10 da tutti e 4 i giurati!), Ginevra 36, Gavio 30 e M.E.R.L.O.T 29. Poi ci ha pensato il televoto a modificare la classifica, facendo schizzare M.E.R.L.O.T in vetta, seguito da Wrongonyou, poi Gavio e fanalino Ginevra. Infine la commissione musicale, i cui voti hanno avuto il solo inutile effetto di far scambiare di posizione gli ultimi due, che hanno già dovuto abbandonare i sogni di gloria, o almeno la speranza di andare all'Ariston tra qualche mese.
Utente
1 dicembre, 2019
Come detto in un post precedente, non ho modo di visualizzare i clip perché non disponibili per chi si connette fuori dall'Italia, ma dato che questo non vale per RaiPlay ho potuto vedere la prima serata di AmaSanremo e dunque le 4 esibizioni di M.E.R.L.O.T., Ginevra, Wrongonyou e Gavio.
Come spesso accade al primo/secondo ascolto, i brani non sembrano tanto belli né tanto brutti. Mi sono sembrati tutti piuttosto contemporanei musicalmente, mi è piaciuto un po' di più quello di Wrongonyou, ma direi che in generale la differenza l'hanno fatta gli interpreti.
Ho apprezzato l'idea del brano di M.E.R.L.O.T., che in parte tende al rap mischiandolo con altro, un po' lo stile attuale e che potrebbe benissimo durare per alcuni anni. Peccato però che, al di là del genere, non mi ha convinto il testo né l'interpretazione, insomma non mi è piaciuto nient'altro, a parte... lui! Ha fatto il botto col televoto ma non meriterebbe di accedere a Sanremo, e probabilmente non ce la farà.
Buono il brano di Ginevra, per quanto riguarda lei ho avuto la stessa impressione di Pelù: si vede che le doti vocali ce le ha, ma sembra non avere ancora imparato a sfruttarle appieno. Stavolta è andata così, ma potrebbe avere altre opportunità.
Anche a me Wrongonyou è piaciuto, senza dubbio era il più esperto e sicuro del lotto, si vede che ci sa fare, probabilmente supererà anche l'ultimo scoglio.
Gavio non era malaccio, ma mi pare difetti un po' quanto a personalità, in sostanza non lo vedevo all'Ariston, almeno per quest'anno. Nonostante il totale dei voti ricevuti dalla giuria televisiva sia stato leggermente superiore a quello di M.E.R.L.O.T., gli stessi giurati hanno detto senza tanti giri di parole che non gli è piaciuto...
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