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Utente
7 agosto, 2013
Admin
7 agosto, 2013
WParry ha detto
Per me no.Però leggo certe cose che da cattolico mi danno fastidio, come si chiede il rispetto per le altre religioni lo pretendo anche per la mia e il crocifisso per me è un simbolo importantissimo ma non mi sento in difetto per questo. Andateci piano con certi commenti...
ma tipo quali? Dove si sta mancando di rispetto quando si dice Togliamolo dai luoghi pubblici, appendiamolo in quelli privati?
Utente
7 ottobre, 2018
Di base, preferirei che alle pareti fossero appesi esclusivamente strumenti legati strettamente alla didattica (come per esempio le carte geografiche, le carte astronomiche e via dicendo). Poi, se uno vuole appendersi un piccolo crocifisso al collo, o mettersi il rosario nel portacolori, libero di farlo, giustamente. Davvero, vorrei che qualche credente mi argomentasse il bisogno spasmodico di 'consacrare' uno spazio che è di tutti (quindi anche di atei/agnostici/fedeli di altri culti) con simboli del proprio credo.
Se proprio deve esserci il crocifisso, allora dovrebbe essere solo uno in mezzo ad altri simboli, e non solo religiosi comunque: la bandiera rainbow è un simbolo identitario della comunità lgbtq+, quindi, se in una classe fosse presente anche una sola persona omo/bi/transessuale ecc, sarebbe giusto appenderne una.
Utente
1 maggio, 2016
Io sono cattolica praticante.
Capisco che lo Stato è laico e le scuole sono pubbliche, quindi non mi scandalizza il pensiero che il Crocifisso venga tolto dalle aule.
Ce l'ho nel mio cuore, nella mia casa, nella mia auto, nella mia vita. Non ho bisogno di vederlo in classe per aumentare la mia fede e non sarà certo la mancanza del Crocifisso nelle scuole a farmi diventare atea.
Detto questo, quando vedrò battaglie epocali per l'abolizione delle vacanze natalizie (15 giorni) e delle vacanze pasquali (quasi una settimana), del patrono e dell'8 dicembre, crederò davvero che il fulcro della questione sia lo Stato laico e la scuola pubblica.
Non vengono tolte perché l'elettorato di qualunque colore vuole i giorni di vacanza, sarebbe un suicidio politico questa proposta e i voti sono più importanti degli ideali.
Aspetto di essere smentita
Fino ad allora, sorrido dell'ipocrisia della diatriba sull'eliminare il Crocifisso dalle scuole.
" Ah ... anche poeta ! "
Utente
24 febbraio, 2015
Per me la risposta è palesemente no.
I motivi li avete esposti principalmente voi e ci aggiungo anche il fatto che sempre meno studenti seguono la materia (un anno fa era oltre il 20% di non frequentanti). E una parte di chi la segue è perché in quell'ora l'insegnante fa tutt'altro. Quindi tenere in classe un simbolo religioso per me significa proprio non guardare in faccia la realtà.
Anzi io andrei proprio oltre eliminando l'ora di Religione Cattolica (perché questo è formalmente) e sostituendola con un'ora di Diritto e Costituzione, o Educazione Sessuale o Attualità
Utente
7 agosto, 2013
Alex87 ha detto
ci sono simboli molto più importanti e storici, c'è bisogno di metterli comunque solo perché hanno radici culturali? Mettiamo i capitelli? Una miniatura del Colosseo? La cartina dell'impero romano?
Uhm nella prima parte del mio post infatti ti davo ragione su questa cosa 🤔
Anche se riferimenti storici e riferimenti spirituali hanno valenza e forza diversa (non entro nel merito sia giusto o meno).
La seconda parte era solo riferita al fatto che dire
Se i cattolici sono così fragilini dall'aver bisogno di guardare il crocifisso ogni 5 minuti altrimenti si dimenticano a cosa credono (o forse, ipotizzo, è per il fatto di non andare a messa la domenica e non rispettare tutte i dogmi scritti sui loro libri), si iscrivessero a una scuola privata cattolica.
Va oltre al crocifisso si o no ma "giudichi" una categoria ovvero i cattolici pertanto dicevo che non condivido questo tuo intervento, che non so se è anche quello a cui si riferisce WPerry.
Anche perché di per sé il crocifisso lo vogliono gli adulti che non sono quelli che poi lo guardano ogni 5 minuti visto che quello lo fanno i bambini/ragazzi nel caso.
Rendere manifesta una cosa, in questo caso il crocifisso, ha dietro varie motivazioni e che la Chiesa "umana" non sia perfetta penso sia palese. Ci può stare come motivazione l'insicurezza che dici tu ma ci può stare anche altro, non per questo per difendere un'idea si deve per forza denigrare la contro parte
Admin
7 agosto, 2013
Signorina Silvani ha detto
Io sono cattolica praticante.Capisco che lo Stato è laico e le scuole sono pubbliche, quindi non mi scandalizza il pensiero che il Crocifisso venga tolto dalle aule.
Ce l'ho nel mio cuore, nella mia casa, nella mia auto, nella mia vita. Non ho bisogno di vederlo in classe per aumentare la mia fede e non sarà certo la mancanza del Crocifisso nelle scuole a farmi diventare atea.
Detto questo, quando vedrò battaglie epocali per l'abolizione delle vacanze natalizie (15 giorni) e delle vacanze pasquali (quasi una settimana), del patrono e dell'8 dicembre, crederò davvero che il fulcro della questione sia lo Stato laico e la scuola pubblica.
Non vengono tolte perché l'elettorato di qualunque colore vuole i giorni di vacanza, sarebbe un suicidio politico questa proposta e i voti sono più importanti degli ideali.
Aspetto di essere smentita
Fino ad allora, sorrido dell'ipocrisia della diatriba sull'eliminare il Crocifisso dalle scuole.
Credo sia un non problema. Se non fossero quei giorni di vacanza sarebbero altri, sono convenzioni sociali, quindi si festeggia il Natale anche se non si crede nella nascita di Gesù, se non ci fossero quelle vacanze le faremmo ad aprile, febbraio o altrove (magari distribuite meglio sul calendario).
Admin
7 agosto, 2013
semota ha detto
Va oltre al crocifisso si o no ma "giudichi" una categoria ovvero i cattolici pertanto dicevo che non condivido questo tuo intervento, che non so se è anche quello a cui si riferisce WPerry.Anche perché di per sé il crocifisso lo vogliono gli adulti che non sono quelli che poi lo guardano ogni 5 minuti visto che quello lo fanno i bambini/ragazzi nel caso.
Rendere manifesta una cosa, in questo caso il crocifisso, ha dietro varie motivazioni e che la Chiesa "umana" non sia perfetta penso sia palese. Ci può stare come motivazione l'insicurezza che dici tu ma ci può stare anche altro, non per questo per difendere un'idea si deve per forza denigrare la contro parte
Chiaro, dico che SE (nel caso in cui, periodo ipotetico) i cattolici riescono a essere tali solo se guardano costantemente un simbolo in legno 24/7, significa che la loro fede non è così incrollabile, anzi.
È ovviamente un modo di smentire il legame "presenza crocifisso - rispetto per la religione", visto che nessuno crede solo se si trova davanti il simbolino. Chi vuole imporre il crocifisso lo fa per ragioni politiche.
Utente
1 maggio, 2016
Alex87 ha detto
Signorina Silvani ha detto
Io sono cattolica praticante.Capisco che lo Stato è laico e le scuole sono pubbliche, quindi non mi scandalizza il pensiero che il Crocifisso venga tolto dalle aule.
Ce l'ho nel mio cuore, nella mia casa, nella mia auto, nella mia vita. Non ho bisogno di vederlo in classe per aumentare la mia fede e non sarà certo la mancanza del Crocifisso nelle scuole a farmi diventare atea.
Detto questo, quando vedrò battaglie epocali per l'abolizione delle vacanze natalizie (15 giorni) e delle vacanze pasquali (quasi una settimana), del patrono e dell'8 dicembre, crederò davvero che il fulcro della questione sia lo Stato laico e la scuola pubblica.
Non vengono tolte perché l'elettorato di qualunque colore vuole i giorni di vacanza, sarebbe un suicidio politico questa proposta e i voti sono più importanti degli ideali.
Aspetto di essere smentita
Fino ad allora, sorrido dell'ipocrisia della diatriba sull'eliminare il Crocifisso dalle scuole.Credo sia un non problema. Se non fossero quei giorni di vacanza sarebbero altri, sono convenzioni sociali, quindi si festeggia il Natale anche se non si crede nella nascita di Gesù, se non ci fossero quelle vacanze le faremmo ad aprile, febbraio o altrove (magari distribuite meglio sul calendario).
Questo è il punto.
Se pretendiamo uno Stato laico, come è giusto che sia, dobbiamo pretendere anche il cambio delle vacanze.
Basta simboli religiosi dalle scuole e dalle vacanze. Si vada a lavorare il 25 e 26 dicembre, a Pasqua e Pasquetta, il primo e il sei gennaio, l'8 dicembre, aboliamo il patrono, andiamo a lavorare di domenica e riposiamo di mercoledì.
La laicità dello Stato deve essere totale, non solo dove è più semplice, cioè rimuovendo una croce.
Altrimenti è solo ipocrisia, comodità e ricerca di consenso.
Io aspetto di vedere la coerenza totale di chi fa le proposte.
" Ah ... anche poeta ! "
Utente
7 agosto, 2013
Alex87 ha detto
Chi vuole imporre il crocifisso lo fa per ragioni politiche.
Su questo mi trovi totalmente d'accordo, in questo momento per tanti è così perché è stato messo su questo piano. Ho quasi litigato con mia nonna che sosteneva Salvini che voleva il crocifisso in aula ho provato a spiegarle dello stato laico e del fatto che così il simbolo era solo strumentalizzato ma non c'è stato verso 😅
Admin
7 agosto, 2013
Signorina Silvani ha detto
Alex87 ha detto
Signorina Silvani ha detto
Io sono cattolica praticante.Capisco che lo Stato è laico e le scuole sono pubbliche, quindi non mi scandalizza il pensiero che il Crocifisso venga tolto dalle aule.
Ce l'ho nel mio cuore, nella mia casa, nella mia auto, nella mia vita. Non ho bisogno di vederlo in classe per aumentare la mia fede e non sarà certo la mancanza del Crocifisso nelle scuole a farmi diventare atea.
Detto questo, quando vedrò battaglie epocali per l'abolizione delle vacanze natalizie (15 giorni) e delle vacanze pasquali (quasi una settimana), del patrono e dell'8 dicembre, crederò davvero che il fulcro della questione sia lo Stato laico e la scuola pubblica.
Non vengono tolte perché l'elettorato di qualunque colore vuole i giorni di vacanza, sarebbe un suicidio politico questa proposta e i voti sono più importanti degli ideali.
Aspetto di essere smentita
Fino ad allora, sorrido dell'ipocrisia della diatriba sull'eliminare il Crocifisso dalle scuole.Credo sia un non problema. Se non fossero quei giorni di vacanza sarebbero altri, sono convenzioni sociali, quindi si festeggia il Natale anche se non si crede nella nascita di Gesù, se non ci fossero quelle vacanze le faremmo ad aprile, febbraio o altrove (magari distribuite meglio sul calendario).
Questo è il punto.
Se pretendiamo uno Stato laico, come è giusto che sia, dobbiamo pretendere anche il cambio delle vacanze.
Basta simboli religiosi dalle scuole e dalle vacanze. Si vada a lavorare il 25 e 26 dicembre, a Pasqua e Pasquetta, il primo e il sei gennaio, l'8 dicembre, aboliamo il patrono, andiamo a lavorare di domenica e riposiamo di mercoledì.
La laicità dello Stato deve essere totale, non solo dove è più semplice, cioè rimuovendo una croce.
Altrimenti è solo ipocrisia, comodità e ricerca di consenso.
Io aspetto di vedere la coerenza totale di chi fa le proposte.
critico solo un aspetto di questo ragionamento (visto che spesso proviene proprio dai fondamentalisti cattolici). C'è sempre un sottotesto di "ah vedi che però alle vacanze non rinunciate, eh? Ipocriti! (non sto dicendo sia il tuo ragionamento, parlo del discorso che ne è sempre stato fatto).
Credo che nessun ateo rivendichi il diritto a celebrare nascita e risurrezione di gesù cristo nostro signore. Ci sono le vacanze lì e le si festeggia lì. Se un fantomatico governo anticlericale volesse mai abolirle, le dovrebbe ridistribuire altrove sul calendario, e a conti fatti non cambierebbe nulla. Quindi la trovo sempre un'argomentazione un po' povera, a meno che non voglia rappresentare un ricatto ("se rinunci alla religione rinunci anche a tre settimane di ferie!).
Utente
7 agosto, 2013
Che poi se vogliamo dirla tutta il Natale con albero, regali e babbo Natale così come Pasqua con coniglietti e uova sono feste totalmente pagane.
Detto ciò capisco il commento di Alex quando dice che non è il crocefisso a scuola che rende Cattolici, quanto il seguire ciò che i libri per cui siete cattolici (parliamoci chiaro non ci fossero quei libri di cosa parleremmo ora?). E il crocefisso stesso va contro ciò che quei libri, anche certificati CEI, dicono.
Il secondo comandamento in breve condanna ogni simbolismo religioso. Sculture, santini e crocefisso compresi.
Per non parlare della donna sottomessa all'uomo tramite velo in luogo di culto. Non mi pare di vederne tanti in chiesa. E non mj venite a dire che è a causa dei tempi moderni perché un Dio onnisciente avrebbe saputo come sarebbero stati i tempi moderni e avrebbe fatto scrivere diversamente.
Tutto ciò per spiegare meglio perché la questione crocefisso nelle scuole non è una pretesa da atei che poi si prendono le vacanze, quanto un vero e proprio controsenso dei cattolici stessi.
Che poi la proposta politica resta nient'altro che un puro affare di schieramenti politici credo sia assodato.
Cacciatore
Utente
1 maggio, 2016
Alex87 ha detto
critico solo un aspetto di questo ragionamento (visto che spesso proviene proprio dai fondamentalisti cattolici). C'è sempre un sottotesto di "ah vedi che però alle vacanze non rinunciate, eh? Ipocriti! (non sto dicendo sia il tuo ragionamento, parlo del discorso che ne è sempre stato fatto).
Credo che nessun ateo rivendichi il diritto a celebrare nascita e risurrezione di gesù cristo nostro signore. Ci sono le vacanze lì e le si festeggia lì. Se un fantomatico governo anticlericale volesse mai abolirle, le dovrebbe ridistribuire altrove sul calendario, e a conti fatti non cambierebbe nulla. Quindi la trovo sempre un'argomentazione un po' povera, a meno che non voglia rappresentare un ricatto ("se rinunci alla religione rinunci anche a tre settimane di ferie!).
Togliere un crocifisso è facile, rendere laico lo Stato non lo è altrettanto.
Se chi vuole imporre il Croficisso lo fa per ragioni politiche, ciò vale altrettanto per chi vuole toglierlo. Chi vuole toglierlo lo fa per un ideale laico? Bene, mi sta bene. Promuova battaglie in senso totalmente laico, altrimenti è facile togliere il crocifisso e prendere i voti "laici". E' come rubare un gelato ad un bambino. Si vada fino in fondo. Perchè no?
" Ah ... anche poeta ! "
Admin
7 agosto, 2013
Signorina Silvani ha detto
Togliere un crocifisso è facile, rendere laico lo Stato non lo è altrettanto.
Se chi vuole imporre il Croficisso lo fa per ragioni politiche, ciò vale altrettanto per chi vuole toglierlo. Chi vuole toglierlo lo fa per un ideale laico? Bene, mi sta bene. Promuova battaglie in senso totalmente laico, altrimenti è facile togliere il crocifisso e prendere i voti "laici". E' come rubare un gelato ad un bambino. Si vada fino in fondo. Perchè no?
credo che le stesse persone che vorrebbero togliere il crocifisso (che poi togliere è un controsenso, l'azione normale sarebbe di non metterlo, chi lo mette in un luogo pubblico compie già un illecito) sono gli stessi a favore della non ingerenza religiosa su questioni sociali e civili (i diritti civili, le battaglie come aborto e eutanasia) ecc. Quindi questa incoerenza non la vedo (se non, mi ripeto, per cercare di delegittimare la battaglia del crocifisso tirando in ballo il ricatto ferie che non ha senso, come detto qui sopra).
Utente
7 agosto, 2013
Cassa ha detto
Che poi se vogliamo dirla tutta il Natale con albero, regali e babbo Natale così come Pasqua con coniglietti e uova sono feste totalmente pagane.
Totalmente non direi proprio, soprattutto la Pasqua che tra l'altro anche per la religione ebraica è importantissima.
Detto ciò capisco il commento di Alex quando dice che non è il crocefisso a scuola che rende Cattolici, quanto il seguire ciò che i libri per cui siete cattolici (parliamoci chiaro non ci fossero quei libri di cosa parleremmo ora?). E il crocefisso stesso va contro ciò che quei libri, anche certificati CEI, dicono.
Io non mi sento cattolica perché seguo un libro sinceramente ma perché ho fede in qualcosa. Rispetto ad esempio alla religione ebraica noi, cristiani, seguiamo mooooolto meno i libri a dir la verità. Sul Dio onniscente e i tempi moderni direi che si prende un'altra piega...interessante si ma che va un po' oltre all'oggetto del tipo mi sa quindi non mi dilungo.
Alex87 ha detto
critico solo un aspetto di questo ragionamento (visto che spesso proviene proprio dai fondamentalisti cattolici). C'è sempre un sottotesto di "ah vedi che però alle vacanze non rinunciate, eh? Ipocriti! (non sto dicendo sia il tuo ragionamento, parlo del discorso che ne è sempre stato fatto).
Credo che nessun ateo rivendichi il diritto a celebrare nascita e risurrezione di gesù cristo nostro signore. Ci sono le vacanze lì e le si festeggia lì. Se un fantomatico governo anticlericale volesse mai abolirle, le dovrebbe ridistribuire altrove sul calendario, e a conti fatti non cambierebbe nulla. Quindi la trovo sempre un'argomentazione un po' povera, a meno che non voglia rappresentare un ricatto ("se rinunci alla religione rinunci anche a tre settimane di ferie!).
Oltre a questo però nel post di Signorina si fa riferimento anche ai patroni...a cui non avevo pensato. Di quelle festività cosa ne pensi? Più che tu che penso le toglieresti, un po' a livello generale pensate verrebbero tolte da chi non vuole il crocifisso? Quelle sono prettamente religiose.
Utente
24 ottobre, 2013
Avevo letto prima questo topic e non pensavo sollevasse una discussione perché reputo che la domanda non si debba neppure porre...
Signorina Silvani ha detto
Togliere un crocifisso è facile, rendere laico lo Stato non lo è altrettanto.
Se chi vuole imporre il Croficisso lo fa per ragioni politiche, ciò vale altrettanto per chi vuole toglierlo. Chi vuole toglierlo lo fa per un ideale laico? Bene, mi sta bene. Promuova battaglie in senso totalmente laico, altrimenti è facile togliere il crocifisso e prendere i voti "laici". E' come rubare un gelato ad un bambino. Si vada fino in fondo. Perchè no?
Ma perché lo stai politicizzando in un'ottica elettorale? Ora non dico che questo schieramento non possa portare dei voti in assoluto, ma che l'italia dovrebbe essere uno stato laico c'è scritto nella costituzione. Non c'è nulla da promuovere, soltanto da far rispettare ed adeguarsi.
Le vacanze sono per lo più in festività cristiane perché ahimè abbiamo una lunga tradizione in cui il rapporto tra stato e religione non era proprio così diviso (ma in generale per la traduzione occidentale). Se ci fosse una redistribuzione delle vacanze non credo qualcuno si lamenterebbe. Ora non so, ma non credo sia una cosa che si possa fare dall'oggi a domani per una serie di motivi (l'economia, sanità ecc sono strutturate tenendo conto dei giorni festivi), ma questo non preclude che non possa avvenire in un prossimo futuro. Soltanto che ci facciamo tanti problemi per una questione banale (che non dovrebbe neppure esistere ricordiamocelo) come la presenza del crocifisso nelle scuole, figurati quando mai si potrà arrivare ad avere una diversa distribuzione delle vacanze. Ogni cambiamento parte da piccoli passi per poi passare a modifiche più radicali, quindi non direi se volete che si tolga il crocifisso allora cambiate anche le vacanze prima.
Utente
1 maggio, 2016
Alex87 ha detto
credo che le stesse persone che vorrebbero togliere il crocifisso (che poi togliere è un controsenso, l'azione normale sarebbe di non metterlo, chi lo mette in un luogo pubblico compie già un illecito) sono gli stessi a favore della non ingerenza religiosa su questioni sociali e civili (i diritti civili, le battaglie come aborto e eutanasia) ecc. Quindi questa incoerenza non la vedo (se non, mi ripeto, per cercare di delegittimare la battaglia del crocifisso tirando in ballo il ricatto ferie che non ha senso, come detto qui sopra).
Scusami, non sono d'accordo.
Tu stai mischiando la sacrosanta battaglia dei diritti civili con la laicità dello Stato e sono due discorsi diversi.
Che c'entra? Rimaniamo in tema.
Se la motivazione del togliere/non mettere il Crocifisso è la laicità dello Stato, non vedo perché questa laicità dovrebbe essere parziale e non totale.
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