Prima di dare i miei commenti, cercando di essere il più sintetico possibile, vorrei spiegare quale è stato, ma anche quale sarà, il mio metro di giudizio nel privilegiare uno o l'altro in vista della classifica. 

Inizio dicendo che non mi baserò sul mio gusto personale rispetto alle scelte proposte (seppur in una minima parte forse influirà per forza di cose, questo non lo so), ma mi baserò sull'attinenza alla consegna, principalmente al raggiungimento dello scopo e del target. Ergo, in questo primo concerto, ho visto alcuni brancolare abbastanza nel buio nel tentativo di comprendere questi due aspetti. E infatti, alcune scelte lo dimostrano. 
Un altro elemento che terrò in considerazione è l'utilizzo del budget: prediligerò sempre un impiegato che ha saputo utilizzare nel modo migliore il budget: se ho speso tanto per ottenere un nome adatto alla lineup ben venga, ma se ho spesso un capitale per una scelta non convincente mi sembra che non ci siamo. Idem se siete riusciti a usare poco budget per ottenere un nome che si addice perfettamente alle richieste della Domus.

Ora, quindi, veniamo sinteticamente al giudizio per questo primo concerto. Lo scopo era quello di avvicinare gente che non è fan dell'ESC alla manifestazione. Per questo il target di riferimento è abbastanza ampio, ma era comunque interpretabile: gente che già ascolta musica in modo assiduo, che quindi sarà attenta a quelli che sono i trend musicali del momento. Per questo, credo che abbia fatto una buona scelta chi ha puntato su brani di ampio respiro, che strizzano l'occhio a ciò che funziona attualmente tra i fruitori di musica. Chi non segue l'ESC probabilmente lo fa perché non è attratto dalle proposte troppo peculiari e "folcloristiche" della manifestazione, quindi probabilmente cercherà qualcosa d'impatto, forte musicalmente, ma allo stesso tempo rassicurante. Prediligerò quindi chi ha saputo scegliere artisti, e brani, che possano richiamare una fetta molto ampia di pubblico, e non solo piccole nicchie di esso, e che possano funzionare nel panorama musicale odierno.

Finita questa premessa, darò dei giudizi molto sintetici su ciascuno. Ecco il mio resoconto:

Secret Garden: all'interno di un concerto potrebbe funzionare bene da intermezzo, ma è una scelta troppo anacronistica, considerato l'intento della manifestazione.

Anna Oxa: scelta ancora più incomprensibile, considerando il budget elevato speso. Dubito che dei non fan si avvicinerebbero alla manifestazione grazie all'esimio contributo dell'artista Anna Oxa.

Loic Nottet: il profilo perfetto dell'artista che potrebbe richiamare vaste fette di pubblico. Ricalca fedelmente il prototipo di quel che funziona oggi in ambito musicale. Forse la ballad non aiuta a mostrare questo aspetto, ma è funzionale e potente all'interno del concerto.

Katerine Duska: qua cerco di tenere fuori il mio amore per Leon of Athens e dico che è una scelta che mi lascia poco. L''impatto che potrebbe avere sul pubblico: non del tutto pervenuto. Almeno, forse, c'è stato un ragionamento sul budget.

Roxen: chi ha ingaggiato quest'artista pare aver capito bene il lavoro da fare. Scelta che rispecchia perfettamente tutto quel che funziona in radio e che sul palco risulterebbe d'impatto e coinvolgente. 

Ruth Lorenzo: qua premio l'utilizzo ragionato del budget, anche se c'erano altri suoi brani forse più adatti. Questo potrebbe essere oscurato da altre proposte.

Mikolas Josef: e qua veniamo a un altro impiegato che ha capito bene il lavoro da farsi. C'è tutto: il bel faccino, la melodia, la produzione, la contemporaneità. Budget alto ma ben speso.

LOBODA: colgo l'occasione per affrontare la questione "lingua". Un inglese o uno spagnolo sono più immediati, quindi bene chi ha ragionato in tale direzione. Tuttavia, una lingua diversa può funzionare, in quanto mostra comunque una peculiarità dell'ESC, se ben veicolata. Qua la lingua potrebbe "spaventare", ma è ben accompagnata da una produzione forte e da un'attitudine da superstar.

Blanche: tanto amore per lei, le sonorità funzionano abbastanza, anche se meno d'impatto rispetto ad altri, col rischio di risultare "noiose". Speriamo solo non canti come all'ESC sennò siamo fritti. 

Nina Zilli: con tutta la produzione di Nina più "contemporanea", sei andato a pescare il pezzo che più "sa di vecchio" (passatemi il termine), e pure con la certificazione che quindi ha alzato il prezzo dell'artista.

Red Moon: qua è una scelta che strizza l'occhio a tutto uno scenario meno "commerciale" e più raffinato, ma comunque contemporaneo, rimandando ad artisti sul filone indie pop à la Birdy. (primo nome che mi è venuto) Può funzionare sul palco? Per una certa di nicchia di pubblico più "raffinato" sì, vale però il discorso Blanche. Manca un po' l'immediatezza che dovrebbe avere un concerto di questo tipo. Bene l'utilizzo del budget.

Hatari: sicuramente d'impatto, anche se in lingua. L'unica cosa, che comunque è importante: la vedo po' troppo straniante per alcuni ascoltatori basici di musica, in mezzo alla lineup potrebbero spiccare e stupire, ma poi? Stupirebbe in negativo o in positivo?